Laici Libertari Anticlericali Forum

Sborra Boy e caxone, i profili di don Mauro Stefanoni. Abusò di ragazzo disabile, Como: 8 anni in Cassazione e diocesi condannata a risarcimento per abusi su ragazzo con ritardo mentale. Fa ancora il prete

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spb
view post Posted on 9/12/2006, 08:41




Sborra Boy, il nikname di don Mauro Stefanoni, condannato a 8 anni in Cassazione

Como. Diocesi condannata al risarcimento per abusi su ragazzo con lieve ritardo mentale

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Pochi giorni prima di natale riprende il processo a Don Mauro Stefanoni, il prete pedofilo di Laglio, un processo tirato in lungo in attesa che il minore diventi maggiorenne e che tra la lista dei membri a difesa del prete ha visto la richiesta di testimonianza del vescovo di como, una vergogna.
Cosa possiamo fare per fare pressioni, visto che a Como la Chiesa comanda?
Io il mio apporto lo do attraverso il mio blog:
www.vivereacomo.com/?s=stefanoni

Se avete idee ben vengano, questo prete usa ed abusa dei media locali (di proprietà della chiesa) lancia strali e minaccia anche attraverso i commenti nel blog stesso..
sarebbe bene per esempio riuscire ad organizzare una presenza fuori dal tribunale anche folta.

Edited by pincopallino1 - 9/4/2024, 20:50
 
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view post Posted on 9/12/2006, 08:53
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Il parroco di Laglio, già chiacchierato in un'altra parrocchia, è stato da poco trasferito dall'ex vescovo di Como, Maggiolini, a Colico, senza avvertire la popolazione, suscitando le proteste degli stessi parrocchiani.

Spb, dovresti cercare di far un pò di storia di questo parroco che si avvale della protezione della curia di Como e non solo di questa.

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Edited by GalileoGalilei - 16/8/2008, 11:23
 
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spb
view post Posted on 9/12/2006, 09:00




Infatti nel mio blog è tutto documentato da laglio, a cantu, la storia del pappagallo lasciato al freddo a Laglio per mesi al buio ed il suo trasferimento a colico, si trovano anche le interviste rilasciate da lui e dal fratello. Quello che però serve visto l'indifferenza de La Provincia di Como.. che non scrive un rigo secondo me è fare pressione... in qualche modo io lo faccio attraverso il blog, potrei pubblicare se le avete info sul suo passato... mi sembra che a Ponte Tresa anche li si sia distinto in atti ... insomma.. non va dimenticato.
qui altra roba http://www.vivereacomo.com/?s=Mauro+Stefanoni
 
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Riccardo87
view post Posted on 9/12/2006, 10:07




Certa gente manco dovrebbe essere considerata umana.....

Mi fa tanto schifo che spero che in carcere ci pensino i detenuti...

E se non va in carcere spero ci pensi qualcuno che non venga identificato.
 
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spb
view post Posted on 19/12/2006, 15:05




Aggirornamento: Il prete aveva presentato una lista di 170 testi sono stati scartati quasi tutti perchè non a conoscenza dei fatti (dovevano andare a dire com'è bravo il prete..) tra gli scartati Maggiolini :lol: ora si riprende il 30 gennaio quella di ieri era solo un'udienza tecnica (ammissione prove e testi) e dal 30 gennaio hanno le udienze calendarizzate ... in maniera che lo chiudano presto...
Stavolta era a porte chiuse ma per richiesta del Prete e non dell'oramai maggiorenne... le prossime udienze dovrebbero essere a porte aperte.
Secondo me il 30 e nelle successive bisogna organizzare qualcosa...
 
