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Don Giuseppe Peretti arrestato per molestie a minori. Assolto, Le ragazze venivano fatte prostituire. La difesa: carezze innocenti.

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view post Posted on 26/4/2011, 09:58
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Ha 83 anni
Anziano sacerdote arrestato per molestie sessuali
23 aprile 2011

Massa - Gli agenti si sono presentati questa mattina nella parrocchia di una frazione di Massa (Massa Carrara) e davanti ai fedeli hanno consegnato all’anziano sacerdote, don Giuseppe Peretti, 83 anni, un ordine di custodia cautelare.

Ad accusarlo «di molestie», ha poi specificato il suo difensore Giacomo Bugliani, sarebbero state due ragazze romene, di 16 e 17 anni. Il sacerdote è ora agli arresti domiciliari in canonica. Secondo quanto si è appreso le due minori frequentavano la parrocchia dove chiedevano e ricevevano soldi e pasti.

Le ragazze, che avrebbero denunciato anche altre persone (al momento sarebbero stati eseguiti altri due arresti) sarebbero coinvolte in un traffico di prostituzione su cui la polizia di Massa stava indagando da tempo. Le prime denunce risalirebbero ad alcuni mesi fa, l’ultima ha coinvolto anche il prete. Sconvolti i parrocchiani che stamani hanno assistito al blitz della polizia. Sulle indagini c’è il più stretto riserbo: procede il tribunale dei minori di Genova. «Una misura eccessiva e un probabile errore giudiziario» ha detto l’avvocato Bugliani.

Il legale spiega che non ci sono intercettazioni telefoniche, né foto o filmati estrapolati da computer: «Non ci sono al momento neanche le prove - conclude - c’è solo la denuncia delle due ragazze; la loro parola contro quella di don Peretti».

www.ilsecoloxix.it/p/italia/2011/04...arrestato.shtml

Prete arrestato per molestie
Il vescovo di Massa lo difende
Don Peretti ha 83 anni e sarebbe accusato da due ragazzine romene di 16 e 17 anni. Monsignor Santucci: "Conosco la sua moralità"

Sorpreso, perplesso" e, forse, anche un pò arrabbiato. Monsignor Giovanni Santucci, vescovo di Massa Carrara e Pontremoli, a poche ore dalla veglia pasquale, commenta così l'arresto di don Giuseppe Peretti, l'anziano sacerdote (83 anni) arrestato stamani con per l'accusa di molestie dopo la denuncia presentata da due ragazze minorenni, 16 e 17 anni, di origine romena.
"Sono riuscito a vederlo stamani solo cinque minuti in questura - ha detto monsignor Santucci -. Mi sembra incredibile anche questo. Conosco la sua moralità, il suo percorso sacerdotale, umano e di carità".
Non vuole entrare nel merito delle accuse, "non conosco le carte", dice il vescovo che spiega di avere fissato un appuntamento per martedì con il difensore del sacerdote, "ma senza dubbio la sorpresa è stata tanta".
Il vescovo sottolinea poi come oggi sia sempre più difficile fare la carità anche per i sacerdoti perchè "non sai mai chi accogli e qualche volta si apre una vera caccia alle streghe. E sono le statistiche a dircelo - continua monsignor Santucci - perchè quasi sempre solo di caccia alle streghe si tratta visto che 'sparare' sui preti e sulla chiesa è facile".
Don Peretti "è anziano e malato - conclude il vescovo di Massa Carrara e Pontremoli -: speriamo che tutto si risolva alla svelta e senza problemi per la sua salute".

(23 aprile 2011)

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2011/...fende-15324044/

Interni
Il prete molesta bambine e il paese lo difende
Redazione

25 aprile 2011

A Massa Carrara striscioni di solidarietà per il sacerdote accusato di aver palpeggiato e violentato due minorenni romene

Striscioni di solidarieta’ sui muri della canonica per l’anziano sacerdote arrestato a Massa alcuni giorni fa con l’accusa di molestie, mentre il vescovo di Massa Carrara e Pontremoli Mons. Giovanni Santucci ha invitato a pregare per la Chiesa ‘in un momento cosi’ per la comunita’ di Massa Carrara’. Le parole sono state pronunciate dal vescovo durante la messa di Pasqua nel Duomo Di Carrara.

