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Cesena. Don Alvaro Tejada Coca condannato anche in appello per abusi su un giovane, Ordinanza riconosce diritto a risarcimento dalla diocesi

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view post Posted on 12/5/2009, 16:15
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Martedì 12 maggio 2009 14.32

Cesena: abusi su un giovane, prete arrestato

Un prete boliviano di 29 anni, Alvaro Tejada Coca, è stato arrestato dalla polizia Cesena, con l'accusa di aver violentato un ragazzo siciliano di 22 anni. La violenza si sarebbe consumata nella canonica di Gambettola (Cesena) sabato sera, ma il fatto è stato reso noto oggi, dopo la convalida dell'arresto. L'arrestato e la sua vittima si sarebbero conosciuti in una iniziativa in parrocchia. Il sacerdote avrebbe prospettato al giovane una possibilità di lavoro e con questa scusa l'avrebbe attirato in canonica dove ha tentato un primo approccio sessuale che, dopo il diniego del giovane, si è trasformato in un abuso sessuale completo. Il ragazzo (soccorso all'ospedale di Cesena) ha raccontato l'episodio ai familiari che hanno chiamato la polizia che ha poi arrestato il sacerdote nella notte fra sabato e domenica.

http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/News/123122

www.romagnaoggi.it/cesena/2009/5/12/123781/

Shock a Gambettola, sacerdote abusa di un 22enne: arrestato

* 12 maggio 2009 - 16.54 (Ultima Modifica: 12 maggio 2009)

CESENA - E' accusato di aver abusato di un giovane siciliano di 22 anni. Gli agenti del Commissariato di Polizia di Cesena hanno arrestato un sacerdote boliviano di 29 anni. Secondo quanto appurato dagli inquirenti, la violenza si sarebbe consumata sabato sera nella canonica di una parrocchia di Gambettola, dove il parroco presta servizio. Il 29enne avrebbe conosciuto la giovane vittima in occasione di un'iniziativa che si è svolta in parrocchia.

Il sacerdote avrebbe invitato il giovane in canonica, prospettando al giovane siculo una possibilità di lavoro. Qui ha tentato un primo approccio sessuale che, dopo
il diniego del giovane, si è trasformato in un abuso sessuale. Il ragazzo, dopo esser ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell'ospedale di Cesena, ha raccontato tutto ai giovani, che si sono rivolti alla polizia.

Il vescovo, Monsignor Antonio Lanfranchi, ha disposto con un decreto la sospensione "a divinis" del sacerdote boliviano. "La notizia dell'arresto - spiega in una nota la diocesi - addolora profondamente il Vescovo con tutto il presbiterio e l'intera comunità diocesana che si ritengono essi stessi vittime di quanto accaduto". L'episodio, ha detto Lanfranchi, invitando alla comunità diocesana alla preghiera, "non può far venir meno la fiducia e la stima per quanti, con generosità e alto senso etico, sono ogni giorno impegnati nel servizio pastorale della comunità cristiana".

Edited by GalileoGalilei - 12/12/2010, 09:37
 
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vaticANO
view post Posted on 12/5/2009, 16:21




un'altra tacca che si va a sommare con le altre....

Che carriera ragazzi! :woot:

Edited by vaticANO - 12/5/2009, 18:07
 
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view post Posted on 12/5/2009, 16:54
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http://www.notiziarioitaliano.it/?sezione=...a&articolo=9186

12/05/2009 15:01 - HA ABUSATO DI UN GIOVANE SICILIANO
Violenza sessuale a Cesena: prete boliviano in manette

GAMBETTOLA (FC) - L'accusa è di aver violentato un ragazzo siciliano di 22 anni: un prete boliviano, Alvaro Tejada Coca di 29 anni, è stato perciò arrestato dalla polizia di Cesena. La violenza, consumata nella discreta canonica della chiesa locale del paesino emiliano, sarebbe avvenuta dopo che il prete, un po' troppo premuroso nei confronti dei propri fedeli, aveva prospettato al giovane la possibilità di un lavoro. Almeno questa è stata la scusa con cui l'avrebbe attirato in canonica dove, senza porre tempo in mezzo, ha tentato un primo approccio che, dopo il netto rifiuto ed il tentativo di liberarsi del siciliano, si è trasformato in un vero e proprio abuso sessuale completo. Ora la domanda da farsi è la seguente: questo ennesimo avvenimento, simile a molti altri del passato, verrà insabbiato finchè non se ne perda la memoria o, finalmente, la legge colpirà anche chi, nascosto dietro ad una tonaca, si macchia di azioni criminali? Non sarebbe la prima volta che i preti "biricchini", per usare un eufemismo, vengono semplicemente trasferiti in paesini poco abitati e lontani dalle città invece che in un istituto carcerario.
 
