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La legge sul 'fine vita'

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GalileoGalilei
view post Posted on 26/3/2009, 12:46 by: GalileoGalilei
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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...ssez=PRIMOPIANO

Testamento biologico, le dichiarazioni
non saranno più vincolanti

Approvato un emendamento Udc-Svp. Finocchiaro: le dat
non varranno più nulla, ricorreremo alla Corte costituzionale
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ROMA (26 marzo) - Con 141 sì, 111 no e 4 astensioni il Senato ha approvato l'articolo 4 del testamento biologico che riguarda la forma e la durata della dichiarazione anticipata di trattamento.
È passata così una modifica sostanziale che cancella, di fatto, la vincolatività delle dichiarazioni anticipate di trattamento (dat) per i medici. È stato accolto un emendamento dell'Udc, a prima firma del senatore Fosson, che modifica il primo comma dell'articolo e questa scelta ha scatenato una bagarre in aula con le proteste dell'opposizione che ha accusato la maggioranza di aver «svuotato la legge» che ruota proprio sul concetto del testamento da parte del malato che vuole evitare l'accanimento terapeutico.

«Eravamo qui - ha protestato Anna Finocchiaro - per scrivere un testo sulle dichiarazioni anticipate di trattamento, ma con questo emendamento mi chiedo di cosa stiamo discutendo, visto che le dichiarazioni non conteranno assolutamente nulla. C'è un limite oltre il quale la finzione non si regge più».

Ha controbattuto il relatore Raffaele Calabrò che ha spiegato come l'intenzione è quella di «tener conto delle valutazioni del medico» visto che ci possono essere progressi della medicina che vano presi in considerazione e ha definito il testamento biologico «non rigido» e sottoposto alla valutazione del medico.
Il senatore del Pd, Ignazio Marino, ha sostenuto che con le dat non più vincolanti, le stesse dichiarazioni «sono ormai del tutto prive di senso». Un altro emendamento approvato all'articolo 4 prevede che le dichiarazioni anticipate di trattamento hanno validità per un periodi di tre anni e non più di 5 anni, come era stato deciso in Commissione Sanità.

Non vincolante. Il comma 1 dell'art.4 (“Forma e durata della Dichiarazione anticipata di trattamento”), nella versione originale del ddl Calabrò, recita: «Le dat non sono obbligatorie ma sono vincolanti, fatte salve le previsioni dell'articolo 7, sono redatte in forma scritta con atto avente data certa e firma del soggetto interessato maggiorenne, in piena capacità di intendere e di volere dopo una compiuta e puntuale informazione medico-clinica, e sono raccolte esclusivamente dal medico di medicina generale che le sottoscrive». L'emendamento Fosson sopprime le parole «ma sono vincolanti, fatte salve le previsioni dell'articolo 7» (ndr. l'articolo 7 riguarda il ruolo del medico). Con l'approvazione dell'emendamento Fosson, dunque, le Dichiarazioni anticipate di trattamento del soggetto non hanno effetto vincolante.

Dat validità 3 anni. Le dichiarazioni anticipate di trattamento (dat) avranno validità per un periodo di 3 anni e non più di 5 anni. È quanto prevede un emendamento al ddl sul testamento biologico a prima firma della senatrice Bianconi (Pdl), approvato oggi dell'Aula del Senato. Nella versione iniziale del ddl Calabrò, infatti, si prevedeva (art.4 comma 3) che la dat avrebbe avuto «validità per cinque anni, termine oltre il quale perde ogni efficacia». L'emendamento approvato riduce invece tale periodo di validità da cinque a tre anni.

Assistenza domiciliare Le Regioni dovranno assicurare assistenza domiciliare per i soggetti in stato vegetativo persistente. È quanto prevede l'articolo 5 del ddl sul testamento biologico, approvato dall'Aula del Senato.

Finocchiaro: ricorso alla Corte Costituzionale. Le dichiarazioni anticipate di trattamento, dopo l'approvazione dell'emendamento Fosson che le rende non vincolanti, «non conteranno assolutamente nulla. Mi chiedo di cosa stiamo discutendo in questa Aula». Lo ha affermato la capogruppo dei senatori Pd Anna Finocchiaro, annunciando il ricorso alla Corte Costituzionale. «Se qualcuno aveva ancora dei dubbi in merito - ha detto Finocchiaro intervenendo in Aula - ora se li tolga; questo testo andrà al giudice e alla Corte Costituzionale».

Idv: firme per referendum. I senatori dell'Italia dei Valori hanno inscenato una breve protesta nella sala lettura di Palazzo Madama contro il provvedimento sul testamento biologico e hanno ribadito l'intenzione di raccogliere le firme per un referendum abrogativo. Il capogruppo Felice Belisario con i colleghi Stefano Pedica e Giuliana Carlino, si presenta davanti alle telecamere e insieme esibiscono cartelli con le scritte «Testamento ideologico», «Testamento bio-illogico», «Referendum». Belisario ha poi spiegato che «l'aula di Palazzo Madama sta approvando una bruttissima legge che imbroglia gli italiani. L'Idv proporrà ai cittadini di impugnare subito la legge con un referendum abrogativo riportando i cittadini al centro delle scelte. Lo Stato viene dopo la volontà dei cittadini».
 
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