http://www.pressreader.com/italy/il-mattin...282218010228153Turbativa dasta, chiesto il processo per Bosco
Coinvolte altre sei persone, i pm: «Manipolarono la gara». Finanziamenti persi per sempre
Il Mattino (Caserta)3 Sep 2016altre +3Mary Liguori
Palazzo Cutillo Occasione persa: il finanziamento da un milione e mezzo di euro avrebbe riportato a nuova vita la storica dimora di Tuoro
«Processate il consigliere regionale»
Il Mattino (Avellino) 3 Sep 2016rbativa, chiesto il processo per Bosco
La ristrutturazione di Palazzo Cutillo e la realizzazione dellasilo nido di Tuoro sono sfumati dopo che il consigliere regionale Luigi Bosco e il sacerdote Biagio Saiano hanno ricevuto gli avvisi di garanzia insieme agli altri cinque componenti della Fondazione di cui facevano parte. Accusati di turbativa dasta, vale a dire di avere manipolato la gara per laffidamento dei lavori di restyling della dimora storica, un bando da un milione e mezzo di euro, ora rischiano il processo.
Oltre che per Luigi Bosco e per don Biagio Saiano, i sostituti procuratori Sabrina Fornaro e Gennaro Damiano, in forza allufficio inquirente di Santa Maria Capua Vetere, hanno presentato istanza di rinvio a giudizio anche per i coniugi Clementina Ferraiuolo, direttore amministrativo della «Fondazione Tuoro», e Giuseppe De Liso, consigliere di amministrazione dellente nonché titolare della ditta aggiudicataria della gara incriminata, per Maria Ficociello e Rosa Carafa, rispettivamente presidente e componente della commissione di gara, nonché per il progettista dellopera, Vincenzo Guadagno.
Oltre che per Luigi Bosco e per don Biagio Saiano, i sostituti procuratori Sabrina Fornaro e Gennaro Damiano, in forza allufficio inquirente di Santa Maria Capua Vetere, hanno presentato istanza di rinvio a giudizio anche per i coniugi Clementina Ferraiuolo, direttore amministrativo della «Fondazione Tuoro», e Giuseppe De Liso, consigliere di amministrazione dellente nonché titolare della ditta aggiudicataria della gara incriminata, per Maria Ficociello e Rosa Carafa, rispettivamente presidente e componente della commissione di gara, nonché per il progettista dellopera, Vincenzo Guadagno.
Oltre che per Luigi Bosco e per don Biagio Saiano, i sostituti procuratori Sabrina Fornaro e Gennaro Damiano, in forza allufficio inquirente di Santa Maria Capua Vetere, hanno presentato istanza di rinvio a giudizio anche per i coniugi Clementina Ferraiuolo, direttore amministrativo della «Fondazione Tuoro», e Giuseppe De Liso, consigliere di amministrazione dellente nonché titolare della ditta aggiudicataria della gara incriminata, per Maria Ficociello e Rosa Carafa, rispettivamente presidente e componente della commissione di gara, nonché per il progettista dellopera, Vincenzo Guadagno.
Deciderà il gup Tommaso Perrella a metà gennaio. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Luigi Bartolomeo Terzo, Agostino Imposimato, Giuseppe Bellopede e Gianpiero Pasquariello.
Deciderà il gup Tommaso Perrella a metà gennaio. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Luigi Bartolomeo Terzo, Agostino Imposimato, Giuseppe Bellopede e Gianpiero Pasquariello.
A monte della richiesta di giudizio, lindagine della compagnia della guardia di finanza di Caserta sulla Fondazione «San Giuseppe Tuoro». Laccusa per i sette è quella di avere «truccato» laffidamento dellappalto per la realizzazione dellasilo. La procura diretta da Maria Antonietta Troncone ipotizza che la gara da un milione e mezzo di euro, fondi europei, sia stata affidata sulla base dei rapporti di parentela e amicizia esistenti tra il titolare della ditta e le persone che gestiscono la Fondazione, compreso il sacerdote.
Il consigliere regionale Luigi Bosco compariva nella Fondazione in vesti di segretario verbalizzante della commissione aggiudicatrice dellappalto, mentre il presidente della Fondazione era il sacerdote Biagio Saiano.
