Laici Libertari Anticlericali Forum

La legge sul 'fine vita'

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Felipe-bis
view post Posted on 14/1/2009, 11:53




http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/c...olta-firme.html

Il Pdl sta per portare in commissione al Senato un testo unico Il Pd cerca una posizione comune e, fissa, per venerdì, un seminario
Stretta sul testamento biologico 50mila firme per la libertà di cura
di MATTEO TONELLI

ROMA - La questione del testamento biologico accelera. A breve, nonostante le divisioni che agitano, trasversalmente, gli schieramenti, il Pdl porterà in commissione Sanità al Senato un testo unificato, mentre venerdì il Pd si riunirà in un seminario per tentare di stabilire una linea unitaria in vista dell'accelerazione parlamentare. Il tutto mentre l'appello per una legge sul testamento biologico, lanciato dal senatore del PD Ignazio Marino, raggiunge le 50mila adesioni e si continua a firmare sul sito dell'appello.

Stando alle anticipazioni il testo della maggioranza stabilisce il rispetto per la libertà di decisione del medico sul trattamento terapeutico cui sottoporre il paziente e la possibilità per il paziente di esprimersi solo sulla terapia da seguire ma non di decidere se vivere o morire. Principi che incontrano perplessità anche all'interno della stessa maggioranza. "Se questo è il testo mi pare improbabile che possa essere condiviso" dice Benedetto della Vedova, presidente dei riformatori liberali.

Ma se la maggioranza si divide, il Pd rischia di spaccarsi. Conclusi con un nulla di fatto i lavori del "comitato dei sei", di cui facevano parte Marino e la senatrice teodem Paola Binetti, il partito di Veltroni ha deciso di correre ai ripari, organizzando il seminario di venerdì. Cercando, così, di fare in modo che sul testamento biologico non si registri una spaccatura profonda tra le varie anime dei democratici.

Nel frattempo l'iniziativa di Marino continua a raccogliere adesioni. Scorrendo l'elenco delle firme spiccano quelle del premio Nobel Rita Levi Montalcini, del fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari, di Miriam Mafai, di Corrado Augias, del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. Ed ancora Umberto Veronesi, Luciana Littizzetto e il ct della nazionale, Marcello Lippi. Le loro firme e quelle di tanta gente comune hanno fatto toccare quota 50mila. Tutti insieme per chiedere una legge che, se si dovesse perdere la facoltà di espressione, possa dare la possibilità di indicare le terapie alle quali essere sottoposti e quelle no. Un testamento che, se ci fosse già stato, avrebbe evitato lo straziante stillicidio della vicenda di Eluana Englaro.
(13 gennaio 2009)
 
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Felipe-bis
view post Posted on 28/1/2009, 19:37




http://www.uaar.it/news/2009/01/28/senato-...ento-biologico/

Senato, partita la discussione sul testamento biologico

E’ infine partita, presso la commissione Sanità del Senato, la discussione parlamentare sui diversi progetti di legge concernenti il testamento biologico. Il testo-base, redatto da Raffaele Calabrò, è molto vicino alle posizioni espresse dal presidente della CEI, il cardinale Angelo Bagnasco: sostenuto dalla maggioranza, prevede il divieto di inserire nutrizione e idratazione nelle dichiarazioni anticipate di trattamento, in quanto “sono forme di sostegno vitale, la cui sospensione configurerebbe un’ipotesi di eutanasia passiva”.
La maggioranza si è finora mostrata abbastanza compatta a sostegno di tale testo. Più diviso il PD: nove senatori teodem l’hanno definito “una buona sintesi”, laddove Ignazio Marino lo giudica “lontano dalle sofferenze dei pazienti”.
Nel frattempo, secondo anticipazioni di stampa la casa di cura “La Quiete” di Udine avrebbe inserito Eluana Englaro nella lista di attesa.

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http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/c...u-sentenza.html

presidente della Corte Costituzionale richiama il legislatore alle proprie responsabilità
"Solo così si può circoscrivere il cosiddetto diritto giurisprudenziale"
Eluana, il richiamo di Flick "Serve una legge chiara"
Sottolineato il valore e l'attualità della Costituzione: "Ai suoi
principi fondamentali è stato impresso lo spirito evolutivo"

ROMA - Su temi come il testamento biologico o il consenso ai trattamenti sanitari sono necessarie "chiare scelte legislative" perché gli aspetti in gioco non possono restare "incidentalmente sfiorati" dalla Corte Costituzionale, come è stato per la "drammatica vicenda" di Eluana Englaro. E' questo il forte richiamo del presidente della Consulta, Giovanni Maria Flick. Che in occasione dell'udienza straordinaria alla presenza del capo dello Stato Giorgio Napolitano, ha qualificato come "risposta tecnica" quella data dai giudici costituzionali sul caso Englaro.

"E' stata una risposta tecnica". Il carattere tecnico della risposta, spiega Flick, è dato dal fatto che "non sono stati ritenuti sussistenti i presupposti 'oggettivi' del conflitto" in quanto Camera e Senato "più che censurare il modo di esercizio della giurisdizione ne avevano stigmatizzato il contenuto". Tuttavia il presidente della Corte vuole "evitare fraintendimenti" e quindi rileva che, seppure "la materia sui cui si era innestato il conflitto è di altissimo risalto e tono costituzionale" (riguardando "temi come le scelte di autodeterminazione in ordine al diritto alla vita e alla salute, e il consenso ai trattamenti sanitari, la definizione di questi ultimi" etc.), la Consulta non ha però "potuto svolgere alcuna considerazione al riguardo: non per scelta elusiva, ma proprio perché 'costretta' a circoscrivere il suo sindacato negli angusti confini 'tecnici'".

"Servono leggi chiare". In definitiva, Flick auspica che queste tematiche, "proprio perché coessenziali alla visione dei diritti fondamentali", vengano definite da leggi chiare: "Perché solo con la legge - sostiene - può raggiungersi un ponderato equilibrio di valori in gioco, soprattutto di fronte alla 'esplosione' dei nuovi diritti determinata, in particolare, dalle incessanti conquiste della scienza e della tecnica".

Altrimenti si crea il "diritto giurisprudenziale". "Allo stesso modo - conclude il presidente della Consulta - solo l'enunciazione di un preciso dettato normativo è in grado di circoscrivere l'impiego di un 'diritto giurispudenziale' che altrimenti, secondo alcuni, correrebbe il rischio di spingersi oltre il limite dell'interpretazione; ma che al tempo stesso si giustifica in qualche modo con l'esigenza (fortemente avvertita dalla collettività) di non lasciare aree dell'ordinamento (specie se particolarmente 'sensibili') prive di garanzie e tutela giurisdizionale".

