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Appalto truccato. Assolti don Biagio Saiano e consigliere regionale Bosco, Caserta. Il prete sulla concorrenza: "lo hanno preso in c..o".

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view post Posted on 25/2/2016, 11:03
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Appalto truccato. Assolti don Biagio Saiano e consigliere regionale Bosco

Il prete sulla concorrenza: "lo hanno preso in c..o".

bosco-ferraiolo-don-biagio-2

www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/20...1825e96eda.html



Appalto asilo Caserta, indagato prete
Procura, lavori affidati aggirando regole concorrenza, 7 avvisi

(ANSA) - NAPOLI, 25 FEB - La Guardia di Finanza di Caserta ha notificato sette avvisi di conclusione indagine per turbativa d'asta a presidente e consiglieri della Fondazione San Giuseppe di Tuoro, frazione di Caserta, in relazione all'appalto da 1,5 milioni di euro per la ristrutturazione di un asilo.
Tra gli indagati l'attuale consigliere regionale Luigi Bosco (Campania Libera) e il parroco della chiesa di Santo Stefano Promartire di Tuoro don Biagio Saiano, presidente della Fondazione.
Secondo la procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) i lavori, peraltro mai eseguiti, sarebbero stati affidati alla società di due consiglieri della fondazione aggirando dunque le regole sulla concorrenza.

www.casertace.net/cronaca/unaltra-m...o-20160225.html
UN’ALTRA MEDAGLIA PER CASERTACE. Coinvolto il consigliere regionale Luigi Bosco, il parroco e Clementina Ferraiolo

Il comunicato della Procura sul caso innescato da una nostra lunga inchiesta giornalistica firmata Roberto Della Rocca
CASERTA – In data odierna militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Caserta hanno dato compiuta esecuzione alle notificazioni dell’avviso di conclusione indagini nei confronti di 7 soggetti, emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, a conclusione di circa un anno d’indagine per il reato di turbativa d’asta.

La gara d’appalto in esame, del valore di circa 1,5 milioni di euro, riguarda la ristrutturazione della Fondazione San Giuseppe di Tuoro, Caserta mediante utilizzo di finanziamenti europei tesi al recupero di zone del territorio italiano in difficoltà e finalizzati alla costruzione di un asilo. Le indagini, delegate alla Compagnia della Guardia di Finanza di Caserta, hanno consentito di accertare innumerevoli collegamenti esistenti tra il Presidente della Fondazione (un sacerdote, don Biagio Saiano), il consulente giuridico della Commissione aggiudicatrice (Luigi Bosco, attualmente con carica di Consigliere Regionale) e due coniugi con funzioni di consiglieri della Fondazione, (Clementina Ferraiolo e Giuseppe De Liso uno dei quali, poche settimane prima dell’indizione di gara ha abbandonato la carica di consigliere).

In particolare, le complesse attività d’indagine, hanno permesso di provare come il soggetto aggiudicatario di gara fosse il marito di uno dei consiglieri, amico di vecchia data del sacerdote-presidente nonché responsabile (unitamente al coniuge) della campagna elettorale del consulente giuridico della Commissione di Gara per le elezioni Regionali del 31 maggio 2015. Se ciò non bastasse, è stato dimostrato inoltre come la ditta, scelta per la ristrutturazione della Fondazione, sia una ditta specializzata per l’installazione di soli pannelli fotovoltaici e non anche per la ristrutturazione di edifici. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno consentito di acquisire un grave quadro indiziario a carico degli indagati che ha permesso di dimostrare come una gara d’appalto per il valore di circa 1,5 milioni di euro sia stata affidata, con motivazioni esclusivamente amicali, a soggetti privi dei necessari requisiti ed in spregio delle fondamentali regole di mercato e di leale concorrenza.

fondazionesangiuseppe
fondazionesangiuseppetuoro

L’attività investigativa, svolta mediante l’utilizzo di intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di osservazione, pedinamento e controllo e l’escussione di molteplici persone informate sui fatti, ha consentito di documentare come gli indagati avessero artificiosamente creato tutti i presupposti tecnico-giuridici per la partecipazione e l’aggiudicazione della gara d’appalto, rendendo quindi la procedura ad evidenza pubblica una mera inutile formalità. L’attività posta in essere da questa procura, in stretta sinergie con la Guardia di Finanza, rimarca ancora una volta, l’impegno profuso nel contrasto all’illegalità e allo sperpero di denaro pubblico.

PUBBLICATO IL: 25 febbraio 2016 ALLE ORE 8:25

Edited by pincopallino2 - 19/9/2021, 06:09
 
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http://www.ilmattino.it/caserta/appalti_ca...ti-1576632.html

Appalti a Caserta, indagine anche sui voti
palazzo Cutillo a Tuoro, al centro dell'inchiesta della Finanza
di Mary Liguori




CASERTA - La festa all’oratorio per l’elezione del candidato sponsorizzato dalla Fondazione è solo la punta di un iceberg che affonda le proprie radici in un mare di conflitti d’interesse dei quali, sentito a sommarie informazioni, il parroco di San Giuseppe di Tuoro, sostiene di non essersi accorto.
L’affidamento dell’appalto per l’asilo alla ditta del marito di Clementina Ferraiolo, procedura che la Fondazione presieduta dal sacerdote bloccherà all’indomani di un ricorso al Consiglio di Stato da parte dell’azienda che si è classificata seconda alla gara, è solo uno degli aspetti sviscerati nelle indagini dei militari della sezione operativa della compagnia della guardia di finanza di Caserta, guidati dal tenente Andrea Giugno, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. La decisione del prete, che comporterà la perdita del milione e mezzo di euro – fondi europei – destinati alla realizzazione dell’asilo e quindi alla riqualificazione di Palazzo Cutillo, è - secondo gli investigatori - un modo per tirare il remo in barca prima che la situazione, da un punto di vista giudiziario, precipiti. La gara è affidata alla ditta di Giuseppe De Liso, marito della Ferraiolo. Quest’ultima è direttore della Fondazione San Giuseppe, ente del quale il consorte è stato consigliere fino a qualche mese prima.

