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Pedofilia all'asilo. Suor Soledad, Cassazione accusa Procura: "Inspiegabile la non impugnazione", Vallo della Lucania (CE). Processo civile a suora novizia. In primo grado condannata ad 8 anni. Ma lei è fuggita in sud America

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view post Posted on 24/11/2009, 15:59
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http://www.vivicentro.org/vallo-della-luca...ad-vt14440.html

Prima della puntata:

di Roberta Lerici

"Mi manda Raitre" riparte con le inchieste e stasera, in occasione della giornata dedicata alla prevenzione degli abusi all'infanzia, dedicherà un servizio proprio al caso di Vallo della Lucania, ovvero quello degli abusi su 37 bambini dell'asilo Paolo VI, in cui la principale imputata è una giovane suora peruviana, suo Soledad.A lei si sono aggiunti, dopo l'udienza di opposizione all'archiviazione, altre due consorelle, un fotografo e un secondo uomo. Il processo comincerà il 22 gennaio ed il caso scoppiato nell'anno 2005, si presenta molto simile a quello di Rignano Flaminio venuto alla luce nell'estate 2006, ma esploso sulla stampa soltanto nell'aprile 2007.

Consulente della suora peruviana è il criminologo Francesco Bruno, che non ha mancato di dichiarare in passato che la pedofilia femminile è praticamente inesistente e che i bambini sotto i sei anni non sono credibili.Peccato che le statistiche, i neuropsichiatri infantili e diverse sentenze della Cassazione, siano di parere opposto.Infatti, sono proprio i bambini più piccoli, ad essere maggiormente credibili, proprio perchè incapaci di inventare storie di cui per età non possono avere alcuna esperienza. Che la pedofilia femminile non esista, poi, è una teoria ormai smentita da tutte le statistiche internazionali. Il legale di suor Soledad, è il professor Guglielmo Gulotta, difensore di molte persone accusate di pedofilia.La tesi difensiva, in questo come in altri casi di presunti abusi negli asili, per l'avvocato è "contagio collettivo". Anche nel caso del critico d'arte Alessandro Riva, però, Gulotta parlò di "contagio".In quel caso il contagio sarebbe avvenuto al contrario, ovvero tra le maestre che avevano raccolto le confidenze delle bambine .Sosteneva, infatti, Gulotta, che le chiacchere avevano ingigantito un pettegolezzo come accade alle palle di neve, e che il processo avrebbe certamente dimostrato l'innocenza di Riva e lo scioglimento della cosiddetta"palla di neve". Sembra, però, che la teoria della bugia che, a furia di essere ripetuta, diventa verità, non sia stata presa in considerazione, infatti il processo di primo grado e l'appello, si sono conclusi con la condanna di Alessandro Riva, perdita della patria potestà e interdizione dai pubblici uffici.


Appena finita la puntata:

Vergognoso il parroco, che ha minimizzato il fatto invocando il perdono anche nel remoto caso in cui fosse stata commessa qualche "indelicatezza" nei confronti dei bambini .(Non ricordo la parola usata dal parroco, ma era simile a "indelicatezza). Vergognoso anche il sindaco di Vallo, che non "crede ci sia ostracismo nei confronti dei genitori che hanno denunciato". Sappiamo bene che ciò avviene, in quanto anche a Rignano Flaminio, i genitori sono stati emarginati da gran parte del paese. Coraggiosi i signori Del Gaudio, genitori di una delle vittime, che vanno in televisione a spiegare che con il silenzio si favorisce l'oblio del dramma degli abusi sui minori. E la mamma che dopo quattro anni fa ancora fatica a raccontare cosa è accaduto alla sua bambina che all'epoca aveva quattro anni, rappresenta il dolore in se stesso, un dolore che non ha bisogno di verifiche di autenticità.
Povera nei contenuti la difesa degli imputati da parte dei loro legali (Gulotta e Canavacciuolo): "psicosi collettiva". Trentasei bambini sono davvero troppi, per riproporre la tesi del contagio. E alla volgarità dell'avvocato Canavacciuolo nel declinare il nome di battesimo di una delle bambine (nessuno si era permesso), mentre leggeva la perizia medica che escludeva ferite esterne alla zona genitale, si è contrapposta la voce disperata della mamma che ha gridato:"Perchè le ferite sono interne".
Non si fanno i processi in televisione, è vero, ma il programma di stasera è stato fatto molto bene, ed è servito a spiegare cosa accade in questi casi e cosa devono subire le vittime, per sperare, forse un giorno, di avere giustizia per i loro figli.


Il Giorno Dopo:

Alberto Bottino, Direttore Ufficio Scolastico Regionale campano:"Ho saputo del rinvio a giudizio solo oggi"

di Roberta Lerici

Nella trasmissione del 20 novembre, è stato affrontato in modo approfondito il caso di pedofilia all'asilo Paolo VI di Vallo della Lucania.E' stata, probabilmente, una delle migliori trasmissioni su di un caso di pedofilia mai realizzato in tv.Avendo già commentato la puntata in un precedente articolo , mi soffermerò sul direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale presente in studio.Le sue sconvolgenti dichiarazioni, meritano infatti un capitolo a parte.Il direttore, ha ammesso candidamente di aver saputo del rinvio a giudizio di altre due suore dell'asilo, solo alle 16.40 del del 20 novembre e, quindi, di non aver ancora preso provvedimenti nei loro riguardi.Il genitore di una delle vittime presente in studio, lo ha incalzato dicendogli che una delle due suore è ancora in servizio all'asilo Paolo VI, mentre la seconda è stata trasferita in un altro asilo. Ma lui non è apparso scosso più di tanto.



Quindi ci sono due suore rinviate a giudizio per favoreggiamento (non so se le accuse siano anche altre), che attualmente sono accanto a dei bambini dai 3 ai 5 anni.L'ineffabile direttore, ovviamente, avrebbe potuto sin dall'inizio del caso allontanare il personale indagato adottando la Circolare 72 del 19 dicembre 2006 .La famosa Circolare che non mi stancherò mai di citare, dice, infatti, che è possibile sospendere a scopo cautelare gli insegnanti anche se sono solo indagati, se si è di fronte a reati gravi. Nel Lazio, pare che i vertici dell'Ufficio Scolastico Regionale siano saltati proprio per il comportamento assunto inizialmente nel caso Rignano.Anche qui inviarono un ispettore, anche qui non accadde nulla.Fu poi lo stesso ministro, di concerto con l'assessore alla scuola della Regione Lazio, a fornire uno strumento legislativo in gradi di dirimere la questione-indagati.Proprio in virtù della Circolare 72, fu poi possibile sospendere le maestre indagate dell'asilo di Rignano Flaminio.

Mi aspetto provvedimenti urgenti nei confronti delle persone che non considerano la tutela dei bambini a scuola un fatto rilevante e l'immediata sospensione delle due suore ancora in servizio. A prescindere dalla sentenza, non è pensabile che persone indagate in un caso di pedofilia, restino a contatto con i bambini nell'indifferenza delle istituzioni che dovrebbero occuparsi della loro educazione e protezione.
 
