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James Tully, prete pedofilo nascosto a Vicenza, rispedito in USA

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view post Posted on 28/6/2008, 08:03
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PRETE PEDOFILO AMERICANO TROVA RIFUGIO A VICENZA.


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Ho seguito negli ultimi mesi da vicino questa vicenda dato che sono stato contattato direttamente dalla vittima (foto sopra) ed oggi, in contemporanea con l’America ve ne parlo.

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Bill Nash, membro attivo del gruppo Snap, è stato vittima di abusi sessuali da parte di quest’uomo, padre James Tully, prete missionario, il quale oggi dopo essersene andato dagli Usa (dove secondo le parole di Nash “ha avuto decadi di abusi a danno di bambini”) senza aver scontato un giorno di carcere, si trova attualmente in Italia. Per l’esattezza a Vicenza.

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Bill Nash, forte del discorso fatto pochi mesi fa dal Santo Padre, chiede ufficialmente al Vaticano di ridurre allo stato laicale James Tully. Chiede inoltre che si verifichi che al momento Tully non svolga a attività che lo portino a contatto con bambini / adolescenti. Chi è di Vicenza e lo conosce può quindi darci informazioni in merito ai nostri recapiti
 
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view post Posted on 2/7/2008, 13:29
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http://stage7.presstoday.com/_Standard/Articles/4341880

Giornale di Vicenza, Il
"Pedofilia, un prete Usa dice messa dai Saveriani"
Data: 02/07/2008
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Cronaca Locale

cronaca pag. 22

IL CASO. L’Istituto missionario di viale Trento ospita il sacerdote da novembre, ma da pochi giorni ha saputo la verità

Pedofilia, un prete Usa
dice messa dai Saveriani
di Roberta Bassan

L’ordine ai Saveriani di Vicenza arrivò direttamente dal superiore Rino Benzoni della casa generalizia di Roma: «Dovete ospitare il confratello padre James Tully a Vicenza. Ma non deve prestare servizio fuori dell’Istituto e non deve confessare». Era lo scorso novembre. Il rettore dell’Istituto di Viale Trento padre Mario Giavarini non si pose tante domande e lo accolse. Ha saputo la verità solo nei giorni scorsi. Il confratello americano «dolce, buono e servizievole» che aveva accolto sotto il suo tetto e che tuttora vive a Vicenza all’Istituto Missioni Estere di Viale Trento 119, è stato coinvolto in uno dei più gravi scandali Usa, quello dei preti pedofili. Lo ha scovato Bill Nash, un cittadino americano che dice di essere stato sua vittima, attraverso l’associazione Prometeo impegnata nella guerra alla pedofilia, che lo accusa di aver abusato di altre 7 persone. Nash non è arrivato a Vicenza, ma la sua lettera è giunta fino a papa Ratzinger al quale ha scritto: «Quel prete deve essere rimosso dal sacerdozio per tutto il male che ha fatto».
Ieri mattina, dopo la messa, padre James Tully ha parlato di sé per la prima volta davanti ai nove confratelli di Vicenza con i quali vive. Tra il silenzio dei padri, molti dei quali anziani, ha rinnegato le accuse di pedofilia tornate pesantemente alla ribalta: «Gesti interpretati male - ha detto guardandoli in faccia -. No sex, believe me. Sesso niente, credetemi». Loro, i padri saveriani, hanno fatto quadrato attorno a lui: «Abbiamo fiducia in te padre James e continueremo ad ospitarti fino ad ordini diversi».
Foto e storia del reverendo Tully, 61 anni, faccione pieno e basco chiaro, è riassunta in un database pubblicato su internet e dedicato ai preti accusati di abusi sessuali: il saveriano venne accusato nei primi anni Novanta di avere dato dell’alcol a tre ragazzi e di averne tenuto uno «afferrato per la coscia interna» durante una partita di baseball a Milwaukee. Da quanto si legge nel sito egli fu anche curato nel Connecticut per i suoi “sexual problem”, si fa inoltre riferimento ad una lettera del suo terapista in cui il prete «non avrebbe negato le responsabilità per il suo comportamento e realizzato il danno commesso». Non solo.
Il cittadino americano Bill Nash lo ha cercato per mezzo mondo tirando in ballo presunte violenze subite quando era in Seminario, negli anni Settanta.
Padre Tully ieri ha spiegato ai confratelli vicentini: «In America i preti hanno vita dura, c’è una sorta di caccia alle streghe, qualsiasi comportamento viene interpretato male. Una mano appoggiata su una spalla viene passata per una violenza». I confratelli vogliono sapere del processo: «Non sono stato condannato, chi mi accusava ha firmato un accordo». Tully è stato trasferito per anni nella missione dei saveriani in Sierra Leone. A Roma arrivò nel 2002 dopo che in una lettera all’arcidiocesi di Boston venne accusato di aver molestato un ragazzo nel 1970, quando lui ne aveva 38. Da otto mesi è a Vicenza. «Padre James cucina, segue i preti anziani, taglia l’erba, passeggia per la città, concelebra la messa in viale Trento». Ora et labora. Il rettore lo difende: «Non è scappato, non è fuggito, non è nascosto. Io gli credo. Se fosse stato condannato sarebbe stato espulso dall’Ordine».
Papa Benedetto XVI durante la sua recente visita negli Usa ha assicurato: «I pedofili saranno esclusi dal sacerdozio». Nash, ricordando l’orrore, ha scritto al Pontefice: «Anche padre Tully deve essere rimosso». Per ora celebra messa a Vicenza. Padre Giavarini è con lui: «È perseguitato, noi gli vogliamo bene e gli crediamo. Del resto non c’è condanna».
 