Linchiesta è partita dallevidente conflitto dinteresse emerso a causa del doppio ruolo dellimprenditore che si è aggiudicato la gara: De Liso era titolare della società aggiudicatrice dellappalto ed ex consigliere della «Fondazione Tuoro». Bizzarro anche il tipo di specializzazione della ditta vincitrice dellappalto: la T.P. Company si occupa di impianti fotovoltaici e non di edilizia.
Secondo il teorema accusatorio, lopera fu affidata «in virtù di rapporti di parentela e amicizia». Tutti gli indagati frequentavano infatti la parrocchia di don Saiano tantè che Tuoro, nellultima campagna elettorale per le Regionali, è stata una delle roccheforti di Bosco. La festa dopo la sua elezione si tenne proprio alloratorio: secondo la procura, la commistione tra fede, attività politica e interessi che eludono quelli religiosi erano solo alcuni dei conflitti dinteresse dei quali, sentito a sommarie informazioni, il parroco di San Giuseppe di Tuoro, dichiarò di non essersi accorto. Sacerdote che, dopo lesclusione dalla gara della ditta concorrente a quella dei «suoi amici», non esitò a esultare con frasi colorite ben lontane dai linguaggi consoni a un prelato. «Lhanno preso a quel servizio», disse.
Secondo il teorema accusatorio, lopera fu affidata «in virtù di rapporti di parentela e amicizia». Tutti gli indagati frequentavano infatti la parrocchia di don Saiano tantè che Tuoro, nellultima campagna elettorale per le Regionali, è stata una delle roccheforti di Bosco. La festa dopo la sua elezione si tenne proprio alloratorio: secondo la procura, la commistione tra fede, attività politica e interessi che eludono quelli religiosi erano solo alcuni dei conflitti dinteresse dei quali, sentito a sommarie informazioni, il parroco di San Giuseppe di Tuoro, dichiarò di non essersi accorto. Sacerdote che, dopo lesclusione dalla gara della ditta concorrente a quella dei «suoi amici», non esitò a esultare con frasi colorite ben lontane dai linguaggi consoni a un prelato. «Lhanno preso a quel servizio», disse.
Secondo il teorema accusatorio, lopera fu affidata «in virtù di rapporti di parentela e amicizia». Tutti gli indagati frequentavano infatti la parrocchia di don Saiano tantè che Tuoro, nellultima campagna elettorale per le Regionali, è stata una delle roccheforti di Bosco. La festa dopo la sua elezione si tenne proprio alloratorio: secondo la procura, la commistione tra fede, attività politica e interessi che eludono quelli religiosi erano solo alcuni dei conflitti dinteresse dei quali, sentito a sommarie informazioni, il parroco di San Giuseppe di Tuoro, dichiarò di non essersi accorto. Sacerdote che, dopo lesclusione dalla gara della ditta concorrente a quella dei «suoi amici», non esitò a esultare con frasi colorite ben lontane dai linguaggi consoni a un prelato. «Lhanno preso a quel servizio», disse.
Allindomani della notifica degli avvisi di garanzia, come detto, la Fondazione ha rinunciato al finanziamento Por Campania Fesr 2007/2013: i fondi sono andati dunque persi per sempre, la somma ammontava a un milione e mezzo di euro e doveva servire al recupero del Palazzo Cutillo, dimora di interesse storico che avrebbe dovuto ospitare lasilo finito al centro dellindagine delle fiamme gialle.
Allindomani della notifica degli avvisi di garanzia, come detto, la Fondazione ha rinunciato al finanziamento Por Campania Fesr 2007/2013: i fondi sono andati dunque persi per sempre, la somma ammontava a un milione e mezzo di euro e doveva servire al recupero del Palazzo Cutillo, dimora di interesse storico che avrebbe dovuto ospitare lasilo finito al centro dellindagine delle fiamme gialle.