DENTRO ANCHE UN MAGHREBINO – Don Giuseppe Peretti parroco di Turano, frazione del comune di Massa, e’ agli arresti domiciliari con l’accusa di molestie nei confronti di due ragazze minorenni romene. Assieme a lui sono stati arrestati, nell’ambito di una inchiesta che riguarda lo sfruttamento della prostituzione e la consumazione di rapporti con minori, anche un cittadino magrebino e un commerciante di Massa, entrambi ai domiciliari.

RAPPORTI COMPLETI – Tante le manifestazioni di affetto e solidarieta’ per l’anziano parroco, 83 anni, chiuso in canonica da sabato mattina, giorno del blitz della squadra mobile di Massa. Durante la veglia pasquale sono state lette da parte dei fedeli preghiere e pensieri rivolti al parroco e questa mattina sono apparsi sulle finestre dalla canonica alcuni striscioni con scritto ‘ti vogliamo bene Don Giuseppe’ e ‘Sei un buon prete’. Le indagini sarebbero partite sei mesi fa: la squadra mobile individuo’ le due ragazze minorenni solite prostituirsi nei pressi della Stazione di Massa e le avrebbero convinte a collaborare. Pare che abbiano fatto i primi nomi di clienti e di sfruttatori, tra cui sono spuntati quelli del prete e del commerciante. Gli avvocati hanno dichiarato di avere in mano solo l’ordinanza di custodia cautelare, in cui si parlerebbe di molestie, palpeggiamenti, e consumazione di rapporti con minori.

www.giornalettismo.com/archives/122...ese-lo-difende/
 
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'Arrestato per le dichiarazioni
di 2 ragazze ma è innocente'

L’avvocato Giacomo Bugliani spiega la posizione del parroco don Giuseppe Peretti recluso nella sua canonica

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Un prete
Un prete

Le parole del Vescovo: "Sono perplesso, concosco la sua moralità"

Massa Carrara, 26 aprile 2011 - DISTRUTTO dal dolore per le pesanti accuse, don Giuseppe Peretti, parroco di Turano, guida della comunità neocatecumenale della frazione, si proclama innocente. Può parlare solo attraverso il suo avvocato, Giacomo Bugliani, perché la misura restrittiva a cui è sottoposto gli impedisce di avere contatti con l’esterno e quindi anche con il vescovo e i giornalisti. Oltre che con il suo difensore, può avere contatti in canonica solo con persone autorizzate dalla questura che si occupano della sua salute, della pulizia dei locali e della necessaria assistenza a un uomo ultraottantenne per mangiare e per altre incombenze. L’inchiesta che lo ha portato agli arresti domiciliari nella canonica la vigilia di Pasqua è collegata a un giro che ruota intorno a ragazze minorenni.


Qual è l’accusa mossa al parroco?
«E’ accusato di molestie — è l’avvocato Giacomo Bugliani a rispondere alle nostre domande — nei confronti di due ragazze romene minorenni».


Cosa avrebbe commesso nei loro confronti?
«Le due ragazzine di 16 e 17 anni affermano che in più occasioni ci siano stati tentativi di palpeggiamento e toccamenti».


Quando sarebbero accaduti questi fatti?
«Nei mesi di gennaio e di febbraio».


Su cosa si basano le accuse?
«Solo sulle dichiarazioni delle due minorenni. Le ragazzine dicono che entravano in canonica e che lì ci sarebbero stati i toccamenti. Nell’ordinanza le accuse sono vaghe. E non abbiamo altri atti».


Don Peretti come risponde a queste accuse?
«Dice che questi fatti non sono mai accaduti, che è innocente. La sua colpa è di avere sempre aperto a tutti la porta per fare l’elemosina».


Ma come sono arrivati a lui?
«Queste ragazze sono state trovate dalla polizia a compiere atti sessuali con altre persone. Essendo minorenni è stata aperta un’inchiesta in mano alla Procura di Genova. Interrogate su chi avessero conosciuto in Italia hanno fatto evidentemente anche il nome di don Peretti».


Ed è stato arrestato per queste dichiarazioni?
«Nell’ordinanza di custodia cautelare ci sono riferimenti generici. Certamente la Procura non pensa a un tentativo di fuga. Ritengo quindi che si sia mossa così temendo la reiterazione del reato. Devo dire che non ravviso nessuna esigenza cautelare, che non ho capito la ratio di questo provvedimento».


