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Disegno di legge leghista sull’edilizia di culto

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Alessandro Baoli
view post Posted on 25/7/2011, 08:39




Disegno di legge leghista sull’edilizia di culto

Ventuno senatori leghisti, primo firmatario Sandro Mazzatorta, hanno presentato un disegno di legge concernente “gli edifici destinati all’esercizio del culto da parte delle confessioni religiose di minoranza acattoliche”. La relazione accompagnatoria ricorda “che, ai sensi della nostra Carta costituzionale, il nostro è uno Stato democratico sostanzialmente e formalmente cattolico”: “le libertà garantite dalla Costituzione e le facoltà da esse promananti devono essere esercitate, dalle diverse confessioni, in misura diseguale poiché in tale esercizio la Costituzione ci impone di distinguere tra confessioni privilegiate e altre meno favorite dal legislatore”. Del resto, “dietro le sacre parole «date a Dio quel che è di Dio, date a Cesare quel che è di Cesare»”, prosegue la relazione, “si è costruita la storia su cui si fonda la cultura occidentale, ma un tale concetto non esiste al di fuori del mondo occidentale!”
Tenendo presente “il fatto stesso che all’interno di numerose moschee italiane siano state segnalate pericolose contaminazioni di matrice fondamentalista e concrete attività terroristiche”, e che esiste “il fondato sospetto che spesso la moschea sia anche un luogo «militare» e le cronache quotidiane sono piene di fatti raccapriccianti”, non si può dunque “più far procrastinare, infatti, una disciplina legislativa che garantisca l’integrità della sovranità statuale e l’ordine pubblico e la sicurezza stessa dei cittadini”. Di qui la decisione di presentare un disegno di legge che, “alla luce delle disposizioni della Costituzione, introduce nuove disposizioni per consentire un inserimento armonioso nel tessuto culturale, religioso, sociale e urbanistico delle nostre comunità dei luoghi di culto delle confessioni religiose acattoliche prive di intesa con lo Stato”. L’articolo 2 del disegno di legge stabilisce pertanto che “per le confessioni religiose di minoranza acattoliche la costruzione di nuovi edifici destinati a funzioni di culto, la ristrutturazione o il cambiamento di destinazione d’uso edilizio o di destinazione urbanistica di edifici al fine di esercitare in pubblico il culto acattolico sono ammessi unicamente se previsti dalle intese stipulate e sottoscritte tra la confessione e lo Stato”. Fanno poi seguito altri articoli che stabiliscono minuziose prescrizioni per ottenere un’autorizzazione regionale “provvisoria”.
Raffaele Carcano

http://www.uaar.it/news/2011/07/24/disegno...lizia-di-culto/
 
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