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http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca...o,19126162.html

Emilia R./ Cesena,sacerdote abusa 20enne in canonica: arrestato
Adescato con la scusa di trovargli un lavoro

Un sacerdote, cappellano di una piccola chiesa nel cesenate è stato arrestato con la pesante accusa di violenza sessuale aggravata e lesioni personali: secondo gli inquirenti il sacerdote, 29enne boliviano, ha stuprato un giovane di 20 anni adescandolo durante una festa parrocchiale, con la scusa di trovargli un lavoro. L'ufficio anticrime e le volanti del commissariato di Cesena - si legge in una nota della questura di Forlì-Cesena - domenica mattina ha arrestato il cittadino boliviano Tejada Coca Alvaro, 29 anni, cappellano in una chiesa di Gambettola, in provincia di Forlì-Cesena, per i reati in concorso fra loro di violenza sessuale aggravata e lesioni personali dolose, reati consumati nei confronti di un ragazzo italiano poco più che ventenne. Il ragazzo, spiega la polizia, era da pochi giorni a Cesena, ospite di alcuni familiari, per trovare lavoro. E, sabato sera, insieme ai parenti, è andato ad una festa parrocchiale a Gambettola, quando è stato avvicinato dal sacerdote, il quale, venuto a conoscenza del fatto che era alla ricerca di un impiego, gli ha prospettato la possibilità di un lavoro stagionale nei campi scuola estivi per i ragazzi della parrocchia. Il sacerdote ha così invitato il 20enne nel proprio studio, dentro il plesso parrocchiale, con la scusa di mostrargli i progetti organizzativi dei campus, il giovane, allettato dalla possibilità di lavoro, lo ha seguito senza remore. Poi, sempre con il miraggio del lavoro, "con una scusa banale lo ha condotto fino nella propria stanza, al primo piano della canonica, dove - spiega la questura - il sacerdote ha tentato un primo approccio sessuale, che dato il diniego del giovane, si trasformava in un gesto di violenza, fino a sfociare in un abuso sessuale completo". Quando il ragazzo è tornato dai familiari, alla festa parrocchiale, non è riuscito a mascherare il trauma e il suo stato d'animo, ma non è riuscito a parlare e i familiari hanno insistito con la richiesta di spiegazioni. A distanza di qualche ora, superata la vergogna, il ragazzo ha raccontato ai parenti la violenza subita. Portato al pronto soccorso dell'ospedale Bufalini di Cesena, i sanitari - sottolinea la polizia - hanno riscontrato la violenza sessuale e le lesioni subite. Gli agenti dell'ufficio anticrimine di Cesena e le volanti sono subito arrivate in ospedale, poi, sono andati nella Chiesa di Gambettola, fin nella stanza del sacerdote boliviano, che dormiva. Il cappellano è stato arrestato e "ha ammesso ogni addebito ad eccezione della violenza asserendo che il giovane era consenziente, in palese contrasto con quanto riscontrato dai sanitari". Gli agenti hanno perquisito e sequestrato i locali e alcuni oggetti, mentre la polizia scientifica ha refertato numerose campionature di materiale biologico, indumenti e oggetti vari "attestanti la consumazione del reato, il tutto con la precisa finalità investigativa di conservare e congelare lo stato dei luoghi". Sottoposto ai rilievi dattiloscopici e fotografici in commissariato di Cesena, il pm della procura della Repubblica di Forlì - Cesena Fabio Di Vizio ha disposto che l'arrestato fosse portato nel carcere di Forlì. La procura della Repubblica di Forlì e il commissariato della polizia di Stato di Cesena hanno tutta l'intenzione di appurare, in collaborazione con le autorità ecclesiastiche che hanno contribuito all'accertamento dei fatti e si sono mostrate addolorate e incredule, eventuali ulteriori sviluppi investigativi", sottolinea la nota della questura che conclude con l'invito a "chiunque sia venuto a conoscenza, anche per interposta persona di episodi di avvicinamento o 'approcci' che in qualche modo coinvolgano il sacerdote boliviano arrestato, a a presentarsi al commissariato di Cesena per riferire ogni circostanza. Tali accertamenti si rendono tanto più doverosi avendo avuto il prelato un ruolo rilevante nell'organizzazione dei centri estivi parrocchiali per i ragazzi e nell'attività di catechismo".
 
