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Tassa sulla religione in Germania: nel 2022 hanno lasciato la Chiesa 522.821 tedeschi., Il 9% del reddito dei tedeschi regalato da Hitler ai vescovi rende 6,73 miliardi l'anno

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view post Posted on 5/1/2023, 11:22

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LE RAGIONI DI UNA CRISI
Chiesa tedesca, l'emorragia di fedeli è colpa della tassa
ECCLESIA05-01-2023
Non saranno l’abolizione del celibato, l’ordinazione sacerdotale delle donne e la benedizione delle coppie omosessuali a garantire la sopravvivenza della Chiesa tedesca. È nella folle tassa sulla fede che bisogna ricercare le autentiche ragioni dell’emorragia di fedeli. La rinuncia da parte della Chiesa di Germania, rappresenterebbe una scelta di autentica povertà.


Morto Benedetto XVI, è iniziato il “tam tam” dei catto-progressisti, il cui ritmo è battuto dalla Conferenza dei Vescovi tedeschi (non dalla Chiesa di Germania), per infangarne la memoria e frenarne l’eventuale – probabilissimo – processo di beatificazione e canonizzazione.

La Chiesa in Germania, carica dei 3667 casi di abuso su minori, fatti emergere dal rapporto sulla pedofilia del settembre 2018, è frustrata dai 359.338 abbandoni dell’ultimo report del 2021, e certamente il 2022 sarà decisamente peggiore. La più grande tentazione, in queste circostanze, oggettivamente drammatiche, è quella di pensare che le “tre riforme” intorno a cui ruota il Cammino sinodale tedesco, possano rappresentare una possibile soluzione.

Non saranno certamente l’abolizione del celibato, l’ordinazione sacerdotale delle donne e la benedizione delle coppie omosessuali a garantire la sopravvivenza della Chiesa e della fede. Al contrario, rappresenterebbero un ulteriore passo verso un’ancora più radicale secolarizzazione, con la conseguente perdita di interesse per un’istituzione che non avrebbe più nulla da dire al mondo. Una istituzione sazia e disperata, che si parla addosso e che ha smarrito la sua ragione d’essere: Cristo Risorto e vivo.

Su questa strada, tutti troveranno un muro invalicabile. Piuttosto, perché la Chiesa tedesca non pensa ad un’altra radicale riforma, che le farebbe acquistare enorme consenso pubblico e credibilità: l’abolizione della “tassa sulla fede”, la Glaubenssteuer, o tassa ecclesiastica, la Kirchensteuer, che fa della Chiesa tedesca una delle più ricche del mondo ed il secondo datore di lavoro della Germania, dopo lo Stato.

Ogni fedele tedesco, a seconda del Land (regione) di residenza, oltre al pagamento delle tasse ordinarie, per legge dello Stato, è tenuto a versare, alla propria confessione religiosa di appartenenza, dal 7 al 10% di quella che noi chiameremmo l’IRPEF. È in questa folle tassa, nella quale anche molti nostri connazionali che lavorano in Germania sono coinvolti, spesso senza le dovute informazioni previe, che bisogna ricercare le autentiche ragioni dell’emorragia di fedeli in Germania. In tempo di crisi, ci vuole anche una “tassa per andare in paradiso”?

Si perché il solo modo per non pagarla è cancellarsi dalle liste dei fedeli cattolici e, per conseguenza, non poter più ricevere i sacramenti, né sposarsi in Chiesa, né battezzare e mandare i figli a catechismo o in una scuola cattolica e, alla morte, vengono negati i Sacramenti e perfino le esequie.

È la rimozione di questo scandalo, ancora perpetuato nel 2023, l’unica autentica urgente riforma necessaria alla Chiesa di Germania.

Anche se si tratta di una legge dello Stato, la rinuncia volontaria alla tassa, da parte della Chiesa di Germania, rappresenterebbe una scelta di autentica povertà, che certamente Papa Francesco non potrebbe che approvare e permetterebbe un recupero di credibilità autentica, senza snaturare, ma anzi rinvigorendo la Chiesa nella sua essenziale gratuità e libertà, nella sua testimonianza profetica.
 
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view post Posted on 7/4/2023, 05:17

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http://www.berlinitalypost.com/kirchensteu...e-come-uscirne/

Barbara Ricci luglio 29, 2016
Kirchensteuer e Kirchgeld, ovvero le imposte ecclesiastiche in Germania: quanto costano e come uscirne.