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view post Posted on 30/1/2007, 22:05
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A quanto pare i primi testimoni confermano le accuse contro don Mauro Stefanoni, prete di Laglio, ora straferito a Colico, accusato di aver violentato un minorato mentale



http://www.ciaocomo.it/index.php?option=co...=3233&Itemid=64


Don Mauro in aula, via al processo per i presunti abusi sessuali
Martedì 30 Gennaio 2007
Il processo parte per davvero. Dopo diverse udienze con schermaglie burocratiche, oggi è iniziato il dibattimento che vede sul banco degli imputati - in Tribunale a Como - don Mauro Stefanoni, 30enne ex parroco di Laglio. Il religioso, ora trasferito a Colico, è accusato di violenza sessuale su un ragazzino del paese, minorenne all'epoca dei fatti. Lui nega tutto e si dichiara vittima di una clamorosa calunnia. Oggi don Mauro era in aula per seguire le prime fasi: due compagni di scuola del suo accusatore sono stati i primi testimoni chiamati in aula a raccontare le confessioni raccolte dall'amico. I giovani, da quanto accertato anche se il dibattimento è a porte chiuse, non avrebbero cambiato la loro versione dei fatti.

Grande battaglia tra accusa e difesa. La Procura di Como manda in aula ben due Pm: Maria Vittoria Isella e Giulia Pantano. La difesa del religioso risponde con altrettanti avvocati sempre più combattivi e decisi a dimostrare l'assoluta estraneità del parroco dalle gravissime accuse che gli sono costate anche l'arresto nel mnaggio 2005.

Edited by GalileoGalilei - 20/8/2008, 11:28
 
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view post Posted on 7/2/2007, 20:23
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Dal giornale vicino alla curia di Como:



http://www.corrierecomo.it/frm_articoli.cfm?ID=74618

Mercoledì 07-02-2007 20:21 Data articolo: 07-02-2007


Parroco di Laglio a processo, tensioni e polemiche in aula
ACCUSATO DI VIOLENZA



Scintille. Tensioni. Scontri. Il processo all'ex parroco di Laglio, don Mauro Stefanoni, accusato di aver violentato un minorenne, entra nel vivo. E, inevitabilmente, i toni del dibattimento si fanno decisamente più aspri. Ieri, in aula, sono comparsi i genitori del ragazzino che, secondo la Procura, sarebbe stato vittima di abusi sessuali da parte del religioso. La madre, al mattino. Il padre, nel corso del pomeriggio. Testimonianze lunghissime, durante le quali non sono mancate le polemiche e gli attriti tra la difesa del prete, la Procura e lo stesso presidente del collegio, Alessandro Bianchi. Il momento di maggiore contrasto si è vissuto in tarda mattinata, quando la madre del giovane, che ha raccontato le presunte attenzioni particolari del parroco, si è seduta sul banco dei testimoni, e i legali di don Stefanoni hanno iniziato un lunghissimo controesame. Dopo quasi due ore di domande, e le ripetute eccezioni dell'accusa, è stato lo stesso Bianchi a porre fine alla testimonianza, mandando a casa la donna tra le proteste della difesa. Proteste che sono proseguite anche nel pomeriggio, quando gli avvocati hanno chiesto che la donna fosse richiamata sul banco dei testimoni.
Il delicatissimo processo è stato aggiornato al 20 febbraio.


Paolo Moretti


 
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view post Posted on 15/11/2007, 14:06
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http://www.ciaocomo.it/index.php?option=co...=5966&Itemid=64

Il poliziotto parla in aula:"Ecco i film e le telefonate del parroco"
giovedì 15 novembre 2007
"Si, mi sono occupato delle indagini su don Mauro Stefanoni. Ho effettuato tre appostamenti all'esterno della sua casa nell'autunno del 2004 e poi altri accertamenti tra cui quelli sui film acquistati da Sky con una smart card residenziale e le telefonate fatte". E' stato Alberto Panico, assistente capo della polizia di Como, a parlare a lungo questa mattina in Tribunale a Como nell'ennesima udienza - da oggi a porte aperte - sull'ex parroco di Laglio accusato di violenza sessuale su un minorenne. Panico, rispondendo dapprima alle domande dei Pm Isella e Pantano e poi a quelle dei difensori del parroco, ha detto di avere visto il ragazzino che accusa il sacerdote arrivare per tre volte alla casa parrocchiale, ma in nessuna occasione lo ha visto entrare all'interno. E questo la difesa lo ha fatto notare con grande evidenza, quasi come se fosse un punto a proprio vantaggio.