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http://www.romagnaoggi.it/cesena/2009/5/13/123877/

Cesena, giovane si presenta alla Polizia: anche io vittima del prete

* 13 maggio 2009 - 14.37 (Ultima Modifica: 13 maggio 2009)

CESENA - Si aggrava la posizione del giovane parroco boliviano di Gambettola, finito in manette con l'accusa di aver abusato sessualmente un ragazzo siciliano di 22 anni lo scorso sabato sera. Mercoledì mattina si è presentato dalle forze dell'ordine un ragazzo cesenate, che ha spiegato di aver riconosciuto il volto sui quotidiani del parroco e di esser stato a sua volta oggetto di violenza sessuale. La delicata inchiesta è nelle mani del procuratore di Forlì Fabio Di Vizio.



Il sacerdote è stato arrestato nei giorni scorsi dagli
agenti dell'Ufficio anticrimine e della Volante di Cesena: è accusato dagli inquirenti di aver violentato un siculo di 22 anni. Secondo quanto ricostruito, il sacerdote avrebbe invitato il giovane in canonica, prospettando al giovane una possibilità di lavoro.



Qui ha tentato un primo approccio sessuale che, dopo il diniego del giovane, si è trasformato in un abuso sessuale. Il ragazzo, dopo esser ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell'ospedale di Cesena, ha raccontato tutto ai genitori, che si sono rivolti alla polizia. Mercoledì mattina si è presentato una nuova presunta vittima del parroco. E' un cesenate, acnh'egli di giovane età, che ha confessato di esser stato vittima di abusi a sfondo sessuale da parte del boliviano.
 
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http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/c...a_carcere.shtml

Il sacerdote resta in carcere
E spunta un'altra brutta storia

Il prete avrebbe confermato ai poliziotti di aver avuto un rapporto sessuale col ragazzino in canonica. Gli accertamenti sulla vittima parlano di violenza e lesioni. E intanto al commissariato arriva il racconto di un altro episodio
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Home - Notizie Cesena
prec succ

Sacerdoti (Ansa) Cesena, 14 maggio 2009 - Altri guai in arrivo per il 29enne sacerdote boliviano, cappellano in una parrocchia del Cesenate, arrestato domenica per presunta violenza sessuale e lesioni dolose ai danni di un 22enne siciliano. Spunta un'altra brutta storia: un giovane cubano un anno fa sarebbe stato vittima delle attenzioni particolari del sacerdote. Lo ha riportato alla polizia un cesenate che aveva ospitato il giovane nella propria abitazione e che ne aveva raccolto 'le confessioni'. Ora gli uomini del Commissariato stanno cercando di rintracciare il ragazzo. La dinamica dei fatti sarebbe molto simile a quella avvenuta in parrocchia: si tratterebbe sempre di un abuso sessuale completo.

Gli inquirenti sono sempre più convinti di come sia andata sabato notte nella stanzetta del sacerdote dove il 22enne siciliano sarebbe stato attirato con una scusa dopo una offerta di lavoro in un campo estivo parrocchiale. E le perplessità sulla vicenda vengono infrante dai referti degli accertamenti medici e psichiatrici, effettuati al Bufalini sulla giovane vittima poco dopo l’orrore: si tratta di violenza sessuale e lesioni (la prognosi per il 22enne è stata di 20 giorni). Il ragazzino, fragile fisicamente, sarebbe rimasto infatti impietrito, immobilizzato dal terrore, quando è stato scaraventato sul letto dal sacerdote, non riuscendo neppure a chiedere aiuto.

Intanto è stato confermato l’ordine di custodia cautelare in carcere per il religioso che nell’interrogatorio di garanzia davanti al magistrato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il sacerdote al momento dell’arresto ai poliziotti aveva confermato di aver avuto sì un rapporto sessuale col ragazzino ma che questi era consenziente. Anche il suo avvocato d’ufficio ha scelto il silenzio.
 
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view post Posted on 15/5/2009, 08:47
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http://www.romagnaoggi.it/cesena/2009/5/15/124105/

Cesena: violenza sessuale, il sacerdote resta in carcere in attesa del giudizio

* 15 maggio 2009 - 9.18 (Ultima Modifica: 15 maggio 2009)

CESENA - Resterà in cella in attesa di giudizio il prete boliviano di una parrocchia di Gambettola accusato di violenza sessuale ai danni di un siculo di 22 anni. Il pacchetto sicurezza, infatti, impedisce a coloro accusato di questa tipologia di reato di beneficiare degli arresti domiciliari. Il sacerdote è assistito dall'avvocato Giovanna Santoro. Intanto il vescovo Antonio Lanfranchi ha annunciato che martedì prossimo incontrerà la comunità parrocchiale gambettolose.



