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Chioggia.Prete a letto con donna sposata. Il marito s'incazza, il vescovo lo perdona, Don Gastone Boscolo "insigne biblista"

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GalileoGalilei
view post Posted on 14/9/2008, 23:09 by: GalileoGalilei
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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...A1PO_VA103.html

Prete-amante, il vescovo perdona
la Nuova di Venezia — 13 settembre 2008 pagina 01 sezione: PRIMA

CHIOGGIA. Stupore, ma anche tanta curiosità sulla vicenda del prete scoperto in flagranza amorosa con una donna sposata e madre di due figli. E la conseguente scenata del marito tradito nel palazzo vescovile. Se la gente commenta e alcuni condannano, il vescovo Angelo Daniel ha parole di comprensione per il sacerdote: «Lo stimavo e lo stimo tutt’ora». Intanto emergono nuovi particolari della scabrosa vicenda. A PAGINA 28

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...P3PO_VP302.html

La protesta in Curia del coniuge tradito
la Nuova di Venezia — 13 settembre 2008 pagina 28 sezione: PROVINCIA

CHIOGGIA. «Per noi questa è una vicenda strettamente privata. Non diamo nessuna informazione in proposito». Il dirigente del commissariato di Chioggia, Antonello Zara, non ha dubbi sulla inopportunità di rendere noto qualsiasi particolare sul boccaccesco episodio che ha coinvolto un sacerdote 53enne e una 36enne, sposata, di Chioggia. E’ vero: non ci sono stati né danni, se non quelli alla rispettabilità del clero, né ferite, se non quelle alla dignità delle persone, ma in città, ormai, non si parla d’altro e più d’uno assicura di aver capito chi sono i protagonisti della pruriginosa storiella. Il fatto, risalente a lunedì, in sé è banale: un marito che torna a casa a un orario insolito e che trova, nel letto coniugale, o forse altrove, ma poco importa, la moglie e l’amante in atteggiamenti inequivocabili. A rendere il tutto più piccante, il fatto che l’amante è un prete. Non un titolare di parrocchia, a quanto trapela, ma un religioso, insegnante di teologia e ben conosciuto in città per la sua opera pastorale in vari settori. In casi del genere le reazioni umane sono imprevedibili. Facilmente il marito tradito avrebbe potuto aggredire la moglie o l’amante, ma non sembra l’abbia fatto. Forse li ha insultati, ma anche questo è incerto. Quello che è certo, invece, è che l’uomo prima si è sfogato col cognato e poi, accompagnato da questo, è andato a reclamare «da chi di dovere», ovvero dal vescovo. Il suo ingresso in curia, però, non è stato pacifico. Alla faccia della discrezione, ma si può capirlo, l’uomo è arrivato urlando «vergogna» all’indirizzo del prete «traditore» e, forse, dell’istituzione religiosa in generale. Avrebbe chiesto del vescovo, forse per pretendere almeno il trasferimento del «peccatore», ma in termini talmente esagitati che qualcuno ha pensato di chiamare la polizia. Gli agenti sono riusciti a fermarlo prima che potesse prendersela, magari, con qualcuno che non c’entrava. Ma, subito dopo, la notizia ha fatto il giro della città, con qualche aggiunta - le presunte foto dell’adulterio - probabilmente di fantasia. (Diego Degan)

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...P3PO_VP301.html

Il prete amante è sulla bocca di tutti
la Nuova di Venezia — 13 settembre 2008 pagina 28 sezione: PROVINCIA

