Pergusa (EN). Padre Giovanni Butera assolto in Cassazione. "Non violentò 15enne disabile", Fu abuso di mezzi di correzione. Reato prescritto. Pedofilia, cancellata condanna a 6 anni

Il prete che abusò di un disabile
Dario Ferri

7 dicembre 2011

Giovanni Butera, condannato a 6 anni di carcere, chiede l’annullamento della sentenza

Fu condannato a 6 anni di carcere per aver abusato di un minore ospite del Villaggio del Fanciullo a Pergusa. Ora dinanzi alla Corte di Cassazione impugna la sentenza di secondo grado che lo metteva alla sbarra. Protagonista della vicenda un sacerdote.

IL SACERDOTE FA RICORSO - Ne parla Giulia Martorana su La Sicilia:

L’avvocato Nino Grippaldi che sostiene la difesa del sacerdote Giovanni Butera, 44 anni, originario di Menfi, ha depositato i motivi per i quali chiede l’annullamento della sentenza e l’assoluzione del sacerdote. Si tratta degli elementi che hanno costituito l’ossatura del ricorso alla Corte d’appello, basati sulla mancanza di riscontri alle gravissime accuse secondo le quali avrebbe abusato sessualmente di un ragazzo di 15 anni affetto da ritardo psichico. La sentenza di secondo grado I ha confermato quella emessa dal collegio penale del tribunale di Enna che lo aveva condannato per il capo di imputazione riguardante il quindicenne, ma assolto dall’accusa di avere usato violenza ad un altro ragazzo ospite della struttura. Secondo la difesa le motivazioni per le quali era stato assolto da un capo di imputazione devono essere applicate anche all’ipotesi per la quale, invece, il tribunale lo aveva riconosciuto colpevole. Il frate in primo grado è stato assolto “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di abusi su un secondo ragazzo, per la totale mancanza di riscontri probatori alle dichiarazioni del giovane. Il penalista Nino Grippaldi aveva chiesto l’assoluzione sulla base della mancanza di riscontri probatori alle accuse che sono basate solo dalle dichiarazioni della presunta vittima che tuttavia non sarebbe capace di testimoniare proprio a causa dell’handicap dal quale è affetto. Gli abusi sarebbero avvenuti al Villaggio del Fanciullo di Pergusa del quale il ragazzo era ospite e dove Butera appartenente all’ordine dei frati minori, prestava opera di educatore. Inflitte le pene accessorie quali l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dagli uffici di tutela e curatela, incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, servizio in strutture pubbliche o private frequentate da minori.


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