Di sicuro non lo è quanto Panico ha riferito successivamente anche se, all'atto pratico, non costituisce in alcun modo il capo di imputazione di don Mauro: il religioso avrebbe acquistato tra settembre del 2003 e l'agosto del 2004 ben 19 film da Sky con smart card residenziale a lui intestata. L'assistente capo della polizia che ha svolto le indagini ha spiegato ai giudici (presidente Bianchi, a latare Storaci e Braggion) che parte di quei film erano a carattere omosessuale, in altri casi non è riuscito a trovare riscontro sulla natura del prodotto. Poi ha fornito anche un dato choc sulle telefonate partite o ricevute dal sacerdote in 53 giorni di intercettazioni: 2.800. "E di queste - ha puntualizzato Panico - 2.300 sono state fatte all'utenza di un suo amico". I difensori di don Mauro, però, sono andati spesso all'attacco, cercando di evidenziare che questi aspetti poco contano con l'accusa di violenza sessuale.

Momenti di tensione in aula a più riprese. Ad un certo punto, durante l'interrogatorio dell'ispettore Mauro Conti, che ha coordinato le indagini del caso, il presidente Bianchi è stato costretto pure a sospendere per qualche minuto l'udienza dopo l'ennesimo violento scontro verbale tra Pm e difensori. Questo pomeriggio sarà la volta di un altro ispettore della polizia, squadra mobile di Como, Patrizia Spadini, lei pure coinvolta in modo diretto nell'inchiesta.



Edited by GalileoGalilei - 16/8/2008, 11:23
 
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view post Posted on 12/12/2007, 12:51
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http://www.ciaocomo.it/index.php?option=co...=6220&Itemid=64

Riprende il processo a don Mauro: in aula il prete che lo accusa
mercoledì 12 dicembre 2007
Si riprende con don Arcadiusz. Sarà il prete polacco, che per primo ha raccolto la confessione di un ragazzino di Laglio (minorenne all'epoca dei fatti), a sedersi di fronte ai giudici di Como oggi nell'ennesima udienza del processo a don Mauro Stefanoni, ex parroco di Laglio accusato di violenza sessuale dalla Procura di Como. Un caso controverso e difficile. Come difficile sarà l'appuntamento odierno in Tribunale: oltre a don Arcadiusz - che dovrà rispondere alle domande di Pm e difesa - attesi anche alcuni periti della Procura che hanno eseguito accertamenti su telefoni e computer del religioso sotto inchiesta.

Il processo è ancora nella sua fase iniziale. Il presidente del Collegio, Alessandro Bianchi, ha già fissato un nutrito calendario di udienze da qui ad aprile quando dovrebbe arrivare la sentenza. Don Mauro Stefanoni, 35enne canturino, è stato ora trasferito dalla Diocesi a Colico. Ma rimane in servizio a tutti gli effetti. Lui, tramite i suoi legali Bomparola e Martinelli, ha sempre respinto con fermezza le accuse mosse.
 
