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La legge sul 'fine vita'

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GalileoGalilei
view post Posted on 24/2/2009, 20:07 by: GalileoGalilei
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Testamento biologico, il Pd boccia il testo del governo e l'ex ministro Pisanu rompe il fronte Pdl
Franceschini cerca di conciliare le diverse anime e ci riesce solo in parte.
La riunione del nuovo segretario Dario Franceschini con i senatori eletti dal Pd della commissione Sanità un risultato lo ha portato. Franceschini è riuscito a riportare i suoi a un "No" al testo preparato dal govenro sul testamento biologico. Visto come si era partiti non è poco. "C'è unanime convinzione - dice il segretario uscendo da Palazzo Madama - che l'impianto del testo base della maggioranza sul testamento biologico sia da respingere". "L'emendamento del Pd è largamente condiviso ed è stato firmato da otto senatori su dieci". E l'emendamento è quello della presidente del gruppo, Anna Finocchiaro, che lascia la libertà al cittadino di rifiutare l'idratazione e l'alimentazione forzata, sia pure "In casi eccezionali".

Una lancia per Rutelli
Ma Franceschini, uscendo a riunione ancora in corso, ci tiene a spezzare una lancia in favore di Francesco Rutelli, che oggi ha dato sfogo in una confrenza stampa al suo risentimeno.
"Aggiungo una cosa - dice il segretario - se no me la chiedereste. Rispetto alle posizioni che ha assunto Francesco Rutelli, che non fa parte del gruppo della commissione, ma che ha espresso le sue posizioni che vanno fino in fondo rispettate, perché hanno totale legittimità, vi inviterei a smetterla di leggere, ad ogni dichiarazione su un tema così delicato, in cui uno risponde alla propria coscienza, chissà quale manovra politica. Non è corretto e non è onesto".
Il segretario del Pd, poi cerca di valorizzare il lavoro dei senatori del suo partito: "Noi, in questi mesi, abbiamo fatto una lunga discussione sul testamento biologico e partendo da posizioni diverse, grazie ad un lavoro positivo, siamo arrivati ad una posizione largamente prevalente che ci vede uniti su 14 punti su 15. Questa posizione prevalente è stata tradotta in un emendamento che è stato firmato da otto senatori su dieci" di quelli che fanno parte della commissione Sanità a Palazzo Madama.

Ma arriva subito l'attacco della Binetti
Tutto tranquillo, quindi? Niente affatto, perché la divisione su questo argomento è forte. Il segretario non ha neanche finito di parlare che la teodem Paola Binetti (che quando parla dei suoi compagni di partito è solitab usare l'espressione "quelli del Pd", quasi a rimarcare un'estraneità) fa battere una sua riflessione alle agenzie: "Nel Pd - dice - c'è la tentazione di convertire la posizione prevalente nella posizione unica. Io sostengo che il più importante dei diritti umani è la vita, mentre c'è una posizione che marginalizza questo, perché riesce a riportare come plausibile la legittimazione del suicidio assistito. Io voterò certamente a favore del testo di legge Calabrò sostenuto dal centrodestra".
Vano, a questo punto, l'invito fatto da Anna Finocchiaro ai giornalisti di occuparsi di più delle divisioni del centro-destra perché sarebbe più interessante che occuparsi invece delle divisioni chirurgiche del centro-sinistra". Una parlamentare che parla dell'emendamento proprio della Finocchiaro come di un testo che incoraggia il "suicidio assistito" non se la inventano i giornalisti.

La sorpresa di Pisanu

Ma la posizione più sorpendente della giornata è rappresentata proprio dall'ex ministro degli Interni di Berlusconi, Beppe Pisanu. "Con la pretesa di disciplinare per legge il fine vita, si afferma la forza dello Stato sul valore della persona umana. Ma questo è in contrasto con l'articolo 2 della Costituzione - ricorda l'ex ministro e attuale presidente della commisisone parlamentare Antimafia - che prevede il primato della persona sullo Stato". Pisanu, in un'intervista al Tg3, aggiunge: "Secondo me non dovrebbe esserci alcuna legge. Ed in casi delicati, come quello di cui parliamo, dovrebbero essere affidati alla volontà del paziente, se è in grado di intendere e volere, oppure alla valutazione, in scienza e coscienza, dei parenti e del medico, come sempre è avvenuto".
Se questa legge arriverà in Parlamento, Lei non la votera?, chiede il giornalista: "No - risponde Pisanu - non la votero'". Si asterra'? "No - conclude Pisanu - non voterò proprio. Mi rifiuterò di votarla".