In Germania le diverse confessioni religiose si finanziano attraverso una tassa obbligatoria sul reddito: la cosiddetta Kirchensteuer (die Kirche-n = Chiesa + Die Steuer-n= tassa). Non si tratta però di un contributo pagato da tutta la collettività, bensì solamente da quei cittadini che appartengono a determinate confessioni religiose: cattolica, evangelica e qualche altra confessione cristiana minore e locale. Si entra a far parte di una di una di queste “Chiese” attraverso il battesimo. A Berlino nel 2001 pagavano questa tassa il 32,3% dei residenti; nel 2014 erano scesi al 27,2 calando progressivamente.

Ma a quanto ammonta questa imposta e come viene calcolata?

La Kirchensteuer è un contributo extra calcolato sull’imposta sul reddito. Il tasso varia tra l’8% in Baviera e nel Baden Württemberg e il 9% nel resto degli Stati Regione della Repubblica Federale. È importante ribadire che queste percentuali non vengono calcolate sul reddito imponibile, bensì sulle tasse che ogni cittadino già paga allo Stato. Per porre un limite a questa Kirchensteuer ogni Stato ha introdotto un tetto massimo da calcolare sul reddito complessivo del contribuente. Come è illustrato nella tabella sottostante a sinistra sono elencati gli Stati Regione, al centro con il termine Hebesatz si intende il tasso fiscale corrispondente della Kirchensteuer, e sulla destra il termine Kappungs-satz fissa appunto dei limiti alla Kirchensteuer: Kappungs-satz significa difatti “tetto massimo”.

barbara_ricci_Kirchensteuer e Kirchgeld01

Questo tetto massimo pone un limite per i contribuenti medio-alti ed alti che andrebbero sennò a pagare cifre considerevoli. Da rimarcare il fatto che questa tetto sia presente in tutti gli Stati tranne che in Baviera.

Questo tetto massimo come vedete varia da Stato a Stato e si aggira tra il 2,75% e il 4 %.

Il Kirchgeld:

Nel caso di due coniugi o di due persone conviventi e legate da un’unione civile, di cui uno “credente” e l’altro non credente, la Kirchensteuer viene applicata solamente sul reddito del contribuente religioso. ATTENZIONE però, perché questa divisione di reddito nel calcolo della Kirchensteuer non avviene sempre, ma solo quando i due coniugi o conviventi dispongono di un reddito simile o quando il partner “credente” è colui con il reddito superiore. Se invece il partner soggetto al pagamento della tassa ecclesiastica dispone di un reddito minimo o nullo, allora le cose cambiano: in questo caso entra in gioco il Kirchgeld, una forma di tassazione diversa dalla Kirchensteuer e con cui non va confusa. Il Kirchgeld viene calcolato sul reddito complessivo familiare, quindi sul reddito di entrambi i partner, anche se uno dei due (quello che guadagna di più) non appartiene a nessuna fede religiosa.

Ma come viene calcolato questo Kirchgeld e a quanto ammonta?

La tabella sottostante ci aiuta a capire la progressione di questa tassa, che viene calcolata (al contrario della Kirchensteuer) sul reddito imponibile familiare annuale complessivo. Passa dallo 0,2% per i redditi meno alti allo 1,2% per i redditi superiori ai 300.000 Euro l’anno.

barbara_ricci_Kirchensteuer e Kirchgeld02

In alcuni Stati Federali il Kirchgeld viene riscosso solamente dalla Chiesa Evangelica e da alcune chiese minori locali, ma non dalla Chiesa Cattolica: si tratta della Baviera, del Baden-Württemberg, del Nordrhein-Westfalen, Rheinland-Pfalz e Saarland.

Da questi dati si capisce il motivo per cui un numero sempre maggiore di tedeschi e di residenti in Germania decidano di uscire ufficialmente dalla propria Chiesa. A Berlino negli ultimi dodici anni il numero di coloro che ne sono usciti è aumentato sensibilmente e progressivamente: nel 2004 si contavano 499 uscite dalla Chiesa Cattolica e 2240 dalla Chiesa Evangelica. Nel 2014 si è arrivati a 5822 uscite cattoliche e a 11505 uscite evangeliche. E la tendenza non tende a diminuire. Anzi. (Fonte: Statistische Jahrbücher für Berlin, EKBO)

Ma cosa bisogna fare per uscire dalla propria “Chiesa” ed evitare così di pagare queste tasse?

