http://archiviostorico.corriere.it/2012/fe...120201042.shtmlLa storia A Sondalo valzer di sacerdoti: sconcerto tra i fedeli
Il vescovo commissaria la parrocchia in rosso
Nel bilancio un «buco» di 1,5 milioni di euro Investimenti sbagliati Monsignor Coletti invia il vicario e l' economo diocesano. Obiettivo: placare le anime e risanare i conti
SONDALO (Sondrio) - Era il 1973 quando Vittorio De Sica ambientò «Una breve vacanza». Poi, nel 1983, Carlo Lizzani girò «Un inverno da malato». Due film firmati da due grandi registi e come unico set il grappolo di case di Sondalo e l' ex sanatorio Morelli, noto in tutta Italia per la cura dalla Tbc. A distanza di tanti anni, però, il paese nel cuore della Valtellina potrebbe ispirare di nuovo la trama di una pellicola. Ma stavolta, niente più soggetto drammatico, con malati e corsie d' ospedale, piuttosto una commedia, con il portico ad archi della chiesa e l' alto campanile come sfondo. Perché, dopo che per mesi fra i 4.400 abitanti si è mormorato e malignato sulle spese folli del parroco, quando in autunno don Gianni Sala Peup, 77 anni, è andato in pensione, i sospetti si sono tramutati in verità: l' anziano prete ha lasciato in eredità una montagna di debiti e trasformato il paese nell' epicentro di un terremoto finanziario. Tanto che il successore, don Carlo Radrizzani, tre mesi dopo la nomina, davanti a una voragine di bilancio da far venire le vertigini, ha gettato la spugna. Un dietrofront che, domenica, ha obbligato il vescovo Diego Coletti a salire da Como a Sondalo e annunciare ai fedeli il «commissariamento» della parrocchia sull' orlo del crac. Il buco che rischia di inghiottire la comunità locale è di 1,5 milioni di euro. A tanto infatti ammonta «l' investimento per costruire la palestra dell' oratorio», spiega don Gianni, che si è ritirato a vivere a Mondadizza, un grappolo di case a due passi da Sondalo. «Ci sono due debiti con le banche per 345 mila euro; più un mutuo di 677 mila euro da restituire in dieci anni, con due rate semestrali da 34 mila euro; più altri costi per 595 mila euro con l' impresa edile e i fornitori». Il vecchio curato non nasconde che la «situazione è difficile», che «servirà qualche acrobazia per mettere insieme tutti quei soldi» e che «mi rincresce di lasciare al nuovo parroco un mucchio di debiti». La gravità dei conti in rosso «ha sorpreso tutti, organismi diocesani compresi», ammette in una nota il vescovo. Anche perché ai piani alti della Curia erano all' oscuro del deficit di bilancio accumulato da don Gianni, che ha guidato la parrocchia per 37 anni. «Forse non coadiuvato a dovere da chi godeva della sua fiducia, non è riuscito a tenere sotto controllo il dilatarsi delle spese. Emorragia resa più acuta da una diminuzione delle risorse disponibili». Adesso il tempo stringe e sono i due emissari della Diocesi chiamati a risolvere il rebus della parrocchia di Sondalo e scongiurare il fallimento. Se, da un lato, spetterà a monsignor Battista Galli celebrare la messa e occuparsi della pastorale fino alla nomina di un nuovo parroco, prevista per Pasqua; dall' altro il compito più arduo toccherà a monsignor Marco Mangiacasale, l' economo della Curia, che dovrà mettere a punto un piano di salvataggio. L' ipotesi che va per la maggiore è quella di negoziare un piano di ammortamento con le banche, anche se non sarà facile in un periodo di crisi. Ma altre vie d' uscita, per un lieto fine in questa commedia degli equivoci, non se ne intravedono. Paolo Marelli RIPRODUZIONE RISERVATA
Marelli Paolo
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(1 febbraio 2012) - Corriere della Sera