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view post Posted on 12/12/2007, 20:15
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http://www.ciaocomo.it/index.php?option=co...=6227&Itemid=64

Il prete polacco contro don Mauro:"Rapporti col quel ragazzino"
mercoledì 12 dicembre 2007
“Mi ha rivelato di avere avuto dei rapporti sessuali con don Mauro Stefanoni nella casa parrocchiale di Laglio. Quanti ? Un paio almeno…”. Un’udienza dai toni decisamente forti quella di oggi al Tribunale di Como. L’ennesima per fare luce sulle accuse che la Procura (PM Maria Vittoria Isella e Giulia Pantano) rivolge all’ex parroco di Laglio, sospettato di violenza sessuale su un ragazzino minorenne. E la testimonianza di oggi è stata davvero pesante. A parlare, davanti ai giudici del Collegio presieduto da Alessandro Bianchi, è stato don Arcadiusz, un religioso polacco dallo sguardo vispo e dai capelli ricci, fatto arrivare appositamente a Como per il controesame della difesa. Ha spiegato, passo per passo, come è entrato in confidenza con il ragazzino. Prima un contatto telefonico, poi un incontro faccia a faccia. Quindi l’invito di andare a parlare con l’assistente sociale e con la polizia.”Lui – ha spiegato il religioso polacco, in perfetto italiano – aveva paura solo che i genitori sapessero queste cose. Ma poi ha deciso di denunciarlo lo stesso…”.


Scintille, solite, tra gli avvocati milanesi di don Mauro ed il presidente Bianchi. Con il giudice che, ad un certo punto, ha stoppato l’avvocato Bomparola nelle domande, anche crude, sulle intercettazioni ambientali. I due legali hanno molto insistito sul fatto che non c’è mai stata né violenza, né costrizione in quei rapporti. A seguire, in aula, anche il perito informatico della Procura, Luca Ganzetti, che ha confermato cosa ha trovato sui 4 computer sequestrati a don Mauro: almeno un centinaio di collegamenti a siti internet con contenuti in prevalenza omosessuali. Ma poi è stato incalzato dalla difesa su una presunta foto pedopornografica da lui rinvenuta sui pc del religioso. Da qui la successiva richiesta di emettere una sentenza di assoluzione – intermedia – per questo specifico capo di imputazione, comunque minore rispetto a quello principale. Cosa che in giudici, dopo oltre un’ora di camera di consiglio, hanno fatto: don Mauro assolto per non avere detenuto e divulgato questo tipo di materiale. Ma rimane in piedi l’altra accusa: quella di violenza sessuale.
 
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view post Posted on 19/12/2007, 21:48
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Qui la discussione sul processo contro don Mauro Stefanoni: https://laici.forumcommunity.net/?t=10651099

Un particolare emerso dal processo:

http://www.vivereacomo.com/2007/12/14/sborra-boy/

http://notiziegay.blogspot.com/2007/12/sbo...-del-prete.html

venerdì 14 dicembre 2007
"Sborra Boy" era il nickname del prete pedofilo di Como.


(Vivereacomo.com) Non scandalizzatevi via, e’ il nickname usato da Don Mauro Stefanoni nelle chatroom omosex e se lo usa un prete… voglio dire non sara’ mica una brutta parola.


Volevo, pero’, con questo post fare un’analisi serena del dibattimento occorso nei giorni scorsi. Per prima cosa e’ palese che la richiesta del processo a porte aperte, fatta dalla parte civile, ha dato i suoi frutti: tutti i giornali, perfino i due più vicini alla curia, e TV Espansione hanno finalmente dato notizie di prima mano e sostanzialmente esatte.

Non solo: hanno evidenziato per prima cosa il fatto che l’ imputazione di detenzione di immagini pedopornografiche è totalmente indipendente dalla accusa più grave di violenza sul minore. In tal modo hanno dato ben poco spazio all’imputato di gridare all’assoluzione.

Proscioglimento che peraltro è dovuto al fatto che è stata rinvenuta una sola fotografia riproducente un’apparente bambina in atti pornografici con un uomo per cui non si è potuta raggiungere la prova dell’elemento soggettivo del reato contestato ossia della volontà di detenere tale immondo materiale.