A Berlino bisogna recarsi personalmente muniti di un documento di identità valido presso l’ufficio giudiziario (Amtsgericht) di quartiere. Bisogna portare con sé anche il certificato di residenza (Meldebescheinigung) nel caso in cui il proprio documento di identità non sia ancora stato aggiornato con l’ultimo indirizzo di residenza.

Inoltre a Berlino dal 30 aprile 2014 bisogna pagare una tassa di 30 euro per la pratica di uscita. Da quando il sistema tributario è stato digitalizzato è l’ufficio giudiziario stesso a trasmettere all’ ufficio tributario di competenza (Finanzamt) il nuovo stato fiscale del richiedente. Però è meglio chiedere: in alcuni uffici infatti bisogna ancora portare personalmente al proprio “Finanzamt” il certificato di “uscita dalla Chiesa” e quindi di esenzione dalle tasse ecclesiastiche.

Ovviamente uscire dalla propria confessione vuol dire anche rinunciare a tutti i servizi/assistenze che l’appartenenza ad essa comporta.

ATTENZIONE! Visto quanto sopra spiegato sul Kirchgeld bisogna prendere delle precauzioni per evitare di incorrere in multe molto salate: se appartenete ad una confessione religiosa, vi siete trasferiti a Berlino, siete sposati o convivete con un partner “non credente” e disponete di un reddito nullo o minimo, fate subito la pratica di “uscita” appena descritta! Non aspettate di avere un lavoro. Infatti può accadere (è successo) che la vostra uscita diventi un’ammissione di appartenenza nel passato e che la Chiesa da cui siete appena usciti (che magari fino a quel momento non se ne era accorta…) richieda a voi e al vostro partner tutti gli anni arretrati di Kirchgeld. Quindi se vi trovate in questa situazione chiedete consiglio al vostro commercialista prima di intraprendere qualsiasi azione.
 
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view post Posted on 29/6/2023, 10:30

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Commento sull'abbandono della chiesa: La chiesa deve condividere il potere
Stato: 29/06/2023 09:55
La Chiesa cattolica ha registrato un numero record di uscite a livello nazionale e in Bassa Sassonia. Gli scandali degli abusi e la mancanza di volontà di riforma stanno rendo la chiesa sempre meno attraente per molti.

Un commento di Florian Breitmeier

Sono numeri disastrosi e statistiche di costante declino che la Chiesa Cattolica Romana ha presentato. Più di 520.000 cattolici battezzati che non volevano più essere membri della chiesa se ne sono andati nell'ultimo anno. Il numero di persone che se ne vanno è più o meno raddoppiato in quattro anni. L'erosione della vita ecclesiale a tutti i livellè in aumento. Le persone che sono state molto coinvolte nelle comunità per molti anni se ne sono andate da tempo. Ma gli scandali degli abusi, il modo devastante in cui sono stati affrontati per troppo tempo e le delusioni per il ritmo della volontà cattolica di riformare apparentemente non lasciare altra scelta a molti credenti. Invece di vivere sotto il tetto della chiesa, sono costretto a vivere senza tetto.

Un uomo lascia una chiesa © picture alliance/dpa Foto: Ingo Wagner
Il numero dei cattolici diminuisce di oltre mezzo milione
Lo ha annunciato mercoledì a Bonn la Conferenza episcopale tedesca (Dbk). Ci sono anche molti meno cattolici nel nord.

Battezzati eppure senza casa
Un'istituzione che una volta era anche casa è diventata loro estranea. Il percorso sinodale come grande progetto di riforma della Chiesa cattolica ha raggiunto i suoi limiti - con il Papa, con la Chiesa mondiale e nelle comunità locali tedesche. Una volta lanciato a Lingen, Emsland, non è stato in grado di impedire che le forze di legame istituzionali e personali diminuissero in modo sempre più drammatico.

Diocesi di Osnabrück: gravi errori nell'affrontare la violenza sessuale
La diocesi di Ratisbona ne è un esempio. Lì, in Rudolf Voderholzer, siede uno dei più determinati oppositori della riforma e oppositori del cammino sinodale. Nella sua diocesi, la percentuale di persone che lasciano il Paese è aumentata di più: di oltre il 70 per cento. Chi coltiva il proprio campo solo secondo principi dogmatici finirà per rassegnarsi. Ma anche nella diocesi di Osnabrück, che da decenni è stata retta da un vescovo riformista, i valori di uscita sono allarmanti. Il vescovo Franz-Josef Bode ha commesso gravi errori nell'affrontare casi di violenza sessuale.

