Laici Libertari Anticlericali Forum

Fallimento Clinica lager. Vescovo di Cosenza e don Luberto citati per 120 mln di €, I soldi dei malati per reggia con palestra, quadri d'autore, Harley Davidson e ricche suppellettili del prete condannato in Cassazione a 5 anni e 10 mesi

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fermakon
view post Posted on 15/9/2009, 13:37




Sì, ma le tombe le hanno scoperchiate di recente.

Non si può riunire tutto in un unico topic?
 
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view post Posted on 15/9/2009, 13:39
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Si, adesso accorpo tutto
 
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fermakon
view post Posted on 15/9/2009, 14:44




Grazie Galileo :D
 
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view post Posted on 6/11/2009, 18:01
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La storia: https://laici.forumcommunity.net/?t=31532175

http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/c...ca-cosenza.html

Don Luberto fu arrestato con l'accusa di aver sottratto ingenti somme
di denaro dall'Istituto. Percosse e maltrattamenti a centinaia di degenti
Sette anni di carcere ad un ex sacerdote
Quindici gli omicidi nella "clinica degli orrori"
di ANNA MARIA DE LUCA

PAOLA - Sette anni di reclusione: è questa la condanna inflitta dal gup del Tribunale di Paola all'ex sacerdote don Alfredo Luberto, imputato nel processo con rito abbreviato per le irregolarità nella gestione dell'Istituto Papa Giovanni di Serra D'Aiello, in provincia di Cosenza. Il pm, Eugenio Facciolla, ne aveva chiesto la condanna a sei anni e mezzo.

Il gup ha poi condannato l'ex direttore sanitario della struttura, Mario Carpino, a 4 mesi. Stessa pena è stata inflitta a Aurora Morelli e Bernardino De Simone. Un quinto imputato, Renato Cocunato, è stato condannato ad un anno, mentre altri due hanno patteggiato la pena. Si tratta di Giorgio Bianchi (2 anni) e Michelangelo Leo (un anno e quattro mesi).

I primi quattro imputati erano accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, appropriazione indebita, truffa, riciclaggio, furto e abbandono di minori o incapaci. Nell'ambito dell'inchiesta sull'Istituto Papa Giovanni, sono indagate altre 26 persone nei confronti delle quali è in corso l'udienza preliminare.

Nel luglio del 2007, don Luberto fu arrestato con l'accusa di aver sottratto ingenti somme di denaro dall'Istituto che, adesso, è oggetto anche di un'altra inchiesta della Procura di Paola su presunti maltrattamenti nei confronti di degenti e sulla sparizione di alcuni di loro, dei quali non si è saputo più nulla.

Sarebbero un centinaio i casi di lesione aggravata e quindici i presunti omicidi di cui dovranno rispondere il sacerdote e i suoi probabili complici. Nei mesi scorsi, le persone ricoverate nella casa di cura sono state sgomberate e sistemate in altre strutture sanitarie. Ed è proprio questa la questione ancora aperta, oggetto di un procedimento giudiziario parallelo.

La clinica, nel corso degli anni, ha ospitato sino a trecento pazienti, invalidi, giovani, anziani, gente con problemi psichici, provenienti da tutta Italia. Tra gli scomparsi, Domenico Pio, un ragazzo che aveva problemi di deambulazione e di cui si sono misteriosamente perse le tracce. Tante sono le testimonianze di parenti di ricoverati che hanno raccontato di maltrattamenti subiti nella clinica.

© Riproduzione riservata (6 novembre 2009) Tutti gli articoli di cronaca




http://www.agi.it/catanzaro/notizie/200911...annato_a_7_anni

ISTITUTO PAPA GIOVANNI: PRETE-PRESIDENTE CONDANNATO A 7 ANNI

(AGI) - Cosenza, 6 nov. - E' stato condannato a 7 anni di reclusione don Alfredo Luberto, il parroco presidente dell'istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello (Cosenza), poi chiuso, accusato, nell'ambito di una inchiesta coordinata dal magistrato Eugenio Facciolla, di diversi reati che vanno dalla truffa aggravata, utilizzazione di diffuse fatturazioni per operazioni inesistenti, falsificazioni di documenti contabili e malversazioni contro i degenti della casa di cura psichiatrica, gestita dalla Curia cosentina. Il giudice per le udienze preliminari Maria Luisa Arienzo ha letto questo pomeriggio il dispositivo di 10 pagine. Condannato a 4 mesi, pena sospesa, anche il direttore sanitario dell'istituto, Mario Carpino. Altre persone coinvolte nell'inchiesta e che non hanno scelto il rito abbreviato sono state rinviatr a giudizio semmpre pe reati legati alla cattiva amministrazione dell'istituto. Per loro, la prima udienza del processo e' stata fissata al 17 marzo del 2010.

