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Rovigo. Prete ricattato dall'amante marocchino. 3 anni e 5 mesi, Preti gay sempre più fonte di ricatti a luci rosse

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view post Posted on 7/8/2011, 17:14
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Estorsione a luci rosse al prete: dammi i
soldi o mostro i video dei nostri "incontri"
Sacerdote taglieggiato dall'amante marocchino: costretto a
pagare per tenere nascosti i filmati dei rapporti omosessuali
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(archivio)
di Cristina Fortunati

ROVIGO - Sulle prime aveva pagato. Poi, dopo aver consegnato a un giovane marocchino decine di migliaia di euro, si era ribellato. Alla fine dell'agosto dello scorso anno un attempato sacerdote che vive in un paese del Delta, stanco di essere ricattato con la minaccia di rendere pubbliche immagini hard, foto e filmati di rapporti omosessuali, si era rivolto ai carabinieri. Ora la vicenda giudiziaria che ne è seguita finisce in Cassazione.

Quando il religioso aveva presentato denuncia, l'estorsione a luci rosse andava avanti da mesi. I pagamenti erano avvenuti a tranche ma non per questo erano stati meno impegnativi. Il conto in banca si era a poco a poco assottigliato e il sacerdote non sapeva più come far fronte alle esigenze crescenti del suo tormentatore. A un certo punto, di fronte a quelle richieste senza fine, deve aver capito che esaudirle non faceva che alimentarle. Probabilmente ha anche vinto la vergogna per dover rendere pubblica una vicenda così scabrosa che lo vedeva coinvolto.

La "confessione" ai carabinieri. Fatto sta che è uscito dalla canonica e si è diretto in caserma. Ai militari della stazione del paese il prete ha raccontato ogni cosa. I carabinieri lo hanno istruito a preparare una trappola per il ricattatore. Quando il marocchino si è fatto vivo, quindi, il religioso ha finto di acconsentire e si è detto disposto, ancora una volta, a pagare. I due si erano dati appuntamento in un luogo appartato. Allo scambio, nascosti, c'erano anche i militari che avevano studiato la regia nei dettagli.

La trapola per il ricattatore. Il marocchino si era presentato accompagnato da un amico romeno. Nel momento i cui il sacerdote ha passato al giovane le banconote concordate, i carabinieri sono usciti allo scoperto. Per i due stranieri, il marocchino, M.S, e il romeno, G.G, sono scattate le manette. I due compari hanno avuto sorti diverse. Il romeno, interrogato dopo l'arresto, era riuscito a dimostrare allo stesso pubblico ministero, Stefano Longhi, di essere estraneo all’estorsione. Aveva semplicemente incontrato l'amico e l'aveva accompagnato. A questo punto era stato prosciolto dalle accuse. Sorte diversa per il marocchino, incastrato dalla testimonianza del sacerdote e da numerose circostanze. A giudizio, il giovane aveva deciso di patteggiare tre anni e cinque mesi di reclusione. Ma ora il legale che lo assiste ci ha ripensato e contro quella decisione ha presentato il ricorso in Cassazione.
Domenica 07 Agosto 2011 - 10:13 Ultimo aggiornamento: 18:06


www.gazzettino.it/articolo.php?id=158799&sez=NORDEST

20110807_io
 
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view post Posted on 27/11/2013, 23:27
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http://corrieredelveneto.corriere.it/venet...703176887.shtml

SEXY RICATTO
Fotografa il prete nudo e lo ricatta
Straniero denunciato per estorsione
Secondo il legale della difesa il suo cliente si sarebbe «difeso» da alcune avances di natura sessuale

ROVIGO - Ha fotografato un sacerdote nudo, facendosi consegnare alcune centinaia di euro in cambio del suo silenzio. Denunciato dal religioso per estorsione, un marocchino 25enne si trova a dover affrontare - a breve - l’udienza preliminare dopo la chiusura delle indagini sul suo conto. La vicenda risale alla prima metà del 2011. Il nordafricano va in una chiesa dei dintorni di Rovigo a chiedere un aiuto economico al sacerdote. Una ventina di euro al massimo. A questo punto, per circostanze che in tutta probabilità saranno chiarite in udienza preliminare, riesce a scattare una sola foto al suo interlocutore mentre è senza abiti.

Per l’accusa l’immagine viene poi usata dal nordafricano per ricattare il religioso almeno in due occasioni, facendosi consegnare oltre 200 euro in cambio del suo silenzio. Al terzo tentativo di estorsione, scatta la ribellione del sacerdote. «Stavolta non pago». Per tutta risposta, si trova recapitata una copia di quello scatto per lui così imbarazzante come minaccia di un’inevitabile divulgazione dell’immagine. Ormai alle strette, il religioso decide di rivolgersi ai carabinieri del Nucleo operativo di Rovigo. La consegna, su consiglio dei militari, viene fissata nella zona dell’hotel Cristallo in viale Porta Adige. Quando il 25enne marocchino prende il denaro, i carabinieri lo fermano. Poi sequestrano i soldi e denunciano lo straniero per il reato di estorsione. Fin qui la Procura. Ben diversa la tesi dell’avvocato difensore del 25enne marocchino, Federico Donegatti. Secondo il legale il suo cliente si sarebbe «difeso», con quella foto, da alcune avances di natura sessuale del sacerdote. Come ad esempio fare una doccia insieme al suo assistito. Resta da capire come sarà giustificata la dazione di denaro terminata col sequestro dei soldi da parte dei militari dell’Arma.

26 novembre 2013

http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/prete_nudo...ie/371464.shtml

FOTOGRAFA UN PRETE NUDO SOTTO LA DOCCIA, POI
LO RICATTA: DENUNCIATO UN 25ENNE MAROCCHINO
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Fotografa un prete nudo sotto la doccia, poi
lo ricatta: denunciato un 25enne marocchino
Martedì 26 Novembre 2013

di Lorenzo Zoli
ROVIGO - Di sicuro, quella foto esiste. E ritrae il sacerdote nudo. Proprio quella istantanea, compromettente, sarebbe stata usata come arma di ricatto da un marocchino di 25 anni, che altri non sarebbe se non l'autore dello scatto.

Un'arma poi impiegata, dice l'accusa, in almeno due occasioni per farsi consegnare contanti dal prete, dietro la minaccia di divulgarla. Quando l'uomo di chiesa, dopo avere sborsato alcune centinaia di euro, si è stancato di quei ricatti, sempre quella foto gli è stata fatta ritrovare sotto la porta. Come dire: «Occhio, che posso sempre mostrarla in giro».

È a quel punto che il sacerdote, residente poco fuori Rovigo, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri che lo hanno bloccato.

Secondo la difesa, il 25enne spesso andava in chiesa per chiedere al sacerdote un aiuto. Dieci, venti euro. A volte, tuttavia, si sarebbe sentito rivolgere inviti imbarazzanti. Spiazzanti. Come fare la doccia assieme. Ecco, allora, che l'accettazione e la foto scattata avrebbero avuto come scopo quello di fare cessare le avance. Un'arma del genere, sarebbe servita a tenere il prete al suo posto. Ora parola al processo
 
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