Il sacerdote è stato arrestato domenica scorsa dagli
agenti dell'Ufficio anticrimine e della Volante di Cesena: è accusato dagli inquirenti di aver violentato un siculo di 22 anni. Secondo quanto ricostruito, il sacerdote avrebbe invitato il giovane in canonica, prospettando al giovane una possibilità di lavoro. Qui ha tentato un primo approccio sessuale che, dopo il diniego del giovane, si è trasformato in un abuso sessuale.



Il ragazzo, dopo esser ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell'ospedale di Cesena, ha raccontato tutto ai genitori, che si sono rivolti alla polizia. Mercoledì mattina si è presentato una nuova presunta vittima del parroco. E' un cesenate, acnh'egli di giovane età, che ha confessato di esser stato vittima di abusi a sfondo sessuale da parte del boliviano.
 
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vaticANO
view post Posted on 15/5/2009, 09:04




Ora io dico,ok che magari sei un tipo rispettoso e anche servile,ma cazzo hai 22 anni...ribellati,dagli un calcio nel culo,prendilo per le palle e portalo al comando dei carabinieri più vicino.

Io l'avrei denunciato anche se m'avesse rivolto la parola...

 
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view post Posted on 19/5/2009, 09:08
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http://stage7.presstoday.com/_Standard/Articles/10612506

Resto del Carlino, Il (Cesena)
"LA COMUNITÀ parrocchiale di Gambettola vuole lasciarsi alle spalle la brutta..."

Data: 19/05/2009
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Cronaca Locale
VALLE DEL RUBICONE pag. 10
LA COMUNITÀ parrocchiale di Gambettola vuole lasciarsi alle spalle la brutta...
LA COMUNITÀ parrocchiale di Gambettola vuole lasciarsi alle spalle la brutta storia legata a don Alvaro Tejada. Domenica scorsa, in occasione della prima comunione di 60 bambini, la chiesa intitolata a San Egidio Abate era piena di fedeli, incuriositi anche dalla vicenda del sacerdote arrestato. Don Claudio Turci in chiesa dopo aver fatto riferimento al fatto molto doloroso di don Alvaro ha invitato i fedeli a pregare e a guardare avanti: «La nostra comunità ha detto va avanti nel servizio pastorale e nell'opera educativa dei fedeli». La risposta dei fedeli non si è fatta attendere, tantissimi hanno manifestato piena solidarietà al parroco, molto provato, che deve portare il peso maggiore della vicenda. ALL'ESTERNO della chiesa, la vita della comunità parrocchiale pare del tutto normale: bambini e genitori non hanno interrotto le attività già programmate, le stesse che portava avanti don Alvaro Tejada, il circolo ricreativo è molto frequentato dai giovani e continuano gli incontri e le iscrizioni per il campo scuola della prossima estate. STASERA alle ore 21, nella sede delle opere parrocchiali, in via Ravaldini, il vescovo monsignor Antonio Lanfranchi parlerà al consiglio pastorale, allargato agli educatori e ai giovani della parrocchia.
 
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view post Posted on 19/5/2009, 11:58
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http://www.romagnaoggi.it/cesena/2009/5/19/124456/

Gambettola: violenza sessuale, si scava nella vita del sacerdote

* 19 maggio 2009 - 10.01 (Ultima Modifica: 19 maggio 2009

GAMBETTOLA - Gli uomini del Commissariato di Polizia di Cesena stanno continuando a raccogliere elementi a carico del giovane sacerdote boliviano di 29 anni (sospeso a divinis) accusato di aver abusato sessualmente di un giovane siculo di 21 anni. Sono almeno una decina le persone che si sono presentate negli uffici di via Don Minzoni per dare il loro contributo alle indagini. Dai racconti sono emersi comportamenti non consoni alla vita da sacerdote.

Secondo le testimonianze, il giovane sacerdote si distingueva per uscite notturne ed incontri con persone con tendenze omosessuali. In tanti, però, hanno deciso di non mettere a verbale quanto dichiarato. Nel frattempo le forze dell'ordine proseguono nelle ricerche del giovane clandestino che ha confessato di esser stato violentato dal 29enne nel 2006, quando non aveva ancora preso i voti. Le indagini sono coordinate dal pm della Procura di Forlì, Fabio Di Vizio.
 
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http://www.corrierecesenate.com/2009/05/22...chiede-perdono/


Il vescovo a Gambettola chiede perdono

Il vescovo Antonio ha incontrato la comunità parrocchiale di Gambettola. E’ accaduto martedì scorso, in una sala gremita di gente, nella “Casa del ragazzo”.