Come intende muoversi?
«Farò tutto quello che è in mio potere. Appena potrò avere accesso agli atti presenterò istanza al tribunale della libertà».


Secondo lei perché è finito in questa inchiesta don Giuseppe?
«Non perchè abbia commesso i fatti che gli vengono contestati ma solo per estensione, probabilmente perchè le due ragazze lo hanno conosciuto bussando alla sua porta».


Quando gli è stato notificato il provvedimento restrittivo?
«Sabato all’alba quando era ancora a letto. Lo hanno portato in questura e io l’ho raggiunto lì».
Come ha reagito?
«Non sapeva cosa volessero. Ho trovato un uomo stupito che non aveva idea di cosa gli si fosse agitato intorno».
Aveva mai visto le due minorenni?
«Su questo non c’è certezza perchè non ha visto le foto delle due ragazzine. Lui apriva la porta e dava l’elemosina. E’ possibile che le abbia conosciute come no».


A due giorni dall’arresto, come sta?
«Isolato nella canonica, è un uomo distrutto, su cui pesa un’accusa infamante. Ma ha grande forza d’animo sapendo di essere innocente. Avendo problemi di cuore è stato visitato dal medico. Si sta curando ed ha bisogno di essere monitorato».
Cosa pensano i parrocchiani e i sacerdoti della diocesi?
«Ho ricevuto tantissime telefonate di attestati di stima da parte dei sacerdoti della diocesi. I parrocchiani la mattina di Pasqua, dopo la messa nella piazza antistante la canonica hanno cantato la sua canzone preferita e con striscioni gli hanno manifestato affetto e sostegno. Lui li guardava dalla finestra».


Come ha passato la Pasqua?
«Non potendo lasciare la canonica, ha celebrato lì la messa pasquale con le poche persone che possono stargli intorno».
Conosce gli altri due arrestati?
«Non sa chi siano, non ha avuto con loro nessun contatto».

di ALBERTO SACCHETTI


http://www.lanazione.it/massa_carrara/cron...iarazioni.shtml
 
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Le lucciole "vicentine" fanno arrestare il prete
INDAGINE. Sesso con minorenni, tre catturati dalla polizia in Toscana. Il parroco, 80 anni, avrebbe preteso prestazioni dalle ragazzine romene sfruttate da aguzzini
27/04/2011

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Dal film "La derobade" (1979)

Quelle ragazzine venivano costrette a prostituirsi dai loro aguzzini, che le offrivano a clienti di tutte le età. Prima di "lavorare" in Toscana, erano passate per Vicenza, ma non è chiaro se anche nella provincia berica fossero state obbligate ad avere rapporti sessuali a pagamento.
Di certo, lo avevano fatto a Massa Carrara, dove la polizia, dopo aver arrestato due cittadini romeni, ha catturato anche tre loro clienti, fra cui un sacerdote. L'indagine, come è facile comprendere, in Toscana ha suscitato un vespaio.
Agli arresti domiciliari, in virtù di un'ordinanza di custodia firmata dal tribunale di Genova, sono finiti sabato scorso don Giuseppe Peretti, 80 anni, parroco di Turano, piccola frazione del Comune di Massa; il marocchino Mohammed Ouardi, 60 anni, custode residente a Massa, e il commerciante Guerrino Dalla Bona, 67 anni, pure di Massa. Sono accusati di aver avuto rapporti sessuali con le ragazzine che hanno meno di 15 anni. In precedenza, la squadra mobile locale aveva già arrestato i cittadini romeni Neculai Marian Irimia, 18 anni, e Ion Roman, 28 anni, che secondo l'accusa favorivano e sfruttavano la prostituzione di alcune connazionali giovanissime e le offrivano a varie persone, fra cui appunto i tre arrestati che da quanto è emerso nel corso delle indagini erano a conoscenza della loro età.
L'arresto dell'anziano parroco alla vigilia di Pasqua è stata una bomba, in zona. Sono intervenuti sia il vescovo che i fedeli, che hanno difeso l'operato di don Giuseppe: «È anziano e malato - ha detto il vescovo di Massa e Pontremoli monsignor Giovanni Santucci -. Conosco la sua moralità, il suo percorso umano e di carità. Sono sorpreso e perplesso. Spero che tutto si risolva alla svelta e senza problemi per la sua salute». I fedeli hanno tappezzato la chiesa di striscioni di solidarietà. I legali del sacerdote hanno parlato di errore giudiziario e di indagini «senza intercettazioni telefoniche, foto o filmati: la parola delle ragazze contro quella di don Giuseppe». Di certo, le giovani frequentavano la parrocchia perchè ricevevano spesso un pasto caldo.
Le stesse ragazzine erano state identificate sia dalla polizia che dalla Direzione distrettuale antimafia di Genova, e avevano collaborato con gli inquirenti. Avrebbero spiegato di essere state costrette a subire le avances e gli abusi da parte di adulti e anziani dai due connazionali ai quali avrebbero poi dovuto consegnare quanto guadagnavano. Ora un troncone dell'indagine potrebbe spostarsi in Veneto, se è vero che le minorenni erano state prima nel Vicentino, come sarebbe emerso nel corso dell'inchiesta, e poi si erano trasferite al confine fra la Toscana e la Liguria. È tutto da capire se le ragazzine, ancora più giovani - il riferimento alla provincia berica è per i mesi scorsi - avessero avuto o meno rapporti sessuali a pagamento. D.N.