"Fisiologica la tensione tra poteri dello Stato". Dunque la tanto esecrata funzione di "supplenza" dei giudici, argomenta Flick, diventa necessaria in mancanza di chiare scelte da parte del legislatore. Detto questo, il presidente della Corte Costituzionale ammette che, in generale, "un certo stato di tensione tra il potere chiamato ad esercitare la funzione legislativa e l'ordine giudiziariom chiamato ad applicare le leggi è, per certi aspetti, un dato fisiologico ed ineludibile in qualsiasi democrazia moderna".

(...)
 
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Felipe-bis
view post Posted on 29/1/2009, 13:41




Interessante la discussione sviluppatasi nei commenti alla news su uaar.it
 
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view post Posted on 30/1/2009, 11:57
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http://www.instablog.org/salute/11034.html

TESTAMENTO BIOLOGICO: VERONESI, DDL PORTA INDIETRO DI 40 ANNI
29 Gennaio 2009, 18:45

Roma - L'Italia rischia di fare un salto indietro di 40 anni . E' l'opinione di Umberto Veronesi in merito al disegno di legge sul testamento biologico in discussione al Senato. Dal punto di vista etico torneremmo agli anni '70, quando negli Usa nacqua la bioetica - afferma l'oncologo in un'intervista alla Stampa - Pochi sanno che il termine indica una linea etica per porre dei confini all'intervento sempre piu' esteso della medicina sulla vita dell'uomo, anche dopo la fine naturale. Oggi pare che si passi un colpo di spugna su tutto questo .
 
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view post Posted on 19/2/2009, 19:55
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http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=11074

Ddl Calabrò è testo base. Pd si spacca

Frida Roy, 19 febbraio 2009, 15:07
Ddl Calabr� � testo base. Pd si spacca Politica Critiche e "stupore" da esponenti democrats per la posizione espressa dal capogruppo in commissione Sanità del Senato. Dorina Bianchi si è infatti astenuta sul documento della maggioranza come punto di partenza per la nuova legge. Sabato in piazza per dire no alla norma, in una manifestazione convocata da Micromega a cui parteciperà anche Beppino Englaro


Questa mattina la commissione Sanità del Senato ha votato il ddl messo a punto da Raffaele Calabrò (Pdl) come testo base per quel che riguarda le dichiarazioni anticipate di trattamento. 13 sì, 6 no e 3 astenuti, ovvero la capogruppo Dorina Bianchi, Daniele Bosone e Claudio Gustavino. Il Pd è arrivato dunque senza un accordo al voto. La Bianchi, da poco succeduta al collega Ignazio Marino passato a presiedere la Commissione sul SSN, spiega la scelta come "un'apertura di fiducia nei confronti del relatore che ha dato segnali di disponibilità sulla modifica di alcuni punti del ddl".

Un'apertura apprezzata dalla maggioranza: "Do una valutazione positiva del voto" ha spiegato Calabrò, relatore del documento della maggioranza, perchè "l'astensione di alcuni colleghi del Pd dice che c'è anche apprezzamento sul testo".

E se da una parte alcuni esponenti del Pd continuano a tessere la tela del dialogo con il centrodestra, dall'altro si allarga sempre di più la frattura con i colleghi di partito. A partire dallo stesso Marino che è stato a lungo capofila del Pd nel dibattito sul testamento biologico e che giorni fa è stato sostituto -non senza polemiche sui tempi- dalla Bianchi. Il senatore e chirurgo critica la "mancanza di una linea condivisa nel Pd" e l'atteggiamento di "totale chiusura" del relatore della maggioranza. "Senz'altro c'è la possibilità di miglioramenti ma all'interno di alcuni principi di fondo - ha fatto sapere da parte sua Calabrò - che sono il no all'eutanasia, il no all'accanimento terapeutico e il no al suicidio assistito".

Quanto al nodo di alimentazione e idratazione, vero scoglio nel confronto fra laici e cattolici, viene ribadito che "sono sostegno vitale, sono un qualche cosa che non si può assolutamente togliere a un paziente che ne ha necessità per vivere".

Posizione che di fatto chiude qualsiasi varco di dialogo, come ha sottolineato lo stesso Marino: "Se questo è l'atteggiamento - ha criticato- molti di noi ne prenderanno atto e metteranno in campo un contrasto parlamentare rigoroso".

Alle critiche del senatore-chirurgo verso la collega democratica, appiattita sulla linea della maggioranza pur avendo promesso di essere, in quanto capogruppo in Commissione, portatrice della posizione del partito, si uniscono quelle della democratica Franca Chiaromonte e della radicale Donatella Poretti, che manifestano "stupore" per la posizione della capogruppo "tanto più per la chiusura a qualsiasi confronto da parte della maggioranza su un testo che non ha più al centro il testamento biologico ma il principio dell'indisponibilità' della vita umana e dell'imposizione dello Stato etico".

Accuse forti che hanno spinto alla replica la diretta interessata che, difendendo la propria scelta, ha fatto notare come "sulle questioni etiche il Pd ha sempre lasciato libertà di coscienza ai membri del gruppo. Non è una novità".

Plaude invece al voto di oggi il Pdl che, con il presidente del gruppo a Palazzo Madama Maurizio Gasparri, segnala come l'approvazione del ddl Calabrò sul testamento biologico "sia un passo avanti importante, che premia il nostro sforzo di sintesi, boccia le posizioni estremiste, errate e perdenti di Marino che è stato sconfessato in maniera vistosa anche dal suo gruppo, cosa della quale dovrebbe finalmente prendere atto".

Un'analisi che potrebbe essere condivisa anche da molti democratici, esasperati dal vedere il proprio partito attestato su posizioni filo-cattoliche, incapace di mantenere dritta la barra della laicità e, accusato non troppo velatamente, di aver lasciato solo Marino che, proprio sul tema, aveva presentato un documento nel quale si riconosceva libertà di scelta, pur davanti ad un notaio e in forma scritta, a quanti volessero rifiutare alimentazione e idratazione artificiali.