Entrambi sono stati curatori della campagna elettorale di Luigi Bosco e, nei dialoghi intercettati, si attribuiscono i meriti dell’elezione del candidato di Campania Libera. E si dicono pronti a raccogliere i frutti del loro lavoro. Bosco, dal canto suo, è legale della Fondazione e, come il prete stesso ammetterà, la nomina – parcella da 4.500 euro – è avvenuta su suggerimento della Ferraiolo. Incastri senza altra giustificazione, scrive la Guardia di finanza nell’informativa depositata in Procura, se non nell’accordo finalizzato ad affidare l’appalto alla ditta dei coniugi amici del prete e del politico per il quale hanno fatto campagna elettorale, tutti, incluso il religioso, tanto da mettere a disposizione l’oratorio per i festeggiamenti post-elezioni. Il sacerdote indagato per turbativa d’asta assieme ad altre sei persone tra le quali il consigliere regionale Luigi Bosco, acconsente a che l’oratorio diventi location del party al quale la Ferraiolo invita amici e supporters.

Nella fase precedente, al telefono, suo marito commenta con un amico l’elezione di Bosco. E si fa riferimento ad un’evenienza che, se confermata, sarebbe gravissima. De Liso dice di aver curato la campagna elettorale dell’amico, Bosco, e che questi ha vinto. Specifica che «per l’altra situazione» sono ancora fermi perché, nonostante abbiano vinto al Tar, hanno avuto un ricorso al Consiglio di Stato e ora sono in attesa, riferendosi quindi all’appalto per l’asilo. I due si mostrano soddisfatti in quanto lo scrutinio ha confermato i voti che avevano calcolato di conseguire, ma poi affermano che qualcuno degli elettori «è stato sconsiderato nel provare il voto dato attraverso Whatsapp». Altra storia è poi quella che rimanda a una sorta di «vendetta» verso coloro che Bosco non lo hanno votato. «Finirà questo lavoro e se ne andrà», dice De Liso. «E la nostra avventura continuerà?», chiede l’altro. «Prima che si capottano hanno molto da fare», risponde De Liso.

Nelle contestazioni, è bene chiarirlo, non ci sono accuse di voto di scambio, sebbene l’informativa sottolinei che è stato proprio nella fazione di Tuoro e grazie all’impegno dei coniugi De Liso-Ferraiolo, che Bosco ha conquistato lo scranno in Regione. Al momento, e anche questo è necessario chiarire, la Procura neanche avanza l’ipotesi di associazione tra i sette indagati in concorso per turbativa, ma sembra chiaro che i pm del procuratore Maria Antonietta Troncone non hanno ancora concluso il loro lavoro. Insomma, l’avviso di chiusura indagine notificato due giorni fa è relativo solo all’appalto per l’asilo di Tuoro. Lo scenario dentro il quale l’episodio è incastonato è però ancora in fase di chiarimenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sabato 27 Febbraio 2016, 13:19
 
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view post Posted on 28/2/2016, 08:24
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Dopo la messa fiaccolata per il prete indagato per turbativa d'asta (1.5 mln di € di fondi europei).

www.belvederenews.net/fiaccolata-di...a-vanno-avanti/

http://noicaserta.it/caserta_tuoro_fiaccol...olidarieta.html

Edited by GalileoGalilei - 28/2/2016, 08:39
 
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http://www.casertace.net/cronaca/caserta-l...o-20160317.html


CASERTA, LO SCANDALO DELLA FONDAZIONE DI TUORO. Accipicchia, come parlava “liberal” il sacerdote e parroco don Saiano: “La Arcoedil l’ha presa a quel servizio”

Emerge da una delle intercettazioni allegate all'atto di chiusura della indagini

Ferraiolo e don Saiano
Ferraiolo e don Saiano
CASERTA – Per essere un parroco aveva un frasario sicuramente creativo, forse non propriamente degno di un ministro del culto cattolico.

Questo emerge dalle intercettazioni relative alla vicenda della Fondazione San Giuseppe di Tuoro, innescata da una inchiesta giornalistica di Casertace e che vede indagati, tra gli altri il consigliere regionale Luigi Bosco, Clementina Ferraiolo e lo stesso parroco di Tuoro don Biagio Saiano.

Nella telefonata il sacerdote parla del ricorso al consiglio di stato presentato dalla ArcoEdil: “ArcoEdil ha voluto il consiglio di Stato e ora l’ha preso a quel servizio.” La vicenda è intricata e ha come cornice la sospensiva pronunciata dal consiglio di stato e l’intenzione dl parroco di rinunciare al finanziamento per la casa asilo.