www.ilgiornaledivicenza.it/stories/...stare_il_prete/




Pedofilia, Don Giuseppe Peretti arrestato: le vittime confermano le accuse


GENOVA – Hanno ricostruito i fatti davanti al sostituto procuratore della Repubblica di Genova, Sabrina Monteverde, le due romene minorenni che hanno accusato di abusi sessuali Don Giuseppe Peretti, 83 anni, sacerdote in una frazione di Massa (Massa Carrara) e altre due persone, un commerciante e un marocchino. I tre sono agli arresti domiciliari perche' colpiti da ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip genovese Silvia Carpanini. Le accuse sono quelle di avere intrattenuto rapporti sessuali dietro compenso. Al pm le ragazzine, che hanno anche proceduto al riconoscimento dei tre dalle foto, hanno raccontato dei palpeggiamenti subiti in parrocchia da parte dell'anziano parroco dietro compenso di un po' di denaro e di qualche genere di conforto e dei rapporti sessuali avuti, sempre a pagamento, con gli altri due indagati. Avrebbero riferito che tutti e tre erano 'clienti' abituali, ma avrebbero avuto incontri anche con altre persone. Il denaro sarebbe stato poi consegnato a due connazionali, presunti fidanzati, che le avevano portate in Italia dal loro Paese. L'indagine sarebbe proprio partita dal fermo di questi ultimi, che ora si trovano in carcere. L'inchiesta era partita nel gennaio scorso. Gli interrogatori di garanzia del prete e del commerciante sono avvenuti stamani davanti al gip Carpanini. Il magrebino viene sentito a Massa, per rogatoria, su delega del gip Carpanini.

27 aprile 2011 | 16:08


www.blitzquotidiano.it/cronaca-ital...-accuse-836413/
 
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Prete arrestato nega accuse molestie, ragazze confermano
Parroco di Turano interrogato oggi dal gip
27 aprile, 18:24

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(ANSA) - MASSA (MASSA CARRARA), 27 APR - Si e' dichiarato innocente don Giuseppe Peretti, il parroco di Turano (Massa Carrara), 83 anni, agli arresti domiciliari per presunte molestie sessuali nei confronti di due romene minorenni.

Quest'ultime, sentite oggi dal pm, hanno confermato le loro accuse nei confronti del sacerdote e di altre due persone. Anche il parroco e' stato ascoltato oggi dal gip per l'interrogatorio di garanzia e, come riportato dal suo legale, ha detto: ''Sono certo di non aver mai fatto quello di cui mi si accusa e di non averlo mai neanche pensato''.(ANSA).


http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/tos..._896841446.html
 
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Diocesi solidarizza con prete arrestato per pedofilia

28 apr. Lunga lettera della Diocesi di Massa Carrara e Pontremoli in solidarietà a Don Giuseppe Peretti, il parroco di Turano (frazione nel comune di Massa) agli arresti domiciliari per molestie sessuali contro due romene minorenni.