Il termine per la presentazione degli emendamenti al ddl scade lunedì 23. Martedì 24 alle 14 è fissato l'ufficio di presidenza e il 5 marzo il testo dovrebbe arrivare all'aula di Palazzo Madama. Sabato a Roma la rivista Micromega, con l'apporto di diversi intellettuali, scenderà in piazza per chiedere al parlamento di invertire la rotta. Tra i partecipanti anche Beppino Englaro, che oggi ha invocato uno stop ad una norma che non ha esitato a definire "barbara", tanto da aderire all'appuntamento del weekend. "Una legge assurda e incostituzionale", dice il papà di Eluana, "contro la quale è assolutamente necessario che i cittadini facciano sentire la propria voce e scendano in piazza a manifestare", perchè "la decisione sulla propria vita deve essere affidata a chi la vive", sostiene con tutte le ragioni con cui può farlo e che sono molte.
 
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view post Posted on 20/2/2009, 12:18
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http://www.corriere.com/viewstory.php?storyid=84257

«Una barbarie il testo sul fine vita»
ROMA - Il disegno di legge Calabrò sul testamento biologico, ovvero il testo della maggioranza, ha raccolto ieri mattina il suo primo voto: la commmissione Sanità del Senato lo ha scelto come testo base per arrivare a una legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento (dat).
Un testo che non prevede la possibilità per il soggetto di decidere sui trattamenti di nutrizione e idratazione artificiale e che raccoglie varie critiche, a partire da quelle di Beppino Englaro: la legge che il Parlamento si appresta ad approvare, ha detto, «è una vera e propria barbarie».
Il via libera al ddl Calabrò è arrivato con la votazione di ieri: 13 i sì della maggioranza, mentre il Pd si è diviso, con 6 senatori che hanno votato no e 3 che si sono astenuti, tra cui il capogruppo Pd Dorina Bianchi.
Un voto su cui la direzione del Pd, con la commissione Sanità, ha cercato di ricompattarsi.
Intanto a Micromega, Beppino Englaro afferma la propria posizione: la legge sul testamento biologico che il parlamento si appresta ad approvare, dice, «è una vera e propria barbarie. Una legge assurda, incostituzionale e contro la quale è assolutamente necessario che i cittadini facciano sentire la propria voce e scendano in piazza a manifestare».
Beppino Englaro ha inoltre aderito alla manifestazione “Sì alla vita, no alla tortura di Stato”, che si svolgerà a Roma domani in piazza Farnese.
Per il momento, comunque, la polemica è innanzitutto sul voto di ieri.

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Kulkulcan
view post Posted on 22/2/2009, 21:36




http://www.corriere.it/politica/09_febbrai...44f02aabc.shtml


protesta a roma indetta da micromega contro il ddl del centrodestra
In piazza per il testamento biologico
Englaro: una legge così non passerà
Bonino: «Su questo tema Veltroni doveva avere più coraggio». Anche sacerdoti alla manifestazione

Raccolta di firme alla manifestazione di Roma (Ansa)
Raccolta di firme alla manifestazione di Roma (Ansa)
ROMA - Una manifestazione affollata nel centro di Roma, in piazza Farnese, per contrastare l'ipotesi di legge sul testamento biologico presentata dal centrodestra in Parlamento. E contro l'ingerenza della Chiesa nelle decisioni di uno Stato che deve rimanere laico quando affronta scelte etiche. Alla manifestazione, indetta da «Micromega» e da politici contrari al disegno di legge del governo sul testamento biologico, è intervenuto telefonicamente anche Beppino Englaro, padre di Eluana, sul cui caso si era aperto un aspro confronto politico.

Videointerviste (da c6.tv): Welby, Bonino, Colombo, Di Pietro, Camilleri

L'intervento di Andrea Camilleri (Infophoto)
L'intervento di Andrea Camilleri (Infophoto)
APPELLO CONTRO UNA BARBARIE - «Sono convinto che gli italiani non si lasceranno imporre una legge del genere» ha detto il papà di Eluana Englaro. Se approvato, il ddl sul testamento biologico, che impedirebbe una morte come quella di Eluana, sarebbe «una barbarie» secondo un appello firmato da politici e scrittori, come Andrea Camilleri e Lidia Ravera Al centro del confronto soprattutto la norma su alimentazione e idratazione obbligatoria. Alla manifestazione hanno aderito l'Italia dei Valori, i radicali e i partiti della sinistra radicale, ma non il Pd che sulla questione è diviso. I manifestanti, secondo cui il testamento biologico dovrebbe consentire ad una persona di disporre il distacco del sondino dell'alimentazione nel caso in cui finisse in stato vegetativo, si sono dichiarati pronti a raccogliere firme per un referendum, se la legge del centrodestra sarà approvata. «La vita ci appartiene - dice Paolo Flores d'Arcais, direttore di Micromega - non al governo o alla Chiesa. Noi siamo per la libera scelta, c'è chi vorrà che gli siano staccate le macchine, e chi no. Ma è mostruoso che decida una maggioranza». Dal palco interviene ance Andrea Camilleri che cita anche Giovanni Paolo II: «Anche Wojtyla disse 'Lasciatemi tornare alla casa del Padre. La veritá è che il Vaticano che spesso condiziona le leggi italiane sta avendo magna pars per interposta persona». Dure critiche dello scrittore al governo Berlusconi, «più pericoloso dei precendenti perchè in maniera non tanto nascosta cerca di imbavagliare la libertá di informazione e la libertá di tutti noi. Ho vissuto i quattro quinti della mia esistenza in un Paese che ho amato anche se spesso non mi è piaciuto. Non voglio andarmene lasciando ai miei nipoti le miserie di un'Italia senza libertá, nemmeno quella di morire come meglio ci aggrada, devastata nella morale pubblica e privata nel profondo della sua coscienza». Nell'intervento di Emma Bonino, critiche alla linea seguita dal Pd sull'argomento. «Ho chiesto tante volte in pubblico a Veltroni di partecipare a manifestazioni a favore di una legge laica sul testamento biologico, ma non c'è mai stato niente da fare. Oggi non mi sembra che questa pavidità gli abbia dato buoni risultati». La senatrice radicale del Pd hainsistito soprattutto sulla «visione teocratica secondo la quale i cattolici possono imporre una condotta ai laici con un decreto che può diventare una pratica di tortura».

