Laici Libertari Anticlericali Forum

Pedofilia e abusi nei Legionari di Cristo. Le scuse della Congregazione "solo 27 preti pedofili", 60 anni di omertà sui crimini abominevoli di p. Maciel e del discepoli fatti passare come pochi casi isolati

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view post Posted on 26/7/2012, 04:19
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http://www.leggo.it/news/mondo/cile_alunna...ie/189606.shtml
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FOTOGALLERY : John O'Reilly

CILE, ALUNNA ABUSATA DA SACERDOTE :
"ERA LA GUIDA SPIRITUALE DELLA SCUOLA"


Mercoledì 25 Luglio 2012 - 21:12

SANTIAGO DEL CILE - È stato sospeso da uno dei più prestigiosi istituti scolastici di Santiago Del Cile, il Colegio Cumbres, per presunti abusi sessuali su un'alunna. Il sacerdote di origine irlandese John ÒReilly, appartenente ai Legionari di Cristo, è stato sospeso dalla sua attività come direttore spirituale in seguito alla denuncia della famiglia della giovane, che ha raccontato di molestie subite dal 2010 al 2012.

Lo ha reso noto la stessa scuola in un comunicato ai genitori degli allievi, precisando che il sacerdote si è detto innocente e pronto a collaborare con la giustizia. In merito, il quotidiano on line 'El Mostrador', rileva che il Colegio Cumbres, appartiene alla Congregazione dei Legionari di Cristo fondata dal messicano Marcial Maciel e che John ÒReilly è legato alle famiglie più ricche del Paese ed ha abituali contatti con l'establishment imprenditoriale. Da rilevare che la misura dell'istituto, situato in una zona residenziale di Santiago, avviene ad una sola settimana in cui la Procura della Repubblica ha avviato le indagini, sempre per presunti casi di pedofilia, in altre 48 scuole della stessa aerea della capitale. Per altro, solo due giorni prima, lo stesso presidente Sebastian Pinera ha annunciato una decina di misure per arginare i crescenti casi di abusi sessuali nei confronti di minorenni in tutto il Paese, situazione ritenuta da molti una sorta di piaga sociale.
 
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view post Posted on 6/12/2013, 21:40
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http://www.ilmondo.it/esteri/2013-12-06/us...li_374127.shtml

Usa, nove Legionari di Cristo colpevoli di abusi sessualiCongregazione ha pubblicato il risultato delle indagini interne
New York, 6 dic. Nove preti della congregazione cattolica dei Legionari di Cristo, su 35 sotto accusa, sono stati giudicati colpevoli, secondo il diritto canonico, di abusi sessuali contro minori. E' la stessa congregazione a darne notizia attraverso un comunicato. Tra questi c'è il suo fondatore, padre Marcel Maciel che ha dato vita al gruppo di cattolico in Messico nel 1941, già accusato di aver abusato di otto seminaristi e di esser il padre di un bambino. Padre Sylvester Heereman, l'attuale direttore, ha fatto sapere che le indagini interne hanno mostrato "una realtà dolorosa e orribile" e ha sottolineato il suo impegno nel combattere futuri abusi. Ha inoltre detto che due dei preti riconosciuti colpevoli sono già stati scomunicati mentre gli altri sette sono stati "sanzionati per l'intera durata del loro ministero". Padre Heereman non è stato in grado di dire se qualcuno sia stato giudicato anche da autorità civili. In molti casi, comunque, i crimini risalgono a decenni fa e potrebbero essere caduti in prescrizione. Tra i sacerdoti giudicati colpevoli c'è padre William Izquierdo, un ex insegnante del Connecticut, che tra il 1982 e il 1994 ha abusato di un novizio sotto la sua tutela. I Legionari non puniranno il prete, perché ormai ha 85 anni ed è in un avanzato stato di demenza senile. La notizia è arrivata appena dopo quella dal Vaticano sull'istituzione di una commissione speciale per proteggere i bambini e offrire cure pastorali alle vittime degli abusi.
 
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http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/201...ml?uuid=ABWd2tv

El Pais, arrestato un educatore dei Legionari di Cristo per avere abusato di un minore per sette anni

di Elysa Fazzino11 febbraio 2014
IN QUESTO ARTICOLO

Argomenti: Giustizia | Marcial Maciel | Santa Rosa | Onu | Santa Coloma de Gramenet | Barcellona | Sarrià



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Per sette anni, il sorvegliante di un club giovanile dei Legionari di Cristo, a Barcellona, ha abusato sessualmente di un minore che, all'inizio della vicenda, aveva 10 anni. Il pedofilo è stato arrestato in gennaio, dopo che la vittima – che ora ha 24 anni - ha avuto la forza di presentare denuncia. La vicenda è raccontata da El Pais.

Ogni giorno, finché il minore ha compiuto 18 anni ed è partito per l'estero, l'educatore lo sottoponeva a toccamenti, lo isolava dai suoi amici, si appartava con lui, esercitando un controllo sulla sua vita, al punto di accaparrarsi la maggior parte del suo tempo libero. L'accusato ha cinque anni più della vittima: quando la ‘persecuzione' cominciò, ne aveva 15, era minore anche lui.

La loro relazione, racconta El Pais, iniziò nel 1999, quando la vittima si iscrisse a un centro giovanile di attività extrascolastiche, il Puigmal a Sarrià, collegato al collegio che la congregazione ultraconservatrice dei Legionari di Cristo ha a Barcellona.

Il compito del sorvegliante, spiega una portavoce dei Legionari di Cristo, era di accompagnare i bambini, organizzare le attività e le gite del club. All'inizio, il sorvegliante si avvicinò al minore e suscitò "una grande amicizia", tanto che i genitori del bambino gli chiesero se potesse fare da babysitter a lui e agli altri fratelli. Ma col tempo la relazione cambiò e il sorvegliante cominciò ad abusare sessualmente del ragazzino. Andò avanti così per sette anni.

Compiuti i 18 anni, il giovane molestato scelse di andare all'estero a studiare, in parte per allontanarsi dal sorvegliante e dalla situazione di cui soffriva. La distanza gli ha permesso di prendere coscienza dell'accaduto e di fare il passo di denunciarlo. Prima s'è confidato con colui che era il suo direttore spirituale nella comunità. In seguito, il giovane e la sua famiglia hanno presentato denuncia alla polizia catalana. Il 22 gennaio il sorvegliante è stato arrestato e poi rimesso in libertà in attesa di essere convocato dal giudice.

La congregazione non denunciò i reati raccontati dalla vittima al suo direttore spirituale. "La famiglia non voleva: non lo facemmo per rispetto verso di loro", spiega la portavoce dei Legionari di Cristo. Ma aggiunge che oggi la congregazione agirebbe diversamente e, anche se la vittima non fosse d'accordo, denuncerebbe i fatti per evitare altri casi.

La settimana scorsa, un comitato dell'Onu ha denunciato che il Vaticano continua a coprire casi di pedofilia. Il giorno dopo l'uscita del rapporto, i Legionari hanno chiesto perdono per "i gravissimi e immorali abusi" del loro fondatore Marcial Maciel. È il secondo caso in una settimana di abusi sessuali in ambienti ecclesiali riferito dalla polizia catalana. Mercoledì scorso, gli agenti hanno arrestato un parroco della chiesa di Santa Rosa a Santa Coloma de Gramenet, accusato di toccamenti nei confronti di tre fratelli minori d'età, che facevano catechismo con il sacerdote.
 
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http://www.europaquotidiano.it/2014/07/24/...nari-di-cristo/

MASSIMO FAGGIOLI 24 LUGLIO 2014 STAMPA
Indagine sui Legionari di Cristo
Un libro di Franca Giansoldati su Marcial Maciel offre un contributo alla comprensione di come alcuni meccanismi istituzionali abbiano consentito al fondatore dei Legionari di passare indenne attraverso mezzo secolo di nefandezze
Indagine sui Legionari di Cristo

