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Campane e moleste e altoparlanti rompitimpani, Come difendersi dall'inquinamento acustico in nome delle tradizioni

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view post Posted on 24/5/2007, 08:29
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http://www.liberta.it/asp/default.asp?IDG=705246001&H=

LIBERTA' di giovedì 24 maggio 2007 > Provincia

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calendasco Don Giuseppe: «Tutto in regola, c'è anche l'ok dell'Arpa». Ma il paese si divide
Proteste per il rosario "in diretta"
Cotrebbia, gli altoparlanti della chiesa ancora nel mirino

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calendasco - Santa Rita non ha compiuto il miracolo. Le preghiere diffuse martedì sera dagli altoparlanti della chiesa tornano a dividere la frazione di Cotrebbia. «Ci risiamo - scrive un residente in una lettera inviata a Libertà. Ad un anno esatto di distanza, dopo un periodo di relativa tranquillità, la "furia vocale" di don Giuseppe Fontanella è riesplosa. L'altra sera il rosario è finito alle 21.30».

Il paese conta 900 anime sembra nuovamente spaccato in due. Riccarda Casella, ad esempio, non la pensa come l'autore della missiva spedita al giornale: «Io abito all'Incrociata, a volte mi spiace se per colpa del vento non riesco a sentire nulla. Alla sera, quando ceno, mi fa piacere ascoltare il rosario. Siamo un paese di anziani, le comunicazioni del parroco sono un servizio utile a molti».

Anche tra i favorevoli, comunque, c'è chi riconosce che a volte don Giuseppe tira troppo la corda: «Martedì sera il volume era effettivamente troppo alto - racconta un testimone -. Dava fastidio persino a me che sono un po' sordo. Il parroco dice di voler portare la gente in chiesa, ma rischia invece l'effetto contrario». Altri ancora sostengono che il "disturbo" è limitato: «Siamo talmente in pochi che matrimoni e funerali sono ormai una rarità. Gli annunci di servizio sono una comodità, visto che la parrocchia è molto estesa».
Non è comunque solo una questione di decibel: «Viviamo in uno stato laico - spiega una famiglia che vive all'ombra del campanile di Cotrebbia - e tutta questa storia non ha senso. Chi vuol ascoltare la messa va in chiesa, chi non vuole resta fuori. Tra l'altro non ci risulta che la parrocchiale sia così affollata.. Perché la curia, che pure è stata informata, non si decide a prendere qualche provvedimento?».

Don Giuseppe per difendersi tira fuori la grinta del missionario di frontiera: «Mi accusano di non sapere educare? Io ho passato la mia vita tra i giovani: ne avevo 1.500 quando dirigevo una scuola in Amazzonia». E sugli altoparlanti torna a ribadire: «Io sono in regola. Rispetto alla lettera il decreto legge del '91 e non supero mai i 15 minuti. Per quanto riguarda i decibel, c'è la firma dell'ingegner Maserati dell'Arpa a confermare che è tutto in regola». Il parroco precisa anche le modalità di utilizzo dell'amplificazione: «Non è vero che lo uso per la messa, altrimenti nessuno viene in chiesa e mi dicono "L'abbiamo seguita da casa". Uso gli altoparlanti per comunicare gli orari delle funzioni e i nomi dei defunti, altrimenti la gente non prega mai. Non credevo che sarei stato attaccato ancora, questa polemica mi ha già fatto tanto soffrire»
Michele Borghi
 
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ulisse62
view post Posted on 24/5/2007, 17:29




La libertà di una persona finisce dove inizia quella di un'altra.
Se si vuole ascoltare il rosario senza rompere i 'maroni' a chi invece lo detesta i mezzi ci sono, ad esempio internet, su cui tra l'altro è pure possibile vedere il prete, oppure con i cellulari e le varie TIM Tribù ecc. o con una mini stazione radio, con i walkie talkey e via di fantasia.
 