Dopo l’arresto di don Alvaro Tejada Coca avvenuto nella mattinata del 10 maggio con l’accusa di violenza sessuale su un ragazzo di 22 anni e a seguito delle notizie emerse dalla stampa locale che raccontano di diverse testimonianze sul conto del prete boliviano descritto come un tipo dal comportamento un po’ troppo disinvolto, l’incontro tra il vescovo Lanfranchi e Gambettola era molto atteso.

Monsignor Lanfranchi non si è nascosto nulla. Ha parlato di “consolazione, ferita e vicinanza”. Ha detto che la legge civile e quella ecclesiale dovranno fare il loro corso e “nulla avremmo di guadagnato se si volessero sminuire i fatti”.

Poi si è domandato se non si poteva evitare il fatto increscioso. “Quando l’ho ordinato sacerdote - ha aggiunto il vescovo - non avevo motivi sufficienti per non farlo. Col senno di poi dico che non andava ordinato. Ho sbagliato il discernimento su di lui e per questo chiedo umilmente perdono”.

In seguito il vescovo ha posto la domanda che molti si attendevano: perché a Gambettola? “Quando faccio una scelta mi faccio guidare da questi criteri - ha precisato -. Prima di tutto l’affidamento a un sacerdote che possa fare da guida. Poi la possibilità di vivere un’esperienza di comunione e anche le necessità della parrocchia che lo deve accogliere”.

Da ultimo il vescovo ha ribadito che “non devono venire meno la fiducia e la dedizione al servizio educativo in mezzo ai giovani con un supplemento di generosità”. Nel dibattito con la gente è emersa forte l’urgenza di garantire fin da subito una presenza autorevole in mezzo ai giovani per portare avanti le numerose attività estive in programma: campi scuola e centro estivo prima di tutto.
 
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http://www.romagnaoggi.it/cesena/2009/6/5/126117/

Gambettola: il sacerdote davanti al pm: ''non ho violentato nessuno''

* 5 giugno 2009 - 9.38 (Ultima Modifica: 05 giugno 2009)

Il pm Fabio Di Vizio

CESENA - "Non ho violentato nessuno". Così il prete boliviano di Gambettola davanti al pm Fabio Di Vizio. Il 29enne, arrestato a maggio con l'accusa di violenza sessuale, è stato interrogato giovedì dal pubblico ministero Fabio Di Vizio presso la Procura di Forlì, affermando quando già detto agli uomini del Commissariato di Polizia di Cesena che indagano sul caso. Il sacerdote, sospeso a divinis, ha ammesso il suo feeling con il giovane siculo di 22 anni che lo ha accusato.



Ed anche dichiarato di essersi appartato con il ragazzo - un animatore sportivo -, assicurando che si è trattato di un "rapporto pienamente consenziente". Non è escluso che il pm voglia ascoltare nei prossimi giorni il siculo. Inoltre il procuratore ha incaricato il personale della Scientifica a tornare nella stanza dove si è consumato il rapporto sessuale per verificare tutte le tracce biologiche che erano già state trovate nel corso dei primi sopralluoghi. Nel frattempo continua la caccia all'extracomunitario clandestino, che sarebbe stato violentato dal prete alcuni anni fa.
 
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view post Posted on 28/7/2009, 09:14
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http://www.romagnaoggi.it/cesena/2009/7/28/131521/
Gambettola: violenza sessuale in parrocchia, chiesta la scarcerazione per il prete

* 28 luglio 2009 - 8.36 (Ultima Modifica: 28 luglio 2009)

GAMBETTOLA - "La vittima era consenziente": con questa motivazione è stata richiesta la scarcerazione per don Alvaro Tejada Coca, l'aiuto parroco di Gambettola che è accusato di violenza sessuale su un 22enne. A richiedere l'eliminazione della misura detentiva nei confronti dell'uomo di chiesa è stato il suo avvocato, Alberto Bricchi, che ha sostenuto come il rapporto sessuale fosse stato pienamente consenziente da entrambe le parti, facendo così decadere l'accusa.



Entro tre giorni il Tribunale della Libertà di Bologna si dovrà esprimere, valutando anche le perizie presentate dalla difesa del giovane prete di origine boliviana, che contrasterebbero con i primi referti emessi dal pronto soccorso, confutando di fatto la tesi della violenza sessuale che era stata sostenuta dal giovane 22enne.



Il quale sosteneva di essere stato tratto in inganno con le ipotesi di un impiego lavorativo in qualche azienda del territorio: una leva che lo aveva spinto a seguire il prete nella camera da letto in cui sarebbe avvenuto il presunto abuso. Che a questo punto viene messo in discussione.
 