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view post Posted on 1/4/2010, 18:18
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http://www.dalpaesedeibalocchi.com/2010/03...resa/#more-4475

marzo 26th, 2010 at 18:27
Pedofilia Vallo della Lucania: Salerno. Suor Soledad aveva 25 anni ed era una confessa semplice delle ancelle di Santa Teresa….
» by Lucignolo in: SUOR MARIA SOLEDAD BAZAN, Vallo della Lucania
Dal Mattino del 26 marzo 2010
Salerno. Suor Soledad aveva 25 anni ed era una confessa semplice delle ancelle di Santa Teresa quando arrivò alla scuola materna Paolo VI di Vallo della Lucania in provincia di Salerno, nel settembre del 2005. Ieri, presso il tribunale della città cilentana, si è aperto il processo che la vede imputata di abusi sessuali nei confronti dei bambini dell’asilo. Di origini peruviane, suor Soledad Bazan Verde, è ormai in Italia da quasi dieci anni. Alla scuola di Vallo aveva il compito di tenere d’occhio i bimbi se si trovavano nei corridoi, accompagnandoli all’occorrenza nello spogliatoio e in bagno, e aiutandoli a lavarsi.
Nel maggio del 2006, contro di lei vennero presentate una ventina di denunce da parte di genitori che sospettavano attenzioni morbose da parte della suora nei confronti dei loro bambini. La procura aprì un’inchiesta e ascoltò innumerevoli testimoni. Il 17 giugno dello stesso anno la suora, mentre si trovava nella Capitale, venne arrestata su richiesta dell’allora procuratore capo Alfredo Greco e su ordine del gip Roberta Zizanovich. Nell’ordinanza si faceva riferimento al pericolo di reiterazione del reato o di commissione di altri delitti. Il 21 giugno fu interrogata in carcere e il suo legale chiese per lei gli arresti domiciliari presso l’istituto romano del suo ordine religioso. Quasi 300 i testimoni presentati dalle parti, tra persone informate dei fatti, familiari dei bambini, consulenti tecnici, organi di polizia e ris. Con suor Soledad sono imputati le due suore Giuseppina De Paola e Agnese Cafasso per concorso in favoreggiamento, il muratore Aniello Labruna per molestie sessuali e il fotografo Antonio Rinaldi per produzione di materiale pornografico.

http://www.dalpaesedeibalocchi.com/2009/10...e-il-fotografo/

ottobre 16th, 2009 at 19:08
Abusi sessuali materna Vallo della Lucania, tre suore a processo, coinvolti anche il muratore e il fotografo
» by Lucignolo in: SUOR MARIA SOLEDAD BAZAN, Valerio Apolloni, Vallo della Lucania, avv.Guglielmo Gullotta, francesco bruno
Per chi non avesse seguito dal principio la triste storia dell’asilo di vallo della Lucania ripropongo i link agli articoli, per chi sa già, mi segua……

Incominciamo dalla fine.

Racconti dei bimbi proprio su quella «suora con la faccia color cocciolato», come ce l’ha suor Soledad : -“Ci hanno fatto le foto in una casa, c’era anche la suora che sembrava un pò uomo e un pò donna”

-“Suor Soledad ci portava al bagno dove ci faceva giocare al lupo. Una volta mi ha anche fatto male il mio ditino. Il gioco del lupo non mi piaceva perché era brutto. Non voglio raccontare cosa mi faceva. Se suor Soledad torna a scuola io non ci voglio più andare.”

-“Suor Soledad è cattiva e dà botte ai bambini. Li picchia sul… Ci accompagna in bagno e mi tocca…con il dito (la bambina, scrivono i consulenti nel verbale, fa segno con la mano destra passandosi la mano sulle parti intime). Poi ci fa giocare al lupo mangia frutta che ci mangia.”

-“Vado all’asilo. La mia suora si chiama Agnese. Poi c’è anche suor Soledad che è molto cattiva. Lei mi faceva fare un gioco molto brutto perchè mi toccava e mi faceva il solletichino (la bambina fa il segno con la mano sinistra passandosela sulle parti intime). Suor Soledad ci faceva fare anche il gioco del lupo e mi diceva che doveva essere un segreto.”

-Il bimbo vede il cavalletto con la macchina fotografica e si rivolge al papà e allo zio: “Questo è uguale a quello usato nella stanza dei mostri”………. “C’erano i mostri e ci toccavano…”

- “Vado all’asilo da suor Agnese. Poi c’è anche suor Soledad che mi accompagna in bagno per fare la pipì. Lei quando andiamo al bagno mi fa male… Infila il dito (il bambino utilizzando una bambola fa vedere che infila il dito indice e passa la mano sui genitali). Lei mi faceva fare un gioco molto brutto che chiamata il gioco del mostro-femmina che consisteva nel nascondersi e quando lo trovavo mi faceva scappare nel salone delle feste o nel bagno da solo. Nel salone delle feste o nel bagno, quando eravamo da soli, mi toccava… Suor Agnese, invece, è brava e non mi fa mai male.»

1° luogo degli abusi la materna “Paolo VI”

SUOR MARIA SOLEDAD BAZAN, nell’udienza preliminare che è durata 6 ore il Tribunale l’ha rinviata a giudizio, la prima udienza ha avuto luogo presso il tribunale di Vallo della Lucania ieri, 15 ottobre 2009, dopo che l’ex-procuratore della Repubblica Alfredo Greco ha avviato l’inchiesta nel 2006. La suora affronterà il processo che la vede come imputata, (ma non la sola) per reati infamanti quali abusi e violenza sessuale nei confronti di 27 bambini che vanno dai 3,4 e 5 anni!!!!!
Tutti i piccoli coinvolti erano iscritti alla materna “Paolo VI” dove la religiosa coadiuvava le maestre per un anno con compiti esterni alle aule. Alla scuola di Vallo aveva il compito di tenere d’occhio i bimbi quando uscivano nel corridoio, accompagnandoli nello spogliatoio o in bagno e aiutandoli a lavarsi. Ed è proprio lì che, come avrete letto nelle testimonianze dei bambini si sarebbero consumati parte degli abusi. Suor Maria Soledad Balzan “dovrebbe essere” una delle ancelle di Santa Teresa, oggi ha 25 anni, ed è venuta in Italia da 5. A metà giugno 2006 suor Soledad, che si trova a Roma, è raggiunta da un’ordinanza cautelare ed è associata al carcere di Fuorni, ma dopo pochi giorni, interrogata dal gip Roberta Zizanovich, viene trasferita agli arresti domiciliari presso l’istituto di Roma. Passa un anno e per scadenza dei termini di custodia torna in libertà. Da fonti giornalistiche sembra che la suora avesse anche tentato di TORNARE in Perù ma fu fermata appena in tempo. Quando un giorno suor Soledad fu sorpresa da una consorella mentre palpeggiava un bimbo e all’esclamazione esterrefatta della suora sul cosa stesse facendo a quel bambino, suor Soledad usò prontamente, di nuovo, quelle mani che già avevano fatto tanto male e schiaffeggiò la sorella.

2° luogo degli abusi

IL MURATORE, Aniello La Bruna figlio di un conosciuto e stimato artigiano del paese di Vallo indagato per gli stessi abusi sessuali che avrebbe commesso la suora. Il suo appartamento dista una decina di metri dalla materna, un seminterrato all’interno di una villetta in Via Varducci sarebbe il luogo in cui i bambini venivano portati e abusati. Questa casa è quella che viene descritta dai bambini che raccontano anche di essere stati costretti a guardare la suora Soledad mentre aveva rapporti sessuali con il muratore. In questa stessa abitazione i bambini raccontano di essere stati ripresi con una telecamere e di essere stati i soggetti di foto che nessuno mai vorrebbe per il proprio piccolo, ma non solo……

IL FOTOGRAFO, anche lui una persona stimatissima. Come l’appartamento del muratore, anche lo studio fotografico, che è uno dei più noti della città cilentana è stato perquisito con l’intervento dei RIS. Avrebbe ripreso e fotografato i bambini con la suora e il muratore in atti sessuali.