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Arammigu
view post Posted on 24/5/2007, 20:02




sarebbe bello diffondere per un quarto d'ora odifreddi! :shifty:

CITAZIONE (Arammigu @ 24/5/2007, 21:01)
sarebbe bello diffondere per un quarto d'ora odifreddi,chissà che direbbe il prete! :shifty:

 
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dirk58
view post Posted on 24/5/2007, 21:37




Ma in che paese viviamo?????
la magistratura non interviene perchè?
Non può?
Non vuole?o nessuno pensa di denunciare il parroco?
Che ne sò?per rumori molesti......
Turbativa dell'ordine pubblico......
Violazione della privacy....
mastro dirk
 
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view post Posted on 3/6/2007, 10:16
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Come difendersi dall'inquinamento acustico in nome delle tradizioni

image
Campane di Canneto (MN)


www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=182659

ROMA
domenica 03 giugno 2007, 07:00
«Dalle campane rumori molesti» Denuncia il parroco


Le campane del borgo che suonano, la gente in strada in occasione della festa del santo patrono e il solito cittadino burbero infastidito dai troppi «rumori molesti», che presenta una serie di esposti, arrivando persino a denunciare il prete e a esortarlo a non suonare più le campane «troppo rumorose».

La storia sembra quella di un film in bianco e nero della serie di «Don Camillo», interpretato dagli indimenticabili Gino Cervi e Fernandel su sceneggiatura scritta da Giovanni Guareschi. Ma con una sostanziale differenza: in questo caso non si tratta di fiction, ma di realtà nuda e cruda.

Siamo a Ostia Antica. La «struttura incriminata» è la cattedrale di Sant’Aurea, incastonata in una cornice di mura e di torri e nella «schiera» di case in miniatura. La chiesa è affidata all’ordine di Sant’Agostino ed è in custodia al parroco Giovanni Gisondi. Ma darebbe troppo fastidio (a un solo cittadino), mentre sono in corso le normali attività: oratorio, feste con i bambini, canti del coro e persino i rintocchi delle campane che chiamano a raccolta i fedeli. L’abitazione, in questo caso del «Peppone» di Ostia Antica, infatti, confina proprio con il muro che cinge l’antico borgo medioevale all’interno del quale si trovano chiesa e oratorio da cui provengono spesso quei «don, don» delle campane e i canti gioiosi. Un suono che non piace al cittadino, arrivato perfino a denunciare il parroco.

Il religioso ieri ha preferito non commentare l’accaduto. Più di una persona, invece, ha il dente avvelenato nei confronti del compaesano scorbutico. «Tutto questo che sta accadendo è a dir poco assurdo - si sfoga Franco Sellan, un imprenditore di Ostia Antica -, prima da quest’uomo è stata chiamata l’Arpa perché controllasse le campane della chiesa che, secondo lui, facevano troppo rumore. Ora il parroco non le adopera quasi più». «In occasione della festa di Sant’Aurea, il santo patrono di Ostia Antica - incalza una donna - “quel qualcuno” ha pensato bene di chiamare le forze dell’ordine che hanno presidiato la manifestazione per tutto il tempo». «Adesso basta - conclude Sellan -, questa è stata l’ultima volta che sottostiamo ai ricatti. Stiamo pensando di raccogliere le firme e di portarle in circoscrizione».

Edited by GalileoGalilei - 24/12/2016, 15:38
 
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view post Posted on 20/6/2008, 06:27
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http://www.resistenzalaica.it/index.php?op...d=1199&Itemid=1

Fra Martino campanaro, ci hai rotto... i timpani
Giacomo Grippa - Uaar di Lecce
venerdì 20 giugno 2008
A San Rocco di Urbe, nell'alta valle dell'Erro, verso Genova, su ricorso di una abitante, il giudice di pace di Verrazze, Stefano Boero, ha condannato il parroco per il suono delle campane nelle ore di quiete.
Era stata emessa in passato una raccomandazione dell'accorta, stessa Cei all'uso appropriato del tradizionale mezzo sonoro da parte delle parrocchie, a seconda dei luoghi e dell'insulto acustico, eventualmente mal sopportato dai cittadini.
La condanna alle spese per 170 euro, e il divieto dell'uso del batacchio fuori delle ore consentite, non ha previsto alcun risarcimento alla esponente per l'impossibilità a quantificare il danno patito.

La sentenza fa stato , per dirla con il giuridichese, e potrà essere richiamata per ogni altro esposto analogo contro lo sbatacchio delle campane parrocchiane, da presentare in prima istanza al Sindaco del proprio Comune, al dirigente del Comando di Polizia Municipale e a quello dei Carabinieri.
Se le predette autorità restano inerti la rimostranza potrà essere inoltrata al Giudice di Pace, personalmente, senza l'ausilio di un legale.

Viene a cessare così una delle arbitrarie pratiche confessionali i cui rappresentanti, con politici genuflessi, continuano a marchiare il territorio e la tradizione, perpetuando egemonia e sostentamento, al suono della stessa musica.
 