Edited by GalileoGalilei - 6/11/2009, 19:47
 
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view post Posted on 3/2/2010, 12:52
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www.reggiotv.it/news.php?id=13337

da venerdì accertamenti dna sui resti umani nei loculi

Cosenza: inchiesta casa di cura

SERRA D’AIELLO (Cosenza) - Inizieranno venerdì mattina le operazioni per il prelievo dei campioni di ossa o di midollo sui resti umani che si trovano in una sessantina di loculi del cimitero di Serra D’Aiello nei quali furono sepolti gli ex degenti dell’Istituto di assistenza Papa Giovanni XXIII.

L’operazione è stata disposta dalla Procura di Paola nell’ambito di una inchiesta sulla gestione dell’istituto e sulla sparizione sospetta di almeno sette degenti avvenuta negli ultimi quindici anni. L’obiettivo delle ispezioni nel cimitero di Serra D’Aiello sarà quello di accertare se qualcuno degli scomparsi è stato sepolto nei loculi che saranno riaperti. I campioni che saranno prelevati saranno inviati ai carabinieri del Ris di Messina per la comparazione del Dna e l’identificazione dei resti.

Stamani il Procuratore di Paola, Bruno Giordano, ha partecipato ad una riunione nella Prefettura di Cosenza per concordare gli ultimi dettagli da mettere a punto per l’attività da svolgere nel cimitero di Serra D’Aiello. "Abbiamo chiesto al sindaco - ha detto Giordano - di emettere una ordinanza di chiusura del cimitero per poter svolgere gli accertamenti in tutta tranquillità. Ovviamente la struttura sarà accessibile per le emergenze relative ad eventuali sepolture di persone decedute in questo periodo. La riunione in prefettura serve proprio per mettere a punto gli ultimi dettagli prima di iniziare le attività".

I resti saranno prelevati dai tecnici dell’Istituto di medicina legale di Catanzaro che per tutta la durata dell’operazione, prevista in una settimana circa, svolgeranno la loro attività in un ospedale da campo messo a disposizione dai vigili del fuoco che è stato già allestito nei pressi del cimitero di Serra D’Aiello. L’Istituto Papa Giovanni, per disposizione della Procura di Paola, è stato chiuso nel marzo dello scorso anno ed i degenti trasferiti in altre strutture.

Nell’ottobre scorso, inoltre, l’ex sacerdote don Alfredo Luberto, ex presidente dell’Istituto, é stato condannato a sette anni di reclusione nell’ambito del troncone di inchiesta sulle irregolarità nella gestione. (ANSA)

Mercoledì 03 febbraio 2010 ore 10:57
 
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http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca...o,22840544.html

Calabria/ Istituto Papa Giovanni XXIII, si scava nel cimitero
Si cercano persone scomparse. L'ex direttore condannato 7 anni

Sono iniziate stamani, nel cimitero di Serra D'Aiello, le operazioni per la riesumazione dei cadaveri dei degenti dell'istituto di assistenza Papa Giovanni XXIII, per prelevare campioni di materiale organico da sottoporre al test del dna. L'operazione e' stata disposta dalla Procura di Paola nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione dell'istituto e sulla sparizione sospetta di almeno sette degenti, avvenuta negli ultimi quindici anni. I campioni prelevati dai tecnici dell'Istituto di medicina legale di Catanzaro saranno inviati ai carabinieri del Ris di Messina per la comparazione del Dna e l'identificazione dei resti. Nella vicenda è coinvolto Don Alfredo Luberto, ex sacerdote arrestato nel luglio 2007 e sospeso a divinis dal Vescovo di Cosenza. Il sette novembre scorso don Alfred, che nel suo lussuoso appartamento conservava disegni di De Chirico, scatole piene di ori e argenti, una rara collezione di orologi, un leggìo scultura di Manzù, mobili di lusso, una sauna e una palestra attrezzatissima, è stato condannato a sette anni di reclusione. Secondo i giudici, quelle ricchezze se le era costruite proprio con i fondi dell'Istituto Papa Giovanni XXIII. Quando le forze dell'ordine sono entrate nella struttura per uno sgombero imposto dalla magistratura, nello scorso mese di marzo, hanno trovato una situazione sconvolgente. Sporcizia e sudiciume ovunque. I degenti erano abbandonati a loro stessi, malnutriti, i letti sgangherati e lerci. E poi c'è il mistero dei pazienti scomparsi, finiti nel nulla. Nel cimitero di Serra d'Aiello i carabinieri hanno trovato loculi senza nome. Non si sa nemmeno se in quelle bare ci siano uno o più corpi. E, soprattutto, non si sa a chi appartengano. Da oggi è iniziata la conta dei cadaveri per tentare di risalire con esattezza ai nomi e ricostruire tutta la situazione.
 