Il vescovo della diocesi di Osnabrück Franz-Josef Bode siede davanti alle candele. © picture alliance/dpa Foto: Friso Gentsch
Addio al vescovo Bode di Osnabrück: un'analisi del suo mandato
Si è dimesso a marzo e il vescovo verrà ufficialmente dimesso oggi. Come valuti il ​​suo mandato in retrospettiva?

Le dimensioni di Bode quindi nessuna reazione a tutte le dimensioni?
Presumibilmente, le sue dimissioni hanno anche qualcosa a che fare con il forte aumento del numero di persone che lasciano la sua diocesi: erano già prevedibili quando Bode ha presentato le sue dimissioni al Papa. Delusioni e ferite ovunque. I numeri di uscita lo rivelano inesorabilmente: la struttura sociale della chiesa sta cambiando rapidamente. Diventerà più piccola e più povera. Le offerte per le persone vengono interrotte e gli edifici vengono abbandonati. Lì possono succedere molte cose belle e questo fa molto male.

Alternativa alla coppa di culto
E adesso? Non è il momento dei grandi piani generali, ma il tempo delle idee audaci per piccoli progetti e iniziative. In futuro, le chiese si occuperanno principalmente di condividere il potere, in modo che molti possano esercitare il potere creativo, nella chiesa, nel villaggio, nel quartiere o nel vicinato. Il pensiero in rete sta diventando ancora più importante.

Certo: i soldi della tassa ecclesiastica creano sicurezza, ma possono anche soffocare la creatività perché la pressione al cambiamento è intorpidita fintanto che il reddito sgorga in modo affidabile. Tuttavia, poiché anche l'accettazione della tassa ecclesiastica tra i membri sta diminuendo, sono ricchi modelli di fondazione alternativi. Sarebbe concepibile un finanziamento temporaneo del progetto e anche l'esenzione dalla tassa ecclesiastica, ad esempio per le famiglie nelle "ore di punta" della vita economicamente impegnative e limitate nel tempo.

Cerca nelle comunità la speranza
Le Chiese farebbero bene in futuro ad agire maggiormente come comunità di ricerca aperta per le persone che desiderano spiritualità e impegno concreto verso i più deboli. Ma un'situzione perennemente in crisi, impegnata con se stessa, non sembra molto invitante. Mi chiaro:

Offerte per bambini e giovani nelle parrocchie, lavoro negli asili e nelle scuole, luoghi attraenti di senso per chi cerca e chi ha dubbi decideranno il futuro della Chiesa. Anche a questo proposito vale quanto segue: sta succedendo qualcosa. Ancora.
 
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view post Posted on 29/6/2023, 13:55

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https://www.kirche-und-leben.de/artikel/52...d-erneut-rekord

NOTIZIA28 GIUGNO 2023
La Conferenza episcopale presenta le statistiche annuali per il 2022 - AGGIORNAMENTO: reazioni
522.821 persone hanno lasciato la chiesa in Germania, un altro record
Persone in una zona pedonale Foto: Wolfgang Maria Weber (Imago)
Il numero di persone in Germania che hanno lasciato la Chiesa cattolica è nuovamente aumentato. Foto: Wolfgang Maria Weber (Imago)
522.821 persone hanno lasciato la Chiesa cattolica in Germania nel 2022. Ciò è evidente dalle attuali statistiche annuali
Si tratta di un aumento del 45,5% rispetto all'anno precedente.
Dopo la crisi della corona, il numero di fedeli è nuovamente aumentato leggermente.
Il numero di persone che hanno lasciato la chiesa in Germania è aumentato di nuovo in modo massiccio nel 2022: 522.821 persone hanno lasciato la Chiesa cattolica. Si tratta di un aumento del 45,5 per cento rispetto all'anno precedente, quando era già stato raggiunto il numero record di 359.338 partenze. E' quanto emerge dalle statistiche annuali della Chiesa, che la Conferenza episcopale tedesca e le 27 diocesi della Germania hanno pubblicato oggi. Di conseguenza, i cattolici costituiscono il 24,8% della popolazione totale (20.937.590 membri di chiesa). Nell'anno precedente, 21.645.875 persone appartenevano alla Chiesa cattolica in Germania, il 3,3% in più rispetto al 2022.