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view post Posted on 1/9/2008, 13:05
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http://www.agi.it/genova/notizie/200809011...012106-art.html

Genova
CAMPANE TROPPO RUMOROSE, TRIBUNALE CONDANNA PARROCCHIA LIGURE

(AGI) - Lavagna (Genova), 1 set. - Lo scampanio eccessivamente rumoroso ed i rintocchi troppo frequenti hanno fatto condannare una parrocchia al risarcimento di 60mila euro a favore di una donna che abitava a pochi metri dalla chiesa; la sentenza e' stata emessa dalla sezione civile del tribunale di Chiavari.
Oltre al risarcimento il giudice Pasquale Grasso ha anche obbligato la parrocchia a ridurre al minimo gli scampanii rispettando fra l'altro la legge sulle immissioni sonore facendo astenere inoltre la parrocchia dall'usare le campane sino a quando le immissioni sonore non rientreranno nei termini di legge. Vittima del 'rumore da campane' e dai tantissimi rintocchi una insegnante in pensione che vive a Lavagna, nella riviera del levante ligure; la donna nel 2003 aveva intentato una causa contro la parrocchia della Madonna del Carmine e della chiesa di Santo Stefano. Nel risarcimento danni, come ha riportato il giudice nelle motivazioni della sentenza, oltre al danno biologico causato dagli scampanii - accertato da una consulenza tecnica richiesta dal tribunale - c'e' anche il danno morale poiche' la donna a causa del suono delle campane e dei rintocchi che scandiscono solitamente l'ora, non poteva invitare parenti ed amici nella propria abitazione. (AGI)
 
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view post Posted on 18/10/2008, 12:20
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http://www.montagna.tv/?q=node/8856



Scoppia la "guerra delle campane"
Italia Inserito da montagnatv il Ven, 2008-10-17 11:34

BOLZANO -- La potremmo chiamare la "guerra delle campane". da una parte i residenti bolzanini, dall'altra i frati della Chiesa di Gries, colpevoli di "scampanare" a più non posso a tutte le ore della notte e del primo mattino, fracassando le orecchie e mandando a pezzi il sonno dei poveri abitanti della zona.


Dopo tentativi di mediazioni andati in fumo, alcuni residenti esasperati hanno deciso di ricorrere alle vie legali contro un inquinamento acustico che considerano davvero intollerabile. Per questo hanno dato mandato a uno studio legale di ricorrere davanti al giudice per trovare una soluzione.

E così, nelle scorse settimane sono cominciati i rilievi tecnici per documentare il livello di rumore percepito nelle abitazioni. Case che, detto per inciso, distano poche decine di metri dal campanile incriminato. Ebbene, domenica mattina alle 7, i tecnici hanno contato qualcosa come 96 - novantasei - rintocchi di campane. Roba da far impazzire un cavallo.

Inoltre il suono delle campane è stato così forte che in alcune abitazioni non si riusciva nemmeno a sentirsi fra persone, senza urlare. Insomma, gli avvocati hanno pane per i loro denti.

E la giurisprudenza in Alto Adige, quanto a campane e contestazioni, è piuttosto nutrita. Tanto da arrivare persino al penale. Al di fuori delle manifestazioni di culto e delle funzioni liturgiche, infatti, l'uso smodato delle campane può dar luogo al reato di disturbo della quiete pubblica (art. 659 codice penale).


http://www.ansa.it/opencms/export/site/not..._790227503.html

2008-10-17 16:32
TROPPI 96 RINTOCCHI, BOLZANINI DALL'AVVOCATO
BOLZANO- Un gruppo di cittadini di Bolzano si è rivolto ad un avvocato per chiedere assistenza contro il suono delle campane di una chiesa accusate di disturbarli con 96 rintocchi contati alle sette del mattino. Si tratta della chiesa dei Frati di Gries, i cui dirimpettai - racconta il giornale Alto Adige - hanno deciso di far ricorso al giudice per cercare di ottenere un provvedimento in grado di limitare il ricorso alle campane nelle prime ore del mattino delle giornate festive.