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view post Posted on 5/2/2010, 22:03
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http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca...o,22848293.html

Calabria/ Quattro bare in un loculo nel cimitero di Serra D'Aiello
Si cercano pazienti scomparsi da casa di cura Papa Giovanni XXIII


Quattro bare stipate in un loculo. E' quanto riscontrato i carabinieri e i tecnici dell'Istituto di medicina legale di Catanzaro che all'interno del cimitero di Serra D'Aiello stanno svolgendo le riesumazioni dei pazienti della casa di cura Papa Giovanni XXIII. I vigili del fuoco, su disposizione della Procura, hanno allestito un grande ospedale da campo appena fuori dal cimitero, dove verranno trasportati i cadaveri riesumati dai loculi. Gli investigatori sono convinti che all'interno dei loculi assegnati ai defunti possano esserci anche le salme di almeno sette pazienti scomparsi nel nulla negli ultimi 15 anni dalla casa di cura gestita. L'istituto di cura era gestito dalla diocesi di Cosenza. Il direttore don Alfredo Luberto nello scorso mese di novembre è stato condannato a sette anni di reclusione, proprio per la grave situazione in cui versava la stessa struttura. All'interno di un loculo, i dipendenti dell'Istituto di medicina legale di Catanzaro hanno trovano non una ma quattro bare. L'istituto Papa Giovanni XXIII si trova a poche centinaia di metri dallo stesso cimitero e gli inquirenti stanno cercando di verificare se vi siano sepolti i pazienti spariti nel nulla dall'istituto. Nello scorso mese di marzo, quando le forze dell'ordine si presentarono per sgombrare l'istituto su disposizione della magistratura, all'interno trovaro una situazione di degrado e abbandono dei degenti I loculi che dovrebbero essere esaminati sono circa 70 e secondo le stime fatte dai carabinieri si andrà avanti per tutta la prossima settimana.
 
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Cosenza (15/07/2011) Torna Indietro

Papa Giovanni, monsignor Agostino tornerà in Tribunale per testimoniare Il religioso (inizialmente indagato) non ha gradito il rinvio dell'udienza

Fabio Melia
paola
Voleva parlare in aula monsignor Giuseppe Agostino. L'ex vescovo della diocesi di Cosenza-Bisignano, accompagnato dal suo legale, l'avvocato Francesco Chiaia, mercoledì scorso s'è regolarmente presentato nel Tribunale di Paola per testimoniare durante l'ennesima udienza del processo sul crac finanziario dell'Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello. L'assenza del pm Eugenio Facciolla, impegnato con le fasi conclusive del processo "Tamburo", ha però costretto la corte ad aggiornare la seduta al prossimo 11 ottobre. La difesa del religioso, e lo stesso monsignor Agostino, non avrebbero affatto gradito questo slittamento, motivando la contestazione con il principio della non personalità degli uffici di Procura. Non va del resto dimenticato che l'alto prelato, nella fase iniziale dell'inchiesta, compariva nel registro degli indagati. La sua posizione, su richiesta dello stesso pubblico ministero, venne archiviata. Da quel momento, lasciate alle spalle le pesanti accuse, monsignor Agostino s'è ritrovato nel più "comodo" ruolo di testimone. Tra qualche mese, quindi, l'arcivescovo emerito ritornerà in Tribunale per raccontare la sua verità. È quasi certo che gli verrà chiesto di ripercorrere anzitutto i suoi rapporti con l'ammistratore del Papa Giovanni, don Alfredo Luberto, e gli altri undici imputati variamente coinvolti nella vita dell'istituto oggi in stato d'abbandono: Antonio Marafioti, Audino Caputo, Fausto Arcuri, E... N..., Roberta Scervo, Eliodoro Tricoli, Luca Rendace, Luca Nania, Giuseppe Perrotta, Rossana Gaudio, Sergio Principe, accusati a vario titolo di associazione a delinquere e truffa
Ma nel Tribunale di Paola, mercoledì scorso, c'era pure don Luberto, il personaggio più controverso dell'intera inchiesta, già condannato in primo grado a sette anni con la formula del rito abbreviato. Anche lui, dunque, non ha potuto prendere la parola per rispondere alle domande dell'accusa e della difesa. Per farlo dovrà attendere l'udienza dell'undici ottobre.
Il troncone processuale che vede coinvolto l'ex amministratore del Papa Giovanni, tuttavia, sta da tempo attraversando una fase di ristagno. Il giudizio d'appello, del resto, non è ancora cominciato, nonostante sia passato più di un anno e mezzo da quando il gup paolano concluse il rito abbreviato. Il competente Tribunale di Catanzaro, addirittura, non avrebbe neanche fissato la data d'avvio del processo.
La struttura di Serra d'Aiello, che ospitava 360 degenti, persone per la gran parte affette da gravi di sturbi psichici, era stata posta sotto sequestro nel luglio del 2007 e successivamente chiusa in via definitiva per gravi carenze igieniche e mancanza di fondi economici. Mentre il degrado e il crac finanziario affondavano l'istituto e i suoi sfortunati ospiti ormai privi anche delle medicine, gl'inquirenti hanno accertato che il sacerdote si concedeva lussi da nababbo. Lussi che, secondo l'accusa, si sarebbe procurato utilizzando il denaro destinato al Papa Giovanni.



