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Quando un prete o un religioso si suicida, Neanche la promessa del paradiso guarisce il mal di vivere

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GalileoGalilei
view post Posted on 21/3/2009, 10:17 by: GalileoGalilei
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http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca...o,18446218.html

Morte prete, investigatori in attesa autopsia - punto
Lunedì si potrebbero sapere le cause del decesso del sacerdote


Milano, 20 mar. (Apcom) - Sono in attesa dell'autopsia gli investigatori che stanno indagando sulla morte di don Silvano Caccia, il sacerdote di 54 anni trovato cadavere intorno alle 20.30 di ieri all'interno della sua auto carbonizzata nell'area di servizio "Brianza Est", sulla A4 in direzione Milano, nel Comune di Caponago, alle porte del capoluogo lombardo.

Già lunedì prossimo si potrebbe dunque sapere la causa esatta del decesso del parroco di Giussano e, nel caso risultassero elementi che potrebbero indicare una morte violenta, è probabile che l'indagine dalla polizia Stradale di Seriate (intervenuta sul posto) passi alla Squadra Mobile milanese, i cui vertici questa mattina hanno già eseguito un sopralluogo nell'area di servizio. Importante sarà anche la relazione definitiva sul rogo che sarà stilata nelle prossime ore dai vigili del fuoco.

Fino a quando non si conosceranno i risultati degli esami autoptici tutte le ipotesi rimangono aperte, gli investigatori non si sbilanciano e appaiono molto cauti. A fianco dell'ipotesi dell'incidente, in queste ore spunta anche quella del suicidio, che prenderebbe origine dalle dichiarazioni di alcuni conoscenti del sacerdote che lo avrebbero descritto come particolarmente affaticato nell'ultimo periodo.

Di certo c'è che la chiamata al 115 è arrivata alla 20.03, e a farla sembra sia stato un automobilista che uscendo dall'autogrill ha segnalato ai vigili del fuoco un'auto in sosta in fiamme. A quanto sembra l'uomo, sentito con altri testimoni, dalla polizia avrebbe detto di aver visto del fumo uscire dalla parte posteriore della Punto del parroco. Gli agenti della Stradale di Seriate, allertata alle 20.09, quando sono arrivati sul posto hanno trovato l'auto già ridotta dalle fiamme a uno scheletro fumante. Dal primo controllo sul corpo carbonizzato, trovato praticamente disteso sul sedile del guidatore completamente reclinato, gli agenti, insieme con quelli di una volante dei colleghi della Stradale di Milano intervenuti per primi, hanno ritrovato un borsello di pelle, dentro il quale c'erano, bruciacchiati, il passaporto e il portafoglio, con diverse banconote appartenenti al prelato. Contattati nell'immediatezza, i parenti erano convinti che il parroco si trovasse ancora a Trento, dove era in ritiro per degli esercizi spirituali. La decisione di rientrare in anticipo sulla data prevista, potrebbe essere stata dettata dalla morte di un congiunto di un altro sacerdote che preside la parrocchia di Solaro, comune che però dista oltre 20 km da Giussano.

L'auto era parcheggiata nell'area di sosta, tutte delimitate da marciapiedi, più lontana dall'autogrill, in una zona non particolarmente riparata, ma dalla quale non si transita casualmente. Ora il mezzo è stato rimosso e portato in un deposito non lontano dall'area di servizio.

Tristissimi e sgomenti per la tragica scomparsa del loro sacerdote, oggi diversi parrocchiani ignoravano che don Silvano Caccia fumasse e sono rimasti allibiti quando hanno appreso dell'ipotesi che potesse proprio essere stata una sigaretta a scatenare l'incendio che lo ha ucciso. Anche alla polizia non sembra risultare che don Caccia fumasse, e tra le ipotesi avanza anche quella che a causare il rogo potrebbe essere stato un difetto dell'impianto a Gpl che alimentava la Punto del religioso.

Ieri sera, appresa la notizia, l'arcivescovo di Milano cardinale Dionigi Tettamanzi si era recato alla camera mortuaria dell'ospedale di Gorgonzola dove era stato trasportata la salma del prelato, "per una preghiera e per benedire la salma". Don Caccia era nato a Trezzo sull'Adda in provincia di Milano l'8 ottobre 1954 e laureato in pedagogia, era stato responsabile del Servizio per la famiglia della curia di Milano, ruolo affidatogli dal cardinale Carlo Maria Martini nel 2001. Il sacerdote, ordinato il 12 giugno 1982, era stato anche assistente generale dell'Azione cattolica ambrosiana e, come detto, attualmente era parroco della comunità pastorale "San Paolo" di Giussano.
 
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