In questi giorni sono cominciati alcuni rilievi di natura tecnica per documentare il livello di inquinamento acustico in alcune abitazioni a poche decine di metri in linea d'aria con il campanile della chiesa. E' così emerso - si sostiene in un documento - che "alle sette di mattina di una domenica i rintocchi delle campane a festa hanno raggiunto il numero di 96". Lo studio dell'avvocato, Stefano D'Apolito, si è dunque messo al lavoro e si riserva di individuare la linea giuridica più adatta per indurre i frati a più miti consigli con il suono delle loro campane.


http://www.ifgonline.it/pub/144/show.jsp?i...96&iso=1&is=144

Rintocchi delle campane, i fedeli portano i frati in tribunale


Stavolta nemmeno la fede religiosa è riuscita a fermarli. Perché, altro che cuore, al letto davvero non si comanda. Un gruppo di cittadini di Bolzano, tutti residenti nei pressi della chiesa dei frati di Gries, hanno dichiarato guerra ai frati. Il motivo? I rintocchi della campana delle sette del mattino. «Una domenica ne abbiamo contati addirittura 96», si legge in un dossier preparato dai residenti che abitano intorno alla chiesa dei frati di Gries.

CI VEDIAMO IN TRIBUNALE Infuriati, esasperati, i bolzanini hanno deciso di andare fino in fondo. Hanno così bussato alla porta dell’avvocato Stefano D’Apolito e a lui hanno affidato il mandato di avanzare un’eventuale azione civile nei confronti della chiesa dei frati di Gries, per chiedere il risarcimento del danno, o addirittura di percorrere anche la strada della giustizia penale, valutando se esistano gli estremi per depositare una querela alla Procura della Repubblica di Bolzano. «Il primo punto da superare è dare una qualificazione giuridica al disagio provocato ai cittadini, e di conseguenza, decidere il tipo di intervento da chiedere ad un giudice», spiegano dall’ufficio legale D’Apolito di Bolzano. Non è comunque la prima volta che ad un magistrato si chiede di esprimersi in merito ai disturbi provocati dal suono dalle campane ai cittadini. Seppure non particolarmente voluminosa, ma esiste già una giurisprudenza sia in materia civile che penale.

IL 96. Novantasei. Proprio così, come il numero dei rintocchi delle campane registrato una domenica alle sette del mattino. Un episodio che ha rappresentato solo la punta di un iceberg, rispetto ad una situazione che era ormai già di totale rottura nei rapporti tra i frati e la gente del quartiere, in un clima di esasperazione. Da alcune settimane sono in corso all’interno delle abitazioni della zona i rilievi di natura tecnica per documentare il livello di inquinamento acustico in alcune abitazioni a poche decine di metri, in linea d’aria, dal campanile della chiesa.

LA PROTESTA «Il suono delle campane è diventato così elevato che in alcune abitazioni i residenti non sono neppure in grado di parlare normalmente con i conviventi», spiegano i residenti in un dossier, «per colloquiare con i propri cari, sembra sia necessario urlare, altrimenti per alcuni minuti è meglio tacere». E per chi la domenica mattina vorrebbe semplicemente riposarsi dopo una settimana di lavoro, sembra che non ci sia altra soluzione che rassegnarsi. Giudice permettendo.


Mario Pagliara
 
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Paolo_79
view post Posted on 18/10/2008, 13:13




Pure nel paese accanto al mio si è dovuto limitare il suono delle campane. :P
 
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view post Posted on 23/10/2008, 08:34
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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...M3PO_AM301.html

Campane moleste, monta la protesta
Alto Adige — 22 ottobre 2008 pagina 36 sezione: PROVINCIA

MERANO. «A Bolzano si lamentano per le scampanate alle sette di mattina, ma cosa dovremmo dire noi che il parroco di Maia Bassa ci “bombarda” già alle sei»? C’è aria di rivolta attorno a via Parrocchia a causa dello sgradito concerto che i residenti sono costretti a sorbirsi quotidianamente prima dell’alba. Nonostante le raccomandazioni della Curia di non recar disturbo prima delle sette. Inflessibile il parroco: «È un nostro diritto». «Se la carità cristiana è quella che ci hanno insegnato da bambini, e che prevede il rispetto del prossimo, allora questa carità cristiana non alberga nella parrocchia di Maia Bassa - sostiene un gruppo di residenti giunto al limite della sopportazione - da sempre siamo costretti a sorbirci il lungo scampanio ogni giorno della settimana alle sei in punto, poi la replica tre quarti d’ora dopo e quindi alle sette e così via». «Un vero e proprio disturbo alla quiete pubblica che colpisce i ragazzi, svegliati anzitempo quando dovrebbero andare a scuola belli riposati, le persone ammalate che di tutto avrebbero bisogno tranne che di aprire gli occhi di soprassalto, gli anziani e tutti i residenti che a quell’ora avrebbero diritto ad un po’ di quiete - aggiungono sconsolati - e tentare di far ragionale il parroco è praticamente una missione impossibile». Don Eugen Mattersberger, per parte sua, risponde con le leggi alla mano: «È vero, la Curia raccomanda di far tacere le campane tra le 22 e le 7, ma la parrocchia ha potere discrezionale ed il consiglio ha deciso di continuare ad incominciare a suonarle alle sei per chiamare i fedeli alla preghiera mattutina». «Alcuni cittadini protestano sostenendo che il suono delle campane disturba la loro quiete - aggiunge il parroco - però nessuno si lamenta se la mattina presto, ben prima che le campane inizino a suonare, la quiete pubblica è già rotta dal rumore che fanno i vari camion che riforniscono i negozi di generi alimentari di tutta la città». Posizioni inconciliabili, come si vede, non si esclude il ricorso alle vie giudiziarie.
 