Quello che è certo è che il parroco don Saiano vuole fortissimamente che il finanziamento da un milione e mezzo di euro finisca nelle mani della Tp company di Giuseppe de Liso, marito di Clementina Ferraiolo.

Red.Cro

PUBBLICATO IL: 17 marzo 2016 ALLE ORE 13:03
 
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view post Posted on 3/9/2016, 16:20
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http://www.corrierecaserta.it/notizie-case...zo-di-euro.html

gigginiello bosco 825
Richiesta di rinvio a giudizio per il consigliere regionale Luigi Bosco. Insieme ai suoi “Sodali” è accusato di aver manipolato una gara da un milione e mezzo di euro! 1
DI FRANCESCO PAPA DEL 3 SETTEMBRE 2016 CRONACA, EVIDENZA
Anche il “Prete” Biagio Saiano tra gli indagati. Esultò in maniera “Triviale” quando la gara fu aggiudicata ai suoi “Amichetti”: “L’hanno presa nel c..o!”

“Una commistione tra politica, affari, fede e interessi personali che nulla hanno a che vedere con i veri sentimenti religiosi!” Questo è solo uno dei tanti passaggi nella richiesta di rinvio a giudizio di quella che è stata definita la “Cricca di Tuoro”, composta come è emerso dalle indagini della Guardia di Finanza di Caserta, dal consigliere regionale Luigi Bosco e da un prete, Biagio Saiano, che senza mezzi termini usa anche un linguaggio “triviale” e “denigratorio” nei confronti della ditta a lui “avversaria” (l’hanno presa nel c..o!) e, ovviamente loro, coloro che avevano messo gli occhi sul milione e mezzo per restaurare l’asilo nido di Tuoro. Ma andiamo con ordine. Stiamo parlando dell’“affaire” della ristrutturazione di Palazzo Cutillo e della realizzazione dell’asilo nido di Tuoro, che poi sono sfumati dopo che il consigliere regionale Luigi Bosco e il sacerdote Biagio Saiano hanno ricevuto la prima “sfogliatella”, ovvero gli avvisi di garanzia insieme agli altri cinque componenti della Fondazione di cui facevano parte. Sono accusati di turbativa d’asta, ovvero avrebbero manipolato la gara per l’affidamento dei lavori di restauro della dimora storica, un bando da un milione e mezzo di euro.

Risultati immagini per luigi bosco de luca

Per quei capi di accusa rischiano il processo e trascorreranno “Un Natale da indagati”. Ma la richiesta è stata formulata non solo per Luigi Bosco e per “don” Biagio Saiano, ma i sostituti procuratori Sabrina Fornaro e Gennaro Damiano, hanno presentato istanza di rinvio a giudizio anche per i coniugi Clementina Ferraiuolo, direttore amministrativo della “Fondazione Tuoro”, e Giuseppe De Liso, consigliere di amministrazione dell’ente nonché titolare della ditta aggiudicataria della gara incriminata. Poi ancora per Maria Ficociello e Rosa Carafa, rispettivamente presidente e componente della commissione di gara, nonché per il progettista dell’opera, Vincenzo Guadagno. Insomma loro se la suonavano e loro se la cantavano! Deciderà tutto il Gup Tommaso Perrella a metà gennaio. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Luigi Bartolomeo Terzo, Agostino Imposimato, Giuseppe Bellopede e Gianpiero Pasquariello. A monte della richiesta di giudizio, l’informativa di reato prodotta dalla Guardia di Finanza di Caserta sulla Fondazione “San Giuseppe Tuoro”. L’accusa per i sette è quella di avere “truccato” l’affidamento dell’appalto per la realizzazione dell’asilo. La procura diretta da Maria Antonietta Troncone ipotizza che la gara da un milione e mezzo di euro, fondi europei, sia stata affidata sulla base dei rapporti di parentela e amicizia esistenti tra il titolare della ditta e le persone che gestiscono la Fondazione, compreso il sacerdote.

Risultati immagini per luigi bosco de luca

Il consigliere regionale Luigi Bosco compariva nella Fondazione in veste di segretario verbalizzante della commissione aggiudicatrice dell’appalto, mentre il presidente della Fondazione era il sacerdote Biagio Saiano. L’inchiesta è partita dall’evidente conflitto d’interesse emerso a causa del doppio ruolo dell’imprenditore che si è aggiudicato la gara: De Liso era titolare della società aggiudicatrice dell’appalto ed ex consigliere della “Fondazione Tuoro”. Bizzarro anche il tipo di specializzazione della ditta vincitrice dell’appalto: la T.P. Company si occupa di impianti fotovoltaici e non di edilizia. Secondo il teorema accusatorio, l’opera fu affidata “in virtù di rapporti di parentela e amicizia”. Tutti gli indagati frequentavano infatti la parrocchia di “don” Saiano tant’è che Tuoro, nell’ultima campagna elettorale per le Regionali, è stata una delle roccaforti di Bosco. La festa dopo la sua elezione si tenne proprio all’oratorio: secondo la procura, la commistione tra fede, attività politica e interessi che eludono quelli religiosi erano solo alcuni dei conflitti d’interesse dei quali, sentito a sommarie informazioni, il parroco di San Giuseppe di Tuoro, dichiarò di non essersi accorto. Sacerdote che, dopo l’esclusione dalla gara della ditta concorrente a quella dei “suoi amici”, non esitò a esultare con frasi colorite ben lontane dai linguaggi consoni a un prelato. “L’hanno preso nel c..o!”, disse. All’indomani della notifica degli avvisi di garanzia, come detto, la Fondazione ha rinunciato al finanziamento Por Campania Fesr 2007/2013: i fondi sono andati dunque persi per sempre, la somma ammontava a un milione e mezzo di euro e doveva servire al recupero del Palazzo Cutillo, dimora di interesse storico che avrebbe dovuto ospitare l’asilo finito al centro dell’indagine delle fiamme gialle.
 