«Le vicende di questi giorni, che tanto clamore stanno destando negli organi di informazione e nell’opinione pubblica – scrive la Diocesi – non sono estranee ai rischi di chi è solito operare in prima linea sul fronte delle marginalità. Ma questi atteggiamenti non possono nè devono essere confusi con forme morbose di molestia e, tanto meno, con ipotesi di reato». La Chiesa di Massa Carrara-Pontremoli si dichiara «sconcertata dalla notizia che ha visto, alla vigilia della Pasqua un proprio Sacerdote sottoposto, per ordine dell’ autorità giudiziaria, agli arresti domiciliari», ma anche certa «che la sua innocenza verrà al più presto riconosciuta, confidando nella capacità della Magistratura e nella professionalità degli inquirenti»

http://www.articolotre.com/2011/04/diocesi...-per-pedofilia/
 
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"Certi che la sua innocenza sarà presto riconosciuta"

Solidarietà la diocesi si dice sconcertata e difende il prete accusato di molestie

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don Giuseppe Peretti (Foto Nizza)
don Giuseppe Peretti (Foto Nizza)

Massa, 29 aprile 2011 - UNA DIFESA di don Giuseppe Peretti senza se e senza ma. A quasi una settimana di distanza dall’esplosione del caso di baby prostituzione che ha visto finire agli arresti domiciliari il parroco di Turano, che ha 83 anni, il noto gelataio di piazza Stazione Guerrino Della Bona, 67 anni, e un custode di nazionalità marocchina Mohammed Ouardi, 60 anni, la Diocesi apuana intierviene ufficialmente sulla vicenda con una lunta nota.



«La Chiesa di Massa Carrara - Pontremoli — inizia il comunicato — , sconcertata dalla notizia che ha visto, proprio alla vigilia della Pasqua di Resurrezione del Signore, un proprio sacerdote sottoposto, per ordine dell’Autorità giudiziaria, agli arresti domiciliari, esprime a don Giuseppe Peretti i sentimenti della propria cristiana solidarietà. E’ al suo fianco nella preghiera e nella certezza che la sua innocenza verrà al più presto riconosciuta e che egli potrà ritornare alla guida della comunità di fedeli, alla quale da tanti anni dedica il suo impegno sacerdotale con dedizione e partecipazione».




LA CHIESA di Massa Carrara - Pontremoli inoltre «confida nella capacità della Magistratura ed ha fiducia nella serietà e nella professionalità degli inquirenti. Auspica che la vicenda possa concludersi nel più breve tempo possibile e con la dichiarazione della piena estraneità ai fatti di don Peretti, da tutti conosciuto come sacerdote attento ai bisogni dei più deboli, a fianco degli emarginati, pronto a battersi per chi ha necessità ed ad offrire loro il suo sostegno, sia spirituale che materiale. Proprio questo suo modo di essere lo ha da sempre posto in prima linea a fianco degli altri, sia come parroco, sia come docente di religione o come sacerdote attento ai problemi dei carcerati ospiti nella casa di detenzione prossima alla sua parrocchia».




INFINE la Chiesa di Massa Carrara – Pontremoli «ritiene doveroso evidenziare come le vicende di questi giorni, che tanto clamore stanno destando negli organi di informazione e, loro tramite, nell’opinione pubblica, non siano estranee ai rischi di chi è solito operare in prima linea sul fronte delle marginalità. Chi si impegna nella solidarietà, chi, per scelta e per missione, è solito aprire la porta di casa a quanti hanno bisogno, senza guardare chi essi siano, sa di correre dei rischi. Ma l’accoglienza, per la Chiesa e per il cristiano, è impegno ineludibile. Demanda ad un ruolo che non consente né mezze misure, né lascia troppo spazio a comportamenti di autodifesa che possono nuocere a quella missione di carità che, attraverso le mille forme dell’assistenza, passano attraverso le strutture diocesane, le parrocchie, le associazioni caritative, i singoli cristiani».