ANCHE SACERDOTI IN PIAZZA - E per quanto riguarda i cattolici e la stessa Chiesa, non tutti sono sulle medesime posizioni del vaticano. Alla manifestazione hanno partecipato anche venti sacerdoti che chiedono «un dibattito all'interno della Chiesa che rimetta al centro la persona», una riflessione che tenga conto dei cristiani «come fedeli ma anche come cittadini rispettosi della Costituzione» e di mettere da parte «inutili crociate». Don Vitaliano della Sala, uno dei firmatari dell'iniziativa di piazza Farnese, sacerdote anti-camorra, ha fatto saperee che «condivide in pieno» la manifestazione. Al sacerdote non è piaciuta la posizione tenuta dalla Chiesa nella vicenda Englaro. «Condivido ovviamente il sostegno alla vita - precisa all'Ansa - ma non mi è piaciuto il modo sguaiato in cui la Chiesa ha posto il problema, imponendo e giudicando mentre dovrebbe proporre i propri valori e testimoniarli senza entrare nell'agone politico, senza fare ingerenza. Il Vangelo è una proposta, non si impone a nessuno mentre questa è una inutile crociata». Sul caso Eluana il sacerdote ricorda che «il principio generale della vita va applicato caso per caso» e non deve essere «una ossessione» con cui si arriva a «torturare». Anche per don Angelo Cassano la firma di adesione alla manifestazione significa un appello «ad aprire un dibattito all'interno della Chiesa», dibattito che «è mancato negli ultimi tempi». «Abbiamo assistito, infatti , a prese di posizione univoche nella Chiesa ma non è stata fatta crescere una coscienza su questi temi».
 
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view post Posted on 23/2/2009, 13:33
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http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=47682&sez=ITALIA

Englaro in tv da Fazio, è polemica
Beppino: Eluana meritava più rispetto
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Beppino Englaro (a sin.) da Fabio Fazio (foto Giuseppe Aresu - Ap)
ROMA (22 febbraio) - La vicenda di Eluana Englaro e la discussione sul ddl sul testamnto biologico continuano a creare tensioni e polemiche. Sabato migliaia di persone sono scese in piazza a Roma per manifestare contro il ddl del governo: se passa subito un referendum, hanno avvertito i manifestanti.

La polemica su Englaro da Fazio. «Fabio Fazio partecipa attivamente, grazie allo spazio di Raitre e al canone pubblico, alla campagna pro eutanasia di Veronesi, Marino, Pannella etc»: lo sostiene Luca Volontè dell'Udc in una nota in cui aferma: «Non è accettabile che nel servizio pubblico ci sia una rete monocorde, come ai tempi della legge 40. Il nuovo cda ora intervenga, almeno ci sia par condicio». «Ancora ieri sera Beppino Englaro - sottolinea Volontè - ha tenuto un comizio come fosse eroico portare alla morte i propri figli. Fazio e Raitre facciano quel che desiderano ma venga abolito il canone. Un servizio televisivo pubblico che sponsorizza l'eutanasia - conclude - non esiste nemmeno in Olanda».

Englaro: rispettare diritto di lasciarsi morire. Imporre dall'alto condizioni di vita che nessuno si sognerebbe di dover subire e che sono estranee nel concepire l'esistenza, «è una barbarie», ha detto il padre di Eluana, la donna morta dopo 17 anni di stato vegetativo persistente, intervenendo alla trasmissione di Fazio Che tempo che fa su Raitre. «Nessuno - ha aggiunto - può avere il potere di disporre di far vivere una persona senza limiti. Noi ci dobbiamo attenere alla Costituzione. Che poi ci siano altre ideologie è chiaro che vanno rispettate». «Per noi il rispetto per la loro posizione è automatico - ha detto Englaro risponendo sul ddl sul testamento biologico - quello che loro non riescono a fare è rispettare noi. Noi non ci sogneremo mai di imporre l'abbandono terapeutico. Nessuno può togliere il diritto di essere curati ma nessuno può togliere agli altri il diritto a non curarsi e a lasciarsi morire». «E sappiamo - ha aggiunto - che la grande conquista del consenso informato e dell'autodeterminazione delle persone è parte integrante della costituzione italiana. Quindi non si può prescindere da questo». Stabilire
il contrario «è anticostituzionale e antiscientifico». «Mentre prima c'era la possibilità di dire sì o no, ora non è più possibile - ha detto ancora Englaro riferendosi al ddl del fgoverno -. Ora non c'è più la libertà di dire sì o no, di autodeterminarsi», ha continuato, ribadendo a Fazio che «non ci sarà mai» un suo impegno politico.

«Eluana meritava più rispetto», ha poi detto Englaro. «Ho sopportato perché ero a posto con me stesso e potevo rispettare le indicazioni di mia figlia», ha detto a proposito del clima e dei giudizi espressi in quei momenti.
 
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view post Posted on 23/2/2009, 18:50
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http://www.agenziami.it/articolo/2716/Alim...zata+Pd+diviso/

Nuovo scontro nel Pd
Testamento biologico, Pd diviso
Non c'è una posizione unitaria sulla questione dell'alimentazione forzata

Mentre Rutelli dice che «alimentazione e idratazione sono forme di sostegno vitale e sono fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono quindi essere oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento», D'Alema si attesta su posizioni diametralmente opposte e sostiene l'emendamento Finocchiaro.

Mentre la commissione Sanità del Senato esamina il disegno di legge presentato da Raffaele Calabrò (Pdl) sul testamento biologico il Pd è di nuovo diviso. Non ha nemmeno due giorni di vita la nuova segreteria del partito che si trova già la prima patata bollente.

Le posizioni sono molto diverse nonostante la linea ufficiale sia quella dell'emendamento Finocchiaro: Il testo prevede che «nell'ambito del principio dell'autodeterminazione, nel rispetto dell'articolo 32, secondo comma, della Costituzione, è ammessa l'eccezionalità del caso in cui la sospensione di idratazione e nutrizione sia espressamente oggetto della dichiarazione anticipata di trattamento».

Il testo non è stato firmato dalla capogruppo del Pd, Dorina Bianchi: «In questa prima fase non ho firmato nessun emendamento relativo a idratazione e nutrizione. Non c'è da parte mia nessuna polemica. Ma su un punto così delicato, ora preferisco assumere una posizione equilibrata e tenermi libera per lavorare a un emendamento maggiormente condiviso. Se avessimo avuto più tempo avremmo potuto lavorare meglio».

Francesco Rutelli, intanto, ha depositato una serie di emendamenti considerati come una terza alternativa: affida la soluzione del problema al confronto tra medico curante e fiduciario e sull'alimentazione forzata dice che «...alimentazione e idratazione sono forme di sostegno vitale e sono fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono quindi essere oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento».

D'Alema invece si attesta su posizioni opposte e sostiene l'emendamento Finocchiaro: «L'idea che la legge obblighi il cittadino a subire determinati trattamenti, perché la nutrizione forzata attraverso sonde o tubi gastrici rappresentano un trattamento, o l'idea che una persona possa essere obbligata dalla legge a subire trattamenti che non desidera, è un'idea che non ha eguali in nessun Paese civile, e speriamo che possa essere evitata ai cittadini italiani».