Nei vangeli sinottici c’è un episodio in cui Gesù scaccia uno “spirito immondo” da un uomo: lo spirito immondo di nome “Legione”. Alla luce dello scandalo emerso attorno al fondatore dei Legionari di Cristo, qualcuno ha voluto vedere una presenza demoniaca nella doppia e tripla vita del pedofilo e violentatore prete messicano Marcial Maciel. Ma il libro di Franca Giansoldati, Il demonio in Vaticano. I Legionari di Cristo e il caso Maciel (uscito di recente da Piemme) ricostruisce i fatti senza appellarsi a spiegazioni esorcistiche e fa nomi e cognomi.
cover legionari di Cristo
Giansoldati afferma correttamente che «quello legato alla storia di Maciel è e resta il più grande scandalo di abusi, corruzione e ambiguità emerso negli ultimi secoli di storia della Chiesa»: tanto più grave in quanto si collega allo scandalo degli abusi sessuali commessi dal clero, portati alla luce dal 2001 in poi.
La storia recente è nota, ma ha dei precedenti lontani: i dettagli sono ricondotti dal libro ad unità in un quadro allarmante. I giornali americani iniziano a pubblicare indagini puntuali sui misfatti del fondatore dei Legionari nel 1997, le prime prove emergono nel 2000, e l’indagine canonica formale inizia nel 2005 (al passaggio di pontificato tra Giovanni Paolo II e Benedetto XVI): ma i sospetti risalgono alla metà degli anni Cinquanta, e ancora prima, fin dal molto atipico itinerario di formazione del sacerdote messicano.
Padre Maciel, di cui si scopre la storia di unioni con due donne diverse e di violenze sessuali (sui figli naturali come sui figli spirituali, membri della Legione), nel 2006 viene “graziato” dal Vaticano: non viene processato a causa dell’età avanzata, viene relegato in un istituto religioso e muore all’inizio del 2008 in una clinica americana, senza aver mai dato segnali di pentimento.
Giansoldati efficacemente ricorda che ancora nel 2004, quando già si sapevano i contorni della sua storia personale e della Legione (incapace di fare chiarezza sul proprio fondatore anche quando formalmente investigata dal Vaticano), vi furono pubbliche e fastose celebrazioni dedicate a Maciel in quella Roma in cui alcuni cardinali e vescovi erano, se non al corrente dell’abisso di violenze e di menzogne, certamente informati delle molte e ricorrenti accuse mosse a quel prete dall’istinto imprenditoriale.
L’elenco di indagini a cui Maciel sopravvisse è impressionante: inizia con le accuse di tossicodipendenza negli anni cinquanta. Nel 1956 l’investigatore mandato da Roma, Ballestrero, allora superiore generale dei Carmelitani, non riuscì a penetrare il muro di gomma dei legionari.
Contrariamente allo scandalo mondiale degli abusi commessi da membri del clero, per cui è difficile individuare responsabilità precise in Vaticano, il caso dei Legionari è diverso in quanto è rintracciabile la ragnatela di protezioni e di connivenze costruita da Maciel in Messico, nei centri dei Legionari di Cristo in tutto il mondo, ma specialmente a Roma. La Roma di Giovanni Paolo II specialmente: l’intreccio tra l’anticomunismo del papa polacco e la lotta alla teologia della liberazione in America Latina portò a Maciel un capitale immenso di simpatie e coperture.
L’autrice del libro non rinuncia, in un paio di pagine che altrove provocherebbero un terremoto istituzionale, a fare una lista dei cardinali che protessero Maciel, vedendo nelle accuse contro di lui il fumus persecutionis: Sodano, Rodè, Sandri, Rylko, Norberto Carrera, fino a Bertone (che nel 2003, cioè anni dopo l’emergere delle prime prove, firmò la prefazione al libro-intervista di Maciel). Ma è soprattutto Giovanni Paolo II ad emergere come il papa che venne raggirato da Marcial Maciel, grazie anche alla insipienza del suo entourage.
Il libro di Giansoldati è non un libro di storia criminale del cattolicesimo, né la biografia di una personalità dai tratti diabolici, ma un contributo alla comprensione di come alcuni meccanismi istituzionali, profondamente distorti nella e dalla storia della chiesa wojtyliana, abbiano consentito al fondatore dei Legionari di passare indenne attraverso mezzo secolo di nefandezze.
La Legione è ora commissariata dal Vaticano: per un ordine religioso-movimento sopravvivere alla scoperta dei crimini commessi dal fondatore solo pochi anni prima è una sfida durissima e inedita anche nella lunga storia della chiesa cattolica. Ma sopprimere la Legione di Cristo (che ha anche un braccio per i membri laici, il Regnum Christi) non è all’ordine del giorno della chiesa cattolica oggi: troppo grande, troppo diffuso, troppo ricco per poterlo archiviare nella lista degli ordini soppressi. Già alla fine del seicento la soppressione dei “conventini” fu difficilissima per il papato, e i Legionari di Cristo non sono certo un “conventino”.
@MassimoFaggioli
 
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view post Posted on 17/10/2014, 05:48
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http://www.unionesarda.it/articolo/notizie...a-3-391142.html

"Ti do le caramelle se non dici nulla"
Prete accusato di abusi su una bimba
"Ti do le caramelle se non dici nulla" Prete accusato di abusi su una bimba O'Reilly in tribunale Articoli Correlati Lucca: parroco denunciato per pedofilia


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Cile: John O'Reilly, sacerdote dei Legionari di Cristo, rischia 10 anni di carcere per violenza sessuale su minore.

John O'Reilly, rappresentante in Cile dei Legionari di Cristo, è stato dichiarato colpevole di aver commesso ripetuti abusi sessuali su una bambina di 5 anni che frequentava una scuola nella quale il sacerdote lavorava come consigliere spirituale. L'accusa ha chiesto 10 anni di carcere, ma i giudici ratificheranno la pena solamente a novembre. Secondo quanto accertato dall'inchiesta, monsignor O'Reilly, 68 anni, ha palpeggiato la bambina in molte occasioni, dal 2010 al 2012, dopo essersi appartato con lei in un ufficio del Colegio Cumbres, convincendola a sopportare gli abusi con caramelle e promesse riguardanti la scuola. E' stata la stessa bambina a denunciare il comportamento del sacerdote a una psicologa della scuola, che ha subito allertato la madre dell'allieva, che era già preoccupata dal rapporto "troppo vicino" fra sua figlia e il religioso.

Giovedì 16 ottobre 2014 14:11
 
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view post Posted on 29/10/2015, 12:11
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La multinazionale pedofila salvata dalle pene dell'inferno, ma non dalle maledizioni delle vittime

maciel

http://roma.diariodelweb.it/roma/articolo/...20151028_359991

Il Papa concede l'indulgenza plenaria ai Legionari di Cristo
In vista dell'anno santo della misericordia Papa Francesco risponde alla richiesta del Regnum Christi
SPECIALE Giubileo universale Chiesa Cattolica
Cantone: A Roma mancano le sinergie per replicare il modello dell'Expo di Milano
REDAZIONE (AUG) mercoledì 28 ottobre 2015 - 13:13

ROMA - Papa Francesco ha concesso l'indulgenza plenaria, in forma di Giubileo, ai Legionari di Cristo e a tutti i membri del Movimento Regnum Christi, in occasione del 75esimo anniversario della fondazione. Questo Giubileo si concluderà nella Solennità del Sacro Cuore dell'anno 2016.

Indulgenza plenaria per i Legionari
La Penitenzieria Apostolica della Santa Sede ha emesso un decreto, firmato dal Penitenziere maggiore, il card. Mauro Piacenza, in risposta alla richiesta del direttore generale del Regnum Christi e della Legione di Cristo, padre Eduardo Robles Gil. I Legionari e i membri del Regnum Christi potranno guadagnare l'indulgenza plenaria nella solennità di Cristo Re del 2015 e nella solennità del Sacro Cuore del 2016, se rinnovano, per devozioni, gli impegni che li legano al Movimento o alla Legione e se pregano per la fedeltà della loro patria alla vocazione cristiana, per le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata e per la difesa della famiglia.

Cos'è il Regnum Christi
Fondati dal sacerdote messicano Marcial Maciel, accertato pedofilo, i Legionari di Cristo sono stati commissariati da Benedetto XVI e ora vivono una seconda vita. In una lettera inviata a tutti i membri, padre Robles-Gil, scrive: «Vi incoraggio ad approfittare di questa grazia che il Santo Padre ci concede, e a rinnovare la nostra gratitudine al Signore, per il dono del Movimento e per incrementare il nostro desiderio di essere apostoli e testimoni credibili del Regno di Gesù Cristo». Il Regnum Christi è un movimento di apostolato formato dalla Congregazione di diritto pontificio dei Legionari di Cristo e da laici, laici consacrati e sacerdoti diocesani. (Fonte Askanews)

http://vaticaninsider.lastampa.it/news/det...e-cristo-44300/

28/10/2015
Francesco concede l’indulgenza plenaria ai Legionari di Cristo

Un gruppo di Legionari di Cristo
UN GRUPPO DI LEGIONARI DI CRISTO
Per il 75esimo anniversario della fondazione potranno guadagnarla nella solennità di Cristo Re del 2015 e nella solennità del Sacro Cuore del 2016 se rinnovano gli impegni che li legano al Movimento e se pregano per la famiglia e per le vocazioni al sacerdozio

REDAZIONE
ROMA

Papa Francesco ha concesso l'indulgenza plenaria, in forma di Giubileo, ai Legionari di Cristo e a tutti i membri del Movimento Regnum Christi, in occasione del 75/mo anniversario della fondazione. Questo Giubileo, informa la Radio Vaticana, si concluderà nella Solennità del Sacro Cuore dell'anno 2016.


La Penitenzieria Apostolica della Santa Sede ha emesso un decreto, firmato dal penitenziere maggiore, il card. Mauro Piacenza, in risposta alla richiesta del direttore generale del Regnum Christi e della Legione di Cristo, padre Eduardo Robles Gil.


I Legionari e i membri del Regnum Christi potranno guadagnare l'indulgenza plenaria nella solennità di Cristo Re del 2015 e nella solennità del Sacro Cuore del 2016, se rinnovano, per devozioni, gli impegni che li legano al Movimento o alla Legione e se pregano per la fedeltà della loro patria alla vocazione cristiana, per le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata e per la difesa della famiglia.


In una lettera inviata a tutti i membri, padre Robles-Gil, scrive: «Vi incoraggio ad approfittare di questa grazia che il Santo Padre ci concede, e a rinnovare la nostra gratitudine al Signore, per il dono del Movimento e per incrementare il nostro desiderio di essere apostoli e testimoni credibili del Regno di Gesù Cristo».

I Legionari di Cristo e il movimento d'apostolato laicale Regnum Christi, sottoposti negli anni scorsi a due visite apostoliche, sono stati segnati dal grave scandalo legato al fondatore, il messicano padre Marcial Maciel Degollado, morto negli Stati Uniti nel 2008 a 88 anni, sospeso dal ministero pubblico nel 2006 dopo una lunga indagine canonica per gli abusi sessuali su seminaristi della sua congregazione. Maciel, di cui è emersa anche la tossicodipendenza, avrebbe condotto per decenni una doppia o tripla vita, con figli avuti da diverse donne.
 
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view post Posted on 25/11/2015, 06:42
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Le ordinazioni sacerdotali dei Legionari
2005: 27
2006: 55
2007: 48
2008: 49
2009: 59
2010: 61
2011: 49
2012: 44
2013: 31
2014: 35
2015: 44

Edited by GalileoGalilei - 9/12/2015, 12:45
 
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2016
I candidati al sacerdozio avevano un’età tra i 27 e i 42 anni. Hanno trascorso una media di dodici anni di studio, di apostolato e di missione, dal giorno del loro ingresso in uno dei noviziati della Legione di Cristo.
Provengono da dieci Paesi: Italia (3), Spagna (9), Germania (1), Irlanda (1), Messico (22), Stati Uniti (12), Canada (3), Brasile (2), Cile (1) e Venezuela (1).

