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Morto don Guido Finino. Finì in indagini per pedopornografia, Alba. Sospeso dalla Curia, si persero le tracce dell'inchiesta

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pincopallino2
view post Posted on 7/12/2023, 09:58 by: pincopallino2

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SANTA MESSA ESEQUIALE PER DON GUIDO FININO
OMELIA DEL VESCOVO MARCO
Chiesa Parrocchiale di San Rocco
Montà d’Alba – 4 dicembre 2023
“Signore, nostro Dio, vieni a liberarci:
fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi”.
Carissimi, questo è il versetto del canto al vangelo che abbiamo ascoltato in questo
secondo giorno del tempo di Avvento in cui invochiamo da Dio la sua liberazione
e la sua infinita misericordia che ci porti alla salvezza eterna.
Il nostro confratello don Guido ci ha lasciati alla sera dei primi vespri della prima
domenica di Avvento a Rodello, dopo un periodo difficile per la sua salute.
Don Finino era nato a Cisterna d’Asti il 4 agosto del 1943, ha frequentato il
seminario diocesano di Alba ed è stato ordinato Presbitero il 29 giugno 1967 dal
Vescovo mons. Dadone
Fu Viceparroco prima a Santo Stefano Belbo poi in San Giovanni Battista e in
Cristo Re ad Alba.
Fu Parroco di Barolo e di Vergne e in seguito di Vaccheria, infine di Cravanzana,
Feisoglio e Niella Belbo.
In ultimo fu cappellano presso la Casa di Riposo Ottolenghi a Mussotto.
Negli ultimi anni membro della comunità sacerdotale in Seminario.
Una vita spesa e vissuta per il Signore e la Chiesa, fedele al suo mandato di pastore
ricevuto fin dal giorno della sua ordinazione presbiterale.
La sua chiamata all’incontro con Gesù risorto, al cospetto di Dio Padre, giudice e
misericordioso, è avvenuto nel tempo di avvento.
È il tempo dell’attesa in cui siamo chiamati a rimanere vigilanti, con le lampade
accese, pronti ad accogliere lo Sposo nel giorno e nell’ora che non sappiamo, per
entrare con Lui nella gloria eterna di pace e di luce.
Tutta la Chiesa, tutti noi proclamiamo l’invocazione che leggiamo alla fine del
libro dell’apocalisse: “Maranathà”, “Vieni Signore Gesù”.
La seconda venuta, quella della Parusia, sappiamo che verrà alla fine dei tempi,
Gesù risorto tornerà nella gloria per giudicare i vivi e i morti.
Ma vi è una venuta che riguarda ciascuno di noi, ed è l’ora della nostra morte.
In quel momento il Signore viene per noi personalmente. Quel momento sarà per
ciascuno di noi, come lo è stato per don Guido, il nostro “dies natalis”, il giorno
in cui rinasceremo a vita nuova per la vita eterna.
Terminerà così quel tempo di avvento che è la nostra vita terrena per nascere con
Gesù alla vita eterna.
Al Signore che viene alla fine dei nostri giorni che cosa diremo presentandoci a
Lui?
Prendiamo in prestito le parole del Centurione che abbiamo ascoltato nel Vangelo
e anche noi esclamiamo: “Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto,
ma dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito”.
È la parola di Dio creatore e redentore che guarisce, che salva, che perdona ogni
nostro peccato e ci riabilita per la salvezza.
Affidiamo don Guido e tutti noi alla parola salvifica di Dio che ha manifestato la
sua infinita misericordia nel suo Figlio Gesù.
A Maria, vergine dell’avvento e madre dei sacerdoti, a tutti i santi, nostri patroni,
affidiamo don Guido perché lo presenti al figlio suo Gesù nella gloria dei cieli.
Amen.
 
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