CHIOGGIA. Sconcerto e stupore. Ma anche tanta morbosità. La notizia del sacerdote scoperto in flagranza amorosa con una donna sposata e madre di due figli ha scatenato in città reazioni indignate e una vorticosa caccia all’uomo per capirne l’identità. La città è grande, ma in vicende come queste diventa piccola, piccolissima, e la gente, si sa, mormora. Chi sa, e a volte molto, non vuole dire, chi non sa nulla cerca di sapere a tutti i costi. Per tornare alla tranquillità occorre dare a quel sacerdote un nome e un cognome. E lui, il prete?. Non c’è, l’anziana madre risponde che è fuori Chioggia. Ieri in piazza tutti commentavano la notizia, ma a microfoni accesi nessuno vuole sbilanciarsi, in particolare chi conosce bene il sacerdote. «Certe cose purtroppo - rileva L. B. - càpitano, sono capitate e capiteranno anche in futuro. I sacerdoti alla fine sono uomini e come tali possono sbagliare». «Si sa come vanno queste cose - aggiunge R. D. - per qualche anno allontaneranno il prelato dalla Diocesi, le acque si calmeranno e tutti si dimenticheranno di questa storia. Ogni tanto capita, ci si scandalizza, ma sono fatti che succedevano anche 50 anni fa, solo che magari passavano sotto silenzio». Sulle signore praticanti, impegnate nelle parrocchie, la notizia suscita molto disappunto. «Non riesco ancora a crederci - racconta la signora Mariangela - pensiamo sempre che l’abito talare sia di insegnamento e poi scopriamo queste cose... E’ davvero triste che una persona che dovrebbe dedicare la vita a Dio e agli altri, cada così in basso». Lungo corso del Popolo, tempestato di bar dove la chiacchiera diventa il passatempo preferito, non si parla d’altro. «Capisco la collera del marito - sostiene il signor Gino sorseggiando l’aperitivo - scopri che tua moglie ti tradisce e tra l’altro con un prete, penso che una sfuriata sia il minimo da aspettarsi. Magari il sacerdote si rimetterà in riga e tornerà alla sua vita, ma quella famiglia è distrutta per sempre». Il mondo ecclesiastico, com’era prevedibile, si è chiuso nel silenzio. «Non ho gli elementi per commentare il fatto - spiega don Marino Callegari, responsabile della Caritas Diocesana - credo che in questioni così delicate sia meglio che siano i miei superiori a pronunciarsi». Profilo basso anche nelle parrocchie. «E’ un nostro caro confratello - commenta don Mario Pinton, parroco del Buon Pastore - va accolto e aiutato. Non siamo qui per giudicare». Ieri il sacerdote «incriminato», che quando non ha impegni accademici a Padova e Verona, vive a casa della madre, non era in città. I vicini di casa sono sbalorditi. «Mai avrei pensato che fosse lui - commenta un pensionato della zona - è una brava persona, sempre disponibile, molto preparato. Forse ha avuto un momento di debolezza». Mutismo anche a palazzo, dove la notizia ha creato forte sconcerto. Sindaco e assessori non vogliono commentare. Si liquida la vicenda come privata, ma dopo il tam tam in piazza e il totoscommesse su chi possa essere il sacerdote reo di aver intrattenuto una relazione con una donna sposata di privato a fine giornata è rimasto poco. E, nella migliore tradizione chioggiotta, il passaparola non si limita alla diffusione della notizia, ma distorce, aggiunge e colora.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...P3PO_VP303.html

«Angoscia e turbamento»
la Nuova di Venezia — 13 settembre 2008 pagina 28 sezione: PROVINCIA

CHIOGGIA. «Lo stimavo e lo stimo tuttora, un errore non può cancellare tutto il bene che una persona ha fatto». Non è certamente mai piacevole per una diocesi e per una curia vescovile, quando accadono episodi che in un certo senso, nemmeno troppo figurato, turbano la vita della chiesa. Chioggia è una diocesi a sè stante, fatta di piccole parrocchie e centri di aggregazione dove tutti si conoscono. Tra le mura degli uffici vescovili però, c’è comprensione e rispetto, quello che si ritrova in una famiglia. Il vescovo di Chioggia e vicario generale della diocesi di Treviso monsignor Angelo Daniel, preferirebbe non parlare e non commentare l’episodio che sta facendo parlare a bassa voce sacerdoti e parroci, eppure non nasconde nulla. Pur non entrando nei particolari e soprattutto senza scomodare paroloni ma solo espressioni equilibrate e concise. «Si può solo immaginare - dice - la sofferenza e l’angoscia che proviamo in questo momento di fronte a questo fatto». Un episodio che turba e sconvolge i vertici della Curia. Che in qualche modo dovrà prendere dei provvedimenti. O almeno andare a fondo della questione, se non altro perché oramai è sulla bocca di tutti. «Un vescovo - prosegue monsignor Daniel - deve farsi carico di queste situazioni». Ma subito dopo, in riferimento al sacerdote aggiunge: «Ha fatto tanto del bene e il bene che ha fatto, non può essere certo cancellato da un errore». Un riconoscimento verso un sacerdote impegnato in parrocchia, ma che soprattutto è un docente stimato non solo a Chioggia ma in tutta la provincia e specialmente nel padovano, dove insegna materie attinenti alle sacre scritture, alla bibbia, che conosce meglio di ogni altro e alle lingue antiche. Da qui le parole dell’autorità ecclesiastica: «L’ho sempre stimato - conclude il vescovo - e lo stimo tuttora». Parole che saranno certamente di conforto al prete, che in questo momento è nell’occhio del ciclone. Nel prossimo numero della Nuova Scintilla, il settimanale diocesano della diocesi di Chioggia, organo ufficiale della chiesa territoriale, ci sarà una nota ufficiale della curia vescovile. - Marta Artico