Edited by pincopallino2 - 8/10/2017, 22:41
 
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Novara. Abusi in seminario minore ed estorsione. Cassazione rigetta arresto di ex prete messicano, "Non più pericoloso, ha confessato, s'è spretato". Legionari di Cristo lo nascondono all'estero e chiudono il seminario


Abusi nel seminario minore di Gozzano (NO)

www.pressreader.com/italy/corriere...281496454850665

http://archiviostorico.corriere.it/2015/ma...3b936981d.shtml
Corriere della Sera (Milano) 8 maggio 2015
di Luigi Ferrarella [email protected]

Abusi in seminario, l'inchiesta segreta
Indagini da 2 anni sui Legionari di Cristo. Il gip boccia l?arresto del sacerdote

Abusi sessuali in seminario: a Milano un'inchiesta segreta sta scandagliando il mondo dei Legionari di Cristo, istituto religioso maschile di diritto pontificio. L'indagine affiora perché il procuratore aggiunto e capo del pool reati sessuali Piero Forno, e la sua pm Lucia Minutella, hanno infine scelto di chiedere al gip l'arresto del sacerdote più sospettato per abusi su tre ospiti di un seminario vicino Novara, un messicano di cui allo stato è incerto anche il Paese nel quale la confraternita lo ha trasferito. Ma la richiesta dei pm è stata respinta dal gip Roberto Arnaldi, il quale ha rilevato il troppo tempo - ai fini dell'attualità delle esigenze cautelari - passato sia dai fatti (2006-2008), sia anche dall'inizio dell'indagine, risalente a circa 2 anni fa. Inchiesta peraltro sfaccettata, che nei mesi scorsi ha visto i pm svolgere delicate perquisizioni nella Roma ecclesiastica e anche a carico di un avvocato, nonché formulare rogatorie internazionali. Sullo sfondo resta infatti l'innesco dell'indagine: l'estorsione ipotizzata a carico degli emissari della congregazione che nell'ottobre 2013 avrebbero minacciato ai genitori di uno dei ragazzi abusati la perdita del diritto a 15.000 euro di risarcimento nel caso in cui non avessero negato qualunque abuso in seminario e attribuito invece il disagio del figlio ad una versione alternativa accuratamente dettata, addirittura accusando di calunnia lo psicologo che lo curava.

Ferrarella Luigi

Pagina 01
(08 maggio 2015)

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https://apostolicagozzano.wordpress.com/20...imo-nuovo-anno/
Un ultimo nuovo anno
1 GENNAIO 2016 / ANDREPLAT
Carissimi amici,
come molto probabilmente saprete questo anno sarà l’ultimo per il Centro Vocazionale di Gozzano (Legionari di Cristo). Noi seminaristi non ci facciamo però influenzare da ciò e vogliamo continuare a vivere la nostra scelta, la nostra chiamata fino alla fine, vogliamo continuare a rispondere “si” al Signore che ci ha chiesto tanto, ma ci ha donato di più (se poi ci ripensiamo possiamo anche affermare: il Signore ci ha sempre chiesto indietro ciò che Lui stesso ci aveva donato. Ma perché? Per darci qualcosa di più bello: Gesù nei nostri cuori!).

Come si suole fare all’inizio di ogni nuovo anno vogliamo anche noi esprimere i nostri propositi, le nostre ambizioni, i nostri progetti. La prima cosa (essenziale!) che vogliamo chiedere è la seguente: “Signore, non lasciarmi, non abbandonarmi!” (Sal 27). Accompagnami lungo questo cammino, aiutami a raddrizzare le tue vie, le vie che mi portano a te (o che ti portano a me!).

“Signore Gesù, fa che non ti perda mai di vista!”. Vogliamo che tutto ciò che faremo, che diremo, che penseremo abbia come criterio, centro e modello il Signore nostro Gesù Cristo. Noi che abbiamo avuto la grazia di conoscerlo, di amarlo, lo vogliamo seguire con tutto il nostro essere per quanto ci è possibile.



Animati da questo spirito e da molto altro ancora, auguriamo a tutti voi un buon inizio per questo nuovo anno. Il Signore vi doni ciò di cui abbiate bisogno, tutto ciò che chiederete con fede.

In conclusione, cari amici, chiediamo le vostre preghiere per la nostra perseveranza e per la generosità alla chiamata del Signore.

VTR!

https://apostolicagozzano.wordpress.com/20...9/chiusura-cvg/
Chiusura CVG
9 LUGLIO 2016 / ANDREPLAT
Carissimi,

è arrivato il momento di salutarvi.

Il 10 luglio il Centro Vocazionale di Gozzano terminerà il suo incarico.

Affidiamo al Signore questa situazione, le persone che sono passate di qui in questi anni e le loro vocazioni.

Il Signore vi accompagni sempre.

www.lastampa.it/2016/09/22/edizioni...9WJ/pagina.html

Meno vocazioni nei Legionari, addio seminario a Gozzano
Chiude dopo 20 anni. I costi della struttura sono troppo alti: i novizi andranno in Spagna

Il seminario dei Legionari di Cristo a Gozzano

22/09/2016
MARCELLO GIORDANI
GOZZANO
Chiude dopo oltre vent’anni di attività il Seminario dei Legionari di Cristo a Gozzano, il maggiore centro vocazionale dell’ordine in Italia, dove si sono formati decine di sacerdoti provenienti da tutto il mondo. La chiusura è dovuta alla forte diminuzione delle vocazioni, che rende troppo onerosa la gestione della sede gozzanese.

Decisione già presa
La decisione è stata comunicata dal direttore territoriale per l’Italia, il messicano padre Manuel Álvarez Vorrath, in una lettera inviata all’ordine. Padre Manuel ricorda che la struttura di Gozzano è molto grande e costosa, dovrebbe ospitare molti novizi, che però sono in forte diminuzione. Il Centro vocazionale è stato già chiuso, non ci sono vocazioni dalla Francia e per l’anno scolastico 2016-2017 ci sarebbero solo quattro, cinque giovani italiani per il primo anno e nessuno per il secondo; per questo i novizi italiani frequenteranno il primo anno non a Gozzano ma in Spagna, a Salamanca. La casa di Gozzano verrà chiusa e per il 2017-2018 verrà istituita una sede provvisoria a Roma. Verrà poi individuata una nuova sede per il noviziato in Italia.

L’immobile alla Diocesi
I sacerdoti dell’ordine che risiedono a Gozzano riceveranno una missione sul territorio. L’immobile verrà restituito alla Diocesi di Novara. «In questo momento - scrive padre Manuel - è importante dare la priorità alla cura dei nostri sacerdoti e delle consacrate, più che agli immobili, anche se la scelta ci rattrista per l’affetto che ci lega a questa casa». I Legionari di Cristo sono stati una presenza importante per Gozzano e il parroco don Enzo Sala ha organizzato un saluto mercoledì 28, alle 18, nella chiesa di Santa Marta. «Desideriamo salutare i padri in modo semplice - dice don Enzo - esprimendo loro gratitudine e amicizia per avere condiviso con la nostra comunità momenti significativi».

https://personaedanno.it/index.php?option=...se=12&anno=2016

11/12/16
Religioso accusato di abusi su giovani seminaristi, ma non ci sono concrete e attuali esigenze cautelari - Cass. pen. 51697/16 – Annalisa Gasparre


Gasparre Annalisa
Al responsabile di un seminario venivano contestati abusi su giovani seminaristi: convergenti le accuse con la confessione resa dal religioso: tuttavia, non è necessaria la custodia cautelare in carcere quale misura cautelare.

A fronte di un compendio indiziario caratterizzato dai gravi indizi di colpevoelzza, veniva chiesta la misura cautelare. Tuttavia, secondo i giudici sarebbero carenti le esigenze cautelari: non vi sarebbe rischio di inquinamento probatorio né pericolo di fuga o di recidiva. In particolare, non ci sarebbe pericolo di reiterare i fatti delittuosi perché le condotte contestate risalgono al periodo 2006-2010, nel 2008 il religioso si è allontanato dall’Italia e nel 2013 è stato ridotto allo stato laicale, così essendo impedito a frequentare seminari ed entrare in contatto con i giovani seminaristi. È da escludersi, pertanto, la concretezza e l’attualità del pericolo di reiterazione di condotte analoghe, attesa la risalenza nel tempo delle stesse, l’allontanamento dall’Italia, la confessione resa e la riduzione allo stato laicale.

Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 29 settembre – 5 dicembre 2016, n. 51697 – Presidente Fiale – Relatore Gai

Considerato in diritto

4. Il ricorso dei Pubblico Ministero è manifestamente infondato, in quanto propone censure di merito ed è diretto a richiedere una rivalutazione delle circostanze, di fatto, poste a base del provvedimento impugnato, non consentita in questa sede.

S. Va preliminarmente ricordato che costituisce principio consolidato e più volte affermato dalla Corte di cassazione, quello per cui, in tema di impugnazione delle misure cautelari personali, il ricorso per cassazione è ammissibile soltanto se denuncia la violazione di specifiche norme di legge, ovvero la manifesta illogicità della motivazione del provvedimento secondo i canoni della logica ed i principi di diritto, ma non anche quando propone censure che riguardino la ricostruzione dei fatti ovvero si risolvano in una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal Giudice di merito (Sez. 6, n. 11194 dell'8/3/2012, Lupo, Rv. 252178; Sez. 5, n. 46124 dell'8/10/2008, Pagliaro, Rv. 241997).

6. Nel caso in esame, nessuna delle due evenienze - violazione di legge e vizio di motivazione, rilevante ex art. 606 comma 1 lett. e) cod.proc.pen. come sopra evidenziato- , si è verificata a fronte di una motivazione del Tribunale che ha diffusamente, adeguatamente e logicamente argomentato, in aderenza al dato probatorio, l'assenza dei presupposti di cui all'art. 274 cod.proc.pen.
L'ordinanza impugnata ha fatto corretta applicazione dei principi affermati dalla giurisprudenza di legittimità in materia di esigenze cautelari, escludendo, in primo luogo, la concretezza e l'attualità del pericolo di reiterazione di analoghe condotte criminose, attesa la risalenza nel tempo delle condotte (anni 20062010), l'allontanamento dall'Italia dal 2008, la confessione resa nel 2012 e, per finire, la riduzione allo stato laicale del 2013, circostanze che il Tribunale ha valutato congiuntamente per escludere la concretezza ed attualità. Motivazione immune da rilievi di illogicità e corretta sul piano del diritto (Sez. 4, n. 5700 del 02/02/2016, Mandrillo, Rv. 265949; Sez. 3, n. 15925 dei 18/12/2015 Macri, Rv. 266829; Sez. 5, n. 43083 del 24/09/2015, Maio, Rv. 264902). A fronte di siffatta motivazione il P.M., non senza evocare censura di fatto, con ampi richiamai agli atti di P.G. e riportando nel corpo del ricorso stralci di parte di atti processuali, richiede una diversa valutazione i dette circostanze non consentita in questa sede a fronte di un apparato ri e che non presenta profili di illogicità.