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Turbativa d’asta, chiesto il processo per Bosco
Coinvolte altre sei persone, i pm: «Manipolarono la gara». Finanziamenti persi per sempre

Il Mattino (Caserta)3 Sep 2016altre +3Mary Liguori

Palazzo Cutillo Occasione persa: il finanziamento da un milione e mezzo di euro avrebbe riportato a nuova vita la storica dimora di Tuoro

«Processate il consigliere regionale»
Il Mattino (Avellino) 3 Sep 2016rbativa, chiesto il processo per Bosco

La ristrutturazione di Palazzo Cutillo e la realizzazione dell’asilo nido di Tuoro sono sfumati dopo che il consigliere regionale Luigi Bosco e il sacerdote Biagio Saiano hanno ricevuto gli avvisi di garanzia insieme agli altri cinque componenti della Fondazione di cui facevano parte. Accusati di turbativa d’asta, vale a dire di avere manipolato la gara per l’affidamento dei lavori di restyling della dimora storica, un bando da un milione e mezzo di euro, ora rischiano il processo.
Oltre che per Luigi Bosco e per don Biagio Saiano, i sostituti procuratori Sabrina Fornaro e Gennaro Damiano, in forza all’ufficio inquirente di Santa Maria Capua Vetere, hanno presentato istanza di rinvio a giudizio anche per i coniugi Clementina Ferraiuolo, direttore amministrativo della «Fondazione Tuoro», e Giuseppe De Liso, consigliere di amministrazione dell’ente nonché titolare della ditta aggiudicataria della gara incriminata, per Maria Ficociello e Rosa Carafa, rispettivamente presidente e componente della commissione di gara, nonché per il progettista dell’opera, Vincenzo Guadagno.
Oltre che per Luigi Bosco e per don Biagio Saiano, i sostituti procuratori Sabrina Fornaro e Gennaro Damiano, in forza all’ufficio inquirente di Santa Maria Capua Vetere, hanno presentato istanza di rinvio a giudizio anche per i coniugi Clementina Ferraiuolo, direttore amministrativo della «Fondazione Tuoro», e Giuseppe De Liso, consigliere di amministrazione dell’ente nonché titolare della ditta aggiudicataria della gara incriminata, per Maria Ficociello e Rosa Carafa, rispettivamente presidente e componente della commissione di gara, nonché per il progettista dell’opera, Vincenzo Guadagno.
Oltre che per Luigi Bosco e per don Biagio Saiano, i sostituti procuratori Sabrina Fornaro e Gennaro Damiano, in forza all’ufficio inquirente di Santa Maria Capua Vetere, hanno presentato istanza di rinvio a giudizio anche per i coniugi Clementina Ferraiuolo, direttore amministrativo della «Fondazione Tuoro», e Giuseppe De Liso, consigliere di amministrazione dell’ente nonché titolare della ditta aggiudicataria della gara incriminata, per Maria Ficociello e Rosa Carafa, rispettivamente presidente e componente della commissione di gara, nonché per il progettista dell’opera, Vincenzo Guadagno.
Deciderà il gup Tommaso Perrella a metà gennaio. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Luigi Bartolomeo Terzo, Agostino Imposimato, Giuseppe Bellopede e Gianpiero Pasquariello.
Deciderà il gup Tommaso Perrella a metà gennaio. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Luigi Bartolomeo Terzo, Agostino Imposimato, Giuseppe Bellopede e Gianpiero Pasquariello.
A monte della richiesta di giudizio, l’indagine della compagnia della guardia di finanza di Caserta sulla Fondazione «San Giuseppe Tuoro». L’accusa per i sette è quella di avere «truccato» l’affidamento dell’appalto per la realizzazione dell’asilo. La procura diretta da Maria Antonietta Troncone ipotizza che la gara da un milione e mezzo di euro, fondi europei, sia stata affidata sulla base dei rapporti di parentela e amicizia esistenti tra il titolare della ditta e le persone che gestiscono la Fondazione, compreso il sacerdote.
Il consigliere regionale Luigi Bosco compariva nella Fondazione in vesti di segretario verbalizzante della commissione aggiudicatrice dell’appalto, mentre il presidente della Fondazione era il sacerdote Biagio Saiano.
