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Verona. 67 sordi accusano: "Violentati da preti pedofili all'Istituto Provolo", Le "virtù erocihe" del venerabile vescovo Carraro, accusato di pedofilia

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GalileoGalilei
view post Posted on 22/7/2015, 16:05 by: GalileoGalilei
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Il vescovo Giuseppe Carraro diventa venerabile
Giovedì 16 luglio sono state riconosciute dalla Chiesa le virtù eroiche del Servo di Dio mons. Giuseppe Carrraro, vescovo di Verona dal 1959 al '78.

Parole chiave: Carraro (1), Verona (4), Diocesi (1)
Il vescovo Giuseppe Carraro diventa venerabile
18/07/2015
Monsignor Giuseppe Carraro è venerabile. Lo scorso giovedì 16 luglio papa Francesco ricevendo in udienza privata il cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha autorizzato il dicastero a promulgare il decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio che fu Vescovo di Verona dal 1959 al ’78.

Nato a Mira (provincia di Venezia, diocesi di Treviso) il 26 giugno 1899, venne ordinato sacerdote il 31 marzo 1923 dal “suo” vescovo, il cappuccino Andrea Giacinto Longhin (ora beato). Dopo la laurea in Scienze naturali all’Università di Padova, insegnò nel Seminario di Treviso, dove fu anche direttore spirituale e in seguito dopo rettore. Ordinato Vescovo come ausiliare di Treviso nel 1952 per l’imposizione delle mani di mons. Antonio Mantiero, passò quattro anni dopo a reggere la Chiesa di Vittorio Veneto. Chiamato da Giovanni XXIII a guidare la diocesi di Verona, iniziò il suo servizio pastorale il 18 gennaio 1959, una settimana prima che papa Roncalli annunciasse l’indizione del Concilio. Carraro partecipò da protagonista al Vaticano II, segnalandosi nel settore dei seminari e dell’educazione. In particolare, contribuì all’elaborazione e fu relatore dell’Optatam Totius, il decreto sulla formazione sacerdotale. Grazie a lui il respiro conciliare si diffuse rapidamente in tutta la diocesi scaligera.

La Chiesa è sempre stata il punto di riferimento della sua attività pastorale, caratterizzata da grandi aperture: in particolare si impegnò per la formazione di preti diocesani “fidei donum”, disponibili cioè a prestare servizio nei territori di missione; per le iniziative ecumeniche, gli itinerari di formazione dei sacerdoti, nonché del laicato, verso il quale manifestava la massima fiducia. Ma la Chiesa fu anche il centro nevralgico del suo pregare, del suo operare e del suo soffrire, del tentare strade nuove, nello sforzo tutto conciliare di “leggere i segni dei tempi”.

Numerose le istituzioni promosse da Carraro, molte delle quali ancora operative, tra le quali l’Istituto Giberti per la formazione del clero giovane; lo Studio Teologico “S. Zeno”; la Scuola di teologia per i laici, oggi Istituto superiore di scienze religiose “San Pietro martire”; il Centro diocesano di cultura “Giuseppe Toniolo”. Inaugurò il Seminario minore a San Massimo (1960); la casa diocesana di spiritualità “San Fidenzio” (1962); il Seminario italiano per l’America Latina “Nostra Signora di Guadalupe”, oggi sede del Cum (1964); Casa San Giovanni Battista per le vocazioni giovanili e adulte (1971). Lo spirito di comunione con le altre Chiese lo spinse a promuovere lo scambio di équipes pastorali con Chiese di missione (soprattutto in America Latina e Africa).

Durante il suo episcopato veronese predicò gli esercizi spirituali al Papa e alla Casa pontificia (1966), partecipò al Sinodo dei Vescovi (1967 e 1974); fu dapprima consultore quindi membro della Congregazione per l’Educazione cattolica (dal 1968). Nella Conferenza episcopale italiana presiedette la commissione episcopale per il clero e i seminari (dal 1966), quindi quella per l’Educazione cattolica (dal 1969), fino all’elezione quale vicepresidente della Cei (1975-78).

Il 18 maggio 1978 Paolo VI accettò le dimissioni di Carraro dalla guida della diocesi. Nonostante la salute malferma, continuò a servire la Chiesa veronese con il ministero episcopale. Morì il 30 dicembre 1980 all’ospedale Sacro Cuore di Negrar.

Il venerabile Servo di Dio Giuseppe Carraro è sepolto nella cripta della Cattedrale di Verona, luogo memoriale dei vescovi veronesi.

Il Processo diocesano di beatificazione e canonizzazione si è svolto dal 5 ottobre 2006 al 18 ottobre 2008. Per essere proclamato beato servirà il riconoscimento di un miracolo ottenuto per intercessione del venerabile Giuseppe Carraro, un vescovo piccolo di statura, ma dal cuore grande.

Verona Fedele dedicherà due pagine al venerabile mons. Giuseppe Carraro nell’edizione del 26 luglio, con ricordi e testimonianze di persone che l’hanno conosciuto e stimato.

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