Conclusivamente ritiene, il Collegio, che il provvedimento impugnato si sia attenuto ai principi giurisprudenziali, espressi all'indomani dell'entrata in vigore della modifica apportata dalla legge 16 aprile 2015, n. 47, all'art. 274 lett. c) cod. proc. pen. secondo cui, attraverso l'espressa previsione dei requisito dell'attualità del pericolo di reiterazione del reato, in aggiunta a quello della concretezza, è ora normativamente richiesto che l'attualità del pericolo sia specificamente valutata dal giudice, avendo riguardo alla sopravvivenza del pericolo di recidiva al momento della adozione della misura, in relazione al tempo trascorso dal fatto contestato ed alle peculiarità della vicenda cautelare e che lo abbia escluso, il pericolo di recidiva, con motivazione che non presenta profili di illogicità/contraddittorietà sindacabili in questa sede.

Quando al pericolo di inquinamento probatorio, escluso dal Tribunale di Milano in considerazione del fatto che gli approcci tesi a ottenere la ritrattazione non provenivano dall'indagato, il P.M. si limita, in modo del tutto apodittico, ad affermare che il XXXXX non poteva ritenersi estraneo alle condotte, poste in essere dagli appartenenti alla Congregazione dei Legionari, volte ad indurre alla ritrattazione delle dichiarazioni rese dai testimoni. Il motivo è, all'evidenza, del tutto generico e, dunque, inammissibile.

Parimenti, generica, apodittica è l'affermazione secondo cui l'allontanamento dall'Italia dell'indagato, dopo aver commesso gli abusi perché indotto dai suoi superiori, sarebbe elemento fondante il pericolo di fuga.

Il ricorso dei Pubblico Ministero va, pertanto, dichiarato inammissibile in condivisione con le conclusione formulate in udienza dal Procuratore generale.

P.Q.M.



Dichiara inammissibile il ricorso dei Pubblico Ministero.

Edited by pincopallino2 - 8/10/2017, 17:01
 
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http://you-ng.it/blog/analisi/legionari-cr...papa-bergoglio/

Legionari di Cristo. La campagna di arruolamento di Papa Bergoglio.
10 dicembre , scritto da Loredana de Michelis

Loredana de Michelis

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Roma, Dicembre 2015. Manca poco all’inizio del Giubileo straordinario. Per le strade del centro non c’è molta polizia ma oramai tutti sono convinti che ci sia, e se un vigile compare alla Fontana di Trevi, dove i selfisti spintonano per “togliere la gente dallo sfondo della loro foto”, tutti gridano al colpo di stato militare. A Piazza di Spagna le guardie dell’ambasciata spagnola, con la loro solita Jeep, sono sufficienti per scatenare brividi di persecuzione tra i clienti in fila davanti alla vetrina di Moncler.
Nessuno sembra accorgersi invece della Legione, che si aggira numerosa, più numerosa di qualunque altro esercito.
Sono ragazzi giovanissimi, vestiti di nero: hanno i capelli corti, occhi sognanti e sono tutti stranieri. Si muovono a gruppetti trasportando pesanti croci di legno e ti chiedono gentilmente se hai voglia di scrivere una preghiera sul loro blocco di post-it, e di appiccicarla alla croce. Puoi farti un selfie, è gratis: mica sono quei braccini corti dei finti centurioni. prete
Alcuni di loro arrivano dal Sud America ma molti altri, stranamente, arrivano dagli Stati Uniti, anche se non certo da New York. Ti sorridono composti in attesa di domande, e la più frequente – dato l’accento straniero, gli occhi chiari e l’assenza di simboli religiosi sul vestiario – è: “Siete di quelle chiese là, i protestanti?” Effettivamente, il modus operandi sembrerebbe quello.
Nossignore, sono i Legionari di Cristo. Hanno studiato italiano all’estero e ora hanno risposto alla chiamata entrando in forze a Roma, “una città così incredibile e spiritualmente potente”, che fanno ancora fatica a guardarla senza che gli giri la testa. Raccontano che saranno presto inviati all’estero, dove non si sa, e mentre lo dicono si girano verso l’orizzonte e sorridono ma poi tornano a sprofondare lo sguardo nella tua vecchia anima rattrappita. Sono tutti belli, pallidi, magri e nutriti a sandwich e aranciata da un furgone parcheggiato sui gradini di una chiesa delle retrovie.
A Piazza Santa Barbara ci sono 10 metri quadri di moquette sul selciato e una rete tirata nel mezzo: “Sfida il prete a pallone, vinci una preghiera”. Altri giovani preti, coi capelli scuri e lucidi dei sudamericani, ti mostrano che la classe calcistica di certe nazioni non è acqua e avere la gonna lunga non fa la differenza, se sai giocare di testa e scatti come un monello delle favelas.
pretiDopo un po’ che guardi questo insolito spettacolo, cominci ad accorgerti che la musica non è quella tipica delle piazzette piene di bar e campanelle e neppure qualcosa di simile a Tu scendi dalle stelle: pare piuttosto James Taylor.
Il suono è ottimo e viene fuori da un Marshall alto un metro piazzato sugli scalini della chiesa, che ha la porta aperta, ma l’interno sembra immerso nel buio più totale. Sotto il Marshall, a ogni gradino, scatole di gadget in omaggio, crocifissini, medagliette di madonne e bigliettini che dicono: “Why not priest? Perché non prete?” La frase in inglese è scritta per prima.
Entrando nella chiesetta di Santa Barbara si sprofonda nella penombra e non si vede neppure un affresco, spiacente per i turisti dell’estetica. L’unica luce proviene dai lumini che sono disposti a terra a formare una croce, sufficienti a lasciare intravedere un banco informazioni con un giovane prete solerte, la band dal vivo composta da un tastierista e un chitarrista americani – di talento divino e tonaca regolamentare – e decine di fedeli con gli occhi chiusi, alcuni sdraiati sulle panche in totale relax. Il clima hippy da fuoco sulla spiaggia è così forte, che non so più se l’odore che c’è nell’aria è quello dell’incenso.



Se questo è il nuovo marketing di Papa Bergoglio, credo che abbia fatto centro: nonostante sia l’ora dell’aperitivo, la piccola chiesa è piena di gente giovane, di ogni razza, e fuori c’è la fila di bambini che aspettano di giocare a pallone. Dispiegare il talento di questi giovani preti sembra un’idea finalmente spirituale nel vero senso della parola e fare un proselitismo più vicino alla mentalità della gente è giusto: c’è da chiedersi piuttosto perché sia stato fatto solo adesso.
C’è da chiederselo sul serio. Perché, al di là dei commenti compiaciuti dei locali (“Se je ‘a fano a moralizà sta Roma ‘ndemoniata, mejo!”) ci sono alcune cose che mancano e altre che sono di una presenza persistente, e il tutto fa pensare a una strategia stratiforme, dettagliata e per nulla semplice. È quasi Natale: dove sono le foto dei bambini dell’Africa, dei malati, dei migranti e delle Missioni? Perché questa scelta musicale e questa atmosfera country in un Paese che di country non ha nulla, ma avrebbe cori di grande livello e locations che lasciano tutto il mondo a bocca aperta? Perché non usarle? L’unico messaggio visibile, a parte la gigantografia del Papa davanti alla quale puoi farti il selfie, è un foglietto con sopra una domanda: “Perché non prete?”

Così penso che sarà anche Natale, welcome ai turisti e bella l’Italia, ma siamo in guerra, una guerra di potere, e come in tutte le guerre si passa dal simbolismo della beata conservazione agli slogan immediati dell’entusiasmo e della conquista, e alla chiamata alle armi con gran parate di luci e di proclami. I nuovi Legionari di Cristo non arrivano dall’Italia, ma da posti dove le forze sono fresche e prive di contraddizioni, dove c’è ancora una cultura di fedeltà robusta e sogni spessi.
Cosa vogliono i giovani di ogni dove, persino quelli occidentali che corrono verso trincee mortali di cui non sanno nulla? Forse essere eroi, forse essere accettati. Forse, come sempre è stato, camminare in cima al mondo, in qualche modo.
Ebbene: questo è il filmato che si apre sulla prima pagina del sito italiano di WHY NOT PRIEST : colonna sonora dei Coldplay, titolo tradotto soltanto in spagnolo. Poche tonache, molti zaini. Niente scene di luoghi poveri del mondo: c’è un gatto, che oramai non può più mancare, e poi tanto viaggiare, nuotate & barbecue.
I nuovi Legionari di Cristo arrivano al galoppo dai film americani e sono dei Cowboys.
Buffo? Dipende: i Cowboys si distinguono per la loro spavalederia, l’ambiente esclusivamente maschile e l’atteggiamento dichiaratamente omofobico. Hanno una storica passione per i cavalli, sbandierano le loro armi (che in questo caso saranno chitarre) e vivono all’aperto in lande brucianti, deserte e ventose.
Forse è il caso di allentare lo snobismo intriso di rigidità e guardare le cose senza avere troppa fretta di farsi un’opinione, a favore o contro che sia. Papa Bergoglio, in ogni caso, passerà alla Storia.
 