Per domani sera è previsto l'incontro tra il nuovo segretario, Franceschini e il gruppo dei suoi in Senato per cercare una posizione unitaria. Il vertice si dovrebbe svolgere entro le 14, quando è fissata la riunione della commissione Sanità per un primo esame degli emendamenti presentati al testo. E anche Sacconi, Ministro del Wlfare si esprime sulle divisioni interne la Pd: «Il partito Democratico si avvicina sul nuovo testo di legge in materia di fine vita alla posizione del Pdl. È in atto una positiva evoluzione a proposito del diritto all'alimentazione e all’idratazione, che costituisce il contenuto più rilevante della nuova regolazione sulla fine di vita all’esame del Parlamento. La posizione maggioritaria nel Pd riconosce infatti la tesi da sempre sostenuta da governo e maggioranza: idratazione e alimentazione corrispondono a bisogni vitali della persona e non sono quindi terapie. Sembra peraltro permanere - prosegue Sacconi - un incomprensibile salto logico per cui eccezionalmente, sulla base comunque di una volontà espressa dalla persona, sarebbe possibile interrompere acqua e cibo».
 
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view post Posted on 24/2/2009, 20:07
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http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?tit...&idSezione=2324

Testamento biologico, il Pd boccia il testo del governo e l'ex ministro Pisanu rompe il fronte Pdl
Franceschini cerca di conciliare le diverse anime e ci riesce solo in parte.
La riunione del nuovo segretario Dario Franceschini con i senatori eletti dal Pd della commissione Sanità un risultato lo ha portato. Franceschini è riuscito a riportare i suoi a un "No" al testo preparato dal govenro sul testamento biologico. Visto come si era partiti non è poco. "C'è unanime convinzione - dice il segretario uscendo da Palazzo Madama - che l'impianto del testo base della maggioranza sul testamento biologico sia da respingere". "L'emendamento del Pd è largamente condiviso ed è stato firmato da otto senatori su dieci". E l'emendamento è quello della presidente del gruppo, Anna Finocchiaro, che lascia la libertà al cittadino di rifiutare l'idratazione e l'alimentazione forzata, sia pure "In casi eccezionali".

Una lancia per Rutelli
Ma Franceschini, uscendo a riunione ancora in corso, ci tiene a spezzare una lancia in favore di Francesco Rutelli, che oggi ha dato sfogo in una confrenza stampa al suo risentimeno.
"Aggiungo una cosa - dice il segretario - se no me la chiedereste. Rispetto alle posizioni che ha assunto Francesco Rutelli, che non fa parte del gruppo della commissione, ma che ha espresso le sue posizioni che vanno fino in fondo rispettate, perché hanno totale legittimità, vi inviterei a smetterla di leggere, ad ogni dichiarazione su un tema così delicato, in cui uno risponde alla propria coscienza, chissà quale manovra politica. Non è corretto e non è onesto".
Il segretario del Pd, poi cerca di valorizzare il lavoro dei senatori del suo partito: "Noi, in questi mesi, abbiamo fatto una lunga discussione sul testamento biologico e partendo da posizioni diverse, grazie ad un lavoro positivo, siamo arrivati ad una posizione largamente prevalente che ci vede uniti su 14 punti su 15. Questa posizione prevalente è stata tradotta in un emendamento che è stato firmato da otto senatori su dieci" di quelli che fanno parte della commissione Sanità a Palazzo Madama.

Ma arriva subito l'attacco della Binetti
Tutto tranquillo, quindi? Niente affatto, perché la divisione su questo argomento è forte. Il segretario non ha neanche finito di parlare che la teodem Paola Binetti (che quando parla dei suoi compagni di partito è solitab usare l'espressione "quelli del Pd", quasi a rimarcare un'estraneità) fa battere una sua riflessione alle agenzie: "Nel Pd - dice - c'è la tentazione di convertire la posizione prevalente nella posizione unica. Io sostengo che il più importante dei diritti umani è la vita, mentre c'è una posizione che marginalizza questo, perché riesce a riportare come plausibile la legittimazione del suicidio assistito. Io voterò certamente a favore del testo di legge Calabrò sostenuto dal centrodestra".
Vano, a questo punto, l'invito fatto da Anna Finocchiaro ai giornalisti di occuparsi di più delle divisioni del centro-destra perché sarebbe più interessante che occuparsi invece delle divisioni chirurgiche del centro-sinistra". Una parlamentare che parla dell'emendamento proprio della Finocchiaro come di un testo che incoraggia il "suicidio assistito" non se la inventano i giornalisti.

La sorpresa di Pisanu

Ma la posizione più sorpendente della giornata è rappresentata proprio dall'ex ministro degli Interni di Berlusconi, Beppe Pisanu. "Con la pretesa di disciplinare per legge il fine vita, si afferma la forza dello Stato sul valore della persona umana. Ma questo è in contrasto con l'articolo 2 della Costituzione - ricorda l'ex ministro e attuale presidente della commisisone parlamentare Antimafia - che prevede il primato della persona sullo Stato". Pisanu, in un'intervista al Tg3, aggiunge: "Secondo me non dovrebbe esserci alcuna legge. Ed in casi delicati, come quello di cui parliamo, dovrebbero essere affidati alla volontà del paziente, se è in grado di intendere e volere, oppure alla valutazione, in scienza e coscienza, dei parenti e del medico, come sempre è avvenuto".
Se questa legge arriverà in Parlamento, Lei non la votera?, chiede il giornalista: "No - risponde Pisanu - non la votero'". Si asterra'? "No - conclude Pisanu - non voterò proprio. Mi rifiuterò di votarla".

E ci sono gli aut aut di Rutelli
Francesco Rutelli non s'arrende e torna a porre un aut aut ai dirigenti del Partito democratico. Con una figura retorica, dice di "non volere la scissione" ma di pretendere "pari dignità" per le sue posizioni nel Partito democratico. Sta di fatto che le posizioni di Rutelli coincidono con quelle dei Teodem e ch, dopo quello che ha detto sabato alla Fiera di Roma, Dario Franceschini può difficilmente accettarle, perché un conto è chiedere "pari dignità", un altro è condannare il Pd al silenzio sui temi della bioetica, quando non coincidono con le tesi del Vaticano, che è quanto è accaduto con la vicenda di Eluana Englaro.