E ci sono gli aut aut di Rutelli
Francesco Rutelli non s'arrende e torna a porre un aut aut ai dirigenti del Partito democratico. Con una figura retorica, dice di "non volere la scissione" ma di pretendere "pari dignità" per le sue posizioni nel Partito democratico. Sta di fatto che le posizioni di Rutelli coincidono con quelle dei Teodem e ch, dopo quello che ha detto sabato alla Fiera di Roma, Dario Franceschini può difficilmente accettarle, perché un conto è chiedere "pari dignità", un altro è condannare il Pd al silenzio sui temi della bioetica, quando non coincidono con le tesi del Vaticano, che è quanto è accaduto con la vicenda di Eluana Englaro.


Un Rutelli "incavolato"

Francesco Rutelli dice di essere "veramente incavolato, arrabbiato, amareggiato per l'alterazione sistematica delle mie posizioni, soprattutto per quanto riguarda il testamento biologico". Per il candidato sindaco di Roma, battuto da Alemanno pochi mesi fa con un distacco imprivisto nelle sue dimensioni, il Pd deve garantire che, se in temi così delicati come quelli della bioetica ci sono diversità di posizioni, queste si debbano potere esercitare. Non voglio passare per uno che strappa, rompe, divide e peggio persegue secondi fini e strategia politiche di scissione o che rispondano a poteri esterni alla politica come ad esempio il clero. Ogni posizione deve essere legittima".
Poi Rutelli finge di non capire quanto ha detto il nuovo segretario del Pd: "Franceschini ha detto che è fuori discussione la libertà di coscienza e io la sto esercitando. Ne abbiamo parlato per mesi e sono chiarissime le nostre posizioni. Ieri, facendo il mio dovere di parlamentare, ho presentato in commissione in Senato i miei emendamenti e, vi confesso, non mi aspettavo questo casino".
Rutelli accusa anche l'Unità, diretta da Concita De Gregorio, e il manifesto per aver strumentalizzato le sue posizioni.
Ma, evidentemente a Rutelli è sfuggito che alla Fiera di Roma, Franceschini ha proposto un patto alle rissose componenti interne: linea netta, anche se prudente, sui temi di bioetica e niente adesione al Partito socialista europeo. Evidentemente Rutelli non si ritiene vincolato da questa impostazione, ma questa è una scelta che fa in piena "libertà di coscienza" e non può addossarne agli altri le conseguenze.

Franceschini incontra oggi i senatori Pd
Sono 585 gli emendamenti presentati al Senato al testo del relatore Raffaele Calabrò. L'Italia dei Valori ne ha presentati 38, mentre un centinaio proverrebbero dal Pd, sia come gruppo che come emendamenti presentati da singoli. Il termine per la loro presentazione scadeva ieri alle 11. Tra i senatori sembra attenuato il clima di scontro parossistico delle settimane scorse. E c'è anche chi, come il senatore Astore dell'Idv, propone un "comitato ristretto" che lavori a un testo unitario. Staremo a vedere se sarà possibile arrivare a tanto. Le premesse, al momento, non sembrano esserci.
Nello stesso Partito democraticodue big, come D'Alema e Rutelli, sono su posizioni molto distanti tra loro.
Difficile che si possa andare avanti così e infatti questa mattina Dario Franceschini, che aveva messo nella sua agenda di ieri questo appuntamento e poi l'aveva annullato, è stato costretto a inserirlo nuovamente e oggi va a confrontarsi con il gruppo del Pd a Palazzo Madama.
L'incontro dovrebbe finire prima della 14, perché a quell'ora - nella commissione Sanità - inizia il primo confronto sugli emendamenti ed è impensabile che il Pd possa presentarsi in ordine sparso. Altrimenti le buone intenzioni espresse da tutti dopo le dimissioni di Veltroni comincerebbero ad essere vanificate subito.