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Prete pedofilo legionario Irlandese condannato in Cile
Dopo quasi due anni il Vaticano inizia l'inchiesta


www.bbc.com/mundo/noticias/2014/11/..._millonarios_ch

John O'Reilly, el legionario irlandés condenado en Chile por abusar de una menor
Constanza Hola Chamy
BBC Mundo
11 noviembre 2014

Con un rosario en la mano y las fotos de nueve niñas del colegio del que fue capellán muertas en un accidente, el sacerdote John O'Reilly escuchó el veredicto: culpable.
De origen irlandés, el religioso de los Legionarios de Cristo era declarado culpable en Chile de abusar sexualmente de una menor alumna de la escuela de la cual era director espiritual mientras la niña tenía entre 4 y 6 años.
El veredicto, dado a conocer en octubre, fue un balde de agua fría no sólo para su congregación, sino para muchos de los principales empresarios y políticos chilenos, de quienes O'Reilly se había convertido en guía espiritual y amigo.
Este martes se conoció la sentencia: cuatro años y un día de presidio menor en su grado máximo, con el beneficio de libertad vigilada.
Sin embargo ni el fallo ni la sentencia hicieron que sus cercanos dejaran de defenderlo.
"Tendría que ser un loco para haber hecho aquello de lo que lo están acusando. No me cabe en la mente", le dice a BBC Mundo Andrés Amenábar, arquitecto miembro del Regnum Christi –movimiento apostólico de los Legionarios-, que conoce a John O’Reilly desde su llegada a Chile.
El sacerdote de los empresarios
John O’Reilly ha pasado los últimos 30 años en Chile. En 2008 el Congreso le otorgó la nacionalidad por gracia, iniciativa fomentada por sus cercanos en posiciones de poder.
Según medios locales, a petición suya, un empresario donó US$1 millón a la universidad ligada a los legionarios en Chile.
Y otro le cedió a los Legionarios de Cristo un terreno que abarca un cerro completo en el sector oriente de la capital chilena, Santiago, el más caro de la ciudad.
En un perfil del sacerdote escrito para el diario El Mercurio en 2002, la periodista Ximena Pérez Villamil asegura que O'Reilly recibió regalos como automóviles y ropas por parte de sus discípulos espirituales.
"Trabajo con empresarios y es bueno saber lo que está pasando", aseguró el sacerdote en el mismo reportaje.
A pesar de que las cifras de la Legión son guardadas con sigilo, varios exlegionarios consultados por BBC Mundo reconocen que O’Reilly se convirtió en uno de los principales recaudadores de la congregación.
De las vacas a la élite
Pero el padre John, como le dicen sus fieles, no nació en cuna de oro, sino en un caserío rural en el condado de Meath, al noroeste de la capital irlandesa, Dublín.
Su padre cuidaba gallinas, vacas y cosechaba trigo mientras su madre se dedicaba a las labores del hogar.
Cuando tenía un año, el pequeño John se fue a vivir con los abuelos.
No hablaba de su pasado (con sus pares legionarios). No contaba que venía de la clase trabajadora. No le gustaba la pobreza, siempre apuntó a los ricos
Glenn Favre, exlegionario que conoció a O'Reilly
A los 12 años fue enviado a Dublín a estudiar en un colegio de los Christian Brothers (los Hermanos Cristianos), una congregación que se ha visto involucrada en escándalos por prácticas abusivas y castigos físicos a los alumnos.
"No hablaba de su pasado (con sus pares legionarios). No contaba que venía de la clase trabajadora. No le gustaba la pobreza, siempre apuntó a los ricos", le dice a BBC Mundo Glenn Favre, exlegionario actualmente residente en Estados Unidos, quien estuvo en Chile entre 1987 y 1990 y conoció a O'Reilly.
"Si no fuera sacerdote, estaría criando vacas con 10 hijos en un pueblo perdido en Irlanda", continúa.
O'Reilly es el único de los cinco hermanos que quedan vivos que logró acceder a educación universitaria.
En el círculo de Maciel
Marcial Maciel con Juan Pablo IIImage copyrightAP
Image caption
John O'Reilly vivió cerca de 10 años con Marcial Maciel en Roma.
A principios de los 60, por la época en que O’Reilly estaba en la secundaria, una nueva orden había llegado a Irlanda.
Recientemente formada y con un fundador mexicano, Marcial Maciel, los Legionarios de Cristo les contaban a los jóvenes irlandeses sobre las bondades de evangelizar Latinoamérica.
"Juan XXIII hablaba de que en América Latina estaba el futuro de la Iglesia. Y los comunistas se los estaban comiendo, o existía peligro", relató O'Reilly en 2002.
El joven ingresó a la congregación en 1965 y tras el noviciado en Irlanda partió a Salamanca y a Roma.
Fue allí, en el epicentro de la Iglesia Católica donde conoció –y sirvió- a Marcial Maciel.
O'Reilly estaba siempre alrededor suyo (de Maciel). Era muy, muy amistoso. Siempre me pareció que estaba actuando. Maciel hacía bromas sobre O'Reilly
Jack Keogh, exlegionario que conoció a O'Reilly en Roma.
Jack Keogh, exlegionario irlandés que compartió con O'Reilly durante su estadía en Roma, recuerda, consultado por BBC Mundo, que O'Reilly era "extremadamente agradable, amable con todo el mundo, un poco superficial. No formaba parte del círculo íntimo de Maciel, pero sí del de amigos. Era parte de la gente en la que Maciel confiaba".
"O'Reilly estaba siempre alrededor suyo. Era muy, muy amistoso. Siempre me pareció que estaba actuando. Maciel hacía bromas sobre O'Reilly", cuenta.
Unos 30 años más tarde el papa Benedicto XVI relegó a Maciel a "una vida de oración y penitencia" por los comprobados abusos sexuales a seminaristas, relaciones ocultas e hijos.
A pesar de la decisión del Vaticano, O'Reilly siguió defendiendo a mon père ("mi padre" en francés), nombre con el que los sacerdotes legionarios de Cristo se referían a Maciel.
"Nadie duda de la absolutísima inocencia del padre Marcial Maciel, por su vida y por sus obras, por lo que ha entregado a cada uno de nosotros, a la Iglesia y al mundo", comentó O'Reilly en 2006 en entrevista con el sitio web Emol al conocerse la decisión vaticana.
De líder espiritual a abusador
O'ReillyImage copyrightREUTERS
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El veredicto se dio a conocer el 15 de octubre y la sentencia el 11 de noviembre.
A Chile, O'Reilly llegó en 1984, luego de pasar por México y en lo que se suponía era su camino hacia Brasil, donde él mismo contó que iba a participar en una misión.
Sin embargo, se quedó en Chile. De inmediato comenzó su trabajo como asesor espiritual en colegios del sector acomodado de Santiago.
Pronto la congregación fundó su propio establecimiento educacional, el Colegio Cumbres. O’Reilly se desempeñó como capellán.
En el reportaje sobre el sacerdote publicado en El Mercurio en 2002 se describe la relación que el religioso tenía con las alumnas del Cumbres femenino: "Parece una gallina con sus pollos, rodeado de niñitas que le conversan y le piden 'nosotras queremos quedarnos contigo, padre'".
Diez años después el sacerdote fue acusado por los padres de dos alumnas de aprovecharse de su condición de guía espiritual del establecimiento para sustraerlas constantemente de la sala de clases y abusar sexualmente de ellas.
El perfil psicológico encargado por la Fiscalía asegura que O'Reilly tiene rasgos narcisistas, además de la necesidad de ser reconocido y de acaparar la atención y el espacio.
Sus cercanos no están de acuerdo.
"Como persona él ha sido muy querido y respetado. No me cuadra. Es una cosa muy turbia. No me convencen para nada los argumentos que dan (la Fiscalía). Me parece una cosa bastante montada", alega Andrés Amenábar.
Finalmente, el 15 de octubre de 2014, el tribunal lo encontró culpable de los cargos en el caso de la menor de las hermanas y se declaró insuficiencia probatoria respecto de la otra.
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www.aciprensa.com/noticias/vatican...e-abusos-29714/

Vaticano inicia proceso contra sacerdote legionario John O'Reilly acusado de abusos
Por Giselle Vargas

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John O'Reilly / Comunicaciones - Legionarios de Cristo
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SANTIAGO DE CHILE, 09 Ago. 16 / 01:06 pm (ACI).- La Congregación de los Legionarios de Cristo en Chile expresó a través de un comunicado emitido el 8 de agosto, que la Congregación para la Doctrina de la Fe en Roma ha instituido un Tribunal Eclesiástico que llevará el juicio canónico al P. John O'Reilly, acusado de cometer abusos.

Los Legionarios de Cristo expresaron que “la forma de sustanciación de dicho juicio corresponde a la competencia y determinación exclusivas de ese Tribunal Apostólico” y que el P. O'Reilly “ha manifestado al Tribunal su total disponibilidad para colaborar en el proceso, según el tiempo y modo establecidos por las autoridades pertinentes”.

El sacerdote irlandés fue condenado el 11 de noviembre de 2014 por el Tercer Tribunal Oral de Santiago a una pena de cuatro años de libertad vigilada por el abuso sexual reiterado de una menor del Colegio Cumbres entre 2010 y 2012.


Una vez que cumpla condena en 2018, el P. O'Reilly deberá abandonar Chile acompañado por la Policía de Investigaciones, hasta Irlanda.

En tanto, el abogado defensor del P. O'Reilly, Cristián Muga, presentó un escrito a la Corte de Apelaciones de Santiago para revertir la revocación de la residencia y orden de abandono que decretó el Ministerio del Interior a raíz de la condena de abuso.

El objetivo del escrito presentado por el abogado es “solicitar autorización judicial para salir del país por un breve plazo, con el objeto de efectuar sus descargos en la causa canónica que lo afecta y que se tramita en el Vaticano”, cita el texto.

El sacerdote irlandés, que durante todo el proceso se declaró inocente de las acusaciones, también fue inhabilitado de manera perpetua “para cargos, oficios o profesiones ejercidos en ámbitos educacionales o que involucren una relación directa y habitual con personas menores de edad”, cita la condena.


El caso se inició en julio de 2012 cuando una apoderada del Colegio Cumbres presentó a los Legionarios de Cristo una denuncia contra el P. O´Reilly, quien se presentó a la fiscalía y se declaró inocente de los cargos. El colegio también presentó una denuncia ante las autoridades.

Luego, los Legionarios abrieron una investigación previa canónica para estudiar la denuncia. Antes de que concluyera la investigación previa por parte de los Legionarios de Cristo, se recibió una indicación de la Congregación para la Doctrina de la Fe solicitando entregar los avances a un sacerdote externo para que éste la profundizara y completara, lo que se realizó en septiembre de 2013.