DUE SUORE, Agnese Cafasso e Giuseppina De Paola, due consorelle di suor Soledad, indagate per il reato di favoreggiamento (avrebbero tentato di deviare le indagini in corso a carico della suora). Questa è l’unica nota che non mi stupisce, non sarebbe la prima volta che uomini o donne di DIO o presumibilmente di DIO si dimentichino chi è più vicino a Dio…la suora 25enne o i bambini che sono angeli interra? Se solo i bambini avessero le ali qui non tornerebbero….qui ci sono solo (o quasi) animali!!!!!

LA TESTIMONIANZA DEI BAMBINI, il gip Lariccia che confermò l’inchiesta condotta fin dal 2006 dall’ex procuratore della Repubblica Alfredo Greco: “Bambini attendibili, perizie credibili”. Il pm chiede e ottiene dal giudice per le indagini preliminari lo svolgimento di un’audizione assistita dei 34 bambini che si presume siano stati vittima degli abusi. L’ascolto dei minori avviene al tribunale di Vallo in audizione assistita, tra il 22 settembre e il 13 ottobre 2006. I consulenti della procura: «In definitiva, quasi tutti i soggetti ascoltati hanno riferito di maltrattamenti ed abusi perpetrati dall’indagata e a lei l’hanno attribuiti. Tutte le dichiarazioni sono risultate attendibili e coerenti, per cronologia e modalità». Nel colloquio dei consulenti della procura viene utilizzata una bambola per una più precisa e dettagliata descrizione dell’accaduto da parte dell’intervistato.

L’AVVOCATO GUGLIELMO GULLOTTA, difensore della suora: “Una sorta di psicosi collettiva, un virus tra le famiglie” questa è una delle affermazioni del noto avvocato ritenuto uno ei legali di maggiore esperienza in tema di reati contro la persona a sfondo sessuale. Alcuni dei casi che l’avvocato ha difeso sono: Alessandro Riva, condannato, Valerio Apolloni condannato, uno degli imputati nel caso giudiziario Le Bestie Di Satana…condannato.

FRANCESCO BRUNO, noto psichiatra a cui si sono rivolti i legali della suora indagata per abusi sessuali su bimbi piccolissimi. Lo stesso psichiatra fu presente ed intervenne nel teatro Comunale di Rignano Flaminio “Paladino”nel convegno a sostegno delle maestre indagate per pedofilia, il 21 febbraio 2008. Consulente della difesa, il Professore in diverse dichiarazione: “I bambini a quell’età non riescono a travisare i fatti a seconda delle proprie emozioni, della propria convenienza e dell’influenzamento di chi ha potere su di loro”.

Ma ci sono ventisette bambini che, sentiti separatamente, concordano unanimemente nell’accusa tanto da far accapponare la pelle……ma se fosse successo ad uno, e dico uno solo dei vostri figli, avreste pensato ugualmente a quanto è bugiardo e fantasioso vostro figlio? Io vi auguro vivamente di no…
Poi sarei veramente curioso di sapere se lo stimatissimo Avv.Gullotta condivida l’assurdo VADEMECUM ANTE DENUNCIA di Vittorio Apolloni, (padre di Valerio Apolloni condannato per abusi in una materna) se approvi il diffondersi di questa sorta di regolamento che comprende “evitare al massimo ogni contatto fisico con i bambini, anche semplici gesti affettuosi come carezze, coccole, dare una caramella” e il divieto di raccontare fiabe ai bambini; “evitate assolutamente ogni rappresentazione di personaggi fantastici legati ai tradizionali universi fiabeschi (Cappuccetto Rosso e il lupo cattivo, Biancaneve e i sette nani, la perfida strega, Robot Pallino…
Chiunque sia un buon genitore ama i figli e darebbe anche la vita per loro, quindi rassegnatevi, perché non c’è buon genitore che regga davanti a chi gli tocca un figlio, non si ferma, lo sbaglio lo fece quella o quelle persone che pestarono la dignità del fanciullo e neanche si rendono conto cosa hanno innescato……..


L’articolo dal Il Mattino
DALL’INVIATO ANTONIO MANZO Vallo della Lucania. Di tutto, di più: presunte violenze sessuali su ventisette bambini dell’asilo, foto e filmati delle violenze, drammatiche testimonianze dei bimbi, una presunta casa degli orrori dove una suora avrebbe fatto l’amore insieme ad un muratore e in presenza dei bambini. C’è tutto questo nel processo a suor Soledad, che inizia in mattinata e che nel pomeriggio si irrobustirà con il rinvio a giudizio di altri quattro imputati. Ci sarà ancora di più nel processo che farà contare, dal ventuno gennaio prossimo, cinque quattro imputati per le presunte violenze nell’asilo Paolo VI. Una sola imputata, la suora, in mattinata, altri quattro imputati che arrivano nel pomeriggio dal secondo filone dell’indagine che spacca Vallo della Lucania, la fa a fette tra innocentisti e colpevolisti. Suor Soledad, accusata di aver violentato ventisette bambini dell’asilo Paolo VI, non sarà sola sul banco degli imputati. Il meccanismo procedurale porterà ad unificare i due filoni di indagine in un solo processo. Insieme alla suora ora sono imputati anche il muratore che avrebbe avuto rapporti sessuali con lei in presenza dei bambini, e nella presunta casa dei mostri proprio come la chiamavano i bimbi, un giovane fotografo che avrebbe ripreso e fotografato atti sessuali e due consorelle della suore che avrebbero testimoniato per deviare le indaginie portare la consorella peruviana fuori dal fuoco delle accuse. La drammatica svolta del processo a suor Soledad è del tardo pomeriggio. La cronaca della giornata inizia poco dopo le dieci quando il presidente Tringali, con i giudici Bove e Di Filippo, «chiama» il processo a porte chiuse. L’imputata non c’è. Le presunte vittime, sì. La suora, arrestata prima e poi rinviata a giudizio con l’accusa di aver violentato ventisette bambini ha preferito rimanere a Roma. I genitori dei bambini che hanno denunciato le violenze sono qui, al secondo piano del palazzo di giustizia. La suora non c’è. Ma ci sono, naturalmente i suoi avvocati, Gullotta e Cannavacciuolo. Le presunte vittime sì, anche loro con gli avvocati, un lungo elenco. Al bar centrale del paese continuano a sparare contro «l’isteria delle mammine» pronte a raccontare le fantasie dei bambini e scaricarle contro la «povera» suora. Pronte, quelle mammine a creare un «contagio», con un virus peggio della febbre suina, Racconti dei bimbi proprio su quella «suora con la faccia color cocciolato», come ce l’ha suor Soledad. «Ci hanno fatto le foto in una casa, c’era anche la suora che sembrava un pò uomo e un pò donna» disse uno dei bambini nel corso dell’udienza dell’incidente probatorio che «cristallizzò» l’accusa contro la religiosa. A Vallo si oscilla in piazza tra giustizialismi preconcetti ma anche ipocrisie ad oltranza, una realtà della provincia italiana improvvisamente schiaffeggiata da una storia di ordinaria violenza sui minori. In piazza, ieri sera, la notizia del rinvio a giudizio del fotografo, figlio di un noto artigiano del paese ben voluto e stimato, è stata come l’ennesima raffica di vento gelido che non riesce, però, ancora a spazzare via gli ultimi «giapponesi» rimasti a fare la guerra per difendere il cosiddetto onore del paese. E per i quali non sono altro che fantasie quei verbali relativi all’audizione di ventisette bambini, tutti di 3,4 e 5 anni, con le drammatiche testimonianze. «Suor Soledad ci portava al bagno dove ci faceva giocare al lupo. Una volta mi ha anche fatto male il mio ditino. Il gioco del lupo non mi piaceva perché era brutto. Non voglio raccontare cosa mi faceva. Se suor Soledad torna a scuola io non ci voglio più andare.» La seconda: «Suor Soledad è cattiva e dà botte ai bambini. Li picchia sul… Ci accompagna in bagno e mi tocca…con il dito (la bambina, scrivono i consulenti nel verbale, fa segno con la mano destra passandosi la mano sulle parti intime). Poi ci fa giocare al lupo mangia frutta che ci mangia.» La terza: «Vado all’asilo. La mia suora si chiama Agnese. Poi c’è anche suor Soledad che è molto cattiva. Lei mi faceva fare un gioco molto brutto perchè mi toccava e mi faceva il solletichino (la bambina fa il segno con la mano sinistra passandosela sulle parti intime). Suor Soledad ci faceva fare anche il gioco del lupo e mi diceva che doveva essere un segreto.». La quarta: «Vado all’asilo da suor Agnese. Poi c’è anche suor Soledad che mi accompagna in bagno per fare la pipì. Lei quando andiamo al bagno mi fa male… Infila il dito». «Sono suggestionabili i bambini testimoni a quell’età» continua a ripetere il professor Gullotta. Ma per i genitori il processo è solo l’inizio della scoperta di altre verità sconvolgenti.