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view post Posted on 4/9/2009, 16:17
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http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/c...sacerdote.shtml

Resta in carcere il sacerdote
accusato di violenza sessuale

Il tribunale del riesame ha negato la scarcerazione al prete 29enne, che era cappellano della parrocchia di Gambettola dall'ottobre 2007. ll religioso finì in manette il 10 maggio dopo la denuncia di un ragazzo di 22 anni

, 4 settembre 2009 - Il sacerdote resta in carcere. Questa la decisione del tribunale del riesame di Bologna (meglio conosciuto come tribunale della libertà) che ha respinto in questi giorni la richiesta di scarcerazione del religioso presentata dall’avvocato cesenate Alberto Bricchi. Il sacerdote è detenuto nel carcere di Forlì da 112 giorni accusato di violenza sessuale e lesioni nei confronti di un 22enne. In prigione soffre, non lo nasconde, e sperava proprio di vedere convertita la misura restrittiva con quella più tenue degli arresti domiciliari.

Il sacerdote boliviano, 29enne, che era cappellano della parrocchia di Gambettola dall’ottobre 2007, finì in manette all’alba del 10 maggio scorso. Venne arrestato dagli uomini del Commissariato di Cesena dopo la denuncia da parte della vittima. Il giovane raccontò infatti agli investigatori che il religioso lo aveva avvicinato durante una festa in parrocchia e, sapendo che cercava lavoro, gli propose un impiego stagionale nei campi scuola estivi. Una prospettiva interessante per chi è disoccupato, tanto che il 22enne seguì senza sospetti il religioso nel suo studio dove gli venne mostrato il programma. E qui, con una scusa e la prospettiva lavorativa, il sacerdote lo convinse ad andare con lui nella sua stanza al primo piano della canonica. Appena entrati, sempre secondo l’accusa, il sacerdote tentò un approccio sessuale (respinto dal ragazzo) che presto però si trasformò in un attacco violento sfociato in un abuso sessuale completo.

Finito l’orrore il ragazzo, completamente sotto schock, raggiunse i parenti che pian piano lo convinsero a parlare. Ne uscì un racconto agghiacciante. Il sacerdote ammise subito che c’era stato un rapporto sessuale con la vittima ma si era trattato di un rapporto consenziente. Tesi però che gli inquirenti hanno mandato in frantumi non solo per la versione della vittima, ma soprattutto per i referti sanitari del Bufalini che, dopo aver visitato il giovane sia a livello fisico che psicologico, hanno riscontrato violenza sessuale e lesioni. L’episodio di quella notte ammutolì dal dolore l’intera comunità religiosa di Gambettola.

Ora per il prete si prospetta il protrarsi della detenzione cautelare nel carcere di Forlì fino al giorno del processo (ancora da decidersi), salvo eventualmente il sopraggiungere di fatti nuovi che consentissero di riesaminare la condizione processuale dell’indagato.

di Annamaria Senni

www.leggonline.it/articolo.php?id=40840

Edited by GalileoGalilei - 10/1/2010, 20:05
 
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www.romagnaoggi.it/forli/2010/1/8/148189/

Cesena: l'abuso sessuale costa 4 anni e mezzo al prete violentatore

* gennaio 2010 - 20.01 (Ultima Modifica: 08 gennaio 2010)

GAMBETTOLA - Condanna pesante a 4 anni e 6 mesi, quella che il giudice per l'udienza preliminare Luisa Del Bianco ha inflitto al prete boliviano di 28 anni che nel maggio scorso fu arrestato con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di un giovane di 22 anni, di origini siciliane. Il giudice ha accolto in pieno le tesi dell'accusa: la vittima fu violentata al termine di una veglia di preghiera, invitato in canonica con la scusa di un lavoro.



Quindi si sarebbe consumata la violenza. Qui il prete, vicario della parroco di Gambettola, ha tentato un primo approccio sessuale che, dopo il diniego del giovane, si è trasformato in un abuso sessuale, sfruttando lo stato di choc del 22enne, secondo l'accusa. Per l'episodio il pm Fabio Di Vizio ha chiesto quattro anni di carcere, ma il giudice ha deciso per quattro anni e mezzo. Il processo si è celebrato con rito abbreviato ed è terminato nella sera di venerdì. Il giudice ha deciso anche per una provvisionale di 106mila euro, un maxi-risarcimento civile che dovrà essere pagato dal prete. L'avvocato della difesa, Alberto Bricchi, ha già anticipato che la sentenza del tribunale di Forlì sarà appellata.



Notevole anche il risvolto giuridico del processo. A spiegarlo è l'avvocato della parte civile Chiodoni, secondo cui il giudice, con un'apposita ordinanza, avrebbe riconosciuto il diritto della vittima a rivalersi anche sulla diocesi di Cesena per i danni morali. Si tratterebbe di una novità nel campo giuridico italiano per questo tipo di reati. Tuttavia, si è trattato di un diritto riconosciuto in astratto, considerato che nella forma semplificata del processo con rito abbreviato non è possibile inserire responsabili civili aggiuntivi.

