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Quando un prete o un religioso si suicida, Neanche la promessa del paradiso guarisce il mal di vivere

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GalileoGalilei
view post Posted on 21/3/2009, 13:29 by: GalileoGalilei
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http://www.cronacaqui.it/news-tre-ipotesi-...etto_20433.html

Tre ipotesi, un sospetto
21/03/2009 - L’autogrill a metà strada tra Cavenago e Caponago è seminascosto dai cantieri stradali. Don Caccia, giovedì sera ha fermato l’auto nel parcheggio e qui ha trovato la morte in circostanze ancora tutte da chiarire. Di certo il sacerdote cui il cardinale Tettamanzi aveva affidato l’importante incarico di dirigere l’ufficio famiglia della Diocesi milanese, non può essersi suicidato, ipotesi rimbalzata un po’ frettolosamente subito dopo il ritrovamento del cadavere carbonizzato. Qualunque siano le ragioni che inducono un essere umano a togliersi la vita non giustificherebbero una morte così sofferta e troppo lenta per placare l’istinto di sopravvivenza che c’è in ognuno di noi.

Un concetto valido anche nell’ipotesi in cui don Caccia sia morto a causa di un incidente. Proviamo ad azzardare una ricostruzione dei fatti in linea con questa tesi, peraltro sostenuta dalla polstrada. Il sacerdote si ferma in autogrill per riposarsi dopo aver macinato molti chilometri sull’autostrada rientrando a casa da Trento. Reclina all’indietro il sedile dell’auto e si assopisce. A un certo punto divampano le fiamme, forse innescate dal malfunzionamento dell’impianto a gas. Possibile che il sacerdote non si sia accorto di nulla, e non abbia avuto il tempo di lasciare l’abitacolo alla svelta? Dalle prime analisi, sembra esclusa l’eventualità di un’esplosione, evento che davvero non avrebbe lasciato all’uomo possibilità di fuga.

Insomma, per quanto possibile, l’ipotesi dell’incidente resta piena di incertezze, a meno che il gas non abbia saturato l’auto fino a tramortire l’uomo. Una fatalità certo realistica ma così anomala da renderla vaporosa. Don Caccia, invece, potrebbe essere stato ucciso. Anche se non lo dicono apertamente, gli investigatori sanno che, fino a prova contraria, questa è la pista maestra. Il luogo appartato. Le modalità con cui il sacerdote ha trovato la morte. E quei soldi, parecchi, ritrovati nel portafogli che teneva indosso. La verità forse è già scritta. Manca soltanto il referto dell’autopsia. Scritto da: Andrea Miola - [email protected]
 
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