http://www.dalpaesedeibalocchi.com/2006/10...-cattivo%C2%BB/

ottobre 16th, 2006 at 23:58
Pedofilia: asilo Vallo della Lucania: «Così suor Soledad ci faceva giocare al lupo cattivo».
» by Lucignolo in: Senza categoria, Suor Soledada, Vallo della Lucania, chiesa


di Antonio manzo«Così suor Soledad ci faceva giocare al lupo cattivo».

I ventisette bambini hanno tutti testimoniato le violenze nel corso dei colloqui con i consulenti della Procura della Repubblica. Il criminologo Bruno, noto al grande pubblico per il caso Cogne, difende la suora. Lui sostiene che i bambini, tra i 3 e e i 5 anni, sono suggestionabili. «Ma non ventisette bambini che sentiti isolatamente hanno denunciato violenze» ribattono i consulenti della Procura.
Sono le dieci del mattino del 7 giugno scorso quando i due consulenti della procura – Stefano Caruso, psicologo e esperto in psicodiagnostica docente all’università di Napoli e Annamaria Nazzaro, medico chirurgo e neuropsichiatra infantile – iniziano a lavorare negli uffici della direzione del complesso fieristico di Vallo della Lucania. I verbali relativi all’audizione di 27 bambini, tutti di 3,4 e 5 anni, contengono le drammatiche testimonianze. Sono state rese nel corso dei colloqui con i bambini alla presenza di almeno un genitore. I consulenti partono dai disegni, quelli della propria classe e poi cominciano i bambini stessi a raccontare. Scegliamo quattro drammatiche testimonianze. La prima: «Suor Soledad ci portava al bagno dove ci faceva giocare al lupo. Una volta mi ha anche fatto male il mio ditino. Il gioco del lupo non mi piaceva perché era brutto. Non voglio raccontare cosa mi faceva. Se suor Soledad torna a scuola io non ci voglio più andare.» La seconda: «Suor Soledad è cattiva e dà botte ai bambini. Li picchia sul… Ci accompagna in bagno e mi tocca…con il dito (la bambina, scrivono i consulenti nel verbale, fa segno con la mano destra passandosi la mano sulle parti intime). Poi ci fa giocare al lupo mangia frutta che ci mangia.» La terza: «Vado all’asilo. La mia suora si chiama Agnese. Poi c’è anche suor Soledad che è molto cattiva. Lei mi faceva fare un gioco molto brutto perchè mi toccava e mi faceva il solletichino (la bambina fa il segno con la mano sinistra passandosela sulle parti intime). Suor Soledad ci faceva fare anche il gioco del lupo e mi diceva che doveva essere un segreto.». La quarta: «Vado all’asilo da suor Agnese. Poi c’è anche suor Soledad che mi accompagna in bagno per fare la pipì. Lei quando andiamo al bagno mi fa male… Infila il dito (il bambino utilizzando una bambola fa vedere che infila il dito indice e passa la mano sui genitali). Lei mi faceva fare un gioco molto brutto che chiamata il gioco del mostro-femmina che consisteva nel nascondersi e quando lo trovavo mi faceva scappare nel salone delle feste o nel bagno da solo. Nel salone delle feste o nel bagno, quando eravamo da soli, mi toccava… Suor Agnese, invece, è brava e non mi fa mai male.» Concludono i consulenti della procura: «In definitiva, quasi tutti i soggetti ascoltati – scrivono i consulenti della procura – hanno riferito di maltrattamenti ed abusi perpetrati dall’indagata e a lei l’hanno attribuiti. Tutte le dichiarazioni sono risultate attendibili e coerenti, per cronologia e modalità». Sul versante della difesa, suor Soledad incarica il criminologo Francesco Bruno (noto al grande pubblico come il criminologo di Cogne) di stilare una consulenza tecnica di parte. Cita Piaget, compie una serie di analisi, legge gli atti processuali e ritiene inattendibili i bambini. Secondo lui a quell’età, tra 3 e 5 anni, c’è una ridotta attitudine dei bambini a testimoniare. «I bambini a quell’età non riescono a travisare i fatti a seconda delle proprie emozioni, della propria convenienza e dell’influenzamento di chi ha potere su di loro». Ma ci sono ventisette bambini che, sentiti separatamente, concordano unanimemente nell’accusa tanto da far dire ai consulenti della procura che non è possibile «alcuna istruzione dei bambini da parte dei genitori, anche perchè non si rilevano discordanze ed incongruenze nelle risposte di ciascuno e nel confronto con quelle degli altri». Nel colloquio dei consulenti della procura viene utilizzata una bambola per una più precisa e dettagliata descrizione dell’accaduto da parte dell’intervistato. E, fanno notare i consulenti, nel momento che vogliono intervenire i genitori vengono cortesemente invitati a tacere. «Sono suggestionabili i bambini testimoni a quell’età» continua a ripetere Francesco Bruno, il criminologo che ha aiutato Vespa nel processo televisivo del caso-Cogne.(Il Mattino)
 
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view post Posted on 27/11/2011, 22:59
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Il Pm chiede 9 anni per Suor Soledad.
25 novembre 2011 | Autore: maxfrassi

Una quarantina circa i bambini coinvolti, tutti frequentanti in passato l’istituto religioso Santa Teresa di Vallo.
Due i filoni di indagine. Mercoledì scorso il procuratore capo Giancarlo Grippo ha chiesto 9 anni di condanna, senza attenuanti, per la suora di origini peruviane, Suor Soledad. Chiesti anche un anno e 4 mesi per altre due suore che avrebbero favorito Suor Soledad “con posizioni di comodo”, mentre con la vecchia formula della “insufficienza di prove” l’assoluzione di altri due imputati.
La sentenza è attesa per il 12 di gennaio 2012, dopo un lunghissimo calvario che ha profondamente segnato le famiglie dei bambini.


http://www.massimilianofrassi.it/blog/il-p...or-soledad.html

Abusi asilo Vallo della Lucania: «Così suor Soledad ci faceva giocare al lupo cattivo».

Il Mattino ottobre 2006

di Antonio manzo

«Così suor Soledad ci faceva giocare al lupo cattivo».

I ventisette bambini hanno tutti testimoniato le violenze nel corso dei colloqui con i consulenti della Procura della Repubblica. Il criminologo Bruno, noto al grande pubblico per il caso Cogne, difende la suora. Lui sostiene che i bambini, tra i 3 e e i 5 anni, sono suggestionabili. «Ma non ventisette bambini che sentiti isolatamente hanno denunciato violenze» ribattono i consulenti della Procura.

