Laici Libertari Anticlericali Forum

Contrordine: il Vaticano appoggia la depenalizzazione dell'omosessualità, (ma coi soliti distinguo...)

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Felipe-bis
view post Posted on 4/12/2008, 13:38




Ecco cosa ne dicono i gay di destra, per una volta d'accordo con quelli 'di sinistra':

http://www.gaylib.it/

1 dic 08



Meglio impiccati in Iran che sposati in Spagna

Notizie di questi giorni danno gruppi di cristiani perseguitati in India e in diversi paesi con un forte fondamentalismo islamico: le aggressioni ai religiosi e gli atti vandalici ai luoghi di culto ormai non si contano più ed il Santo Padre, preoccupato, ha lanciato diversi appelli dalla finestra su San Pietro per invitare le varie nazioni a garantire il rispetto, la libertà di culto e la non discriminazione della minoranza cattolica.
Ci mancherebbe: chi non darebbe ragione a Benedetto XVI nel momento in cui chiede di osservare i diritti dell’Uomo e le libertà civili?
La Chiesa, che si avvicina alla società con un approccio teologico, viene però ad essere fortemente discriminante ed incisiva proprio in materia di diritti civili e la classe politica, sempre attenta al bacino elettorale, preferisce andare a braccetto con il vescovone piuttosto che con l’imprenditore o l’operaio.
Ed è così che in Italia resta difficile portare avanti qualsiasi tipo di libertà civile ed individuale senza il nulla osta di Oltretevere, cosa che appare evidente nel momento in cui si affrontano le nuove frontiere dei
diritti civili. Basti vedere la parole di Magdi Cristiano Allam: ''Pur rispettando le scelte e le tendenze sessuali di ognuno e senza voler discriminare gli omosessuali, siamo contrari ai matrimoni gay e quindi alle adozioni di figli da parte delle coppie omosessuali''.
Non a caso dunque l’Italia resta l’ultimo paese dell’Europa occidentale, in compagnia della Grecia, a non aver legiferato in materia di riconoscimento della coppia omoaffettiva, cosa che era stata raccomandata dal Parlamento europeo ben quindici anni fa e che ha portato uno dei sette paesi più potenti della terra ad essere superato persino dalla Slovenia, dal Sudafrica, da paesi dell’America Latina e persino del Terzo mondo.
Oggi l’Osservatore Vaticano presso le Nazioni Unite, Celestino Migliore, ha sbalordito enunciando la posizione del papa re contro la proposta della Francia, la quale prevede la depenalizzazione globale dell’omosessualità; a dire del diplomatico in salsa clericale, “gli stati che non riconoscono le unioni gay verrebbero messi alla gogna”.
Oggi l’omosessualità fra adulti consenzienti viene perseguita penalmente in oltre 91 paesi (www.oliari.com/inpiu/paesi.html), con pene che vanno dalla reclusione, alla fustigazione e persino alla morte: fa un certo effetto sapere che lo Stato della Città del Vaticano plaude a queste ingiustizie,
anzi, le ammira. Addirittura per monsignor Migliore, che è il rappresentante del Vaticano davanti alle Nazioni Unite e non un punico pallino qualunque, le misure di depenalizzazione proposte dalla Francia “se
adottate, creeranno nuove e implacabili discriminazioni”, nonostante che, come tutti sanno, da che mondo è mondo, le leggi di tutela e di emancipazione servono proprio per abbattere le discriminazioni.
Nonostante si tratti di un argomento civile e non religioso, la Chiesa teme fortemente il riconoscimento delle coppie omoaffettive, proprio perché riguardano il rapporto di solidarietà e di amore fra due persone dello stesso sesso e per il papa-teologo perdere la battaglia, com’era successo in occasione di aborto e divorzio, significherebbe perdere potere, ovvero il monopolio su ciò che è bene e ciò che è male in materia di famiglia e di sentimento affettivo.
Ogni qual volta una nazione riconosce i diritti delle coppie omoaffettive, la Chiesa va in fibrillazione poiché sparisce un po’ della sua presunta competenza esclusiva; per questo motivo preferisce i gay di 18 anni
impiccati in Iran a quelli sposati e felici in Spagna. Il “meglio il figlio morto che frocio” lo dice oggi anche la Chiesa con le affermazioni di Migliore, esponente di una potentissima lobby che parla di accettazione e di
non discriminazione delle persone omosessuali, salvo nel momento in cui si arriva al dunque.
Sarà interessante vedere l’atteggiamento dell’Italia filo-papista al momento del voto della proposta francese: la classe politica italiana, di centrodestra o centrosinistra che sia, è liberale solo in economia ed
europeista solo quando si tratta di prendere i soldi dei contributi o di tutelare i formaggi.
Con uno strapotere simile della Chiesa ed un tale pallore della classe politica, i veri liberali non si sanno se sperare nella resurrezione di De Gasperi, che da statista democristiano autentico voleva una separazione dei ruoli fra Stato e Chiesa, o di Cavour, che per assicurarsene aveva usato i cannoni.
 
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Hiram777
view post Posted on 4/12/2008, 16:20




Decisamente meglio Cavour...
Aah sti bersaglieri che non portano a termine i lavori che iniziano... ;)
 
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a.freespirit
view post Posted on 4/12/2008, 17:01




Da UAAR:
Per chi non ne fosse a conoscenza....