Vorrei sottolineare inoltre che:

1) il perito ha confermato la navigazione internet su siti pornografici quasi tutti omosessuali maschili su ben quattro computer in casa parrocchiale e di proprietà di Stefanoni, e che il Collegio ha acquisito le riproduzioni agli atti
del processo. Inoltre è stato confermato l’utilizzo di chat su siti porno omosessuali maschili con nike name a tema e molto chiari come detto dal perito in aula : " sborra boy","cazzone", " caxone"ed altre amenità del genere.

2) E’ stato poi confermato dallo stesso imputato al Collegio che la Curia lo ha avvisato delle indagini in corso e che è stata fatta riserva da parte dei giudici di indagare per il reato di favoreggiamento.

La testimonianza del prete polacco ha poi confermato le dichiarazioni avute dal ragazzo ed ha saputo con autorevolezza rendere la propria importantissima testimonianza nonostante i tentativi, tutti falliti, della difesa di farlo confondere.

Concludendo ora il processo continua e sta procedendo sembrerebbe nel verso giusto visto anche anche le testimonianze precise e calzanti dei testi di Pontetresa….e per averne conferma dobbiamo partecipare numerosial processo: prossime udienze 7 e 9 gennaio

Edited by GalileoGalilei - 19/12/2007, 22:11
 
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Ashmael
icon8  view post Posted on 20/12/2007, 06:03




Troppa informazione fa male...il nickname poitevi risparmiarcelo. :sick:
 
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sd&m
view post Posted on 25/12/2007, 21:01




"Sborra Boy"

hahasuhsauhuhsauhsahusauhuhsauhsauhsauhsauhsauhhusauhsa
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view post Posted on 8/1/2008, 22:25
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http://www.corrieredicomo.it/frm_articoli.cfm?ID=82782

Martedì 08-01-2008

Processo a don Stefanoni
Scintille tra pm e avvocati
EX PARROCO DI LAGLIO





Altri tre testimoni. Sono quelli che hanno sfilato ieri mattina in Tribunale a Como di fronte ai giudici chiamati a giudicare don Mauro Stefanoni, l'ex parroco di Laglio accusato di violenza sessuale su un ragazzino minorenne all'epoca dei fatti. I tre, però, non hanno aggiunto granché a quanto finora è emerso nel corso del lungo dibattimento che deve ancora entrare nel vivo con la requisitoria del pm Maria Vittoria Isella e poi le repliche dei difensori e della parte civile. A parlare di don Mauro e del ragazzino che avrebbe subito le 'pesanti' attenzioni del religioso sono stati lo psicoterapeuta che da due anni ha in cura il giovane, poi una zia e un altro teste chiamato da fuori provincia, che però poco ha aggiunto a quanto già emerso. Lo specialista ha spiegato che di quella vicenda la presunta vittima parla «con lucidità e un po' di angoscia».
Le scintille vere sono state altre in questa udienza: quelle tra il pm Maria Vittoria Isella, decisissima, e i legali del religioso, Guido Bomparola ed Ettore Martinelli. Il motivo del contendere è stata la mancata presenza in aula della madre di don Mauro, chiamata dalla Procura in qualità di teste. Ieri la donna non si è vista in Tribunale, ma ha mandato un certificato medico che attesta una forma influenzale e la necessità di riposo per alcuni giorni.
A quel punto, certificato in mano, è stato il magistrato a chiedere - e ottenere - dal presidente del collegio, Alessandro Bianchi, l'annullamento dell'udienza di domani perché la donna non potrebbe essere presente. «La voglio sentire prima di tutti gli altri testi che ancora mancano'», ha detto il pm Isella nel lasciare - visibilmente contrariata - l'aula. Domani non se ne fa dunque nulla, si riprenderà lunedì 21 gennaio.