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...PEPO_VPE01.html

Scandalo in città, ora cala il silenzio
la Nuova di Venezia — 14 settembre 2008 pagina 32 sezione: PROVINCIA

CHIOGGIA. Dopo lo scandalo, il silenzio. A 48 ore dalla diffusione della notizia della relazione amorosa tra una giovane moglie e mamma di due figli e il sacerdote-professore di Chioggia nessuno vuol più dire nulla. La Curia, come è ovvio, si è chiusa in un riserbo strettissimo in attesa di avere tutti gli elementi per capire la vicenda, il sacerdote si trova a Roma ed è irrintracciabile, sull’amante fedifraga non trapela nulla. A livello ufficiale le bocche sono cucite, ma il popolo che ama il pettegolezzo, meglio ancora se pruriginoso, non accenna a fermare le congetture e le insinuazioni. Venerdì tutta la concentrazione era rivolta al sacerdote, per capire chi potesse aver tradito il giuramento di castità. Una caccia al nome, agli indizi, alle indiscrezioni per dare un nome al sacerdote coinvolto nell’adulterio. Molti probabilmente ci sono arrivati, chi lo conosce stenta a crederci, chi gli vuole bene e i colleghi sacerdoti invocano il perdono e si appellano alla misericordia infinita del Padre. Da ieri invece tutta l’attenzione della città sembra rivolta alla coppia distrutta da questa relazione extraconiugale, al marito tradito e sconvolto dall’identità dell’amante della moglie. In effetti l’intera storia è venuta a galla proprio per la reazione sanguigna dell’uomo che lunedì, dopo aver scoperto in flagranza i due, è corso negli uffici della Curia urlando e sfogando la sua rabbia. Una scenata che ha richiesto l’intervento degli agenti del vicino commissariato, ma che si è conclusa senza denunce perché l’uomo non ha ferito nessuno ed è tornato alla calma dopo l’intervento dei poliziotti. Il sacerdote, la cui attività accademica lo porta spesso fuori città, in estate trascorre molto tempo a Chioggia, dando anche supporto alle parrocchie, è conosciuto e stimato per la sua preparazione e per i suoi studi. Da qualche giorno il sacerdote non è più in città. Al suo recapito i familiari rispondono che è andato per alcuni giorni a Roma. In vicende così delicate la prima reazione dei superiori è proprio quella dell’allontanamento dai riflettori e la sospensione dai compiti che si portano avanti nella Diocesi. Il vescovo Angelo Daniel, profondamente scosso dalla situazione (ha detto «lo stimavo e lo stimo tutt’ora, un errore non può cancellare il bene che una persona ha fatto»), attende che si calmino un po’ le acque per avere un colloquio a quattro occhi con il sacerdote e sentire da lui l’esatta versione della storia. Dopo la ricostruzione dei fatti, il vescovo e il vicario generale don Alfredo Mozzato dovranno decidere come comportarsi e quanto ridimensionare le sue funzioni. (Elisabetta Boscolo Anzoletti)
 
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