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view post Posted on 18/9/2008, 12:19
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http://indiano1983.blogspot.com/2008/09/le...di-vicenza.html

domenica 14 settembre 2008
Lettera al Vescovo di Vicenza



Prendendo spunto da quanto suggerito dall'ottima lettrice Bastian Cuntrari la settimana scorsa, relativamente alla vicenda di Padre Tully dell'ordine dei saveriani, che accusato di pedofilia, sconta la sua pena a vicenza piuttosto che altrove, ho mandato al seguente indirizzo di posta elettronica, [email protected], riconducibile al Vescovo di Vicenza Mons. Nosiglia, la seguente lettera, sperando che abbia qualche effetto.
Se qualcuno volesse e se lo sentisse, modificando brevemente la lettera secondo il proprio gusto, potrebbe mandarla anch'esso al suddetto Vescovo, cosi per fargli capire che qui c'è gente che non sa solo parlare, ma anche agire.







Gentile Vescovo,
sono un ragazzo di 25 anni che Le scrive per sollecitare un Suo intervento relativamente alla presenza, a Vicenza, presso l'Ordine dei Saveriani, di Padre James Tully, della cui vicenda si è occupata anche la nota psicologa Vania Lucia Gaito sul suo Blog "Viaggio nel Silenzio", nella discussione "Una lettera dal buio".

Sono un ragazzo, dicevo, cresciuto con la convinzione che la Chiesa fosse "una grande Famiglia" con il Signore nostro come "capofamiglia" e noi fedeli come suoi figli, tra di noi accomunati da un sincero rapporto di fratellanza e di solidarietà.
Con questi ideali ho assunto i sacramenti della Comunione e della Confirmazione (Cresima).
Per quanto crescendo abbia cominciato a vedere atteggiamenti poco consapevoli da parte della Chiesa, ma sempre sospinto da ciò che nutrivo, ho partecipato con entusiasmo e rinnovata fiducia alla penultima Giornata Mondiale della Gioventù, tenutasi in Germania a Colonia.

Ho proceduto a questa breve digressione personale per farLe intuire come quanto mi accingo a dire non è alimentato da alcun pregiudizio nè condizionamento esterno, ma solo da una trasparente amarezza e desolazione.