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view post Posted on 28/10/2008, 17:15
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http://www.cronacaqui.it/news-i-parrocchia...si--_14322.html

Sugli altoparlanti della chiesa sarà fatta una verifica tecnica
I parrocchiani si ribellano al don: «Rintocchi troppo rumorosi»

QUARTO OGGIARO (MILANO) 28/10/2008 - Chiamano i fedeli a raccolta e annunciano i momenti importanti per la comunità cristiana. Ma quando si vive a meno di trenta metri da una chiesa, il suono delle campane può trasformarsi in un incubo. E se, accanto agli scampanellii, ci si mettono pure i rintocchi dell’orologio, puntuali ogni mezz’ora, si capisce il dramma per i malcapitati che vivono nei palazzi ai civici 23 e 25 di via Longarone, a Quarto Oggiaro.

Campane moleste
Al posto di pesanti strutture, quadranti e lancette, in cima alla chiesa della Resurrezione c’è un altoparlante puntato proprio sulle loro abitazioni «che diffonde i suoni per tutta la giornata - sbotta Lina Cusimano - a un volume altissimo. Non se ne può più da quando è stato collocato, oltre un anno fa».
Ormai la donna conosce a menadito gli orari delle messe e di tutte le meditazioni: «Alle otto c’è la campana del mattino, che precede la prima liturgia. Poi si ricomincia a mezzogiorno, alle sei e mezza e alle sette meno un quarto per le preghiere. E quando capitano funerali, matrimoni o altre occasioni particolari abbiamo pure il supplemento. Meno male che almeno di notte c’è silenzio».

Parte integrante del “calvario”, l’orologio. Il numero di colpi varia in base alle ore che annuncia ma, ogni trenta minuti, ricorda l’ora appena scandita e aggiunge altri due rintocchi. «Un vero supplizio», commenta Lina. «Sabato scorso - prosegue Tina Di Nicoli - mi sono dimenticata di spostare le lancette per l’ora solare. Ma ci hanno pensato le campane ad avvisarmi».

Questione di decibel
I residenti non sono contro campane e orologio (o, meglio, contro i loro suoni riprodotti e poi sparati dall’altoparlante). Semplicemente, chiedono di abbassare il volume a un livello sopportabile.
«Io l’ho domandato direttamente al parroco - continua un altro inquilino - perché per me è un fastidio sentire questi rumori, soprattutto durante le prime ore del pomeriggio. Una volta è partito il suono mentre parlavo al telefono: io e il mio interlocutore non ci capivamo più».
Non ci vorrebbe molto, «basterebbe questo piccolo accorgimento per eliminare il disagio» pensa Rosa Colafanto. Anche Maria De Gregori dice la sua: «Mio figlio lavora tra le 14 e le 21 e al mattino vorrebbe dormire». Non mancano le voci fuori dal coro, come quella di Carla Schiatti che trova piacevole e utile udire i battiti e le melodie. Ma una cosa è certa: «In molti si lamentano - afferma Roberto Gramegna - e questa situazione dovrebbe cambiare».

Parroco in Comune
«Io mi sono rivolta al difensore civico e all’ufficio inquinamento acustico del Comune», fa sapere Lina. E oggi, pare, potrebbe esserci il primo passo. «Questi suoni sono espressione di cristianità - afferma, il parroco, don Edy - in ogni caso domani (oggi per chi legge, ndr) parteciperò a un incontro in Comune e mi informerò sulle normative. Ci saranno rilevamenti sui decibel e, poi, si deciderà se abbassare il volume. Io desidero rispettare la legge e, soprattutto, andare incontro ai fedeli».