Un Rutelli "incavolato"

Francesco Rutelli dice di essere "veramente incavolato, arrabbiato, amareggiato per l'alterazione sistematica delle mie posizioni, soprattutto per quanto riguarda il testamento biologico". Per il candidato sindaco di Roma, battuto da Alemanno pochi mesi fa con un distacco imprivisto nelle sue dimensioni, il Pd deve garantire che, se in temi così delicati come quelli della bioetica ci sono diversità di posizioni, queste si debbano potere esercitare. Non voglio passare per uno che strappa, rompe, divide e peggio persegue secondi fini e strategia politiche di scissione o che rispondano a poteri esterni alla politica come ad esempio il clero. Ogni posizione deve essere legittima".
Poi Rutelli finge di non capire quanto ha detto il nuovo segretario del Pd: "Franceschini ha detto che è fuori discussione la libertà di coscienza e io la sto esercitando. Ne abbiamo parlato per mesi e sono chiarissime le nostre posizioni. Ieri, facendo il mio dovere di parlamentare, ho presentato in commissione in Senato i miei emendamenti e, vi confesso, non mi aspettavo questo casino".
Rutelli accusa anche l'Unità, diretta da Concita De Gregorio, e il manifesto per aver strumentalizzato le sue posizioni.
Ma, evidentemente a Rutelli è sfuggito che alla Fiera di Roma, Franceschini ha proposto un patto alle rissose componenti interne: linea netta, anche se prudente, sui temi di bioetica e niente adesione al Partito socialista europeo. Evidentemente Rutelli non si ritiene vincolato da questa impostazione, ma questa è una scelta che fa in piena "libertà di coscienza" e non può addossarne agli altri le conseguenze.

Franceschini incontra oggi i senatori Pd
Sono 585 gli emendamenti presentati al Senato al testo del relatore Raffaele Calabrò. L'Italia dei Valori ne ha presentati 38, mentre un centinaio proverrebbero dal Pd, sia come gruppo che come emendamenti presentati da singoli. Il termine per la loro presentazione scadeva ieri alle 11. Tra i senatori sembra attenuato il clima di scontro parossistico delle settimane scorse. E c'è anche chi, come il senatore Astore dell'Idv, propone un "comitato ristretto" che lavori a un testo unitario. Staremo a vedere se sarà possibile arrivare a tanto. Le premesse, al momento, non sembrano esserci.
Nello stesso Partito democraticodue big, come D'Alema e Rutelli, sono su posizioni molto distanti tra loro.
Difficile che si possa andare avanti così e infatti questa mattina Dario Franceschini, che aveva messo nella sua agenda di ieri questo appuntamento e poi l'aveva annullato, è stato costretto a inserirlo nuovamente e oggi va a confrontarsi con il gruppo del Pd a Palazzo Madama.
L'incontro dovrebbe finire prima della 14, perché a quell'ora - nella commissione Sanità - inizia il primo confronto sugli emendamenti ed è impensabile che il Pd possa presentarsi in ordine sparso. Altrimenti le buone intenzioni espresse da tutti dopo le dimissioni di Veltroni comincerebbero ad essere vanificate subito.


Prima incontra Soro e Finocchiaro

Ma prima di vedere i senatori, il nuovo segretario del Pd ha deciso di incontrare, nella sede del partito, Antonello Soro e Anna Finocchiaro, rispettivamente capigruppo di Camera e Senato.
E la Bianchi attacca il nuovo segretario

"Non credo che dalla riunione odierna dei senatori Pd con Franceschini usciremo con una sintesi, ma al massimo con delle linee. Non credo, infatti, che sia compito di Franceschini entrare nel merito": così la capogruppo Pd in commissione Sanità del Senato, Dorina Bianchi, al termine della riunione dell'ufficio di presidenza della commissione. Insomma, Rutelli non è solo.
Italia dei Valori vuol mediare
"Noi - ha spiega il senatore Idv Giuseppe Astore interpellato telefonicamente da unita.it - al di là degli emendamenti presentati che sono per lo più gli stessi di quelli del senatore Pd Ignazio Marino, siamo per una posizione di mediazione. Ciò significa che stiamo lottando per evitare i radicalismi che in questo campo non servono. Bisogna evitare assolutamente gli scontri ideologici e trovare invece compromessi onorevoli che rispettino i diritti di tutti . Quindi - spiega il senatore - chiediamo di nuovo un comitato ristretto per elaborare una proposta unitaria. Se tutti sono in buona fede ci si può arrivare, se uno invece ha fiutato il sangue della vittoria a tutti i costi, no".


Beppino Englaro a Cominciamo bene
Beppino Englaro ha preso parte stamattina a una puntata di "Cominciamo bene" su Rai 3. "Imporre condizioni di vita estranee al modo di concepire l'esistenza in una maniera coattiva - ha ribadito - non è costituzionale".
Englaro ha poi ricordato ai telespettatori le leggi vigenti già oggi in Italia: "In base al consenso informato c'è la libertà di curarsi o meno dalle cose più banali fino alle estreme conseguenze e quindi il diritto di autodeterminazione terapeutico deve valere anche quando non si è più capaci di intendere e di volere".

D'Alema: vogliamo una legge civile

"Noi stiamo discutendo una legge e speriamo di potere avere una legge civile": ha detto Massimo D'Alema, nel corso di un'iniziativa tenuta a Siena. D'Alema ha risposto a una domanda sul testamento biologico. "L'idea - ha sottolineato - che la legge obblighi il cittadino a subire determinati trattamenti della nutrizione forzata attraverso il sondino o tubi gastrici, l'idea che una persona possa essere obbligata dalla legge a subire trattamenti che non desidera, è un'idea che non ha uguali in nessun Paese civile. E speriamo che possa essere evitata ai cittadini italiani. Si tratta di un principio di libertà, che non può essere cancellato da una legge. Vedremo, discuteremo cercando di evitarlo".

Posizioni diverse nel Pd: Rutelli, D'Alema, Finocchiaro

Le posizioni all'interno del Pd restano articolate. Di D'Alema già sì è detto. Dorina Bianchi, che ha sostituito il professor Marino, dice di non aver sottoscritto finora alcun emendamento in attesa di un testo che la convica.
La posizione di Rutelli sembra originale e prevede un confronto tra il fiduciario del malato e il medico curante. Ma il rischio è che affidi la volontà del paziente ai medici, punto e basta. Non si capisce, infatti, per qullo che si sa fin qui quali argomenti (tranne la volontà espressa nel testamento biologico) potrebbe avere il fiduciario per modificare, eventualmente, la decisione dei medici.
Ma la posizione ufficiale, espressa dalla presidente del gruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro (e sottoscritta anche dai vicepresidenti, Luigi Zanda e Nicola Latorre) è in un emendamento che prevede che "nell'ambito del principio dell'autodeterminazione, nel rispetto dell'articolo 32, secondo comma, della Costituzione, è ammessa l'eccezionalità del caso in cui la sospensione di idratazione e nutrizione sia espressamente oggetto della dichiarazione anticipata di trattamento".



