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Riparano coi cavalli in chiesa durante tempesta. Condannati per offesa alla religione, Chiesa ripulita ma prete inflessibile. Il veterinario: "sarebbero potuti morire all'aperto"

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view post Posted on 6/11/2016, 12:15
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Chiesa ripulita ma prete inflessibile. Il veterinario: "sarebbero potuti morire all'aperto"

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Cavalli in chiesa a L'Aquila

http://assergiracconta.altervista.org/arch...page=1&id=12307

Cavalli nella chiesetta di Campo Imperatore, condanna a 10 mesi di reclusione
Posted by Antonio Giampaoli | 2016-10-06 | Commenti: 0 | Letto 1204 volte Image Sample
L’avvocato Massimo Carosi, citando in aula un passaggio del famoso “Cantico delle Creature”, è riuscito a convincere il giudice del Tribunale sull’insussistenza delle offese alla religione, non per i danneggiamenti.
Sono stati condannati a 10 mesi di reclusione dal giudice Giuseppe Romano Gargarella i due escursionisti svizzeri che la notte del 12 settembre 2014 trovarono riparo coi loro due cavalli nella chiesetta della Madonna della Neve, sul piazzale di Campo Imperatore.
Si tratta della 55enne Gabriele Reutimann e del 69enne Felix Rudolf
Muntwiler, nel luogo di culto benedetto da Papa Wojtyla, i due entrarono con i cavalli, danneggiando la pavimentazione e lasciandovi gli escrementi degli animali. Nel corso dell’arringa, l’avvocato Carosi ha cercato di dimostrare come la condotta dei due turisti non fosse connotata da alcuna violazione. Respinte anche le accuse di danneggiamenti che non hanno convinto il giudice che ha inflitto per la coppia la condanna a 10 mesi di reclusione.
Il piccolo Santuario realizzato nel 1934 fu ristrutturato nel 1992 dagli alpini in congedo e benedetto l’anno dopo da Papa Wojtyla.
Le indagini erano state portate avanti dai carabinieri del Comando Stazione di Assergi, coordinati dal comandante Pasquale Liaci. Seguì una denuncia del parroco, don Vito Isacchi, per conto della Curia. La vicenda indispettì non poco il Gruppo Alpini di Assergi che da anni si occupano della piccola chiesa. Gli Alpini erano stati avvisati della situazione con una telefonata dal custode dell’osservatorio astronomico di Campo Imperatore. Dato che gli animali sentivano freddo, e occorreva loro un ricovero, qualcuno aveva segnalato ai turisti un posto riparato, ma loro li avevano messi lì. La porta a due ante, una tenuta dai paletti, l’altra a molla, che è sempre chiusa, era stata fissata dall’interno con un bastone di traverso per tenerla ferma. Il capogruppo degli Alpini di Assergi Antonio Massimi ricorda: "Siamo andati la mattina a sistemare e alcuni avevano già dato una pulita, poi noi abbiamo disinfettato anche con l’acido".

http://assergiracconta.altervista.org/arch...page=1&id=12556

Cavalli nella chiesa di Campo Imperatore Doppia condanna impugnata
Posted by Antonio Giampaoli | 2016-11-06 | Commenti: 0 | Letto 361 volte Image Sample



Trovarono riparo nella chiesetta di Madonna della Neve, a Campo Imperatore, in una notte tempestosa, dopo essersi persi a causa della bufera mentre erano in sella ai loro cavalli. Anche gli animali, tre in tutto, entrarono nel luogo di culto lasciandovi escrementi e danneggiando il pavimento. I due escursionisti svizzeri, la 55enne Gabriele Reutimann e il 69enne Felix Rudolf Muntwiler, furono denunciati dal parroco don Vito Isacchi e di recente sono stati condannati per danneggiamento a dieci mesi di arresto (con i benefìci di legge) e assolti dall’accusa di offese alla religione mediante vilipendio di cose. Ora l’avvocato dei due imputati, Massimo Carosi, ha proposto ricorso in appello sostenendo che non vi fu alcun danneggiamento e che non vi era alcun luogo alternativo dove ricoverare gli animali. A supporto di questa tesi nel ricorso sono esibite alcune testimonianze. In particolare Anna Laura Santana Costa, Paolo Pecilli, Nicola Napoleone, Nicola Colangelo hanno sostenuto che gli imputati aderirono al loro invito di portare via gli animali e di ripulire la chiesa, realizzata nel 1934 e benedetta nel 1993 da Papa Wojtyla, dopo la ristrutturazione dell’anno prima. Inoltre il veterinario Massimo Ciuffetelli, ha dichiarato che gli animali, nelle condizioni atmosferiche di quell’epoca e dopo lo sforzo fatto, avrebbero corso il rischio di morire se non fossero stati ricoverati. Per escludere il reato di danneggiamento l’avvocato Carosi sostiene che l’unico a sostenere il danno è don Isacchi. «Ben lungi dal voler tacciare di mendacio il sacerdote», scrive il legale nella memoria, «deve tuttavia ragionevolmente ritenersi che la sua presenza in Campo Imperatore sia stata sempre occasionale, sicché egli assai probabilmente vi si recò subito dopo i fatti per un sopralluogo ma non è certa la sua presenza costante sul posto. Con la conseguenza che la chiesuola è sempre aperta e non può escludersi che i danni al pavimento possano essere stati arrecati da altri con modalità plausibili dato il luogo: si pensi agli scarponi chiodati utilizzati da molti montanari che colà si soffermano». Inoltre gli accusati, dopo avere riparato il danno con 600 euro, si sono scusati con il prete che li ha denunciati dicendo che volevano solo salvare gli animali. Essi hanno anche inviato una lettera al sacerdote. «Ringraziamo il buon Dio», si legge in un passo della lettera, «per aver permesso ai nostri cavalli di proteggersi dal vento, pioggia e freddo nella sua dimora. Siamo sicuri che anche il buon Gesù abbia chiuso un occhio sul nostro modo di agire essendo anche lui nato in una stalla tra animali. Non abbiamo creato nessun danno. Abbiamo lasciato tutto pulito, riconoscenti per questo riparo. Chiediamo perdono a tutti i fedeli della comunità visto che non era nostra intenzione di offenderli e ferirli nella loro fede. Ci teniamo a sottolineare che anche noi siamo credenti e praticanti». Nell’escludere il dolo, Carosi aggiunge che «l’introduzione di animali in luoghi sacri era “moneta corrente” e lo è anche tuttora: si pensi alla benedizione dei “berberi” in chiesa in occasione del palio di Siena e le deiezioni animali, in tale contesto, sono considerare segno di buona sorte».
di Giampiero Giancarli - da Il Centro -
 
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