Sono le dieci del mattino del 7 giugno scorso quando i due consulenti della procura - Stefano Caruso, psicologo e esperto in psicodiagnostica docente all’università di Napoli e Annamaria Nazzaro, medico chirurgo e neuropsichiatra infantile - iniziano a lavorare negli uffici della direzione del complesso fieristico di Vallo della Lucania. I verbali relativi all’audizione di 27 bambini, tutti di 3,4 e 5 anni, contengono le drammatiche testimonianze. Sono state rese nel corso dei colloqui con i bambini alla presenza di almeno un genitore. I consulenti partono dai disegni, quelli della propria classe e poi cominciano i bambini stessi a raccontare. Scegliamo quattro drammatiche testimonianze. La prima: «Suor Soledad ci portava al bagno dove ci faceva giocare al lupo. Una volta mi ha anche fatto male il mio ditino. Il gioco del lupo non mi piaceva perché era brutto. Non voglio raccontare cosa mi faceva. Se suor Soledad torna a scuola io non ci voglio più andare.» La seconda: «Suor Soledad è cattiva e dà botte ai bambini. Li picchia sul... Ci accompagna in bagno e mi tocca...con il dito (la bambina, scrivono i consulenti nel verbale, fa segno con la mano destra passandosi la mano sulle parti intime). Poi ci fa giocare al lupo mangia frutta che ci mangia.» La terza: «Vado all’asilo. La mia suora si chiama Agnese. Poi c’è anche suor Soledad che è molto cattiva. Lei mi faceva fare un gioco molto brutto perchè mi toccava e mi faceva il solletichino (la bambina fa il segno con la mano sinistra passandosela sulle parti intime). Suor Soledad ci faceva fare anche il gioco del lupo e mi diceva che doveva essere un segreto.». La quarta: «Vado all’asilo da suor Agnese. Poi c’è anche suor Soledad che mi accompagna in bagno per fare la pipì. Lei quando andiamo al bagno mi fa male... Infila il dito (il bambino utilizzando una bambola fa vedere che infila il dito indice e passa la mano sui genitali). Lei mi faceva fare un gioco molto brutto che chiamata il gioco del mostro-femmina che consisteva nel nascondersi e quando lo trovavo mi faceva scappare nel salone delle feste o nel bagno da solo. Nel salone delle feste o nel bagno, quando eravamo da soli, mi toccava... Suor Agnese, invece, è brava e non mi fa mai male.» Concludono i consulenti della procura: «In definitiva, quasi tutti i soggetti ascoltati - scrivono i consulenti della procura - hanno riferito di maltrattamenti ed abusi perpetrati dall’indagata e a lei l’hanno attribuiti. Tutte le dichiarazioni sono risultate attendibili e coerenti, per cronologia e modalità». Sul versante della difesa, suor Soledad incarica il criminologo Francesco Bruno (noto al grande pubblico come il criminologo di Cogne) di stilare una consulenza tecnica di parte. Cita Piaget, compie una serie di analisi, legge gli atti processuali e ritiene inattendibili i bambini. Secondo lui a quell’età, tra 3 e 5 anni, c’è una ridotta attitudine dei bambini a testimoniare. «I bambini a quell’età non riescono a travisare i fatti a seconda delle proprie emozioni, della propria convenienza e dell’influenzamento di chi ha potere su di loro». Ma ci sono ventisette bambini che, sentiti separatamente, concordano unanimemente nell’accusa tanto da far dire ai consulenti della procura che non è possibile «alcuna istruzione dei bambini da parte dei genitori, anche perchè non si rilevano discordanze ed incongruenze nelle risposte di ciascuno e nel confronto con quelle degli altri». Nel colloquio dei consulenti della procura viene utilizzata una bambola per una più precisa e dettagliata descrizione dell’accaduto da parte dell’intervistato. E, fanno notare i consulenti, nel momento che vogliono intervenire i genitori vengono cortesemente invitati a tacere. «Sono suggestionabili i bambini testimoni a quell’età» continua a ripetere Francesco Bruno, il criminologo che ha aiutato Vespa nel processo televisivo del caso-Cogne.

Il Mattino Antonio Manzo


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Pedofilia asilo Vallo della Lucania, otto anni a suor Soledad: i bambini avevano ragione



Condannata a otto anni la giovane suora peruviana e a un anno e quattro mesi due consorelle per favoreggiamento.Assolti gli altri due imputati.

Di Roberta Lerici

Dopo sei ore di camera di consiglio, ieri sera (12 gennaio 2012) è arrivata l'attesa sentenza per il caso di pedofilia scoppiato nel 2006 all'asilo Paolo VI di Vallo della Lucania.Una quarantina i bambini coinvolti e una suora peruviana la principale imputata.Il processo vedeva imputate per favoreggiamento anche altre due suore dell'asilo, un fotografo e un muratore. Condannata a otto anni suor Soledad e a un anno e quattro mesi le due consorelle.Assolti, invece, gli altri due imputati, muratore e fotografo. Gli avvocati di suor Soledad avevano sostenuto la tesi del contagio fra genitori, ma le testimonianze dei bambini hanno convinto i giudici. Ogni volta che alla sofferenza di bambini così piccoli (dai 3 ai cinque anni quelli coinvolti), viene resa giustizia, si compie un passo avanti verso quella tutela dei minori tanto invocata ma molto poco praticata.

Che i terribili racconti di ciò che accadeva all'asilo di Vallo fossero frutto di un contagio fra i genitori o della fantasia di bambini che hanno da poco imparato a parlare, è una tesi che, come ha anche stabilito la Cassazione in una recente sentenza, deve essere dimostrata. Evidentemente, in questo processo la fantasia era da ricercarsi più nelle tesi difensive, che nelle dure e sofferte parole dei bambini.

Autore Roberta Lerici-13 gennaio 2012 www.bambinicoraggiosi.com

fonte della notizia Il mattino 13 gennaio 2012

Le principali tappe dell'indagine

Il 29 maggio 2006 i genitori di alcuni bambini, che frequentavano l’asilo “Paolo VI” di Vallo della Lucania, denunciano in Procura casi di violenza sessuale sui loro bambini. Sotto accusa finisce una suora peruviana di 23 anni, suor Soledad, che opera nell’asilo.
Il 17 giugno 2006 Suor Soledad viene arrestata per evitare che la suora fugga all’estero.
Il 21 giugno 2006 il giudice interroga la suora per le indagini preliminari.
Il 23 giugno 2006 alla suora sono concessi gli arresti domiciliari presso la casa romana della congregazione delle Ancelle di S.Teresa del Gesù Bambino
Il 22 settembre vengono sentiti in sede di incidente probatorio i bambini e per evitare dei traumi il Tribunale viene trasformato in asilo.
Il 13 ottobre 2006 scatta un nuovo filone dell’inchiesta, teso ad appurare il coinvolgimento di alcune persone in un giro pedopornografico.
La Corte di Cassazione ha confermato la decisione assunta dal giudice del Tribunale del Riesame che aveva concesso gli arresti domiciliari alla suora.
I giudici della Cassazione osservano che il contenuto delle dichiarazioni dei bambini e i modi di rappresentarle, anche mediante la simulazione dei gesti compiuti appaiono indicativi della partecipazione ad un vissuto effettivo, inoltre tra gli altri elementi concorrenti atti a far ipotizzare il reato di pedofilia ci sarebbero anche i fenomeni di disagio psicologico rilevati in alcuni bambini e infiammazioni degli organi genitali e anali degli stessi.


http://www.giornaledelcilento.it/it/13-01-...ione-10827.html

Vallo della Lucania. Processo Suor Soledad: condannata la suora ad 8 anni di reclusione

Di Marianna Vallone • 13 gennaio 2012 11:20

Appena emessa la sentenza di primo grado per il caso di Vallo della Lucania: condannata ad 8 anni di reclusione la suora peruviana accusata dal 2006 di atti sessuali a danno di circa 30 bambini dell’istituto religioso Santa Teresa di Vallo della Lucania.