«LA SOLIDARIETÀ — conclude la Diocesi — si esplica in atteggiamenti non in linea con i metodi di una società che vuole cercare nelle cose e nelle esperienze di vita o nei gesti delle persone non il segno della carità, ma gli effetti di un’etica del profitto, dove ciò che accade è esclusivamente frutto di un prezzo che si è pagato o si deve comunque pagare. Ma questi atteggiamenti non possono né devono essere confusi con forme morbose di molestia e, tanto meno, con ipotesi di reato».


http://www.lanazione.it/massa_carrara/cron...onosciuta.shtml
 
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VIOLENZA MINORI: RAGAZZINE ROMENE RICONOSCONO SACERDOTE MASSA

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17:12 06 MAG 2011

(AGI) - Genova, 6 mag. - Hanno riconosciuto in don Giuseppe Peeretti, 83 anni, il sacerdote che nella parrocchia di Massa, in cambio di pasti caldi, qualche vestito e qualche decina di euro, le aveva palpeggiate. Hanno confermato i luoghi e le circostanze in cui sia il sacerdote, che un un immigrato marocchino (pure lui sottoposto a riconoscimento stamani) e un commerciante, le avevano molestate. Hanno dichiarato di avere avuto altri rapporti sessuali a pagamento con svariate altre persone. E' stata una udienza drammatica quella che si e' tenuta stamani, a porte chiuse ed in gran segreto, a Genova, in tribunale, di fronte al gip Silvia Carpanini e al pm Sabrina Monteverde, chiamate la prima a decidere il rinvio a giudizio, la seconda le responsabilita', di tre uomini che avrebbero avuto piu' volte rapporti sessuali o avrebbero sottoposto a molestie due ragazzine romene di 15 e 16 anni. Secondo quanto accertato dalla polizia di Massa, le due frequentavano la parrocchia, dove ricevevano pasti, abiti e denaro. Sarebbero giunte in Italia in compagnia dei rispettivi fidanzati, poi avviate alla prostituzione. In questo contesto si sarebbero consumati i rapporti sessuali con il sacerdote e gli altri due imputati. Le ragazze hanno confermato quando gia' riferito ribadendo di essere giunte in Italia credendo di affrontare una vita di coppia con i fidanzati e ignorando che sarebbero finite sul marciapiede. Al riconoscimento, avvenuto al di la' di un vetro oscurato, non ha partecipato il commerciante, sul cui coinvolgimento nella turpe vicenda non vi sono mai stati dubbi.(AGI) Ge1/Mav

http://www.agi.it/genova/notizie/201105061...sacerdote_massa
 
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Libero il prete accusato di pedofilia. Per lui campane a festa
Redazione

7 maggio 2011

Grande festa a Turano per la fine dei domiciliari di Don Peretti

Don Giuseppe Peretti, l’anziano parroco toscano accusato di pedofilia è stato liberato dagli arresti domiciliari. Una notizia accolta con enorme gioia nella sua parrocchia di Turano, che già si era distinta quando il caso era esploso per l’enorme solidarietà manifesta al suo sacerdote.

FINE DEI DOMICILIARI - La liberta’ sono i pochi passi che dividono la canonica dalla chiesa. Don Giuseppe Peretti e’ tornato a percorrerli ieri sera, dopo due settimane di arresti domiciliari con l’accusa di aver molestato due ragazzine. I suoi parrocchiani di Turano, piccola frazione di Massa (Massa Carrara), lo hanno aspettato sulla soglia, per accoglierlo con abbracci, strette di mano e campane suonate a distesa. Che quel prete ottantatreenne possa aver approfittato di due adolescenti non ci credono proprio.Per don Peretti le porta della canonica, dove ha trascorso i domiciliari, si erano chiuse il 23 aprile, alla vigilia di Pasqua. Quel giorno gli agenti della squadra mobile gli hanno notificato l’ordine di custodia cautelare. Ad accusarlo sono due ragazzine di 15 e 16 anni, romene. Secondo la polizia, erano state costrette a prostituirsi dai fidanzati, anch’essi romeni e adesso in carcere. Agli investigatori, le due avevano fatto i nomi dei clienti – un extracomunitario di 68 anni e un gelataio, entrambi ancora ai domiciliari – e di don Peretti. Il prete avrebbe rivolto strane attenzioni – carezze e palpeggiamenti – alle due ragazzine, in cambio di qualche decina di euro e di un po’ di cibo. ‘Erano gesti fraterni e di carita’ – sostiene il difensore del parroco, Giacomo Bugliani – fraintesi da chi, purtroppo, nella vita e’ stato abituato solo ad altre attenzioni’.