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www.biobiochile.cl/noticias/naciona...so-sexual.shtml

Suspenden la expulsión del país de sacerdote John O’Reilly

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Cristóbal Escobar | Agencia Uno
Publicado por
Piangella Obrador
| La Información es de
Erik López

La justicia suspendió el decreto de expulsión del país que pesaba en contra del sacerdote John O’Reilly tras ser condenado por abusos sexuales en contra de una menor.

La Cuarta Sala de la Corte de Apelaciones de Santiago en forma unánime acogió un recurso de protección que interpuso la defensa del sacerdote en contra de esta medida adoptada por el Ministerio del Interior.

Recordemos que O´Reilly enfrenta una condena de cuatro años y un día de libertad vigilada por abusos sexuales en contra de una menor de edad del Colegio Cumbres.

El Ministerio del Interior le había comunicado el decreto de expulsión en junio pasado, medida que debía ser aplicada una vez que termine de cumplir la pena que comenzó a regir en noviembre del año pasado.

Sin embargo, según las fuentes consultadas por Radio Bío Bio, la Cuarta Sala acogió la tesis de la defensa del cura, el abogado Cristián Muga, quien explicó que había sido objeto de un trato desigual argumentando que él era ciudadano chileno cuando cometió los delitos en 2010 y 2012.

“Que, en cuanto al fondo del asunto, debe hacerse notar que, como consecuencia de la naturalización por gracia legal que le fue concedida al recurrente, éste pasó a tener la calidad de chileno y, en tal virtud, su permanencia dentro del territorio nacional no obedeció al permiso de residencia definitiva de que gozaba previamente, sino que ella era la natural consecuencia de la nacionalidad que se le había conferido”, sostiene el fallo.
 
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Bancarotta. Chiude il collegio irlandese di Roma dei Legionari

http://www.iltempo.it/roma-capitale/2016/0...i-lusso-999669/

L’Irish Institute diventa hotel di lusso L’ipotesi più accreditata per l’esclusiva scuola cattolica in bancarotta 24 Gennaio 2016

Legionari di Cristo in bancarotta, l’Irish Institute verso la chiusura. I conti non tornano in una delle più esclusive scuole cattoliche paritarie di Roma nord che da trent’anni domina sulle lussureggianti colline del parco Veio. Un calo delle iscrizioni, i costi troppo alti di manutenzione e un ordine, quello dei Legionari di Cristo, costretto a dover far fronte alle conseguenze di una crisi finanziaria che ha colpito anche i prelati.

Così anche il prestigioso complesso scolastico che vanta un’offerta formativa dal nido alle medie, è costretto a rivedere il proprio futuro, vagliando la possibilità della chiusura. Da settembre 350 alunni potrebbero ritrovarsi senza una classe e il corpo docente senza cattedra. Una prospettiva che non entusiasma i genitori che, nel corso dell’incontro scuola-famiglia, hanno puntato il dito contro padre Juan Sabatell, responsabile dell’Irish Institute, reo, a loro dire, di non aver preso in considerazione i piani aziendali di rilancio della scuola progettati da membri esperti del comitato dei genitori. Padri e madri di famiglia che, dopo un primo giro di email, risalente a settembre scorso, in cui si paventava la possibilità di chiusura della scuola si sono mossi per salvare l’istituto. È stato studiato e progettato un vero e proprio piano di rilancio aziendale con tanto di competenze di giuslavoristi di caratura internazionale. Non solo: sono state organizzate cene di sottoscrizione, sconti sulle rette annunciati sul sito web, lancio degli Open day nei quali spiegare didattica e contenuti della formazione spirituale, così da sondare l’interesse per il 2016/2017. Anche il corpo docente avrebbe fatto la sua, ricorrendo ai contratti di solidarietà per recuperare risorse preziose per il mantenimento in vita dell’Istituto. Ma, ad oggi, tutto ciò non basterebbe per evitare i lucchetti al cancello.

La voce più gettonata, intanto, è di una possibile trasformazione della struttura in un hotel di lusso per pellegrini. Quanto alle cause della crisi, solo bisbigli a mezza bocca tra i professori, molti dei quali date in partenza per l’Irlanda. Nei blindatissimi uffici consacrati alla congregazione fondata nel 1941 dal messicano Marcial Maciel Degollado (morto nel 2008) e al movimento Regnum Christi si parla di difficoltà gestionali e di un buco economico «insostenibile». Cifra che ruoterebbe attorno ai due milioni di euro. Esclusa con forza, invece, un’altra versione: che il declino della scuola sia legato alla presa di distanze del Vaticano dallo stesso fondatore dei Legionari, giunta il 1° maggio 2010 quando la Santa Sede, riferendosi agli abusi sui minori e alla doppia vita di Maciel (due mogli e almeno tre figli), evidenziò «i gravissimi e immorali comportamenti, confermati da testimonianze incontrovertibili», tali da configurare «mancanza di scrupoli e di autentico sentimento religioso». Fu tale scomunica ad allontanare le famiglie (benestanti) della Cassia dall’elitario istituto? Parrebbe di no, almeno a giudicare dalle iscrizioni nel successivo biennio.

L’Irish, d’altronde, dalla sua nascita (1984) non è mai finito nelle cronache per episodi poco commendevoli. Il massimo di visibilità lo ottenne nel 2005, in occasione della consacrazione nel ramo femminile del Regnum Christi di una delle figlie di Antonio Fazio, allora governatore della Banca d’Italia, che arrivò con due auto di scorta sotto i flash dei fotografi. Oggi, però, forse per effetto della crisi economica durata più del previsto, il calo di iscritti si fa sentire. Con conseguenze senza precedenti sull’organizzazione del lavoro: meno allievi uguale meno soldi per i docenti, non c’è scampo. E così in una quarta elementare l’italiano viene spiegato dalla professoressa delle medie, mentre all’aritmetica pensa la maestra di seconda, costretta a correre da una scolaresca all’altra.
 
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Si spreta il rettore del seminario pontificio Maria Mater Ecclesiae di Roma, Oscar Turrion: ha 2 figli e un'amante

Nel 2012 già era successo a Thomas Williams, decano della Facoltà di teologia del Pontificio Ateneo Regina apostolorum di Roma


www.metronews.it/17/10/08/storia-de...o-ai-figli.html

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Storia del rettore del seminario che ha lasciato la tonaca per stare vicino ai figli
08/10/2017 - 19:01
Un nuovo scandalo colpisce i Legionari di Cristo, la congregazione fondata dal sacerdote Marcial Maciel Degollado, autore di abusi e violenze sui minori che costrinsero Benedetto XVI a intervenire in maniera risoluta, con un vero e proprio "commissariamento" affidato al cardinale Velasio De Paolis, da poco scomparso. È però una vicenda per nulla sinistra quella che ha coinvolto Oscar Turrion, 49 anni, spagnolo di Salamanca, rettore del seminario pontificio Maria Mater Ecclesiae, che ha lasciato la tonaca per poter stare vicino ai due figli nati dalla relazione con una donna. Come, nel 2012, un altro "legionario", padre Thomas Williams. Le dimissioni dopo appena tre anni Celebre per il talento calcistico sfoggiato in Clericus Cup, Turrion era stato sostituito già lo scorso agosto ma solo ora è stata resa nota la ragione delle dimissioni, nel nome della trasparenza che Ratzinger impose al movimento per ripristinarne la credibilità. "Padre Turrion", leggiamo su La Repubblica, aveva informato a marzo i suoi superiori della relazione con una donna e di essere già padre di una figlia. Tramite il Vaticano, la Congregazione aveva in tempi brevi trovato un nuovo rettore, ma soltanto nelle scorse settimane il sacerdote ha rivelato di aver avuto un secondo figlio. La scorsa primavera la Congregazione aveva semplicemente concesso a Turrion un periodo di "riflessione" con l'impegno da parte del sacerdote di non esercitare in pubblico il proprio ministero. Ora però, da parte del sacerdote, è arrivata la richiesta di riduzione allo stato laicale per iniziare una nuova vita insieme alla sua donna. Turrion era stato scelto come rettore soltanto tre anni fa, nel 2014. Allora dichiarò di "apprezzare la fiducia" che i Legionari stavano riponendo in lui per svolgere il delicato compito di formare i nuovi sacerdoti". La crisi di vocazione dopo gli scandali Furono proprio gli scandali che coinvolsero i Legionari (oltre ai casi di pedofilia, tossicodipendenza e malversazioni economiche) che fecero vacillare la vocazione di Turrion, scrive La Stampa. In una dolente lettera l’ex rettore ammette infatti di aver "perso il fondamento" dopo il caso Maciel e di essere arrivato più di una volta alla decisione di lasciare tutto. "Non l’ho fatto per debolezza e vergogna", confessa, "accetto la mia responsabilità. Senza timore del futuro, metto tutto nelle mani di Dio". "Come responsabili di istituzioni dedicate alla formazione dei candidati al sacerdozio, siamo consapevoli dell'impatto che l'esempio negativo di un formatore e di un rettore ha su di loro e sui fedeli cristiani", scrivono i Legionari in un lungo comunicato in spagnolo diffuso proprio nel giorno in cui il Papa chiedeva a tutti i formatori di "collaborare con l’opera di Dio" altrimenti "non potremo avere sacerdoti ben formati". Il precedente di padre Williams "Un caso simile a quello di padre Turrión era avvenuto all'interno della Congregazione nel maggio 2012 con il confratello Thomas Williams, americano del Michigan, elemento di spicco per il suo ruolo di decano della Facoltà di teologia del Pontificio Ateneo Regina apostolorum di Roma, nonché famoso scrittore e volto charmant della tv Usa come commentatore di notizie vaticane per le catene Nbc e Cbs news", ricorda il quotidiano torinese, "Williams - attualmente referente nella Città Eterna per il sito web conservatore Breitbart di proprietà dell'ex consigliere di Donald Trump, Stephen Bannon - aveva ammesso di aver avuto una relazione sessuale con una donna, nota a Roma come critica d'arte e figlia di una ex ambasciatrice degli Stati Uniti presso la Santa Sede e docente ad Harvard, dalla quale era nato un bambino. Anche in quell’occasione erano stati i direttori territoriali dell'Italia e del Nord America dei Legionari di Cristo ad aver comunicato la notizia. AGI

http://magister.blogautore.espresso.repubb...piamente-padre/

Settimo Cielo
di Sandro Magister
16 maggio 2012
Thomas Williams, il Legionario doppiamente padre

Il 15 maggio i direttori territoriali dell'Italia e del Nord America dei Legionari di Cristo hanno dato notizia dello scandalo che ha riguardato un membro di primo piano della congregazione, padre Thomas Williams, 50 anni, americano del Michigan, dal 2001 al 2007 decano della facoltà di teologia dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, apprezzato commentatore per le catene televisive NBC e CBS.