Nella diocesi di Münster, un totale di 37.907 donne e uomini hanno lasciato la chiesa nel 2022 , il 68 per cento in più rispetto all'anno precedente. In una regione della diocesi era addirittura l'80 per cento in più. Nel giugno 2022 è stata presentata la denuncia di abuso per la diocesi di Münster.

380.000 persone hanno lasciato la chiesa evangelica

Secondo l' arcidiocesi, 51.345 persone hanno lasciato la chiesa nell'arcidiocesi di Colonia , che è in grave crisi a causa delle discussioni sul suo arcivescovo, il cardinale Rainer Maria Woelki , con un aumento del 26% rispetto all'anno precedente. Nel 2021, quando è stata presentata la denuncia di abusi per l'arcidiocesi di Colonia, c'erano ancora 40.772 persone che lasciavano la chiesa, con un aumento del 136 per cento rispetto al 2020.

Anche la Chiesa evangelica in Germania (EKD) ha recentemente registrato un aumento del numero di partenze. Secondo i dati EKD di marzo, il numero dei fedeli nelle 20 chiese regionali è sceso a 19,15 milioni all'inizio dell'anno. Erano circa 575.000 in meno rispetto all'anno precedente, di cui circa 380.000 hanno lasciato attivamente la chiesa.

Aumento delle funzioni religiose e dei matrimoni

Dopo la pandemia di corona, c'è stato un leggero aumento nella maggior parte dei sacramenti: la partecipazione alle funzioni religiose è del 5,7% (2021: 4,3%). I battesimi sono stati 155.173 (2021: 141.992). Il numero di matrimoni in chiesa è aumentato in modo significativo a 35.467 (2021: 20.140).

162.506 bambini hanno ricevuto la prima comunione (2021: 156.574). I giovani confermati sono stati complessivamente 110.942 (2021: 125.818). Secondo le informazioni, le sepolture sono quasi le stesse dell'anno precedente a 240.144 (2021: 240.040).

Rientri, parrocchie, parroci

Secondo questo, 1.447 persone sono entrate nella Chiesa cattolica (2021: 1.465), 3.753 che avevano lasciato la chiesa sono state nuovamente accolte (2021: 4.116).

A seguito delle misure strutturali in corso nelle diocesi, il numero delle parrocchie è sceso a 9.624 (2021: 9.790), secondo la dichiarazione. I sacerdoti sono in totale 11.987 (2021: 12.280), di cui 6.069 sono cappellani parrocchiali (2021: 6.215). Negli altri ministeri pastorali, le statistiche del 2022 mostrano un totale di 3.184 diaconi permanenti (2021: 3.253), 3.117 assistenti/referenti pastorali (donne: 1.509, uomini: 1.608) e 4.167 assistenti/referenti parrocchiali (donne: 3.289, uomini: 878). . Il numero delle ordinazioni sacerdotali nel 2022 è stato di 45 (di cui 33 diocesani e dodici religiosi).

Reazioni
Il presidente della Conferenza episcopale tedesca, Georg Bätzing, ha definito allarmanti i numeri delle uscite. "Le persone hanno bisogno di sapere che siamo al loro fianco e che siamo lì per loro", ha detto il Vescovo di Limburg. Allo stesso tempo ha messo in guardia contro le dimissioni. “L'alto numero di partenze fa male e so quanto volontari e dipendenti a tempo pieno di parrocchie, istituzioni, associazioni, asili nido, scuole e Caritas lavorino per gli altri e quanto sia importante per loro la buona novella del Dio che ama”.

È importante che le risoluzioni del cammino sinodale di riforma del dialogo siano attuate e piene di vita. "Ci siamo posti domande e sviluppi importanti nel cammino sinodale. La maggior parte di noi ha trovato risposte e vuole promuovere il cambiamento. Questo è ciò su cui mi impegno",

Anche la presidente del Comitato centrale dei cattolici tedeschi, Irme Stetter-Karp, ha chiesto rapide riforme: “La Chiesa ha perso fiducia, soprattutto a causa dello scandalo degli abusi. Tuttavia, al momento non si mostra abbastanza determinata, visioni per un futuro del cristianesimo nella chiesa attuare".
 
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