CITAZIONE
Sabato 6 dicembre, alle ore 17:00, è previsto un sit in in piazza Pio XII (adiacente a piazza San Pietro) delle associazioni gay, per rispondere alle affermazioni vaticane in merito alla depenalizzazione universale dell’omosessualità. La posizione del Vaticano, spiega il presidente di Arcigay Roma Fabrizio Marrazzo, “ha turbato fortemente la nostra comunità, e non solo. Tantissimi sono i messaggi di solidarietà che ci stanno arrivando. […] il Vaticano continua a offendere la vita di milioni di persone criminalizzandone l’orientamento sessuale. Una posizione contraria a qualsiasi concetto evangelico di amore e fratellanza”. In 88 paesi infatti l’omosessualità è considerata un reato, punibile con carcere, tortura, lavori forzati e addirittura la pena capitale. Continua Marrazzo: “Vogliamo rivolgerci anche ai fedeli cattolici, offesi, come noi, da parole che negano la vita della persona. A loro chiediamo di riflettere, perché siano al nostro fianco in un momento in cui è importante ribadire con forza che nessun credo religioso può giustificare l’opposizione alla cancellazione di una barbarie che ogni anno produce incarcerazioni e sentenze di morte”.

L’UAAR sarà presente con una sua delegazione.

 
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Felipe-bis
view post Posted on 4/12/2008, 17:14




http://www.uaar.it/news/2008/12/03/iran-ri...-morte-per-gay/

Iran: “rimane pena di morte per i gay”


Mohammad-Taqi Rahbar (1), membro della commissione Giustizia del Parlamento iraniano, ha affermato che in Iran rimarrà in vigore la pena di morte per gli omosessuali, anche se dovesse passare la proposta Onu per la depenalizzazione dell’omosessualità. Rahbar afferma: “In base alla sharia e alle leggi divine, in Iran l’omosessualità è considerata odiosa e inaccettabile. Gli stranieri possono dire quello che vogliono, ma noi continueremo sulla nostra strada, perché quello che facciamo serve a prevenire la corruzione. […] le leggi islamiche garantiscono tutti i diritti”.
“Anche se ratificheranno la depenalizzazione” continua Rahbar “non potranno imporla, perché ciascun Paese ha le sue leggi, diritti e linee rosse. E’ il caso della Convenzione internazionale per i diritti delle donne, adottata da molti Paesi, compresi alcuni islamici, ma non da noi, perché vi sono alcune parti che non accettiamo”.

(1) http://blog.panorama.it/mondo/2008/12/02/l...uole-la-sharia/
 
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NIDOCIV
view post Posted on 14/12/2008, 19:09




La cosa piu stucchevole è che c'è chi continua a ritenere filosofiche e alte le puttanata che il nazista vestito di buffo ci propina ogni giorno.
L'assioma: depenalizzazione dell'omosessualità= matrimoni gay= pericolo per la famiglia, è degno di persone ignoranti che dovrebbero marcire internate in un manicomio.
E invece fanno il bello e il cattivo tempo della nostra politica, con un arroganza che non ha eguali.

p.s. credo che come presentazione basti.
 
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Felipe-bis
view post Posted on 2/1/2009, 16:21




http://www.uaar.it/news/2009/01/01/vatican...gono-distinguo/

Vaticano: ora appoggia depenalizzazione omosessualità, ma rimangono distinguo
Il Vaticano ha deciso di sostenere la proposta francese all’Onu per la depenalizzazione mondiale dell’omosessualità. Monsignor Celestino Migliore, osservatore vaticano all’Onu, precisa però su Radio Vaticana che i dubbi rimangono, poiché si ritiene che «la proposta vada ben oltre questa intenzione, puntando ad omologare ogni orientamento sessuale generando quindi incertezza giuridica». Secondo Migliore, il fatto che solo 66 paesi su 192 abbiano sostenuto la proposta sarebbe la prova che «l’argomento va ancora discusso con calma, trasparenza, rispetto reciproco e molto buon senso». Contro la proposta francese ne è stata avanzata una dalla Siria, che ha ottenuto 58 voti a favore. L’osservatore vaticano pone inoltre su uno stesso piano di paragone pena di morte e aborto, affermando che molti paesi non sono favorevoli ad estendere il principio dell’«intoccabilità della vita» anche all’aborto, giudicando ciò non coerente: «Si insiste quasi unilateralmente sulla intoccabilità della vita, nel caso specifico della sentenza di morte, e si esita, o addirittura, si è contrari, ad estendere lo stesso principio a tutte le fasi della vita, che per alcuni riguardano il diritto di nascere, per altri il diritto alla sopravvivenza».

Il cardinale Renato Raffaele Martino, intervistato da «L’Osservatore Romano», spiega la posizione vaticana: «La Chiesa si oppone decisamente alle legislazione di quegli Stati che condannano, a volte sino alla pena capitale, l’omosessualità. Anzi è pronta a scendere in campo con tutte le sue forze e in ogni ambito per difendere la vita di ogni persona, dunque anche degli omosessuali». Il prelato però tiene a precisare: «Diverso è il caso in cui si vorrebbe costringere la Chiesa ad accettare l’identificazione del matrimonio naturale tra un uomo e una donna con forme di unione tra persone dello stesso sesso: facciano ciò che vogliono ma non pretendano di equiparare queste realtà, ben diverse tra loro. Abbiamo ricevuto da Dio il dono preziosissimo della libertà, anche della libertà di scegliere se peccare o no. In nome di quella stessa libertà però non si può impedire alla Chiesa di ribadire la sua posizione. Io credo alla fine che anziché polemizzare su altri presunti diritti da inserire sarebbe molto più importante profondere le nostre energie per far rispettare da tutti quelli sanciti da sessant’anni e ancora negati in tanti Paesi del mondo».


(per i links andare all'articolo originale)
 
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20 replies since 1/12/2008, 15:24   584 views
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