ABUSI SESSUALI IN CHIESA
FORLÌ, CONDANNATO PRETE

Don Alvaro Coca Tejada, boliviano di 27 anni, ex cappellano della parrocchia di Gambettola, è stato condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione dal Tribunale di Forlì, che lo ha riconosciuto colpevole di aver abusato sessualmente la sera del 9 maggio 2009 di un giovane di 22 anni attirato, in occasione di una festa in parrocchia, prima nello studio del sacerdote e poi nella sua camera da letto. È stato ritenuto decisivo il referto del pronto soccorso dell'ospedale Bufalini di Cesena: quel ragazzo aveva subito un abuso sessuale. In Tribunale, con rito abbreviato, il giudice Luisa Del Bianco ha accolto le richieste del pm Fabio di Vizio. L'ex cappellano, subito sospeso 'a divinis' dal vescovo, è stato condannato anche a pagare 106.000 euro alla parte civile: la vittima e l'associazione Papa Giovanni XXIII. Don Alvaro venne arrestato in canonica dalla polizia, mentre dormiva nella propria stanza, all'alba del 10 maggio. La ragione addotta per avvicinare il ragazzo era stata l'intenzione di parlare di un impegno estivo nei campi vacanza organizzati dalla parrocchia. Don Alvaro resterà nel carcere della Rocca di Forlì, da dove non è mai uscito dal giorno dell'arresto. L'avvocato della difesa, il cesenate Alberto Bricchi, attenderà le motivazioni della sentenza poi presenterà sicuramente ricorso in appello.



http://stage7.presstoday.com/_Standard/Articles/17276724

Resto del Carlino, Il (Cesena)
"Stupro, don Alvaro condannato a 54 mesi"

Data: 09/01/2010
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Cronaca Locale
VALLE DEL RUBICONE pag. 14
Stupro, don Alvaro condannato a 54 mesi
Violentò un giovane, decisivo il referto medico
IL REFERTO del pronto soccorso, è quello il documento decisivo. Quella la prova risultata fatale a don Alvaro Coca Tejada, 27 anni, originario della Bolivia, ex cappellano a Gambettola, condannato ieri sera in tribunale a Forlì a 4 anni e mezzo di reclusione per violenza sessuale ai danni di un ragazzo di 22 anni effettuata in parrocchia. Verdetto con rito abbreviato che ha contemplato una doppia riduzione di un terzo della pena: sia per la scelta del processo breve' incardinato allo stato degli atti senza ricorrere al dibattimeno pubblico, sia per le attenuanti generiche riconosciute all'imputato. Alla fine il giudice Del Bianco ha accolto le richieste del pm Fabio Di Vizio. Alla parte civile, ovvero l'associazione Papa Giovanni XXIII e la stessa vittima ( tutelate da Annalisa Chiodoni) andranno 106mila euro di risarcimento danni. Ora l'avvocato Alberto Bricchi che difende il giovane prete (che resta in carcere. Fu subito sospeso a divinis' dal vescovo) attende le motivazioni del verdetto per ricorrere in appello. NON si lascia andare a commenti, l'avvocato Bricchi. Ma il suo pensiero l'aveva già espresso nell'arringa difensiva, nell'aula a porte chiuse: don Alvaro per lui andava assolto perché non può essere presa per buona la sola voce di un ragazzo di vent'anni. I fatti sono della sera del 9 maggio 2009. Gambettola: durante una festa in parrocchia a un certo punto si vede un giovane scendere di corsa dalle scale, sconvolto. Più tardi dirà ai parenti d'essere stato stuprato da don Alvaro. Il referto del pronto soccorso è chiaro: sul corpo del ragazzo ci sono segni di un rapporto sessuale. All'alba del 10 maggio il sacerdote che da quel giorno non è più uscito dal carcere viene arrestato con l'accusa di violenza sessuale. TRE sono le perizie mediche che l'avvocato difensore ha prodotto per annullare quel referto dell'ospedale. Sostengono che la presenza delle ragadi principio su cui s'è basato il verbale medico per dare certa la violenza subita non è da sola indicativa di un eventuale stupro. Ma le parole del giovane (che soffrirebbe di alcuni disturbi psicofisici) sono state ritenute fin dall'inizio chiare. E così è stato anche ieri. Maurizio Burnacci

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Resto del Carlino, Il (Cesena)
"«Io ne sono convinto: don Alvaro è innocente»"