SCARCERATO CON FESTA - Ieri, dopo l’incidente probatorio, il gip di Genova ha scarcerato don Peretti. Che, una volta arrivato a Turano, ha subito raccolto i fedeli in chiesa: ‘E’ stata una croce pesante da sopportare’, ha detto dall’altare. Oggi per il sacerdote e’ stata una giornata ‘quasi’ normale. Ha portato la comunione agli infermi, ha passato qualche ora nella sua stanza. ‘Sono distrutto da questa vicenda, che si basa su fandonie, solo su fandonie’, si e’ sfogato. Le ragazzine ‘sono pilotate: dietro hanno persone che le costringono a fare quello che fanno’. Eppure, durante l’incidente probatorio, loro lo hanno riconosciuto: ‘Io no – ribatte il prete – Pero’ e’ vero che in canonica vengono tante persone e io dono soldi a tutti. Ma quei visi non mi dicono niente’. E poi c’e’ quel racconto fatto agli investigatori: ‘Hanno detto che ogni tanto andavano dal prete, che gli dava 10 o 15 euro – spiega il sacerdote – Puo’ darsi, lo faccio, e’ la carita’. E questa e’ la ricompensa? Hanno parlato di strane carezze. Ma quali carezze?’. In questi giorni di arresti domiciliari ‘ho pregato e sofferto moltissimo – spiega il sacerdote – I parrocchiani mi sono stati vicino. Tutti mi abbracciano, mi stringono. Ci sono persone che non frequentano la chiesa e che volevano organizzare una fiaccolata per me. Stasera ci saranno una messa e un incontro: ringraziero’ tutti uno ad uno, diro’ che li porto nel cuore’. Poi, singhiozzando: ‘Porto la croce sulle spalle, solo per dei gesti di carita’. (ANSA).



http://www.giornalettismo.com/archives/124...ampane-a-festa/
 
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Facevano prostituire delle minorenni
MASSA CARRARA - 03/07/2011 - Dieci persone sono state arrestate in un blitz antiprostituzione della polizia di Massa.

Gli arresti, all'alba di oggi, in provincia di Massa Carrara ma anche in altre province del nord Italia. Secondo quanto appreso le misure cautelari sono state prese nell'ambito di un'inchiesta sullo sfruttamento della prostituzione minorile, ma in questura ogni chiarimento sui dettagli viene rimandato alla giornata di domani. Sempre secondo quanto appreso gli arresti sarebbero collegati all'inchiesta che, alla vigilia di Pasqua, aveva portato all'arresto di don Giuseppe Pieretti, parroco della frazione di Turano poi rimesso in liberta' dai domiciliari. L'uomo e' accusato da due minori romene, che sostengono di aver ricevuto dal sacerdote delle attenzioni particolari. Per la stessa accusa venne arrestato anche un commerciante massese. Due connazionali delle ragazze, invece, finirono in manette con l'accusa di essere gli sfruttatori delle giovani.


www.toscanatv.com/leggi_news?idnews=NL124868
 
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Articolo n° 18832 del 01 settembre 2011 delle ore 16:53
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Molestie su minori: giudizio immediato per il prete di Turani
Aula di tribunale
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Genova. Il processo a carico di don Giuseppe Peretti si terrà il 12 novembre a Massa Carrara. Lo ha deciso il gip genovese con decreto di giudizio immediato per lui e per gli altri quattro imputati coinvolti, un commerciante e un marocchino che avrebbero intrattenuto, dietro compenso, rapporti sessuali con le due ragazzine, di 14 e 15 anni e due romeni accusati di favoreggiamento e di sfruttamento della prostituzione. Sulla vicenda del parroco di Turani (MC), accusato di molestie nei confronti di due minorenni romene, ha indagato il pm genovese Sabrina Monteverde.

Durante l’ incidente probatorio, davanti al gip Silvia Carpanini, le due minorenni avevano ribadito le accuse nei confronti sia del parroco che le avrebbe palpeggiate in canonica in cambio di un pò di denaro e generi di conforto, sia dell’extracomunitario e del commerciante che con entrambe avrebbero avuto rapporti sessuali sempre a pagamento. Avrebbero raccontato di essersi intrattenute anche con altre persone e che il denaro ricevuto lo avrebbero consegnato ai due romeni.