Ultimo aggiornamento: 24/02/09
 
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http://www.asca.it/news-TESTAMENTO_BIOLOGI...14138-ora-.html

10-03-09
TESTAMENTO BIOLOGICO: RADICALI, DAL WEB 1 MLN EMENDAMENTI A DDL CALABRO'


(ASCA) - Roma, 10 mar - La battaglia Radicale sul testamento biologico sbarca sul web, dove attraverso il sito dell'associazione Luca Coscioni e' possibile per ciascun cittadino emendare il testo Calabro' sul testamento biologico in discussione in commissione sanita' del Senato e previsto in Aula a partire da mercoledi' 18 marzo. Ad annunciare l'iniziativa i senatori radicali eletti nelle liste del Pd, Marco Perduca e Donatella Poretti, secondo cui potrebbero essere ''un milione gli emendamenti'' proposti dai cittadini con la proposta ''senatore per due ore'', presentata oggi nella sala stampa del Senato.

''Abbiamo presentato 650 emendamenti al ddl Calabro' per ripristinare la pratica della legalita' costituzionale che questo testo viola palesemente dall'inizio alla fine'', spiega Perduca. Sul sito www.lucacoscioni.it sono gia' arrivati circa 400 emendamenti da 66 cittadini, e oltre 20mila firme per una petizione che invita i presidenti di Camera e Senato affinche' si possa avviare in Parlamento una discussione sul fine vita ''senza imposizioni etiche e religiose che vadano contro la volonta' delle persone''.

L'iniziativa, spiega Donatella Poretti, e' una risposta alla commissione che ''sta procedendo a porte chiuse, con accordi fatti in luoghi 'informali', tra partiti e gruppi parlamentari''. Fare ostruzionismo ''non e' una parolaccia'', conclude la senatrice radicale, ''e noi utilizzeremo tutti gli strumenti possibili perche' fare una legge sul testamento biologico significa dare lo stesso diritto ai cittadini non piu' in grado di intendere e volere di rifiutare cure o terapie''.
 
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http://www.articolo21.info/8182/notizia/te...n-disastro.html

Testamento biologico. Marino: un disastro annunciato

di Simone Luciani, Econews

Testamento biologico. Marino: un disastro annunciato La Commissione Igiene e Sanità del Senato ha approvato il DDL Calabrò sul testamento biologico. Ignazio Marino boccia il testo su tutta la linea e ammette: nessuna speranza di migliorarlo. E' uno dei "padri" della discussione sul testamento biologico in Italia. Ora che dopo tortuose discussioni la Commissione Sanità del Senato ha approvato il DDL Calabrò, con l'impossibilità di rifiutare la nutrizione artificiale e la libertà per il medico di disattendere le volontà dei cittadini, Ignazio Marino, chirurgo, senatore del Partito Democratico e presidente della Commissione d'Inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale parla di disastro annunciato. E ammette: poche speranze di arrivare a una legge migliore.

http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.ph...&npl=&desc_sez=

Le norme del ddl sul testamento biologico
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■ Testamento biologico, Commissione
licenzia ddl. Pd diviso
ROMA (12 marzo) - Nel disegno di legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento (dat), il testamento biologico, licenziato oggi dalla Commissione Sanità del Senato e che approderà in Aula il 18 marzo, si precisa il divieto di ogni forma di eutanasia attiva e al suicidio assistito, e si sancisce il divieto di forme di accanimento terapeutico. L'articolo 5, quello più 'spinosò e relativo ai trattamenti di nutrizione e idratazione artificiale, non varia dopo il respingimento dell'emendamento dell'opposizione: si tratta di forme di «sostegno vitale» e dunque non sospendibili. Ecco i principali contenuti del ddl:
- Nutrizione e idratazione: il ddl precisa che sono «forme di sostegno vitale» e «non possono formare oggetto di Dichiarazione anticipata di trattamento».
- Volontà vincolanti: Le disposizioni espresse dal soggetto nel testamento biologico diventano «vincolanti». Lo prevede l'emendamento, approvato in commissione, di Roberto Centaro (Pdl), mentre nel testo originario (articolo sei) si prevedeva che le dat non fossero «nè obbligatorie nè vincolanti». Nell'emendamento si precisa che le dat sono vincolanti, «fatte salve le previsioni dell'articolo 8». Quest'ultimo articolo del ddl disciplina il ruolo del medico e prevede che «il medico non può prendere in considerazione indicazioni orientate a cagionare la morte del paziente o comunque in contrasto con le norme giuridiche o la deontologia medica».
- Dat dureranno 5 anni e si faranno dal medico: La durata della validità del testamento biologico viene allungata a 5 anni (contro i 3 previsti dal ddl Calabrò) e le dat verranno depositate presso il medico di famiglia e non più presso notai a titolo gratuito. Nel testamento biologico, inoltre, potrebbe essere possibile anche indicare la volontà di donare il proprio corpo, dopo la morte, a fini di didattica e ricerca.
- Dat valide solo per casi Eluana: si conferma all'articolo 5 del ddl che la legge fa riferimento esclusivamente a pazienti in stato vegetativo e non ad altre tipologie di pazienti.
- Fiduciario il solo che può intervenire: È il fiduciario l'unica figura autorizzata ad intervenire per conto del soggetto che deposita una Dat. È quanto prevede un emendamento approvato all'artcolo 5 del ddl del senatore Rizzi (Lega Nord). Si esclude infatti la possibilità per «qualunque persona terza» ad esclusione dell'eventuale fiduciario, di provvedere alle funzioni di delega che a tale figura sono demandate. Nessuna funzione è dunque demandata alla famiglia del soggetto che deposita le dat.
- Il registro nazionale Dat: il ddl prevede l'istituzione del Registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento nell'ambito di un archivio unico nazionale informatico. II titolare del trattamento dei dati contenuti nel predetto archivio è il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
 
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pippo777
view post Posted on 13/3/2009, 12:27




e la corte costituzionale quando verrà interessata???
comunque io credo che se nel testamento biologico si scrive che non devono assolutamente essere praticate incisioni sul proprio corpo... alimentazione e idratazione con sondini e simili diventano impossibili .
 
