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Gli atei visti dai credenti, (e del cosiddetto 'confronto')

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Amphsicora
view post Posted on 7/7/2010, 09:53 by: Amphsicora




CITAZIONE
Non concordo che i preti siano più potenti che mai.

Ormai dominano solo potere materiale e non più coscienza.

I loro anatemi e le cazzate che sparano ogni giorno sui più disparati temi della vita non fanno presa più su nessuno. Sempre più ridicoli, si stanno rinchiudendo nel loro castello di ricchezze. Seminari e conventi vuoti sono lo specchio della secolarizzazione dell'Europa tutta.

Le scuole private cattoliche sono appena la metà di tutte le scuole private in Italia. Non sopravvalutiamoli.

Permettimi di risponderti. Se prendo un libro di storia e apro a caso un capitolo qualsivoglia riguardante la storia italiana, dal medioevo in poi, non c'è momento in cui il potere delle istituzioni della Chiesa si sia rapportato col numero effettivo dei credenti. Né ha fermato costoro dal formulare dogmi anche i più fantasiosi e improbabili. Se una spinta dal basso c'è stata, semmai, è proprio il viceversa. Ossia l'accoglimento delle posizioni più bizzarre, inizialmente magari con una certa ritrosia, poi a tamburo battente. Quindi possiamo dire che a loro del numero effettivo dei credenti, faccio un esempio, dell'immacolato concepimento o dell'effettiva transustanziazione del pane non è mai importato nulla né è mai stato considerato un ostacolo.

Quello che invece mi spinge a risponderti è questo. A fronte di uno schieramento nutrito di persone che non vorrebbero essere presi per il naso, le forze che comandano questo Paese lo spingono, apparentemente, su posizioni, uso un eufemismo, non rappresentative. Sicuramente non rappresentative. I loro anatemi, infatti, non è che non fanno presa sulla maggior parte delle persone. Non ne hanno mai fatta. Mai. A parte, però, un numero di esagitati che tu non consideri e che, sostanzialmente, vede madonne che piangono e cose così. Quando è stato il caso, come il divorzio o la pillola o l'interruzione della gravidanza, i numeri sono sempre stati contro questa presunzione.

Quante sono le scuole in Italia che insegnano il valore delle cose pubbliche, compresi i diritti e i doveri che sono essenziali per la vita della democrazia? Parlo di educazione civica fatta per formare cittadini consapevoli del valore enorme della democrazia. Questo bisognerebbe sottolineare. Perché altrimenti si fa lo stesso sbaglio dei prelati, e si guarda più all'apparenza che alla sostanza. Sopratutto non si vede che questa repubblica, e i suoi valori che erano già compromissori alla nascita, ha pochissimi difensori. E infatti oggi non è scomparsa l'ora di religione, ma l'educazione civica. Questa è la realtà.
 
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105 replies since 15/1/2009, 12:25   2106 views
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