Marco Romualdi


 
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view post Posted on 23/1/2008, 00:01
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http://wildgreta.wordpress.com/2008/01/22/...pia-a-piangere/

Processo a don Mauro Stefanoni:in aula la mamma scoppia a piangere
Gennaio 22, 2008 at 2:05 pm (Cronaca, Pedofilia, Scandali ecclesiastici) (don mauro stefanoni, in aula la madre piange, processo don mauro stefanoni)


Ex parroco di Laglio


«Questa storia mi ha accorciato la vita di trent’anni». Scoppia a piangere, Annamaria Bonora, la madre di don Mauro Stefafoni, nel corso della deposizione al processo che vede suo figlio accusato di violenza sessuale su un minore. Lo sfogo arriva dopo un’ora di domande del pubblico ministero, Maria Vittoria Isella, e dei legali della difesa, Guido Bomparola e Massimo Martinelli. È solo l’inizio di un’udienza infuocata, in cui non sono mancanti i colpi di scena e le dichiarazioni accese che hanno coinvolto anche il collegio composto dal presidente Alessandro Bianchi e a latere da Luciano Storaci e Paola Braggion. Come quando la difesa ha chiesto di mettere a verbale la «difformità di trattamento» con l’accusa (a cui ha replicato il pm), oppure come quando il presidente del collegio, Bianchi, ha dichiarato inammissibili dodici domande consecutive degli avvocati di don Mauro.
Una giornata calda, insomma, conclusa dopo cinque ore d’udienza e quattro interruzioni. In molti pensavano che la madre dell’ex parroco di Laglio, in quanto parente, si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere. Invece, di buona mattina, è in aula a parlare di tutto, puntando il dito contro i famigliari del minore che lo accusa e che nel frattempo è diventato maggiorenne.
«Avevano dei rancori nei confronti di don Mauro, volevano che se ne andasse per comandare loro».
Scappa anche la parola «complotto», prima di tirare in ballo pure Comunione e Liberazione.
«Erano una famiglia di Cl - sono le parole della madre, che poi ricorda anche precedenti problemi a Ponte Tresa - C’era un gruppo di Cl che portava via i ragazzi dall’oratorio. Don Mauro andò in curia e disse: ‘O io o loro’. Se la presero molto».
Una lunga parte delle domande verte sul rapporto con i parenti della vittima. «Avevano sempre da dire. I contrasti nacquero prima ancora del suo arrivo a Laglio, quando mio figlio chiese di ritirare tutti i mazzi delle chiavi dell’oratorio per poi darli a chi diceva lui». La madre dell’imputato parla anche della presunta vittima. «Lo chiamava in continuazione: don, don, don. Il citofono era rotto ma lui entrava lo stesso in casa appena vedeva il cancello o la porta aperta. Faceva sempre versi, imitava atti sessuali. Chiesi a don Mauro perché non faceva niente, mi rispose che c’erano già problemi con i parenti e che era meglio lasciar perdere».
Le domande hanno poi interessato anche le amicizie di don Mauro, una in particolare. Quella con un ragazzo di Ponte Tresa.
«Erano amici fraterni - ricorda la madre - Si telefonavano spessissimo. La sua ragazza non voleva che si vedessero. Le diceva che andava ad allenamento e poi scappava da don Mauro. Qualche volta non lo diceva neppure ai genitori che veniva a Laglio. Arrivava soprattutto di mercoledì, vedevano le partite, giocavano ai videogiochi».
L’ultimo importante riferimento è alla patologia dell’imputato che, secondo la difesa, gli procurerebbe dolore in caso di atto sessuale. «Da bambino si contorceva dal male - dice la madre - Perché non l’ho mai fatto operare’ Perché pensai che da grande avrebbe poi deciso lui cosa fare. Non mi sono mai posta il problema se questo avrebbe potuto procurargli problemi sessuali». A tal proposito, si tornerà in aula il 7 febbraio con un consulente urologo della Procura, prima della deposizione dell’imputato. Nelle successive udienze toccherà poi ai testi della difesa, una cinquantina.
Il Corriere di Como Mauro Peverelli



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La domanda sorge spontana: che cosa doveva dire la mamam se non difendere il figlio? Che senso ha questa testimonianza?
 
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