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Campane e moleste e altoparlanti rompitimpani, Come difendersi dall'inquinamento acustico in nome delle tradizioni

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GalileoGalilei
view post Posted on 20/6/2008, 06:27 by: GalileoGalilei
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Fra Martino campanaro, ci hai rotto... i timpani
Giacomo Grippa - Uaar di Lecce
venerdì 20 giugno 2008
A San Rocco di Urbe, nell'alta valle dell'Erro, verso Genova, su ricorso di una abitante, il giudice di pace di Verrazze, Stefano Boero, ha condannato il parroco per il suono delle campane nelle ore di quiete.
Era stata emessa in passato una raccomandazione dell'accorta, stessa Cei all'uso appropriato del tradizionale mezzo sonoro da parte delle parrocchie, a seconda dei luoghi e dell'insulto acustico, eventualmente mal sopportato dai cittadini.
La condanna alle spese per 170 euro, e il divieto dell'uso del batacchio fuori delle ore consentite, non ha previsto alcun risarcimento alla esponente per l'impossibilità a quantificare il danno patito.

La sentenza fa stato , per dirla con il giuridichese, e potrà essere richiamata per ogni altro esposto analogo contro lo sbatacchio delle campane parrocchiane, da presentare in prima istanza al Sindaco del proprio Comune, al dirigente del Comando di Polizia Municipale e a quello dei Carabinieri.
Se le predette autorità restano inerti la rimostranza potrà essere inoltrata al Giudice di Pace, personalmente, senza l'ausilio di un legale.

Viene a cessare così una delle arbitrarie pratiche confessionali i cui rappresentanti, con politici genuflessi, continuano a marchiare il territorio e la tradizione, perpetuando egemonia e sostentamento, al suono della stessa musica.
 
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