L’inchiesta è partita dall’evidente conflitto d’interesse emerso a causa del doppio ruolo dell’imprenditore che si è aggiudicato la gara: De Liso era titolare della società aggiudicatrice dell’appalto ed ex consigliere della «Fondazione Tuoro». Bizzarro anche il tipo di specializzazione della ditta vincitrice dell’appalto: la T.P. Company si occupa di impianti fotovoltaici e non di edilizia.
Secondo il teorema accusatorio, l’opera fu affidata «in virtù di rapporti di parentela e amicizia». Tutti gli indagati frequentavano infatti la parrocchia di don Saiano tant’è che Tuoro, nell’ultima campagna elettorale per le Regionali, è stata una delle roccheforti di Bosco. La festa dopo la sua elezione si tenne proprio all’oratorio: secondo la procura, la commistione tra fede, attività politica e interessi che eludono quelli religiosi erano solo alcuni dei conflitti d’interesse dei quali, sentito a sommarie informazioni, il parroco di San Giuseppe di Tuoro, dichiarò di non essersi accorto. Sacerdote che, dopo l’esclusione dalla gara della ditta concorrente a quella dei «suoi amici», non esitò a esultare con frasi colorite ben lontane dai linguaggi consoni a un prelato. «L’hanno preso a quel servizio», disse.
Secondo il teorema accusatorio, l’opera fu affidata «in virtù di rapporti di parentela e amicizia». Tutti gli indagati frequentavano infatti la parrocchia di don Saiano tant’è che Tuoro, nell’ultima campagna elettorale per le Regionali, è stata una delle roccheforti di Bosco. La festa dopo la sua elezione si tenne proprio all’oratorio: secondo la procura, la commistione tra fede, attività politica e interessi che eludono quelli religiosi erano solo alcuni dei conflitti d’interesse dei quali, sentito a sommarie informazioni, il parroco di San Giuseppe di Tuoro, dichiarò di non essersi accorto. Sacerdote che, dopo l’esclusione dalla gara della ditta concorrente a quella dei «suoi amici», non esitò a esultare con frasi colorite ben lontane dai linguaggi consoni a un prelato. «L’hanno preso a quel servizio», disse.
Secondo il teorema accusatorio, l’opera fu affidata «in virtù di rapporti di parentela e amicizia». Tutti gli indagati frequentavano infatti la parrocchia di don Saiano tant’è che Tuoro, nell’ultima campagna elettorale per le Regionali, è stata una delle roccheforti di Bosco. La festa dopo la sua elezione si tenne proprio all’oratorio: secondo la procura, la commistione tra fede, attività politica e interessi che eludono quelli religiosi erano solo alcuni dei conflitti d’interesse dei quali, sentito a sommarie informazioni, il parroco di San Giuseppe di Tuoro, dichiarò di non essersi accorto. Sacerdote che, dopo l’esclusione dalla gara della ditta concorrente a quella dei «suoi amici», non esitò a esultare con frasi colorite ben lontane dai linguaggi consoni a un prelato. «L’hanno preso a quel servizio», disse.
All’indomani della notifica degli avvisi di garanzia, come detto, la Fondazione ha rinunciato al finanziamento Por Campania Fesr 2007/2013: i fondi sono andati dunque persi per sempre, la somma ammontava a un milione e mezzo di euro e doveva servire al recupero del Palazzo Cutillo, dimora di interesse storico che avrebbe dovuto ospitare l’asilo finito al centro dell’indagine delle fiamme gialle.
All’indomani della notifica degli avvisi di garanzia, come detto, la Fondazione ha rinunciato al finanziamento Por Campania Fesr 2007/2013: i fondi sono andati dunque persi per sempre, la somma ammontava a un milione e mezzo di euro e doveva servire al recupero del Palazzo Cutillo, dimora di interesse storico che avrebbe dovuto ospitare l’asilo finito al centro dell’indagine delle fiamme gialle.
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Il Mattino (Caserta)
3 Sep 201629