Marianna Vazzana
 
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sd&m
view post Posted on 28/10/2008, 18:19




sinceramente le campane mi paiono il male minore... anzi talvolta possono pure essere utili se non si dispone di un orologio
 
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Ragionatore
view post Posted on 30/10/2008, 23:39




CITAZIONE (sd&m @ 28/10/2008, 18:19)
sinceramente le campane mi paiono il male minore... anzi talvolta possono pure essere utili se non si dispone di un orologio

Scusa ma, sinceramente, questa stupidaggine te la potevi anche risparmiare...
 
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Zave
view post Posted on 31/10/2008, 04:06




le campane sono una grande rottura di palle invece
al giorno d'oggi nessuno ha più bisogno di questi fastidiosi rumori che ti avvisino dello scandire delle ore visto che di orologi ne abbiamo fin sopra i capelli.
per mia fortuna non abito nei paraggi di una chiesa, ma una volta sono stato a dormire da un amico che invece gode di questo privilegio e non so come sia possibile che nessuno abbia ancora fatto saltare in aria il campanile.

non è vero che si tratta di un male minore: è solo una delle tante prepotenze che la chiesa si permette in nome di un bene superiore di cui in molti farebbero volentieri a meno. fa solo parte del quadro più grande.
 
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view post Posted on 15/11/2008, 08:52
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http://www.cronacaqui.it/news-il-parroco-c...ti--_15134.html

Battaglia legale tra un albergatore e il prete dopo che un gruppo di coreani ha lasciato l’hotel per i rintocchi nel cuore della n
Il parroco-campanaro fa scappare i turisti

TORINO 14/11/2008 - Sono fuggiti dall’albergo dopo una sola notte, passata senza riuscire a chiudere occhio. Hanno rimesso gli abiti in valigia e, una volta saldato il conto, sono corsi alla ricerca di una stanza in centro città perché non sopportavano più il rintocco delle ore, suonato dalle campane della parrocchia. Protagonisti della vicenda una decina di turisti coreani, ospiti di un hotel di Lucento, e il parroco del quartiere che, da tre settimane a questa parte, ha deciso di interrompere lo scampanio nelle ore notturne, dopo che il contenzioso con il vicino albergatore è passato in mano agli avvocati.

«La vicenda è da ritenersi chiusa - spiega Fabio Dall’Ara, il legale che ha preso le parti della parrocchia -, ora le campane della chiesa non disturberanno più nessuno, fino a mattina. La decisione del parroco è stata quella di non suonare più le campane dalle nove di sera alle sette del mattino, con buona pace degli ospiti dell’albergo». Davanti al sagrato della chiesa, intitolata ai santi Bernardo e Brigida, non si parla d’altro da alcuni giorni. «Quella delle campane è una tradizione che durava da anni - dicono i residenti - e che, a noi, non ha mai dato alcun fastidio. La nostra parrocchia non sarà mica l’unica che suona le campane di notte, ci volevano i turisti perché smettessero di suonare? ».

Dal canto suo, il titolare dell’hotel non ha potuto che accettare la tregua offerta. Nonostante non neghi un certo rammarico, dopo aver incaricato il proprio legale di manifestare alla parrocchia le istanze dei propri clienti. «Sono dispiaciuto per quanto accaduto - replica - e capisco che, dal di fuori, possa sembrare una vicenda strana . Abito qui da oltre trent’anni e, ad essere sincero, lo scampanio della chiesa non mi ha mai disturbato. Non posso, però, fare orecchie da mercante di fronte alle proteste dei miei clienti. Specie se questi, dopo aver prenotato le stanze, finiscono per interrompere il soggiorno».

Del fascino delle storie di Don Camillo e Peppone, qui, c’è ben poco. Nessuna battaglia ideologica o questione di fede. Ma soprattutto nessun risvolto legale che tenga, nonostante sia lecito che a qualcuno le campane possano anche dare fastidio. «Sarà che a Seoul - continua l’avvocato Dall’Ara - non sono abituati alle campane ma, arrivare a protestare per il rintocco delle ore, è una cosa davvero assurda. Dei rintocchi notturni nessuno dei residenti si è mai lamentato, il valore degli immobili non ha subito crolli vertiginosi e tutti hanno sempre dormito serenamente».

Enrico Romanetto
 
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