www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchiv...ne=8&A=20110715

Edited by pincopallino2 - 10/10/2023, 18:17
 
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http://www.telereggiocalabria.it/news/1-cr...r-lubertoq.html

08-02-2012 16:44 - Inchiesta Papa giovanni, il PG: "Inasprire pena per Luberto"

Un inasprimento di pena, da 7 a 9 anni di reclusione, è stato chiesto dal sostituto Pg Eugenio Facciolla nel processo d'appello all'ex sacerdote Alfredo Luberto, imputato per irregolarità nella gestione dell'Istituto Papa Giovanni di Serra D'Aiello. Il pg ha chiesto anche di inasprire la pena di 5 mesi (da 4 a 9 mesi) per Bernardino De Simone, e di 9 mesi (da 4 a 13 mesi), per l'ex direttore sanitario della struttura, Mario Carpino e la conferma nel resto della sentenza di primo grado.









In primo grado erano stati condannati anche Aurora Morelli, a quattro mesi, e Renato Cocunato, ad un anno. Altri due imputati Giorgio Bianchi (2 anni) e Michelangelo Leo avevano patteggiato la pena, rispettivamente, a due anni ed un anno e quattro mesi. Il processo riprenderà il 19 marzo con gli interventi degli avvocati di parte civile e i difensori degli imputati.La richiesta è giunta al termine della requisitoria svolta oggi per gli imputati giudicati in primo grado col rito abbreviato e condannati il 30 ottobre del 2009 dal gup di Paola. Don Luberto fu arrestato nel luglio del 2007 con l'accusa di aver sottratto ingenti somme di denaro dall'Istituto. Durante le indagini, tra l'altro, gli fu sequestrato un appartamento nel centro di Cosenza arredata in maniera lussuosa e e mobili d'antiquariato ed anche una vasca idromassaggio. L'istituto Papa Giovanni, nel marzo del 2009 è stato chiuso ed i degenti trasferiti in altre strutture.
 
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http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/cal...te_7165523.html


Istituto Papa Giovanni,sconto pena prete
Condannato a 5 anni rispetto a 7 anni processo di primo grado
09 luglio, 20:34

Istituto Papa Giovanni,sconto pena prete (ANSA) - CATANZARO, 9 LUG - E' stata ridotta da sette a cinque anni di reclusione la condanna nei confronti dell'ex sacerdote Alfredo Luberto imputato nel processo d'appello per le irregolarita' nella gestione dell'Istituto Papa Giovanni di Serra D'Aiello. La sentenza e' stata emessa dai giudici della Corte d'appello di Catanzaro.

Nel corso della requisitoria il sostituto procuratore generale, Eugenio Facciolla, aveva chiesto di inasprire la condanna di primo grado da 7 a 9 anni di reclusione.
 
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view post Posted on 16/10/2013, 16:22
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http://www.quicosenza.it/le-notizie-dell-a...usso-a-giudizio

Don Luberto, il sacerdote del lusso, a giudizio
Mercoledì, 16 Ottobre 2013 09:35

* Scritto da Simona Gambaro
*
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Don Luberto, il sacerdote del lusso, a giudizio

COSENZA - Domani è il giorno del giudizio in Cassazione per don Alfredo Luberto.