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Turbativa d’asta, chiesto il processo per Bosco
Coinvolte altre sei persone, i pm: «Manipolarono la gara». Finanziamenti persi per sempre

Il Mattino (Caserta)3 Sep 2016Mary Liguori

Palazzo Cutillo Occasione persa: il finanziamento da un milione e mezzo di euro avrebbe riportato a nuova vita la storica dimora di Tuoro
La ristrutturazione di Palazzo Cutillo e la realizzazione dell’asilo nido di Tuoro sono sfumati dopo che il consigliere regionale Luigi Bosco e il sacerdote Biagio Saiano hanno ricevuto gli avvisi di garanzia insieme agli altri cinque componenti della Fondazione di cui facevano parte. Accusati di turbativa d’asta, vale a dire di avere manipolato la gara per l’affidamento dei lavori di restyling della dimora storica, un bando da un milione e mezzo di euro, ora rischiano il processo.
Oltre che per Luigi Bosco e per don Biagio Saiano, i sostituti procuratori Sabrina Fornaro e Gennaro Damiano, in forza all’ufficio inquirente di Santa Maria Capua Vetere, hanno presentato istanza di rinvio a giudizio anche per i coniugi Clementina Ferraiuolo, direttore amministrativo della «Fondazione Tuoro», e Giuseppe De Liso, consigliere di amministrazione dell’ente nonché titolare della ditta aggiudicataria della gara incriminata, per Maria Ficociello e Rosa Carafa, rispettivamente presidente e componente della commissione di gara, nonché per il progettista dell’opera, Vincenzo Guadagno.
Deciderà il gup Tommaso Perrella a metà gennaio. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Luigi Bartolomeo Terzo, Agostino Imposimato, Giuseppe Bellopede e Gianpiero Pasquariello.
A monte della richiesta di giudizio, l’indagine della compagnia della guardia di finanza di Caserta sulla Fondazione «San Giuseppe Tuoro». L’accusa per i sette è quella di avere «truccato» l’affidamento dell’appalto per la realizzazione dell’asilo. La procura diretta da Maria Antonietta Troncone ipotizza che la gara da un milione e mezzo di euro, fondi europei, sia stata affidata sulla base dei rapporti di parentela e amicizia esistenti tra il titolare della ditta e le persone che gestiscono la Fondazione, compreso il sacerdote.
Il consigliere regionale Luigi Bosco compariva nella Fondazione in vesti di segretario verbalizzante della commissione aggiudicatrice dell’appalto, mentre il presidente della Fondazione era il sacerdote Biagio Saiano.
L’inchiesta è partita dall’evidente conflitto d’interesse emerso a causa del doppio ruolo dell’imprenditore che si è aggiudicato la gara: De Liso era titolare della società aggiudicatrice dell’appalto ed ex consigliere della «Fondazione Tuoro». Bizzarro anche il tipo di specializzazione della ditta vincitrice dell’appalto: la T.P. Company si occupa di impianti fotovoltaici e non di edilizia.
Secondo il teorema accusatorio, l’opera fu affidata «in virtù di rapporti di parentela e amicizia». Tutti gli indagati frequentavano infatti la parrocchia di don Saiano tant’è che Tuoro, nell’ultima campagna elettorale per le Regionali, è stata una delle roccheforti di Bosco. La festa dopo la sua elezione si tenne proprio all’oratorio: secondo la procura, la commistione tra fede, attività politica e interessi che eludono quelli religiosi erano solo alcuni dei conflitti d’interesse dei quali, sentito a sommarie informazioni, il parroco di San Giuseppe di Tuoro, dichiarò di non essersi accorto. Sacerdote che, dopo l’esclusione dalla gara della ditta concorrente a quella dei «suoi amici», non esitò a esultare con frasi colorite ben lontane dai linguaggi consoni a un prelato. «L’hanno preso a quel servizio», disse.
All’indomani della notifica degli avvisi di garanzia, come detto, la Fondazione ha rinunciato al finanziamento Por Campania Fesr 2007/2013: i fondi sono andati dunque persi per sempre, la somma ammontava a un milione e mezzo di euro e doveva servire al recupero del Palazzo Cutillo, dimora di interesse storico che avrebbe dovuto ospitare l’asilo finito al centro dell’indagine delle fiamme gialle.
 
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http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...bfd4fa1c8.shtml
INCHIESTA
Appalto asilo, a processo sacerdote
e un consigliere regionale
Ipotizzata turbativa d’asta per Luigi Bosco, eletto a Palazzo Santa Lucia
con Campania Libera. Il politico: «Non ho commesso nessun illecito»

È stato rinviato a giudizio per turbativa d’asta il consigliere regionale Luigi Bosco. La decisione è stata emessa dal gup del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Alessandra Grammatica. Con Bosco, consigliere di maggioranza, compariranno davanti al giudice, il 28 marzo prossimo, altri sei imputati, tra cui il sacerdote Biagio Saiano, parroco della Chiesa di Santo Stefano Promartire nella frazione Tuoro di Caserta. L’indagine che ha portato al rinvio a giudizio riguarda l’appalto da 1,5 milioni di euro di fondi europei per la ristrutturazione di un asilo a Tuoro; la gara fu bandita dalla Fondazione San Giuseppe di Tuoro, presieduta dal parroco Saiano.
Secondo la procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha coordinato l’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza, i lavori, peraltro mai eseguiti, sarebbero stati affidati alla società di installazione di pannelli fotovoltaici, dunque non specializzata in opere edili, di proprietà di due coniugi che erano anche consiglieri della fondazione, aggirando le regole sulla concorrenza; le fiamme gialle scoprirono inoltre che uno dei due coniugi - il marito - si dimise poche settimane prima dell’indizione della gara d’appalto. Entrambi sono stati rinviati a giudizio, così come i componenti della commissione aggiudicatrice e l’architetto progettista. Il consigliere Bosco, eletto alle Regionali del 2015 con la lista Campania Libera, svolse il ruolo di consulente giuridico della commissione. La Finanza accertò inoltre che la campagna elettorale di Bosco fu curata proprio dai due coniugi-consiglieri dell’ente. «Non ho commesso alcun illecito e lo dimostrerò in giudizio - dice Bosco - in quella gara svolsi il ruolo di avvocato dell’ente incaricato dal parroco e di segretario verbalizzante della procedura. Non farò alcun passo indietro in Consiglio - aggiunge - in questa vicenda ho ragione da vendere».
YEC-PIO 13-GEN-17 14:19 NNNN
13 gennaio 2017 | 14:22
 
