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Quando un prete o un religioso si suicida, Neanche la promessa del paradiso guarisce il mal di vivere

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GalileoGalilei
view post Posted on 21/3/2009, 12:29 by: GalileoGalilei
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Il sedile era reclinato... giallo sulla morte del prete
Sabato 21.03.2009 10:20

Bruciato vivo nella sua Fiat Punto. È di don Silvano Caccia, 55 anni, il cadavere ritrovato carbonizzato alla stazione di servizio Brianza est, sulla A4, in direzione Milano, a metà strada tra Cavenago e Caponago. Messo a conoscenza dell'accaduto, il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, si è subito recato sul luogo. Alcuni clienti dell'autogrill hanno notato le fiamme uscire dall'utilitaria, parcheggiata qualche decina di metri dal punto di ristoro. Immediata la chiamata ai vigili del fuoco. Sul luogo le squadre di Vimercate e Monza, che hanno impiegato oltre mezz'ora per domare le fiamme.

Spento l'incendio, la macabra scoperta. All'interno dell'auto, sul sedile del conducente trovato reclinato, c'era il corpo del prete. Don Caccia stava rientrando da Trento, dove si era recato a inizio settimana per partecipare a esercizi spirituali. Ordinato nel 1982, per dieci anni è stato responsabile dell'ufficio Famiglia della curia di Milano. Uscito dalla diocesi dallo scorso anno, era stato assegnato alla parrocchia di Giussano. Nativo di Trezzo sull'Adda, è stato uno degli allievi prediletti di Martini. È stato autore di molti libri di catechismo per bambini e di testi di preparazione al matrimonio per fidanzati, tra cui Verso Gesù e uno studio sui Promessi sposi dal titolo Questo matrimonio s'ha da fare. Per una lettura spirituale della vicenda di Renzo e Lucia. Fra suoi incarichi anche quello di insegnante al seminario di Venegono.

Nell'ultimo periodo si era avvicinato anche al cardinale Tettamanzi. All'identità si è risaliti incrociando l'intestazione della vettura con l'assenza di don Caccia dal ritiro. La notizia poi ha trovato conferma anche nelle stanze dell'arcivescovado in tarda notte. Sul luogo della tragedia è intervenuta la Polstrada di Seriate. Secondo una prima ricostruzione, il sacerdote si sarebbe fermato nell'area di sosta per riposare. Forse una sigaretta rimasta accesa (don Caccia era un fumatore) o forse un cortocircuito del motore dell'auto (un vecchio modello alimentato a gpl). Ma non si esclude nemmeno la pista dell'omicidio o del suicidio, visto che il prete negli ultimi tempi veniva descritto "depresso" da chi lo conosceva bene.

L'unico dato certo è che don Caccia avrebbe dovuto essere ancora a Trento. La macchina parcheggiata all'interno della piazzola si trovava in una zona poco illuminata. Nell'area di sosta Brianza est sono in corso imponenti lavori di ristrutturazione, legati all'ampliamento dell'A4. Per tutta la notte, gli inquirenti hanno interrogato il personale della piazzola, in cerca di elementi utili a ricostruire l'accaduto. Per il momento, le forze dell'ordine tengono aperte tutte le piste. La notizia ci ha messo poco a diffondersi a Giussano e Trezzo, dove il sindaco Roberto Milanesi ha sospeso un consiglio comunale convocato da settimane. Dopo che il rogo è stato spento, il corpo di don Caccia è stato trasportato all'obitorio dell'ospedale di Gorgonzola.
 
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