Don Peretti, che si è sempre dichiarato innocente, era stato scarcerato nel maggio scorso, dopo la testimonianza delle due ragazzine davanti al gip, perché erano venute meno le esigenze cautelari. Non è da escludere che don Peretti, il commerciante e il marocchino chiedano un rito alternativo.



http://www.genova24.it/2011/09/molestie-su...di-turani-18832
 
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Don Peretti: "Nessuna malizia nei baci alle ragazze"

In aula il prete accusato
di violenze a due minori

"Non lo avrei mai fatto se avessi saputo che erano prostitute"

Carrara, 2 novembre 2011 - "Non c'è mai stata malizia nei baci ed abbracci con le ragazze". Lo ha detto in aula Don Giuseppe Peretti, il parroco di 83 anni di Turano, frazione nel comune di Massa, accusato di aver molestato due minorenni romene. Per quelle accuse il prete è stato arrestato alla vigilia della Pasqua scorsa e poi scarcerato a maggio.



Il parroco è stato interrogato durante la prima udienza del processo che lo vede imputato e ha ammesso di aver riconosciuto le due ragazze: ''Suonavano al cancello della canonica, a volte le facevo salire, ma non lo avrei mai fatto se avessi saputo che erano prostitute. Entravano in cucina - ha raccontato - mi chiedevano se potevano prendere della frutta o la cioccolata. Poi davo loro dei soldi, a volte 5, 10 o 15 euro. Loro mi saltavano al collo, per riconoscenza''.



E ha aggiunto: ''Io le abbracciavo e le baciavo. Come faccio con tutti: uomini, donne, bambini e anziani. Magari capitava che le prendevo a braccetto e allora forse sfioravo un seno. Se fossero stati uomini avrei fatto lo stesso. Ma io sono un parroco, non c'è malizia. Mi hanno accusato di aver toccato parti intime. Sono bugie. Non avrei mai fatto una cosa del genere''.



Invece il Pm Federico Manotti ha insistito molto sulla stranezza della situazione descritta dal prete: gli abbracci, i seni toccati per sbaglio, ma come se fosse naturale farlo, la permanenza in cucina tra frutta e cioccolata con la donazione di quei pochi euro, senza sapere che fossero prostitute e il tutto senza che le ragazze capissero una parola di italiano o che don Peretti parlasse il rumeno. Nel corso dell'udienza il giudice ha ricordato a Don Peretti
che aveva la facoltà di non rispondere alle domande, ma il sacerdote ha detto di voler parlare per dimostrare la sua innocenza.


http://www.lanazione.it/massa_carrara/cron...i_nessuna.shtml
 
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view post Posted on 14/6/2012, 04:28
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Parroco assolto dalle accuse
di violenza sessuale delle baby prostitute
Don Giuseppe Peretti esce in lacrime dal tribunale: «Grazie, sono commosso, oggi torno un uomo libero»

Assolto perchè il fatto non sussiste: don Giuseppe Peretti, parroco di Turano, piccola frazione nel comune di Massa, 83 anni e un'accusa per molestie sessuali ai danni di due ragazze romene minorenni, è stato ritenuto innocente dal collegio di giudici del Tribunale di Massa. È durata 10 ore l'ultima udienza del processo breve contro don Peretti, arrestato dalla squadra mobile nel 2011, nel giorno del sabato santo che precede la Pasqua, dopo essere stato accusato dalle due baby prostitute di «palpeggiamenti» al seno e alle parti intime, quando le ragazze quindicenni si recavano da lui in canonica a chiedere l'elemosina.

Durante il processo, la difesa di don Peretti ha potuto dimostrare che quei «palpeggiamenti» erano in realtà carezze affettuose. Fondamentale è stata una seconda traduzione dell'interrogatorio delle ragazze in incidente probatorio, chiesta dalla difesa che si era accorta di alcune «forzature» da parte dell'interprete e dell'omissione di alcuni passaggi chiave che discolpavano don Peretti. «Grazie, grazie, sono commosso, oggi torno ad essere un uomo libero», ha detto all'uscita dal tribunale il parroco tra le lacrime.

13 giugno 2012
 
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