Perchè, egregio Monsignore, essendo cresciuto nei valori dell'onestà, dell'etica, del rispetto e della solidarietà, trovo sconcertante che uomini di chiesa, che prima di essere sacerdoti sono uomini, possano macchiarsi di reati infernali e demoniaci come quello della pedofilia e della violenza su minori. Lo giudico gravissimo non solo da un punto di vista morale ed etico, quanto anche da un punto di vista sociale e culturale che infrange quel modello di cittadinanza esemplare e di nobile spiritualità che la Chiesa ha sempre cercato di costruire e di alimentare con il suo impegno e le opere dei suoi sacerdoti.

Ma reputo ancor più grave e inammissibile che possano esserci uomini cosi abietti, cosi pericolosamente dediti all'omertà e all'ubbidienza, nonostante il dolore che certe violenze causano in moltissime famiglie delle quali poi non si preoccupa assolutamente nessuno, che nascoste, talvolta, nelle loro alte cariche ecclesiali non reagiscono in alcun modo davanti ai "Fatti" che vengono denunciati cercando piuttosto di zittirli e di attutirne l'effetto mediatico.

Il silenzio e l'omertà non pagano mai!

Il silenzio e l'omertà non dovrebbero essere le peculiarità di uomini di chiesa quanto piuttosto la loro capacità di non smarrire il dono della comprensione, dell'ascolto, del coraggio di denunciare ogni singola nefandezza e immoralità che viene compiuta issandosi al livello di uomini di chiesa eccezionali come Padre Alex Zanotelli, Monsignor Bregantini, Don Luigi Ciotti, e tanti altri come loro che si sono spesi incessantemente nel passato, contro ogni forma di Male, come è attribuibile a Don Peppino Diana e Don Giuseppe Puglisi.

I bambini e i minori in genere sono il nostro presente e il nostro futuro, dovrebbero essere sempre protetti e salvaguardati al costo della nostra stessa vita, non violentati e abusati nelle sacrestie o durante gli incontri giovanili organizzati nelle case dei parrochi a causa di senili pruriti e capricci ormonali degni dei peggiori "fruitori" del sesso. Quante volte a questi sacerdoti indegni di essere giudicati tali, come pena, viene inflitta soltanto quella di essere spostati in altra parrocchia, e con le medesime funzioni, grazie a superiori, purtroppo, compiacenti?

Che la gente "per bene", quella che ha da sempre avuto fiducia nella Chiesa e nella stragrande maggioranza dei suoi sacerdoti, deve per caso cominciare a supporre che questa Istituzione sia una "Casta", come quella dei politici, con i suoi intoccabili e che quelli che sbagliano invece di essere puniti "fanno carriera"?

Con la speranza che da Vicenza sia immediatamente allontanato Padre Tully e che sia ridotto a laico cosi da non nuocere più su alcuna generazione di adolescenti, e in attesa di un Suo cortese riscontro, che non mancherò di pubblicare sul Blog Giro di Vite affinchè non poche persone possano leggere l'eventuale replica a questa mia lettera, ivi già presente, La saluto cordialmente.
 
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view post Posted on 15/10/2008, 15:18
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Il link che ricostruisce la storia del prete: https://laici.forumcommunity.net/?t=17034760

http://massimilianofrassi.splinder.com/post/18724327



PROMETEO 1 – PRETE PEDOFILO 0
<<dopo la denuncia arrivata dagli Usa ed amplificata dall’Associazione Prometeo è stato rimandato a casa il prete pedofilo. Da oggi garantiscono che non avrà più alcun contatto con minori.>>
Ed ora aspettiamo la stessa cosa con Pezzotti!

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Cavaradossi
view post Posted on 15/10/2008, 16:24




Allora adesso appena scende dall'aereo dovrebbero ammanettarlo?
 
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view post Posted on 15/10/2008, 16:29
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No, ha patteggiato un risarcimento economico per non finire in galera. Si andrà a nascondere in qualche altra parocchia o convento degli sterminati USA, dove nessuno conosce le sue malefatte.
 