E’ quanto si apprende dall’avvocato Suadoni, parte civile per una delle famiglie dei minori. In seguito all’incidente probatorio durante il quale i minori sono stati sentiti in aule protette e in videoconferenza da neuropsichiatri infantili c’è stato il rinvio a giudizio e l’inizio del processo.

Sono stati ascoltati circa 200 testimoni che avrebbero confermato gli abusi sessuali compiuti a danno dei minori da parte di Suor Soledad e dopo aver sentito il testimonio della difesa, tra i quali spicca il nome del criminologo Bruno, è arrivata la sentenza di primo grado con la quale il collegio di Vallo della Lucania avrebbe condannato parzialmente Soledad ad 8 anni di reclusione e a 16 mesi due suore, suor Romana e suor Agnese, per favoreggiamento personale.

Assolto il muratore con formula dubitativa e assoluzione piena per il fotografo, anch’essi coinvolti nella vicenda.

Inoltre, su 21 persone costituite parte civile solo a 10 è stato riconosciuto un risarcimento dei danni dal tribunale con una provvisionale di 10.000 euro anche per quanto riguarda le spese legali.

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http://www.infoagropoli.it/notizie/Vallo-d...ione_12389.html

Vallo della Lucania: Suor Soledad condannata a 8 anni di reclusione
(Pubblicato il 13/01/2012 alle 13:55)

E' stata condannata a 8 anni di reclusione in primo grado Suor Soledad, la suora peruviana accusata nel 2006 di aver compiuto atti sessuali a danno di circa 30 bambini dell’istituto religioso Santa Teresa di Vallo della Lucania. Sedici mesi invece la condanna per suor Romana e suor Agnese accusate di favoreggiamento. Il tribunale di Vallo della Lucania ha riconosciuto anche un risarcimento danni per alcune famiglie costituitesi parte civile.
 
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Vallo della Lucania: processo d’appello fissato per la suora pedofila.
26 febbraio 2013 | Autore: maxfrassi

Vallo della Lucania. Fissato l’appello per la suora pedofila.

RICEVIAMO E RIPORTIAMO:

Vallo della Lucania, ricomincia il ‘gioco del lupo cattivo’: al via processo d’appello per suor Soledad

Articolo di Lucia Cariello per il Giornale del Cilento.

Ricomincia in corte d’appello il processo sui presunti abusi perpetrati ai dinni di minori dell’istituto religioso di Santa Teresa di Vallo della Lucania. Sul Banco degli imputati suor Soledad al secolo Carmen Soledad Bazan Verde, peruviana accusata di abusi sessuali ai danni di oltre 30 bambini dell’istituto di Vallo della Lucania. L’avvio del processo d’appello è fissato per il prossimo 2 luglio presso il tribunale di Vallo. Parliamo di una vicenda umana e giudiziaria che scosse profondamente le coscienze. Nel merito furono ascoltati circa 200 testimoni che avrebbero confermato abusi di ogni genere ai danni dei piccoli da parte di suor soledad.

Ma facciamo un passo insietro: chi è suor Soledad? Giunta nel 2001 in Italia dal Sudamerica, Soledad, all’anagrafe Carmen Soledad Bazan Verde, è una giovane novizia peruviana che aspirava ad entrare nell’ordine di Santa Teresa del Bambin Gesù e, nello stesso tempo, faceva la maestra in un asilo gestito dalla sua congregazione a Vallo della Lucania. Il dramma reca una data precisa: 17 giugno 2006, Soledad viene arrestata a Roma per evitare una sua fuga all’estero ma la vicenda in realtà ha inizio alcuni mesi prima quando la madre di una piccola di 4 anni che frequenta l’asilo gestito dalle suore di Santa Teresa di Vallo, insospettita dagli strani comportamenti della bambina, denuncia possibili abusi sessuali. Rita Del Gaudio, madre di una piccola dell’istituto di Vallo, alle telecamere di Mattino Cinque, racconta: “M’ero accorta, già prima che mia figlia ci raccontasse, che c’era qualche problema. Aveva gli incubi, mi aggrediva, urlava senza motivo, non mangiava più. Diventava frenetica quando le chiedevamo dell’asilo, una volta voleva sbattere la testa contro il muro”. Scattano, dunque, le indagini nell’istituto e il 21 giugno il giudice decide di interrogare la suora nel corso di indagini preliminari. Vengono sentiti poi, in sede di incidente probatorio, i bambini e per evitare un trauma il tribunale viene trasformato in asilo. La prima: «Suor Soledad ci portava al bagno dove ci faceva giocare al lupo. Una volta mi ha anche fatto male il mio ditino. Il gioco del lupo non mi piaceva perché era brutto. Non voglio raccontare cosa mi faceva. Se suor Soledad torna a scuola io non ci voglio più andare.» La seconda: «Suor Soledad è cattiva e dà botte ai bambini. Li picchia sul… Ci accompagna in bagno e mi tocca…con il dito (la bambina, scrivono i consulenti nel verbale, fa segno con la mano destra passandosi la mano sulle parti intime). Poi ci fa giocare al lupo mangia frutta che ci mangia.» La terza: «Vado all’asilo. La mia suora si chiama Agnese. Poi c’è anche suor Soledad che è molto cattiva. Lei mi faceva fare un gioco molto brutto perchè mi toccava e mi faceva il solletichino (la bambina fa il segno con la mano sinistra passandosela sulle parti intime). Suor Soledad ci faceva fare anche il gioco del lupo e mi diceva che doveva essere un segreto.». La quarta: «Vado all’asilo da suor Agnese. Poi c’è anche suor Soledad che mi accompagna in bagno per fare la pipì. Lei quando andiamo al bagno mi fa male… (il bambino utilizzando una bambola fa vedere che infila il dito indice e passa la mano sui genitali). Lei mi faceva fare un gioco molto brutto che chiamata il gioco del mostro-femmina che consisteva nel nascondersi e quando lo trovavo mi faceva scappare nel salone delle feste o nel bagno da solo. Nel salone delle feste o nel bagno, quando eravamo da soli, mi toccava… Suor Agnese, invece, è brava e non mi fa mai male.»
Adesso si apre un nuovo capitolo con l’avvio del processo d’appello. Ricordiamo che la sentenza di primo grado ha stabilito 8 anni di reclusione per la novizia peruviana, 16 mesi due suore, suor Romana e suor Agnese, per favoreggiamento personale. Assolto, invece, il muratore con formula dubitativa e assoluzione piena per il fotografo, anch’essi coinvolti nella vicenda. Inoltre, su 21 persone costituite parte civile solo a 10 è stato riconosciuto un risarcimento dei danni dal tribunale con una provvisionale di 10.000 euro anche per quanto riguarda le spese legali.
 
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Vallo della Lucania. Il silenzio degli innocenti, le coperture dei dementi.
3 luglio 2013 | Autore: maxfrassi
Vallo della Lucania. Il silenzio degli innocenti, le coperture dei dementi.
Forse i genitori di Vallo e l’intero paese (quello non connivente ovviamente) dovrebbe scendere in piazza, per denunciare l’ennesima telenovela a danno dei loro figli. Telenovela che comunque pare si sia risolta positivamente….
Il processo di appello per la suora abusante, Suor Soledad, dopo varie vicissitudini ha oggi una data certa che possiamo ufficializzare: quella del 10 dicembre 2013.
La suora, già condannata in primo grado, visto però che il permesso di soggiorno le era scaduto….se ne è tornata, libera ed impunita, probabilmente in Sud America, nel paesello d’origine. Per questo i Giudici hanno chiesto che le venga fissato un domicilio italiano.
Non scatterà invece la prescrizione per le due consorelle, condannate in quanto sapevano ma non sono intervenute, e che andranno a processo nei prossimi giorni, il 12 luglio.