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Il Mattino (Caserta)
3 Sep 201629
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Turbativa dasta, chiesto il processo per Bosco
Coinvolte altre sei persone, i pm: «Manipolarono la gara». Finanziamenti persi per sempre
Il Mattino (Caserta)3 Sep 2016Mary Liguori
Palazzo Cutillo Occasione persa: il finanziamento da un milione e mezzo di euro avrebbe riportato a nuova vita la storica dimora di Tuoro
La ristrutturazione di Palazzo Cutillo e la realizzazione dellasilo nido di Tuoro sono sfumati dopo che il consigliere regionale Luigi Bosco e il sacerdote Biagio Saiano hanno ricevuto gli avvisi di garanzia insieme agli altri cinque componenti della Fondazione di cui facevano parte. Accusati di turbativa dasta, vale a dire di avere manipolato la gara per laffidamento dei lavori di restyling della dimora storica, un bando da un milione e mezzo di euro, ora rischiano il processo.
Oltre che per Luigi Bosco e per don Biagio Saiano, i sostituti procuratori Sabrina Fornaro e Gennaro Damiano, in forza allufficio inquirente di Santa Maria Capua Vetere, hanno presentato istanza di rinvio a giudizio anche per i coniugi Clementina Ferraiuolo, direttore amministrativo della «Fondazione Tuoro», e Giuseppe De Liso, consigliere di amministrazione dellente nonché titolare della ditta aggiudicataria della gara incriminata, per Maria Ficociello e Rosa Carafa, rispettivamente presidente e componente della commissione di gara, nonché per il progettista dellopera, Vincenzo Guadagno.
Deciderà il gup Tommaso Perrella a metà gennaio. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Luigi Bartolomeo Terzo, Agostino Imposimato, Giuseppe Bellopede e Gianpiero Pasquariello.
A monte della richiesta di giudizio, lindagine della compagnia della guardia di finanza di Caserta sulla Fondazione «San Giuseppe Tuoro». Laccusa per i sette è quella di avere «truccato» laffidamento dellappalto per la realizzazione dellasilo. La procura diretta da Maria Antonietta Troncone ipotizza che la gara da un milione e mezzo di euro, fondi europei, sia stata affidata sulla base dei rapporti di parentela e amicizia esistenti tra il titolare della ditta e le persone che gestiscono la Fondazione, compreso il sacerdote.
Il consigliere regionale Luigi Bosco compariva nella Fondazione in vesti di segretario verbalizzante della commissione aggiudicatrice dellappalto, mentre il presidente della Fondazione era il sacerdote Biagio Saiano.
Linchiesta è partita dallevidente conflitto dinteresse emerso a causa del doppio ruolo dellimprenditore che si è aggiudicato la gara: De Liso era titolare della società aggiudicatrice dellappalto ed ex consigliere della «Fondazione Tuoro». Bizzarro anche il tipo di specializzazione della ditta vincitrice dellappalto: la T.P. Company si occupa di impianti fotovoltaici e non di edilizia.
Secondo il teorema accusatorio, lopera fu affidata «in virtù di rapporti di parentela e amicizia». Tutti gli indagati frequentavano infatti la parrocchia di don Saiano tantè che Tuoro, nellultima campagna elettorale per le Regionali, è stata una delle roccheforti di Bosco. La festa dopo la sua elezione si tenne proprio alloratorio: secondo la procura, la commistione tra fede, attività politica e interessi che eludono quelli religiosi erano solo alcuni dei conflitti dinteresse dei quali, sentito a sommarie informazioni, il parroco di San Giuseppe di Tuoro, dichiarò di non essersi accorto. Sacerdote che, dopo lesclusione dalla gara della ditta concorrente a quella dei «suoi amici», non esitò a esultare con frasi colorite ben lontane dai linguaggi consoni a un prelato. «Lhanno preso a quel servizio», disse.
Allindomani della notifica degli avvisi di garanzia, come detto, la Fondazione ha rinunciato al finanziamento Por Campania Fesr 2007/2013: i fondi sono andati dunque persi per sempre, la somma ammontava a un milione e mezzo di euro e doveva servire al recupero del Palazzo Cutillo, dimora di interesse storico che avrebbe dovuto ospitare lasilo finito al centro dellindagine delle fiamme gialle.