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Gara truccata a Tuoro, sì ad Arco Edil come parte civile
Il Mattino (Caserta)5 Jul 2017Biagio Salvati
Prima udienza ufficiale, ieri, davanti al giudice monocratico Francesca Auriemma del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, per il processo riguardante la ristrutturazione di Palazzo Cutillo a Caserta e la realizzazione dell’asilo nido di Tuoro dove sono imputate sette persone, fra cui il consigliere regionale della Campania Luigi Bosco. L’accusa di turbativa d’asta riguarda anche il sacerdote Biagio Saiano ed altri cinque componenti della Fondazione di cui facevano parte. Formalizzato il primo passaggio sull’ammissione di costituzione di parte civile, quella dell’amministratore della Arco.Edil, decisa dal giudice su richiesta dell’avvocato Ferdinando Trasacco nonostante le opposizioni dei vari difensori che però sono state rigettate. Il processo entrerà nel vivo il prossimo 18 luglio con le ammissioni dei cosiddetti mezzi di prova e le questioni preliminari.
Oltre al consigliere regionale Bosco, si trovano sotto processo anche i coniugi Clementina Ferraiuolo, direttore amministrativo della «Fondazione Tuoro» e suo marito Giuseppe De Liso, consigliere di amministrazione dell’ente nonché titolare della ditta aggiudicataria della gara incriminata, ovvero quella che aveva vinto contro l’Arco.Edil ieri ammessa come parte civile. Imputate anche Maria Ficociello e Rosa Carafa, rispettivamente presidente e componente della commissione di gara, nonché il progettista dell’opera, Vincenzo Guadagno. Secondo l’accusa, gli imputati, avrebbero addomesticato la gara per l’affidamento dei lavori di restyling della dimora storica con un bando da un milione e mezzo di euro poi persi per loro stessa rinuncia. Nelle more delle indagini gli imputati hanno tentato di chiarire la loro posizione ma il gup ha ritenuto necessaria una verifica dibattimentale. L’indagine giudiziaria è nata con le dichiarazioni di due professionisti che si rivolsero alla Guardia di Finanza per denunciare alcune anomalie di quell’appalto dove il consigliere regionale Luigi Bosco compariva nella Fondazione in vesti di segretario verbalizzante della commissione aggiudicatrice dell’appalto, mentre il presidente della Fondazione era il sacerdote Biagio Saiano. Una serie di conflitti di interesse, relativi a rapporti di parentele e strette amicizie emerse nell’attività d’indagine, hanno permesso di provare come il soggetto aggiudicatario di gara fosse il marito di uno dei consiglieri, De Liso della Tp Company, amico di vecchia data del sacerdote-presidente nonché responsabile (unitamente al coniuge Ferraiolo) della campagna elettorale del consulente giuridico della Commissione di Gara (Bosco) per le elezioni Regionali del 31 maggio 2015.
Se ciò non bastasse, è stato dimostrato inoltre come la ditta, scelta per la ristrutturazione della Fondazione, sia una ditta specializzata per l’installazione di pannelli fotovoltaici e non anche per la ristrutturazione di edifici. Nelle pieghe del processo amministrativo, emerge anche che, pur di non dare l’appalto alla ditta vincitrice, secondo quanto aveva stabilito il Consiglio di Stato, la Fondazione San Giuseppe di Tuoro rinunciò perfino ai finanziamenti della Regione Campania presupponendo, o meglio prevedendo, che l’ente non avrebbe più erogato in fondi in quanto non si sarebbe rientrati nei tempi stabiliti dal finanziamento. Nella difesa degli imputati, sono impegnati gli avvocati Alfonso Quarto, Claudio Pascariello, Luigi Bartolomeo Terzo, Agostino Imposimato, Giuseppe Bellopede e Gianpiero Pasquariello.
Tra i sei imputati un sacerdote il consigliere regionale Bosco e la coppia Ferraiuolo-De Liso
 
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view post Posted on 19/12/2017, 18:30

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www.casertanews.it/cronaca/bosco-do...lo-caserta.html

Appalto pilotato per l'asilo, scontro sulle intercettazioni
Sotto processo il consigliere regionale Bosco ed il parroco di Tuoro

Redazione
19 dicembre 2017 16:31

Sono state depositate questa mattina le intercettazioni del processo per la turbativa d’asta per l’appalto dell’asilo nido di Tuoro a Caserta.

Sono sotto processo il consigliere regionale di Campania Libera Luigi Bosco, il parroco di Tuoro don Biagio Saiano, Giuseppe De Liso (titolare della ditta che si è aggiudicato l’appalto), la moglie Tina Ferraiolo di Caserta (direttore amministrativo della Fondazione Tuoro), Maria Ficociello e Rosa Carafa (queste ultime, rispettivamente, presidente e componente della commissione gara).

Secondo la Procura gli imputati hanno manipolato la gara per l’affidamento dei lavori (1,5 milioni di euro) di restyling di una proprietà della chiesa che sarebbe dovuta diventare asilo nido. Nel corso dell’udienza di questa mattina, sono state sollevate eccezioni da parte degli avvocati difensori relativamente all’utilizzo di intercettazioni tra gli odierni imputati ed i loro legali, cosa vietata dalla legge.
 
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view post Posted on 3/4/2018, 19:45

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Processo al sacerdote, in aula i 2 ‘grandi accusatori’

Sono coloro che hanno fatto scattare le indagini

Giuseppe Perrotta 03 aprile 2018 18:01

Processo al sacerdote, in aula i 2 ‘grandi accusatori’

E’ stato il giorno dei due grandi accusatori nel processo per la turbativa d’asta relativa all’appalto pilotato per l’asilo nido di Tuoro a Caserta. Davanti al giudice Auriemma del tribunale di Santa Maria Capua Vetere sono stati ascoltati ed interrogati dal pubblico ministero Valentino Battiloro, Saudella e Fusco che per conto della ArcoEdil, la società esclusa dall’appalto, e che avevano notato ‘anomalie’ nella gestione del lavoro della commissione di gara. Sotto processo ci sono il consigliere regionale di Campania Libera Luigi Bosco, il parroco di Tuoro don Biagio Saiano, di Giuseppe De Liso (titolare della ditta che si è aggiudicato l’appalto), della moglie Tina Ferraiolo di Caserta (direttore amministrativo della Fondazione Tuoro), di Maria Ficociello e Rosa Carafa (queste ultime, rispettivamente, presidente e componente della commissione gara). Secondo la Procura gli imputati hanno manipolato la gara per l’affidamento dei lavori (1,5 milioni di euro) di restyling di una proprietà della chiesa che sarebbe dovuta diventare asilo nido.“