 
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Stasera su rete 4 “Gli abusi in un asilo di Vallo della Lucania”

b. c. • 09 ottobre 2013 18:54

Stasera in seconda serata, a partire dalle 23 e 50 il settimanale del Tg4 "Dentro la notizia" si occuperà di un caso che ha toccato la coscienza dei cittadini di Vallo della Lucania e del Cilento.

Il comunicato stampa di Mediaset Rete 4:

Gli abusi in un asilo di Vallo della Lucania a “Dentro la Notizia”. L’appello dei genitori a Papa Francesco

Al centro del nuovo appuntamento con “Dentro la Notizia” – in onda mercoledl 9 ottobre, in seconda serata, su Retequattro – un caso di abuso su minori.
L’approfondimento del Tg4 ricorda quanto avvenuto a Vallo della Lucania, in provincia di Salerno, nel maggio del 2006: alcuni genitori denunciano in Procura atti di violenza sui figli che frequentano una scuola materna gestita da suore.
Nel processo di Primo grado è condannata ad otto anni di reclusione Suor Soledad (che, grazie al visto scaduto, viene espulsa e rimandata in Perù). Per altre due suore coinvolte, condannate per favoreggiamento, l’accusa rischia di cadere in prescrizione.
I genitori dei bambini hanno scritto una lettera a Papa Francesco, che il settimanale diretto da Giovanni Toti riporta nel servizio d’apertura del programma.
«Padre Santo, non ci neghi il Suo sostegno spirituale» – scrivono i genitori – «Esso ci è necessario per ricomporre le crepe che si sono aperte negli anni, nostri e dei nostri figli, abusati da mani consacrate. t nostri appelli negli anni passati sono caduti nel vuoto. Tuttavia continueremo ad urlare il nostro dolore e lo faremo rimanendo dentro la Chiesa, convinti che la sofferenza di tutti i bimbi abusati si fonda con lo strazio del Crocifisso».
Una madre racconta: «Quando ci fu la sentenza e spiegammo che le suore erano state condannate, rivedo mio figlio in lacrime. L’unica cosa che disse è “Allora ci hanno creduto“. Negli occhi di mio figlio ho visto la paura e lo smarrimento: quello sguardo me lo porterò nella tomba».
 
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Suor Soledad irreperibile
Processo rischia di slittare

La religiosa è stata condannata per gli abusi sessuali nell’asilo “Paolo VI” di Vallo della Lucania. E’ stata espulsa dall’Italia e ora non si sa dove notificare gli atti per fare l’Appello

di Andrea Passaro

VALLO DELLA LUCANIA. Rischia di slittare il processo in Corte d’Appello, a Salerno, fissato per il prossimo 12 dicembre, a carico di suor Soledad condannata in primo grado a 8 anni per gli abusi sessuali nell’asilo “Paolo VI” di Vallo della Lucania. Non è possibile da mesi consegnarle gli atti processuali in quanto la donna, dopo un provvedimento di espulsione emesso dallo Stato italiano, risulta irreperibile. Per lo stesso motivo era già saltata la prima udienza in appello fissata per il 2 luglio scorso in quanto il processo non può proseguire se non è stato notificato all’imputato il decreto di fissazione dell’udienza.

«A qualche settimana dalla sentenza di condanna del gennaio 2012 – spiega un genitore – lo Stato aveva rinnovato il permesso di soggiorno a suor Soledad per poi revocarglielo dopo qualche mese e notificarle un provvedimento di espulsione. Il paradosso è che anziché portarla ad eleggere il proprio domicilio in Italia, visto che c’era a suo carico un procedimento penale in corso, l’hanno rimandata in Perù». E’ in fase di accertamento come questo sia potuto accadere. «Si sta appurando – spiega un altro genitore – se l’autorità di polizia, la questura di Roma, si sia interfacciata con quella giudiziaria, la Procura, al fine di ottenere il nulla osta per espellere la donna. Noi pensiamo che questo passaggio sia stato saltato». Risulterebbe all’estero, in Madagascar, anche una delle due consorelle della peruviana che sono state condannate per favoreggiamento; mentre l’altra si troverebbe al momento in Italia.

Le due consorelle Agnese Cafasso e Giuseppina De Paola ancora eserciterebbero l’attività di maestre d’asilo.

Secondo gli atti del processo «le due non solo sapevano degli abusi che suor Soledad compiva sui bambini nel bagno dell’asilo, e anche fuori, e non hanno denunciato, ma hanno cercato di rimandarla in Perù».

La suora peruviana venne arrestata il 17 giugno 2006 mentre era intenta a partire, dall’aeroporto di Fiumicino. E’ stata condannato in primo grado a otto anni. Nei giorni scorsi del caso si è riparlato in tv, durante la trasmissione di Rete 4 “Dentro la notizia”, quando è stata letta la lettera che i genitori dei bambini che hanno subito gli abusi, hanno inviato a papa Francesco. A lui hanno chiesto di porre fine «al silenzio in cui la chiesa si è chiusa» dopo la denuncia di abusi sessuali.

13 ottobre 2013
 
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Spunz Dallapartedeibambini

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...buongiorno dalla ridente città di vallo della lucania...ieri c'è stata udienza in corte d'appello per il processo a SUOR SOLEDAD e CONSORELLE...la corte ha respinto le richieste della difesa circa un eventuale fase dibattimentale con l'ammissione di altri testi e scongiurato il nuovo ascolto dei bambini (oramai ragazzini)...come giustamente evidenziato dal PG, dopo un processo in primo grado piuttosto corposo, con l'escussione di 80 genitori, 40 bambini e 147 testi della difesa, sembra ci sia stato largo margine per la difesa di fare il suo lavoro...legati a un filo anche le posizioni del muratore (assolto con formula dubitativa) e del fotografo...bha, staremo a vedere che non viene fuori una sorpresina....dall'udienza di ieri quello che va evidenziato è che le prossime date per il dibattimento sono 25 febbraio e 25 marzo...salvo colpi di scena, ai quali ormai abbiamo fatto il callo, il 25 marzo si andrà a sentenza, scongiurando la prescrizione per le CONSORELLE Giuseppina De Paola e Agnese Cafasso condannate per favoreggiamento a 16 mesi in primo grado, prescrizione che secondo i calcoli intercorrerebbe nel mese di aprile!!!...presenti in aula i GENITORI...assenti le COSORELLE ovviamente, nonché il prof. Gulotta per motivi di salute, al quale auguriamo una pronta guarigione!!!...BUONA GIORNATA A TUTTI VOI che siete dalla PARTE DEI BAMBINI!!!
 
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Suor Soledad, i bimbi non tornano in tribunale.
gennaio 22, 2014 - Pedofilia, Suore pedofile - Tagged: bambini, Carmen Soledad Bazan Verde, minori, Salerno, sentenza, soledad, suor soledad, suora, tribunale, vallo della lucania - 0 commenti

suore-e-fanciulli Antonella Barone.

Al via ieri il processo di appello a carico della suora peruviana Carmen Soledad Bazan Verde, condannata in primo grado a otto anni di reclusione per aver abusato di numerosi bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni, che frequentavano la scuola materna dell’Istituto Santa Teresa Vallo della Lucania. Ieri nella prima udienza dinanzi alla Corte d’Appello di Salerno, presidente Claudio Tringali, sono state affrontate le questioni preliminari. E’ stato deciso che non saranno risentiti i bambini, che avevano già deposto in primo grado e sono state ammesse alcune richieste, avanzate dai difensori della religiosa, gli avvocati Cannavucciuolo e Gullotta. La prossima udienza si svolgerà il 25 febbraio prossimo e la sentenza è prevista per il 25 marzo.