La vicenda è legata alla sua residenza di lusso e al crac dell'Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d'Aiello. Finito sotto processo in quanto presidente dell'istituto chiuso dalla magistratura, don Luberto è stato condannato in primo grado dal Gup di Paola a sette anni di reclusione, che in appello sono stati ridotti a cinque. Il religioso era finito sotto processo per aver distrutto una struttura di proprietà della diocesi cosentina e non ha, al momento, trascorso neanche un solo giorno in carcere, ma solo un periodo di detenzione ai domiciliari. E mentre l'istituto che ospitava 360 degenti affetti da problemi psichici era stato sequestrato per gravissime carenze igienico sanitarie e mancanza di fondi, lui si godeva il lusso nella sua abitazione posta nel centro città. Il pm Facciolla aveva ricostruito le distrazioni, i raggiri e gli ammanchi di denaro investito non nella struttura ma nel parquet di casa, nell'idromassaggio, nella tecnologia e nell'antiquariato. Intanto i pazienti contraevano la scabbia o fuggivano eludendo la sorveglianza o scomparivano misteriosamente. Uno scandalo che ha sconvolto l'Italia intera e che ha visto il religioso utilizzare i fondi per soddisfare esigenze personali. Domani in Cassazione si deciderà se confermare la pena per il sacerdote con il vizio per il lusso. Ricordiamo che Luberto è accusato di associazione a delinquere, truffa, falso e appropriazione indebita.
Ultima modifica il Mercoledì, 16 Ottobre 2013 15:27
 
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view post Posted on 18/10/2013, 15:07
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http://www.ilquotidianoweb.it/news/cronach...5-anni-per.html



La sentenza
Pena definitiva a 5 anni per don Alfredo Luberto
Si arricchì con soldi istituto "Papa Giovanni"
La Corte di Cassazione ha posto la parola fine al processo scaturito per la gestione dell'istituto di Serra d'Aiello (Cosenza), con il monsignore che si era intascato il denaro per propri tornaconti. Per lui nessuno sconto di pena

di ROBERTO GRANDINETTI
Pena definitiva a 5 anni per don Alfredo Luberto Si arricchì con soldi istituto "Papa Giovanni"

L'arresto di don Alfredo Luberto
COSENZA - Sei anni dopo è stata messa la parola fine alla vicenda giudiziaria di don Alfredo Luberto, il monsignore accusato di essersi arricchito coi soldi dell’istituto “Papa Giovanni XXIII” di Serra d’Aiello (Cs). Ieri sera, infatti, la Suprema Corte di Cassazione (presidente Prestipino) ha rigettato il ricorso presentato dagli avvocati Nicola Carratelli e Angelo Pugliese, del foro di Cosenza, ritenendolo inammissibile. I difensori avevano chiesto la prescrizione di diversi reati minori e l’esclusione del reato di associazione. Di diverso avviso i supremi giudici. E così la condanna a cinque anni di reclusione per don Luberto, che è stato presidente del Consiglio di amministrazione del “Papa Giovanni”, è diventata definitiva. Il consigliere relatore Piercamillo Davigo (noto per essere stato negli anni Novanta componente del famoso pool “Mani pulite”) aveva chiesto il semplice rigetto.
Gli stessi supremi giudici hanno rigettato anche il ricorso che era stato presentato dall’avvocato Guerrera per conto dell’imputato Mario Carpino, ex direttore sanitario della struttura di Serra d’Aiello.
Diventa così definitiva la sua condanna a quattro mesi. Ovviamente spicca la condanna di don Luberto, il principale imputato dello scandalo del Papa Giovanni, struttura che assistiva pazienti con problemi psichiatrici. In primo grado era stato condannato col rito abbreviato a 7 anni di reclusione. Era il novembre del 2009. La sentenza fu letta dal gup del tribunale di Paola. Seguì il ricorso in Appello, col pg Eugenio Facciolla (il pm che aprì le indagini sullo scandalo) che arrivò a chiedere 9 anni di reclusione, due in più di quelli inflitti in primo grado. I giudici del secondo grado scesero invece (e a seguito della prescrizione di alcuni reati) a cinque anni, sentenza che ieri è diventata appunto definitiva. L'ex responsabile del “Papa Giovanni” fu tratto in arresto nel luglio del 2007.