Lo stesso Williams ha così descritto la sua situazione, in una dichiarazione pubblica inclusa nel comunicato dei direttori territoriali:

"Alcuni anni fa ho avuto una relazione con una donna, dalla quale è nato un bambino. Sono profondamente pentito per questa trasgressione ed ho cercato di riparare. I miei superiori ed io abbiamo deciso che la cosa migliore per me sarà prendere un anno per riflettere sui miei doveri di sacerdote, senza esercitare ministero pubblico. Sono veramente mortificato per tutti coloro che saranno feriti da questa rivelazione e vi chiedo preghiere mentre cerco la maniera migliore di procedere per il futuro".

In coda al comunicato dei direttori territoriali, la direzione generale dei Legionari di Cristo ha diffuso delle risposte a possibili domande di chiarimento, tra cui la seguente:

D. – Perché P. Thomas non è stato rimosso immediatamente dalla docenza e da altri ministeri pubblici, se questi fatti sono accaduti diversi anni fa?

R. – I superiori hanno consigliato a P. Thomas di mantenere un comportamento adeguato e di ritirarsi dall’attività pubblica e lo hanno accompagnato nella riflessione sulla sua situazione personale. Tuttavia sarebbe stato necessario prendere provvedimenti più rapidi e decisi, come si sta facendo adesso. Il direttore generale ed il suo consiglio sono amareggiati per non averlo fatto prima, assumono la loro responsabilità e chiedono perdono per non aver fatto tutto il possibile per limitare lo scandalo. Qualsiasi caso che si verifichi adesso, sarà portato avanti con il dovuto rigore canonico. La presenza del Delegato Pontificio è stata di grande aiuto nell’affrontare situazioni delicate come questa.

È la prima volta che la direzione generale dei Legionari fa una così precisa autocritica pubblica, a proposito della copertura da essa data a un grave scandalo di cui era a conoscenza.

Si può presumere che questo riconoscimento di colpa affretti la sostituzione, ai vertici della congregazione, degli ultimi esponenti della vecchia guardia legata all'ìndegno fondatore Marcial Maciel Degollado, colpevole di scandali incomparabilmente più gravi, anch'essi tenuti coperti per anni.

Ma non è tutto. La direzione generale dei Legionari di Cristo ha comunicato di aver rimesso alla congregazione per la dottrina della fede i dossier di sette chierici della Legione, risultati verosimilmente colpevoli, a una prima indagine interna, di abuso sessuale a danno di minori.

Dei sette casi, uno "si riferisce ad eventi recenti, gli altri risalgono a diversi decenni fa".

Nell'attesa di una verifica processuale della loro colpevolezza, i superiori della congregazione hanno dichiarato di aver applicato misure cautelari di restrizione, specie riguardo ai contatti con i bambini.

Lo stesso giorno, il 15 maggio, il cardinale Velasio De Paolis, il delegato nominato dal papa per tirar fuori i Legionari di Cristo dalla tempesta, ha nominato i nuovi quadri dirigenti del Regnum Christi, l'associazione laicale contigua.

Per il "terzo grado" maschile dell'associazione, quello con i voti, il nuovo responsabile generale è lo spagnolo Jorge López. Per il "terzo grado" femminile è la spagnola Gloria Rodríguez.

Per tutte le precedenti puntate della saga dei Legionari di Cristo, in www.chiesa:

> Focus su MOVIMENTI CATTOLICI

*

POST SCRIPTUM – Il 21 maggio il direttore generale dei Legionari di Cristo è tornato sul caso Williams in una lunga lettera ai Legionari degli Stati Uniti. In essa ammette di aver avuto certezza delle mancanze di padre Williams già a partire dal 2005.

Lo stesso padre Williams si è nuovamente espresso sulla propria vicenda con la seguente dichiarazione:

"My dear brothers and sisters in Christ, I am sure you have all been shocked and disheartened by the news this week. I want each of you to know how sorry I am for my bad example and for the damage that will come from this for the Church and the Movement. Many of you have written me messages of encouragement and understanding, promising your prayers. I am so grateful to you for this undeserved outpouring of the truest Christian charity and mercy.

"I also think it is important to clarify something that is surely bothering some of you regarding my public ministry over the past years. My superiors did on numerous occasions encourage me to keep a low profile, and I pushed to keep up a more active public apostolate. I foolishly thought that I had left this sin in my past, and that I could make up for some of the wrong I had done by doing the greatest good possible with the gifts God has given me. This was an error in judgment, and yet another thing I must ask your forgiveness for.

"Please be assured of my prayers for all of you in this difficult moment of our history, to which I have contributed. Please remember me in prayer as well".


www.affaritaliani.it/cronache/preti...iali030114.html
Preti sposati, don Williams ha sposato la figlia del presidente dell'Accademia Vaticana delle Scienze Sociali
Venerdì, 3 gennaio 2014 - 17:42:00
Padre Thomas Williams ha sposato il 7 Dicembre 2013 la figlia dell'ex ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede Mary Ann Glendon , la donna di più alto rango in Vaticano.

Il sacerdote ha deciso di regolarizzare la sua unione con la madre del suo bambino , figlia di una delle consigliere di Papa Francesco. Thomas Williams , teologo morale , autore , conferenziere e personaggio televisivo statunitense , ha ammesso lo scorso anno che aveva generato un figlio alcuni anni prima . La madre del bambino è la figlia di Mary Ann Glendon. Padre Thomas Williams , era il volto pubblico televisivo al tempo della disgrazia dei Legionari di Cristo. La notizia delle nozze è stata divulata dalla Agenzia "Associated Press". Glendon , una professoressa di legge di Harvard , è una delle donne di più alto rango in Vaticano come presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali . Lei è anche una delle cinque persone scelte da Papa Francesco per riformare la banca vaticana. Sua figlia , Elizabeth Lev , è uno storica dell'arte che vive a Roma ed editorialista per l'agenzia di notizie Zenit dei Legionari di Cristo, che Williams ha diretto per oltre un decennio, mentre era nell' ordine. Dopo aver preso un anno di pausa di riflessione , Williams si è dimesso dagli incarichi pastorali a Maggio 2013 per prendersi cura di suo figlio. Inizialmente aveva negato un rapporto intimo con Padre Williams , anche se spesso erano apparsi insieme in circoli americani a Roma , in particolare negli incontri condegli studenti degli Stati Uniti e gruppi di turisti cattolici. Il loro matrimonio chiude un caso, anche se solleva alcune domande scomode legate all'ordine di appartenenza di Padre Williams fondato da Marcial Maciel prete pedofilo.

Come tutti i sacerdoti della Legione , Williams era stato uno strenuo difensore di Maciel . Fino a quando ha lasciato ministero attivo , Williams era il sacerdote più importante come visibilità pubblica dell'Ordine, autore di numerose pubblicazioni e commentatore per l'emittente televisiva statunitense CBS. Era il superiore della direzione generale della Legione a Roma Dalla fine del 1990 ai primi anni del 2000. L'associazione dei sacerdoti lavoratori sposati ha riconfermato, diffondendo in Italia la notizia del nuovo caso di matrimonio di un prete, l'appello a Papa Francesco a riaccogliere nelle parrocchie chiuse i sacerdoti sposati e le loro famiglie.

www.vicariatusurbis.org/?page_id=202&IDPERS=7836

P. Óscar Juan TURRIÓN
- Legionari di Cristo (L.C.) -

nato nel
nazionalità

residente

Via Pietro De Francisci s.n.c. - 00165 ROMA
tel. 06-66.52.61 - fax 06-66.21.392

Incarichi attuali:
[data nomina | N. Decreto | data inizio | data fine ]
Rettore Pontificio Collegio Internazionale «Maria Mater Ecclesiae»
[ | | | ]
Superiore Comunità - Pontificio Collegio Internazionale «Maria Mater Ecclesiae»
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view post Posted on 20/4/2019, 05:43
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ENOTIZIE ONLINEESTERIRivista messicana:
Rivista messicana: "I Legionari di Cristo stanno cadendo in disgrazia".
Eletta Cucuzza 19/04/2019, 14:07
Tags:
ProcesoMessicoLegionari Di CristoMarcial Maciel DegolladoCard. Velasio De PaolisCristián BorgoñoJohn O'reillyCarlos ZancajoPatricio CerdaAbusi SessualiPanama Papers
CITTÀ DEL MESSICO-ADISTA. In un servizio da Roma, la rivista messicana Proceso nel numero del 14 aprile torna a parlare dei Legionari di Cristo, la Società di Vita Apostolica, fondata da Marcial Maciel Dogollado, abusatore seriale (anche del figlio), “disinvolto” amministratore del ricco patrimonio della sua “creatura”, condannato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede non con la dimissione dallo stato clericale, ma con l’obbligo di una vita ritirata e di penitenza, infine morto nel 2008. Proceso si chiede a che punto sia la Società dei Legionari, sopravvissuta al “padre”, dopo che per quattro anni, dal 2010 al 2014, la Santa Sede ha cercato di purgare, «senza eccessiva determinazione e attraverso un commissario papale» (il delegato apostolico e ormai defunto card. Velasio De Paolis) e altri anni ancora durante i quali sono stati investigati a fondo e condannati pubblicamente altri Legionari per abusi perpetrati su minori. Dunque, che vita sta conducendo la Legione? Una vita ancora sotto l‘effetto della «disgrazia», «stentata e in silenzio», scrive la rivista.