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view post Posted on 24/11/2008, 22:01
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http://massimilianofrassi.splinder.com/tag/james+tully

Si è tenuta negli Usa una nuova conferenza stampa per “allertare” sulla presenza di padre (?) Tully. Qua vi riporto due video sulla conferenza tenuta dall’amico Bill Nash. Per ora di Tully sappiamo che ha fatto sapere al Vaticano di essere disponiible ad accettare la riduzione allo stato laicale, mentre nuove informazioni su di lui ci arrivano dalle zone in cui ha fatto il missionario………

http://www.wpix.com/video/?clipId=3155388&...page&clipFormat

http://news12.cv.net/video/DN1119PT.wmv
 
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view post Posted on 12/1/2009, 18:36
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Forse spretato James Tully, che ha chiesto la dispensa dagli obblighi sacerdotali

http://massimilianofrassi.splinder.com/tag/james+tully

PRETE PEDOFILO “DIMISSIONARIO” GRAZIE ANCHE ALLA NOSTRA DENUNCIA.
È ufficiale, e questo documento lo prova, padre (?) James Tully ha chiesto ai padri saveriani di essere “dispensato” definitivamente dalla vita religiosa. Interessante è la data della richiesta: il giorno successivo in cui abbiamo dato ai giornali di Vicenza la notizia (grazie all’impegno dell’amico Bill Nash, vittima di Tully) che il prete pedofilo operava libero ed indisturbato in quella città……Ora vediamo cosa si riesce a fare con l'altro predatore impunito, padre (?) Pezzotti.


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luca77free
view post Posted on 27/9/2009, 13:49




rispondo per il prete pedofilo che è a vicenza, Tully, volevo solo segnalare una cosa prendendomene tutta la responsabilita, c è un prete a vicenza famoso, don paolo , preside del istituto baronio e responsabile dei filippini in centro a vicenza ..................... poi tre settimane fa è stato beccato dalla polizia per guida in stato di ebrezza ha gia la patente. vedete voi che potere che hanno. ciao un cristiano deluso della chiesa



Modificato dall'amministrazione perché contenente informazioni non verificabili

Edited by GalileoGalilei - 27/9/2009, 20:21
 
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vaticANO
view post Posted on 27/9/2009, 14:11




Basta picchiarli, ti metti un bel passamontagna e cambi le cose.
Che ci vuole?
 
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view post Posted on 26/3/2010, 18:25
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www.ilgiornaledivicenza.it/stories/...dito_a_vicenza/

«Ratzinger ignorò le mie denunce
sul quel prete Usa spedito a Vicenza»

* 26/03/2010

L'ex sacerdote James Tully a passeggio per Vicenza qualche anno fa. La foto è presa dal blog 'L'inferno degli angeli'

Vicenza. Se n'era occupato anche il nostro giornale, due anni fa, quando Bill Nash era venuto a Vicenza. Per chiedere che quel prete americano che abusò di lui negli anni '70 quando era in seminario negli Usa, padre James Tully, venisse radiato definitivamente dalla Chiesa. E che invece dopo che la storia era finita sui media era stato mandato silenziosamente in “penitenza” nell'Istituto dei Saveriani di viale Trento direttamente dal Vaticano. Così oggi, dopo aver letto delle scuse del Papa sui casi di pedofilia tra i religiosi, ha preso carta e penna per sfogarsi su alcuni siti on line.

Nash ha ricordato quelle lettere di denuncia che aveva mandato all'allora cardinal Ratzinger, capo della Congregazione per la dottrina delle fede (Cdf) che si occupa tra l'altro anche dei crimini sessuali commessi dai sacerdoti. Senza mai ricevere risposta. Nessuna. Lo stesso appello di Nash lo ha lanciato anche un'altra vittima di abusi da parte di religiosi, Joey Piscitelli. Che a Benedetto XVI chiede oggi come abbia potuto «mantenere in attività a San Francisco e a contatto con i bambini quel padre Steven Whelan che io avevo denunciato per abusi sessuali».