Prima incontra Soro e Finocchiaro

Ma prima di vedere i senatori, il nuovo segretario del Pd ha deciso di incontrare, nella sede del partito, Antonello Soro e Anna Finocchiaro, rispettivamente capigruppo di Camera e Senato.
E la Bianchi attacca il nuovo segretario

"Non credo che dalla riunione odierna dei senatori Pd con Franceschini usciremo con una sintesi, ma al massimo con delle linee. Non credo, infatti, che sia compito di Franceschini entrare nel merito": così la capogruppo Pd in commissione Sanità del Senato, Dorina Bianchi, al termine della riunione dell'ufficio di presidenza della commissione. Insomma, Rutelli non è solo.
Italia dei Valori vuol mediare
"Noi - ha spiega il senatore Idv Giuseppe Astore interpellato telefonicamente da unita.it - al di là degli emendamenti presentati che sono per lo più gli stessi di quelli del senatore Pd Ignazio Marino, siamo per una posizione di mediazione. Ciò significa che stiamo lottando per evitare i radicalismi che in questo campo non servono. Bisogna evitare assolutamente gli scontri ideologici e trovare invece compromessi onorevoli che rispettino i diritti di tutti . Quindi - spiega il senatore - chiediamo di nuovo un comitato ristretto per elaborare una proposta unitaria. Se tutti sono in buona fede ci si può arrivare, se uno invece ha fiutato il sangue della vittoria a tutti i costi, no".


Beppino Englaro a Cominciamo bene
Beppino Englaro ha preso parte stamattina a una puntata di "Cominciamo bene" su Rai 3. "Imporre condizioni di vita estranee al modo di concepire l'esistenza in una maniera coattiva - ha ribadito - non è costituzionale".
Englaro ha poi ricordato ai telespettatori le leggi vigenti già oggi in Italia: "In base al consenso informato c'è la libertà di curarsi o meno dalle cose più banali fino alle estreme conseguenze e quindi il diritto di autodeterminazione terapeutico deve valere anche quando non si è più capaci di intendere e di volere".

D'Alema: vogliamo una legge civile

"Noi stiamo discutendo una legge e speriamo di potere avere una legge civile": ha detto Massimo D'Alema, nel corso di un'iniziativa tenuta a Siena. D'Alema ha risposto a una domanda sul testamento biologico. "L'idea - ha sottolineato - che la legge obblighi il cittadino a subire determinati trattamenti della nutrizione forzata attraverso il sondino o tubi gastrici, l'idea che una persona possa essere obbligata dalla legge a subire trattamenti che non desidera, è un'idea che non ha uguali in nessun Paese civile. E speriamo che possa essere evitata ai cittadini italiani. Si tratta di un principio di libertà, che non può essere cancellato da una legge. Vedremo, discuteremo cercando di evitarlo".

Posizioni diverse nel Pd: Rutelli, D'Alema, Finocchiaro

Le posizioni all'interno del Pd restano articolate. Di D'Alema già sì è detto. Dorina Bianchi, che ha sostituito il professor Marino, dice di non aver sottoscritto finora alcun emendamento in attesa di un testo che la convica.
La posizione di Rutelli sembra originale e prevede un confronto tra il fiduciario del malato e il medico curante. Ma il rischio è che affidi la volontà del paziente ai medici, punto e basta. Non si capisce, infatti, per qullo che si sa fin qui quali argomenti (tranne la volontà espressa nel testamento biologico) potrebbe avere il fiduciario per modificare, eventualmente, la decisione dei medici.
Ma la posizione ufficiale, espressa dalla presidente del gruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro (e sottoscritta anche dai vicepresidenti, Luigi Zanda e Nicola Latorre) è in un emendamento che prevede che "nell'ambito del principio dell'autodeterminazione, nel rispetto dell'articolo 32, secondo comma, della Costituzione, è ammessa l'eccezionalità del caso in cui la sospensione di idratazione e nutrizione sia espressamente oggetto della dichiarazione anticipata di trattamento".



Ultimo aggiornamento: 24/02/09
 
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