Il declino della Legione è evidente, ma, commenta il sacerdote e scrittore cileno Cristián Borgoño Barros sentito da Proceso, «passa inosservato nella mega-crisi di abusi sessuali che affligge la Chiesa cattolica». Ma fra i Legionari ci sono ancora «alcuni casi concreti» . E per qualcuno di questi sembra quasi che si voglia usare un occhio di riguardo. Borgoño si riferisce – ma sono vari i casi di abuso citati da Proceso – alla recente condanna vaticana comminata al prete irlandese John O'Reilly, diventato uno dei Legionari più influenti del Cile: «tra marzo 2010 e luglio 2012», riassume la rivista, «quando era cappellano e direttore spirituale dell'esclusiva scuola "Cumbres" de Santiago in Cile, O'Reilly spesso portava una ragazzina fuori dalla classe e poi ripetutamente abusava di lei. La vittima aveva quattro anni quando iniziò il suo calvario». Sulla base di questi fatti, nel 2014 un tribunale penale di Santiago del Cile ha condannato O'Reilly a quattro anni di libertà vigilata. Terminata la pena, le autorità cilene lo hanno espulso dal Paese. Mandato a Roma, è approdato in Vaticano, il cui Tribunale apostolico lo ha condannato, precludendogli per 10 anni l’esercizio del ministero sacerdotale e prescrivendogli di stare lontano dall'America Latina e da qualunque bambino per tutta la vita. Un verdetto «troppo morbido», è stato il giudizio dell’ex legionario Patricio Cerda e di altri che hanno testimoniato al processo O'Reilly in Cile. «Dovrebbero averlo ridotto allo stato laicale!», esclama Cerda. «Non capisco come sia possibile che quest’uomo ora viva a Roma, nel cuore della cristianità, a pochi passi dal Vaticano» (pare che O'Reilly sia alloggiato nella sede della Legione in via Aurelia).

«Ma le cattive notizie non finiscono qui per la Legione», osserva la rivista. Il 10 aprile, il direttore territoriale dei Legionari in Spagna, Carlos Zancajo, ha informato il top management dell'organizzazione che l'edificio storico in cui un tempo era ospitato il seminario di Salamanca (uno dei luoghi principali della Legione in Spagna) è stato messo in vendita, perché «la nostra situazione economica e finanziaria non ci consente di mantenere una proprietà di queste caratteristiche». Al contempo si sta verificando non solo un salasso di sacerdoti che lasciano la Legione, ma una forte diminuzione dei ragazzi che si iscrivono ai seminari minori. Se questi venissero chiusi, secondo Borgoño, i Legionari perderebbero «più del 60% del loro reddito».

C’è anche da considerare, prosegue Proceso, che la Legione «ha poca influenza lontano da Vaticano e fra altri gruppi cattolici». «Certo è», conclude Cerda, «che è diventata essenzialmente una congregazione messicana, con alcuni potenti alleati negli ambienti di estrema destra. Stanno cadendo in disgrazia. Per alcuni i Legionari sono degli appestati».

Che la crisi economica sia così pesante stupisce. Che fine hanno fatto, vien da chiedersi, tutti i soldi accumulati da Marcial Maciel? Vale la pena di ricordare che nell’autunno del 2017 (v. Adista Notizie n. 40/17), nell’ambito del caso dei Panama Papers (un fascicolo di milioni di documenti confidenziali creato dalla Mossack Fonseca, studio legale panamense, che ha fornito informazioni dettagliate su oltre 214.000 società offshore), è emerso che la Legione aveva società offshore nei paradisi fiscali caraibici, per un capitale di diversi milioni di dollari. L’inchiesta ha infatti svelato come avvocati e preti ancora attivi nella Legione abbiano cooperato nel gestire l’impero economico della congregazione ben oltre la morte di Maciel. Secondo il quotidiano spagnolo El Confidencial, in un articolo del 12 novembre di quell’anno, Maciel nel 1994 stabilì nel paradiso fiscale delle Bermude la società internazionale Volunteer Services, per gestire senza tassazioni le entrate milionarie derivanti dalle numerose istituzioni scolastiche e soprattutto dalle donazioni da capogiro. Il conto sul quale il denaro affluiva era Citybank di New York, gestito da rettori e amministratori della rete di università della Legione, rete che fruttava annualmente oltre 300 milioni di dollari: una cifra che si avvicina, affermava il quotidiano spagnolo, a quella delle finanze del Vaticano, ma che è solo la metà del totale dei capitali. Come mai oggi si vedono costretti a vendere i gioielli di famiglia?

*La scuola "Cumbres", dove Jhon O'Rielly commetteva gli abusi, nella foto di "un valenziano" concessa da GFDL, tratta da Wikimedia, immagine originale e licenza
 
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https://www.ilsecoloxix.it/italia/2021/03/...nori-1.40059741

I Legionari di Cristo pubblicano i nomi dei sacerdoti colpevoli di abusi su minori

Sono 170 le vittime accertate. L'allegato della Relazione Annuale 2020 presenta l'aggiornamento delle statistiche sui casi di abuso nella Congregazione

22 MARZO 2021
Roma - La Congregazione dei Legionari di Cristo ha pubblicato la “Relazione Annuale 2020, Fare verità, fare giustizia, sanare” che riassume i passi seguiti nell'aiuto alle vittime di abuso sessuale e nello sviluppo di ambienti sicuri. La Relazione spiega anche le ragioni per cui i Legionari di Cristo hanno pubblicato i nomi dei sacerdoti della Congregazione che hanno commesso abusi su minori. A questo link l’elenco dei casi accertati.



L'allegato della Relazione Annuale 2020 presenta l'aggiornamento delle statistiche sui casi di abuso nella Congregazione. Complessivamente, il numero totale di sacerdoti legionari di Cristo di cui si sa che hanno commesso abusi sessuali è ventisette.

“Civilmente – spiega la Congregazione - dei 27 sacerdoti, tre sono morti senza andare in giudizio, due sono stati condannati in un processo penale. Gli altri, fino a ora non hanno subito un processo per diversi motivi, come le leggi vigenti nei diversi paesi o la scadenza della prescrizione. Canonicamente, dei 27 sacerdoti, due sono morti senza giudizio, 16 sono stati sanzionati, 8 sono attualmente sotto processo canonico, 1 ha ricevuto la dispensa dal ministero senza giudizio. È stato richiesto alla Santa Sede di togliere la prescrizione di 8 di questi casi perché possano essere rimandati a giudizio. Tutti i casi dei 16 sacerdoti che hanno commesso abuso e sono ancora nella congregazione dei Legionari di Cristo, sono stati presentati alla Congregazione per la Dottrina della Fede”.
“La Congregazione, consapevole che c’è ancora molta strada da fare, si impegna a continuare a pubblicare annualmente un rapporto sui passi seguiti, aggiornando i dati e rendendo conto degli impegni presi. Le priorità per il 2021 sono: intensificare l’assistenza e l’ascolto professionale e sistematico delle vittime; fissare un programma indipendente per il risarcimento economico delle vittime; esaminare eventuali casi di copertura e negligenza grave; concludere i processi di accreditamento indipendente in tutti i territori; affrontare il tema dell’abuso di autorità e di coscienza”.

“Insieme a papa Francesco abbiamo detto: ‘Guardando al passato, non sarà mai abbastanza ciò che si fa per chiedere perdono e cercare di riparare il danno causato. Guardando al futuro, non sarà mai poco tutto ciò che si fa per dar vita a una cultura capace di evitare che tali situazioni non solo non si ripetano, ma non trovino spazio per essere coperte e perpetuarsi. Il dolore delle vittime e delle loro famiglie è anche il nostro dolore, perciò urge ribadire ancora una volta il nostro impegno per garantire la protezione dei minori e degli adulti in situazione di vulnerabilità’.La presente Relazione annuale è un passo avanti in quella direzione. Abbiamo nel cuore le parole che ci ha rivolto papa Francesco al termine del Capitolo Generale 2020: ‘Il cammino di rinnovamento non è terminato, perché il cambiamento di mentalità nelle singole persone e in una istituzione richiede molto tempo di assimilazione, quindi una continua conversione’. Nell’ultimo paragrafo di questa relazione, rendiamo pubblici i prossimi passi che seguiremo nel rispetto degli impegni presi”.

Sono circa 170 i minori (inclusi i circa 60 conosciuti di quelli abusati da padre Marcial Maciel Degollado) vittime degli abusi sessuali commessi dai 27 sacerdoti.

Il caso di Marcial Maciel Degollado
È il fondatore della Congregazione. Nel corso degli anni sono emerse evidenze di abusi compiuti su almeno sessanta minorenni, diversi dei quali sono avvenuti in Italia. Nel 2006 il Vaticano ha condannato pubblicamente padre Maciel. Benedetto XVI gli ha ordinato di ritirarsi dall’esercizio pubblico del sacerdozio e di passare il resto della vita in preghiera e in penitenza. Marcial MacielDegollado è poi morto nel 2008.
“La nostra Congregazione – si legge sul sito dei Legionari di Cristo - ha espresso in modo definitivo la propria posizione sui comportamenti di P. Marcial Maciel e sul suo ruolo di fondatore nel Messaggio del Capitolo Generale Straordinario che si è svolto nel 2014. Ha “considerato i comportamenti molto gravi e oggettivamente immorali di P. Maciel che meritavano le sanzioni che la Congregazione per la Dottrina della Fede gli aveva appena imposto all’epoca” e espresso il suo “profondo rammarico per l’abuso di seminaristi minorenni, gli atti immorali con uomini e donne adulti, l’uso arbitrario della loro autorità e proprietà, l’eccessivo consumo di farmaci che creano dipendenza e la presentazione di scritti pubblicati come loro di proprietà di terzi” sino ad arrivare a rivolgere lei stessa una richiesta di perdono e riconciliazione alle “molte vittime e persone colpite da P. Maciel”. In particolare, ha riconosciuto “l’iniziale incapacità di credere alle testimonianze delle persone che erano state vittime di P. Maciel, il lungo silenzio istituzionale e, successivamente, le esitazioni e gli errori di giudizio nell’informare i membri della Congregazione e altri persone” impegnandosi a continuare con umiltà un processo di rinnovamento e conversione che vede in questa iniziativa internazionale un nuovo importante passaggio”.
 
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59 replies since 21/12/2006, 07:16   4185 views
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