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view post Posted on 26/3/2009, 12:46
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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...ssez=PRIMOPIANO

Testamento biologico, le dichiarazioni
non saranno più vincolanti

Approvato un emendamento Udc-Svp. Finocchiaro: le dat
non varranno più nulla, ricorreremo alla Corte costituzionale
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ROMA (26 marzo) - Con 141 sì, 111 no e 4 astensioni il Senato ha approvato l'articolo 4 del testamento biologico che riguarda la forma e la durata della dichiarazione anticipata di trattamento.
È passata così una modifica sostanziale che cancella, di fatto, la vincolatività delle dichiarazioni anticipate di trattamento (dat) per i medici. È stato accolto un emendamento dell'Udc, a prima firma del senatore Fosson, che modifica il primo comma dell'articolo e questa scelta ha scatenato una bagarre in aula con le proteste dell'opposizione che ha accusato la maggioranza di aver «svuotato la legge» che ruota proprio sul concetto del testamento da parte del malato che vuole evitare l'accanimento terapeutico.

«Eravamo qui - ha protestato Anna Finocchiaro - per scrivere un testo sulle dichiarazioni anticipate di trattamento, ma con questo emendamento mi chiedo di cosa stiamo discutendo, visto che le dichiarazioni non conteranno assolutamente nulla. C'è un limite oltre il quale la finzione non si regge più».

Ha controbattuto il relatore Raffaele Calabrò che ha spiegato come l'intenzione è quella di «tener conto delle valutazioni del medico» visto che ci possono essere progressi della medicina che vano presi in considerazione e ha definito il testamento biologico «non rigido» e sottoposto alla valutazione del medico.
Il senatore del Pd, Ignazio Marino, ha sostenuto che con le dat non più vincolanti, le stesse dichiarazioni «sono ormai del tutto prive di senso». Un altro emendamento approvato all'articolo 4 prevede che le dichiarazioni anticipate di trattamento hanno validità per un periodi di tre anni e non più di 5 anni, come era stato deciso in Commissione Sanità.

Non vincolante. Il comma 1 dell'art.4 (“Forma e durata della Dichiarazione anticipata di trattamento”), nella versione originale del ddl Calabrò, recita: «Le dat non sono obbligatorie ma sono vincolanti, fatte salve le previsioni dell'articolo 7, sono redatte in forma scritta con atto avente data certa e firma del soggetto interessato maggiorenne, in piena capacità di intendere e di volere dopo una compiuta e puntuale informazione medico-clinica, e sono raccolte esclusivamente dal medico di medicina generale che le sottoscrive». L'emendamento Fosson sopprime le parole «ma sono vincolanti, fatte salve le previsioni dell'articolo 7» (ndr. l'articolo 7 riguarda il ruolo del medico). Con l'approvazione dell'emendamento Fosson, dunque, le Dichiarazioni anticipate di trattamento del soggetto non hanno effetto vincolante.

Dat validità 3 anni. Le dichiarazioni anticipate di trattamento (dat) avranno validità per un periodo di 3 anni e non più di 5 anni. È quanto prevede un emendamento al ddl sul testamento biologico a prima firma della senatrice Bianconi (Pdl), approvato oggi dell'Aula del Senato. Nella versione iniziale del ddl Calabrò, infatti, si prevedeva (art.4 comma 3) che la dat avrebbe avuto «validità per cinque anni, termine oltre il quale perde ogni efficacia». L'emendamento approvato riduce invece tale periodo di validità da cinque a tre anni.

Assistenza domiciliare Le Regioni dovranno assicurare assistenza domiciliare per i soggetti in stato vegetativo persistente. È quanto prevede l'articolo 5 del ddl sul testamento biologico, approvato dall'Aula del Senato.

Finocchiaro: ricorso alla Corte Costituzionale. Le dichiarazioni anticipate di trattamento, dopo l'approvazione dell'emendamento Fosson che le rende non vincolanti, «non conteranno assolutamente nulla. Mi chiedo di cosa stiamo discutendo in questa Aula». Lo ha affermato la capogruppo dei senatori Pd Anna Finocchiaro, annunciando il ricorso alla Corte Costituzionale. «Se qualcuno aveva ancora dei dubbi in merito - ha detto Finocchiaro intervenendo in Aula - ora se li tolga; questo testo andrà al giudice e alla Corte Costituzionale».

Idv: firme per referendum. I senatori dell'Italia dei Valori hanno inscenato una breve protesta nella sala lettura di Palazzo Madama contro il provvedimento sul testamento biologico e hanno ribadito l'intenzione di raccogliere le firme per un referendum abrogativo. Il capogruppo Felice Belisario con i colleghi Stefano Pedica e Giuliana Carlino, si presenta davanti alle telecamere e insieme esibiscono cartelli con le scritte «Testamento ideologico», «Testamento bio-illogico», «Referendum». Belisario ha poi spiegato che «l'aula di Palazzo Madama sta approvando una bruttissima legge che imbroglia gli italiani. L'Idv proporrà ai cittadini di impugnare subito la legge con un referendum abrogativo riportando i cittadini al centro delle scelte. Lo Stato viene dopo la volontà dei cittadini».
 
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M.L.K.
view post Posted on 27/3/2009, 01:13




Salve a tutti!
Forse ho sbagliato a scrivere qui, ma sono nuovo del forum, l'ho scoperto proprio stasera.
Leggendo queste pagine e ascoltando le notizie sempre più sconvolgenti che riguardano il mio paese, è maturata in me la voglia di fuggire da esso.
Come posso essere orgoglioso del mio paese se non rispecchia la mia ideologia ? (laico dai 10 anni, :P )
In fondo potrei anche andar via, ho soltanto 20 anni, e posso ancora osare.
Ma non è questo quello che voglio, ciò che voglio veramente è lottare e cercare di cambiare quella che ormai è la società corrotta e bigotta nella quale vivo.

Il mio sogno è sempre stato entrare in politica, ma per ragioni finanziare non ho potuto proseguire oltre gli studi di liceo.
Non so se è possibile entrare a far parte della politica senza una laurea, è questo il mio rammarico, non poter dare qualcosa alla mia gente, alle persone che ho intorno.

Perdonate questo "sfogo", ma forse qualcuno di voi più grande di me e con più esperienza saprà spiegarmi qualcosa di questo mondo della politica.

Grazie dell'attenzione concessami.
A presto.
 
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114 replies since 14/1/2009, 11:53   2785 views
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