Tutti e due hanno allegato le lettere inviate alla Congregazione ancora nel 2005. Sempre rimaste senza risposta. «Io vi posso dire - ha spiegato Nash – che la Cdf non si è mai interessata al caso che gli avevo presentato. Un caso che avevo segnalato più volte, a distanza di mesi, anche alla Congregazione per gli Ordini religiosi». Ma mentre la Chiesa taceva, racconta sempre Nash, i media statunitensi e italiani pubblicavano la sua storia. Compresi i verbali della polizia del Wisconsin su padre Tully (che l'associazione anti-pedofilia Prometeo accusa di altri 7 episodi di abusi su ragazzini), i soldi che le autorità religiose versarono a Nash come risarcimento danni, la lettera di un alto prelato che riconosceva la pedofilia del sacerdote. Su un sito internet dedicato ai preti accusati di abuso sessuali si leggeva che padre Tully era stato sottoposto a un periodo di cura per “sexual problem” nel Connecticut e di una sua ammissione di colpevolezza rivelata al suo terapista.

Nash dice che scrisse più volte alla Congregazione diretta dal futuro Papa Benedetto XVI: «Ma solo grazie agli articoli usciti su giornali che la Chiesa imbarazzata decise di rispedire padre Tully da Vicenza a New York». Mentre era dai Saveriani vicentini il prete Usa parlò solo una volta delle accuse contro di lui, dopo una messa: «Niente sesso, credetemi, solo gesti interpretati male. Non sono stato condannato, e chi mi accusava ha firmato un accordo».

Secondo il blog “Alternet” James Tully, 63enne, è oggi un ex sacerdote e vive nel New Jersey. Ma anche se alla fine, dopo 40 anni, Bill Nash è riuscito a vederlo cacciato dalla Chiesa, non riesce a darsi pace per quei lunghi silenzi delle gerarchie cattoliche. E per quelle scuse di Papa Ratzinger che, dice «sapeva tutto e ci ha ignorati».
Alessandro Mognon
 
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view post Posted on 9/5/2010, 07:20
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http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.ph...&npl=&desc_sez=

New York Times: la Chiesa coprì prete pedofilo in Africa
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ROMA (8 maggio) - Il New York Times torna oggi sul suo sito on-line ad attaccare il Vaticano. Il quotidiano di New York, citando una intervista rilasciata all'agenzia americana Associated Press da un maestro di scuola elementare di Mananka, in Sierra Leone, riporta la vicenda di un sacerdote cattolico, James Tully, che, nonostante le accuse di abusi commessi in un remoto villaggio dell'Africa, dopo essere stato richiamato in patria dalla Chiesa americana, venne riassegnato allo stesso villaggio, dove tornò ad abusare di bambini. A muovere l'accusa è un maestro di scuola di cui l'Ap non fa il nome. Ha chiesto di non rivelare la sua identità perché - scrive il New York Times - «lavora in una scuola cattolica e ha paura di essere licenziato».

Il maestro ha detto di essere stato abusato a sua volta dal reverendo Tully e, come lui, «molti altri bambini». I fatti si riferiscono a due periodi precisi. Il primo va dal 1979 al 1985, quando Tully venne mandato per la prima volta in Sierra Leone. Il secondo periodo va dal 1994 al 1998, quando il sacerdote venne mandato in Sierra Leone per la seconda volta. Il sacerdote da allora è tornato negli Stati Uniti, nel New Jersey. Avvicinato dalla Ap, non ha voluto fare commenti. Il vescovo cattolico di Makeni, in Sierra Leone, Giorgio Biguzzi, anche lui avvicinato dalla Ap, ha detto di non aver mai ricevuto alcuna lamentela circa il presunto comportamento avuto da padre Tully.

«Nessuna vittima di abusi sessuali - ha detto il vescovo Biguzzi, citato dal New York Times - o nessuno dei suoi familiari, amici, conoscenti, si è mai presentata per informarmi di essere stata sessualmente abusata da padre Tully». Al contrario, secondo decine di testimonianze raccolte dalla Ap (e pubblicate dal Times), padre Tully ebbe decine di incontri sessuali nella sua casa di Kamalo, dove viveva negli anni trascorsi in Sierra Leone.
 
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