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| Ratzinger durante il viaggio aereo in USA dice di vergognarsi dei preti pedofili.
Il problema per il papa è tutto là: una questione di immagine, di scandalo.
In sostanza a Ratzinger non gliene frega niente della sorte delle vittime, che per lui non sono un problema. E difatti non si sofferma sulla sorte.
Ma la più grave colpa del clero cattolico non è nemmeno di insabbiare e proteggere i preti pedofili ma di non far nulla per rimuovere le cause della pedofilia ecclesiastica, che è un diretto prodotto della repressione affettiva e sessuale nel clero .
Affrontare le cause del problema significherebbe attaccare le fondamenta stessa della chiesa cattolica, che sulla sessuofobia e sul celibato dei preti ha costruito il suo potere.
Se leggiamo bene le dichiarazione di Ratzinger lui dice che non vuole preti pedofili, ossia che non vuole ordinare ragazzi che, non si sa in base a quale indice, possono diventare pedofili.
Questo significa che Ratzinger non ha alcuna intenzione di cacciare i preti pedofili già ordinati. e difatti è notorio che vengono spostati di parrocchia in parrocchia
E immaginiamo che l'indice di una personalità pedofila per i preti sia la sua omosessualità. Difatti Ratzinger ha già emanato direttive contro l'ordinazione di preti gay, senza alcun risultato nella repressione dell'omosessualità nei seminari, dato che gran parte dei seminaristi sceglie quella vita proprio perché non accetta la propria (omo)sessualità.
Ovviamente Ratzinger non ci pensa minimamente a collaborare con le autorità civili, denunciando e mandando in galera i preti criminali. E difatti la prassi è immutata, anche dopo questi scandali: soffocare lo scandalo, sottrare alla giustizia i preti criminali, attaccare i magistrati, le vittime, i loro genitori, la stampa e chiunque si immischia in queste vicende.
Aggiungo un altro aspetto che rendono ancora più vergognose e ipocrite le parole di Ratzinger: il suo sentimento è la vergogna. A lui non interessa altro che la reputazione della sua chiesa.
Cioè Ratzinger se ne frega altamente della sorte delle vittime. E' lo scandalo il problema.
E difatti le rare volte che i vescovi e gerarchi parlano pubblicamente di questi casi lo fanno per manifestare dolore per lo scandalo, non per preoccuparsi delle vittime.
Le vittime sono niente altro che carne da macello per la depravazione dei preti.
Rifiutarsi di affrontare le cause del problema significa permettere consapevolmente che altri preti violentino bambini per i prossimi decenni.
Edited by GalileoGalilei - 16/4/2008, 12:59
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