Edited by pincopallino2 - 19/9/2021, 05:57
 
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view post Posted on 9/6/2018, 06:28
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Recita 'in trasferta', il prete furibondo si sfoga su Facebook

Don Biagio Saiano al vetriolo: "Ennesimo colpo basso alla comunità"

Redazione
08 giugno 2018 09:38

Recita 'in trasferta', il prete furibondo si sfoga su Facebook
Il problema denunciato da don Saiano è che “una scelta del genere venga giustificata in maniera ignobile con la scusa che l'affitto del salone di Tuoro era troppo alto. Questa cosa mi offende e mi fa arrabbiare. Nessuno, e ripeto nessuno, ha contattato la parrocchia o l'oratorio per chiedere disponibilità e costi della struttura: una struttura che ho sempre messo a disposizione gratuitamente al plesso delle elementari di Tuoro. Non entro nel merito di niente altro, non è il momento né il luogo. Passi l'indifferenza da sempre dimostrata alla parrocchia, passi che mai sono stato invitato, se non un anno, alle recite dei bambini della nostra parrocchia, passi la liberalità di qualsiasi scelta pedagogica. Ma passare che per motivi economici non è stata possibile la recita nel salone dell'oratorio di Tuoro è una calunnia ignobile che non permetto a nessuno. Reinnamoratevi di Tuoro o statev a casa”.“
 
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view post Posted on 19/9/2021, 05:10

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CASERTA. La condanna di Clementina Ferraiolo e del marito, l’assoluzione di Bosco e del parroco Don Biagio Saiano: riconosciuto il risarcimento a favore di Ar.Co. srl. Quell’asilo di Tuoro rimarrà una chimera
27 Aprile 2021 - 10:20
Tina Ferraiolo, Don Biagio Saiano, Luigi Bosco


CASERTA (g.g.) – Questo giornale che, qualche anno fa, fece saltare il tappo della scandalosa vicenda relativa ai lavori di ristrutturazione dell’asilo di Tuoro, non può non integrare ciò che, laconicamente e senza ritornare sui tanti contenuti da noi esposti in più articoli ma soprattutto nelle tre puntate di un’inchiesta giornalistica che dedicammo a questo caso, ha riportato ieri sera con la semplice declinazione della sentenza.

Non entriamo nel merito della stessa, dato che lo faremo quando ne saranno depositate le motivazioni. A quel punto, come sempre, nel rispetto della decisione del giudice, utilizzeremo, con serenità e serietà, il diritto democratico del commento, della valutazione e di un punto di vista esposto da chi qualche cognizione, su questi fatti, ce l’ha.

Stasera vogliamo solo rimarcare una cosa: sui 3 condannati, che sono stati, com’è noto, Clementina Ferraiolo, già consigliera al Comune di Caserta, suo marito Giuseppe De Liso (per entrambi un anno e mezzo di reclusione e mille euro di multa con la sospensione condizionale della pena) e Maria Ficocello, a cui è stata inflitta la pena di un anno e due mesi con 600 euro di multa e speculare sospensione condizionale, graverà l’obbligo di risarcire l’impresa edile Ar.Co. srl, costituitasi parte civile nel processo e titolare del merito di aver sollevato la questione ritenendo, alla luce di questa sentenza fondatamente, alla luce di questa sentenza di essere stata discriminata allo scopo di favorire l’impresa del marito della Ferraiolo.



Senza lo spirito battagliero di Ar.Co srl, questo “braciolone” sarebbe stato confezionato e anche consumato.
Per cui, rappresenta sicuramente un successo per l’avvocato Nando Trasacco, che ha rappresentato in giudizio Ar.Co srl, il pieno riconoscimento da parte del giudice del diritto al risarcimento a carico dei tre condannati i quali dovranno anche rifondere le spese legali affrontate dall’impresa edile per un importo di 4500 euro, così come si legge sul dispositivo della sentenza che pubblichiamo in calce a questo articolo e che contiene anche la notizia dell’assoluzione dell’ex consigliere regionale Luigi Bosco che svolse la funzione di verbalizzante nella commissione di aggiudicazione, del parroco don Biagio Saiano, di Vincenzo Guadagno e di Rosa Carafa.
Un risarcimento che appare sacrosanto alla luce di una semplice evidenza, acclarata e certificata in questo processo: quei lavori all’asilo di Tuoro non furono realizzati. Insomma, nel momento in cui si capì che non potevano essere fatti da De Liso, cioè dal marito della Ferraiolo, si preferì buttare tutto a mare, pur di evitare che quel cantiere lo aprisse arco srl. Oggi, quell’immobile è letteralmente diroccato e purtroppo nessuno potrà risarcire il danno subito a riguardo dalla comunità di Tuoro.

Ora inizierà la fase civile cioè quella relativa alla separata sede” che dovrà decidere l’entità del risarcimento con Arco srl rappresentata, questa volta, in giudizio dall’avvocato Luigi Adinolfi.
 
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