venerdì 18 ottobre 2013 00:39
 
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www.gazzettadelsud.it/news/73889/Or...do-Luberto.html

COSENZA
Ordine di carcerazione
per monsignor
Alfredo Luberto

24/12/2013
Il sacerdote è stato condannato in via definitiva a 5 anni e 10 mesi per lo scandalo dell’istituto “Papa Giovanni XXIII” di Serra d’Aiello. I suoi legali Pugliese e Carratelli hanno già annunciato che chiederanno l’affidamento in prova ai servizi socialiOrdine di carcerazione
per monsignor
Alfredo Luberto
I conti in sospeso del prete. Conti “salati” che la Corte di Cassazione gli ha chiesto di saldare. Ieri è arrivato il giorno più difficile per don Alfredo Luberto (nella foto), il sacerdote che i giudici di legittimità hanno condannato nei mesi scorsi a cinque anni e dieci mesi di reclusione. Ai suoi avvocati, Angelo Pugliese e Nicola Carratelli è stato notificato l’ordine di carcerazione emesso per effetto della esecutorietà del verdetto di colpevolezza. Tra indulto e pena pre-sofferta, il religioso dovrà scontare complessivamente due anni e dieci mesi di carcere. In un penitenziario, tuttavia, don Luberto non ci ha mai messo piede e mai, probabilmente, ce ne metterà. I suoi legali hanno già fatto sapere che chiederanno l’affidamento in prova ai servizi sociali. Una misura alternativa al sistema detentivo carcerario già utilizzata in casi del genere.
 
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view post Posted on 4/6/2014, 04:31
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www.lametino.it/Cronaca/calabria-pr...ferma-pene.html

Calabria: Processo appello inchiesta Istituto Papa Giovanni, prescrizioni e conferma pene
Martedì, 03 Giugno 2014 19:05

Corte_di_Appello_di_Catanzaro_2.jpg


Catanzaro - Tre condanne confermate, tre prescrizioni e due condanne annullate per incompetenza territoriale con l'invio degli atti alla Procura di Crotone. E' questa la sentenza emessa dai giudici della Corte d'appello di Catanzaro nei confronti di otto imputati nell'ambito dell'inchiesta sull'istituto Papa Giovanni di Serra D'Aiello. La sentenza di primo grado nei confronti degli imputati era stata emessa nel 2012 dai giudici del tribunale di Paola. Sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, appropriazione indebita, truffa, riciclaggio, bancarotta e abbandono di persone incapaci.

I giudici della Corte d'appello hanno confermato le condanne nei confronti di Antonio Marafioti e Audino Caputo, entrambi a 8 anni, ed E... N... a 4 anni. Reati prescritti per Luca Anania, Rossana Gaudio e Giuseppe Perrotta. Sono stati trasmessi gli atti alla Procura di Crotone per le posizioni di Roberta Scervo ed Eliodoro Tricoli per i reati di ricettazione. Nell'ambito dell'inchiesta erano coinvolte altre tre persone, tra cui l'ex sacerdote Alfredo Luberto, per le quali il processo d'appello si è concluso nel luglio del 2012. Luberto, in particolare, è stato condannato a cinque anni di reclusione. L'istituto Papa Giovanni, nel marzo del 2009, è stato chiuso e i degenti trasferiti in altre strutture sanitarie.

Edited by pincopallino2 - 10/10/2023, 18:16
 
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http://www.blitzquotidiano.it/photogallery...tzquotidiano%29


Padre Fedele story. Il frate ultrà, la suora, il convento: assolto dopo 10 anni, “Non fu stupro”
Pubblicato il 22 giugno 2015 16:04 | Ultimo aggiornamento: 22 giugno 2015 16:24


di Redazione Blitz
Padre Fedele story. Il frate ultrà, la suora, il convento: assolto dopo 10 anni, "Non fu stupro"
Padre Fedele story. Il frate ultrà, la suora, il convento: assolto dopo 10 anni, “Non fu stupro” (Ansa)
CATANZARO – Padre Fedele, all’anagrafe Francesco Bisceglia, è stato assolto “per non aver commesso il fatto”


Eppure c’è un sacerdote, reo confesso, condannato per le vicende dell’istituto Papa Giovanni di Serra d’Aiello, che vive libero, venerato e protetto nell’episcopio di Como, dove celebra la messa mentre io, che sono innocente, sono stato sospeso a divinis, senza un processo canonico.
 
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32 replies since 17/7/2007, 16:43   3359 views
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