Data: 10/01/2010
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Cronaca Locale
CESENA PRIMO PIANO pag. 3
«Io ne sono convinto: don Alvaro è innocente»
L'avvocato Bricchi critica la condanna
IN CARCERE Don Alvaro Coca Tejada è detenuto a Forlì
DON ALVARO Coca Tejada, il sacerdote di origini boliviane che il primo aprile compirà 30 anni, ha pagato caro il suo poco ortodosso approccio con un giovane, il 9 maggio 2009, dopo una festa nella parrocchia di Gambettola, dove prestava servizio pastorale. Per il reato di violenza sessuale infatti è stato condannato nel tribunale di Forlì a quattro anni e mezzo di reclusione. Una condanna che sarebbe stata maggiore se non avesse affrontato il giudizio col rito abbreviato che riconosce automaticamente uno sconto di un terzo della pena. E' A DIR POCO infuriato Alberto Bricchi, l'avvocato difensore: «Sono scandalizzato da questa sentenza. E sono convinto che don Alvaro sia innocente. Perchè una cosa è la condotta sconveniente, soprattutto per un prete, un'altra è la violenza sessuale, un reato gravissimo che ritengo sia stato ingiustamente addebitato a don Alvaro. Ho cercato di dimostrare con perizie mediche e delineando le personalità dei protagonisti che il mio assistito è innocente. Ma il giudice s'è fidato ciecamente della versione della vittima piangente, di fronte ai medici del pronto soccorso, di essere stato violentato. Ma l'attendibilità di questa versione credo dovrebbe essere verificata più a fondo. Lo stesso dovrebbe essere della versione del mio assistito, che ha ammesso il rapporto omosessuale, ma ha sostenuto come il giovane siciliano era consenziente. Io credo che il giudice abbia preso un abbaglio e, appena depositerà la sentenza (s'è presa 15 giorni per farlo), ricorrerò in appello». L'AVVOCATO Bricchi è critico e formale, ma non sa trattenere il disappunto e, se non lo dice in maniera esplicita, lo fa capire: se si fosse trattato di una persona comune' e non di un sacerdote, forse non ci sarebbe stato l'arresto e la conseguente condanna. Don Alvaro intanto, da quel giorno passa le sue giornate in carcere a Forlì; sta male, è depresso e dimagrito. LA SENTENZA dell'altro ieri ha riaperto la ferita inferta a tutta la diocesi e in particolare alla parrocchia dove don Alvaro era cappellano, con in testa il parroco don Claudio Turci. Il vescovo Antonio Lanfranchi è addolorato e affida al suo ufficio stampa, Francesco Zanotti, questa dichiarazione: «Per noi è un dolore che si rinnova, un grandissimo dolore che segna tutta la comunità cristiana diocesana, che si sente essa stessa vittima di quanto accaduto. Dopo questa prima sentenza il procedimento giudiziario proseguirà, ma al di là di questo, il fatto addebitato a don Tejada rimane gravemente offensivo della dignità umana, del tutto contrario al vangelo e alla responsabilità di ogni sacerdote. Resta, ovviamente, il decreto di sospensione a divinis (don Alvaro per ora rimane sacerdote, ma non può officiare i sacramenti). Preghiamo affidando a Gesù Buon Pastore questo momento di sofferenza». Serafino Drudi ”çV 

http://stage7.presstoday.com/_Standard/Articles/17338305

Resto del Carlino, Il (Cesena)
"«Non siamo parte civile per don Alvaro»"

Data: 12/01/2010
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Cronaca Locale
VALLE DEL RUBICONE pag. 9
«Non siamo parte civile per don Alvaro»
RETTIFICA L'ASSOCIAZIONE PAPA GIOVANNI XXIII
PER LA VICENDA giudiziaria che ha visto coinvolto don Alvaro Coca Tejada, 29enne cappellano di Gambettola, condannato a 4 anni e mezzo per violenza sessuale per un episodio accaduto nella canonica di Gambettola il 9 maggio dell'anno scorso, registriamo un intervento dell'associazione Giovanni XXIII, che ha emesso una nota di rettifica. In quest'ultima vi si legge tra l'altro: «Riguardo alla notizia della condanna per violenza sessuale a carico di don Alvaro, vorremmo precisare che l'Associazione papa Giovanni XXIII non è assolutamente parte in causa di questo procedimento, nè si è costituita parte civile». Ci scusiamo con la comunità fondata da don Oreste Benzi e col suo attuale responsabile, Giovanni Ramonda per averla indebitamente chiamata in causa, anche se solo come "parte civile".

Edited by GalileoGalilei - 12/1/2010, 10:16
 
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