Una vicenda, quella degli abusi sui minori, commessi da suor Soledad, che ha destato notevole scalpore, venuta alla luce dopo la denuncia dei genitori di alcuni bambini, che frequentavano la scuola materna dove insegnava la suora peruviana. I comportamenti anomali dei piccoli avevano indotto alcune madri ad approfondire quale fosse la causa dei malesseri mostrati dai loro figli. E così i bambini hanno iniziato a raccontare di essere stati costretti dalla suora peruviana a fare brutti giochi, tra cui quello del lupo cattivo che si svolgeva nei bagni della scuola.

Fonte Il Mattino Salerno

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Accusata di pedofilia, rinviato al 9 maggio processo d'appello a suor Soledad
M.V. • 04 aprile 2014 18:52

E' stata rinviata al 9 maggio l’udienza prevista per venerdì alla Corte di Appello di Salerno per il processo a carico di Suor Soledad, la novizia peruviana condannata in primo grado a sei anni di reclusione per abusi sessuali sugli allievi dell’istituto Santa Teresa di Vallo della Lucania. Il processo riprenderà a maggio con la requisitoria del procuratore generale Maddalena Russo e con le deposizioni delle parti civili e dei difensori.

Con il processo d’Appello si ripropone dunque, all’attenzione pubblica una vicenda che negli ultimi anni ha scosso la comunità di Vallo della Lucania e dell’intero Cilento. Nei mesi scorsi i genitori dei bambini coinvolti che all’epoca dei fatti avevano tra i tre e i cinque anni, si sono rivolti con una lettera anche a Papà Francesco. A lui hanno chiesto di porre fine «al silenzio in cui la chiesa si è chiusa» dopo la denuncia di abusi sessuali.
 
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Vallo della Lucania, suora accusata di pedofilia: udienza ancora rinviata
Lui. Mar. • 10 maggio 2014 09:29

E' stata rinviata al prossimo 27 maggio l’udienza prevista per venerdì alla Corte di Appello di Salerno per il processo a carico di Suor Soledad, la novizia peruviana condannata in primo grado a sei anni di reclusione per abusi sessuali sugli allievi dell’istituto Santa Teresa di Vallo della Lucania. Il processo riprenderà con la requisitoria del procuratore generale Maddalena Russo e con le deposizioni delle parti civili e dei difensori. Il rinvio è stato causato dall’assenza del giudice che presiede il collegio, Tringali. Con il processo d’Appello si ripropone dunque, all’attenzione pubblica una vicenda che negli ultimi anni ha scosso la comunità di Vallo della Lucania e dell’intero Cilento. Nei mesi scorsi i genitori dei bambini coinvolti che all’epoca dei fatti avevano tra i tre e i cinque anni, si sono rivolti con una lettera anche a Papà Francesco. A lui hanno chiesto di porre fine «al silenzio in cui la chiesa si è chiusa» dopo la denuncia di abusi sessuali. Con suor Soledad, che al momento si trova in una non meglio specificata località del Perù, sono state condannate, a 16 mesi, per favoreggiamento anche due consorelle, Agnese Cafasso e Giuseppina De Paola. La suora peruviana venne arrestata il 17 giugno 2006 mentre era intenta a partire, dall’aeroporto di Fiumicino.
 
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Abusi all’asilo, il procuratore: «Non c’è reato». Vallo della Lucania, formulata la richiesta d’assoluzione per suor Soledad e altri 4 imputati.
 
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Processo Suor Soledad, procuratore chiede assoluzione

Marianna Vallone • 28 maggio 2014 10:06

Colpo di scena al processo d'appello per suor Soledad. Il procuratore generale Maddalena Russo ha chiesto l'assoluzione per la suora condannata in primo grado a 8 anni per presunti abusi sessuali nell'asilo Paolo VI di Vallo della Lucania. Il magistrato ha chiesto in Corte d'Appello di assolvere anche le altre due consorelle, Agnese Cafasso e Giuseppina De Paola, a cui era stata inflitta la pena di 16 mesi per favoreggiamento, e i il muratore Aniello la Bruna e il fotografo Antonio Rinaldi. Il procuratore ne chiede l'assoluzione per «insussistenza del fatto», anche se secondo la Russo qualcosa in quell'asilo è successo. Ma secondo il pg la Procura allora «ha seguito una pista a senso unico, senza procedere per imputazioni alternative». Alla richiesta del procuratore farà da contraltare a luglio quella delle parti civili, durante l'aggiornamento dell'udienza. Si tratta di dodici famiglie che si sono costituite parte civile nel processo e a settembre le difese.

http://lacittadisalerno.gelocal.it/cronaca...ledad-1.9312580

Chiesta l’assoluzione per suor Soledad

Abusi nell’asilo di Vallo: il pg ribalta le accuse

Il pg chiede l’assoluzione per suor Soledad, accusata di abusi ai danni di bambini che frequentavanol’asilo Paolo VI di Vallo della Lucania. Accuse a tribunale e procura: «Questo processo nasce male»: alle conclusioni del magistrato faranno da contraltare, a luglio e a settembre, quelle delle parti civili, dodici famiglie che si sono costituite nel processo.
28 maggio 2014

http://www.ilmattino.it/salerno/abusi_alla...ie/713960.shtml

Abusi all'asilo, clamorosa svolta al processo: l'accusa chiede l'assoluzione per suor Soledad e tutti gli imputati
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PER APPROFONDIRE: Abusi; asilo; Vallo; processo;
di Carmela Santi
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Colpo di scena nel processo a suor Soledad per gli abusi che sarebbero stati consumati sui bimbi nell'asilo di Vallo della Lucania. Ieri mattina il procuratore generale della Corte d’Appello di Salerno, Maddalena Russo, ha chiesto l’assoluzione per tutti gli imputati. Il processo di primo grado, celebrato presso il tribunale di Vallo della Lucania, si era chiuso con la condanna ad otto anni di Bazar Soledad, principale imputata, accusata di abusi sessuali sui bambini della scuola materna Santa Teresa di Vallo della Lucania, e per favoreggiamento, ad un anno e otto mesi di reclusione, di altre due suore, la direttrice e un’educatrice.
mercoledì 28 maggio 2014 - 12:41

http://vocedistrada.it/cronaca/vallo-abusi...i-suor-soledad/
Vallo, abusi all’asilo: il pg chiede assoluzione di suor Soledad
Scritto da Voce di Strada il 28 maggio 2014

Il pg chiede l’assoluzione per suor Soledad, accusata di abusi ai danni di bambini che frequentavano l’asilo “Paolo VI” di Vallo della Lucania. Dopo due ore e mezza di requisitoria, il sostituto procuratore generale Maddalena Russo, ha demolito l’inchiesta sugli abusi sessuali nell’asilo “Paolo VI”. Il magistrato dell’accusa ha chiesto alla Corte d’Appello non solo di confermare l’assoluzione per il muratore Aniello La Bruna e il fptpgrafo Antonio Rinaldi, ma di assolvere anche suor Soledad, condannata in primo grado ad 8 anni, e le consorelle Agnese Cafasso e Giuseppina De Paola, a cui erano stati inflitti 16 mesi per favoreggiamento, perchè secondo il Tribunale sapevano delle violenze. Accuse a tribunale e procura: «Questo processo nasce male – tuona il magistrato – nasce male come impostazione, è stato mal condotto nel dibattimento ed è mal finito». Lo stesso decreto che dispose il giudizio sarebbe viziato da nullità “perché non dice quali atti sessuali sarebbero stati compiuti e con quali bambini”. Non si sarebbe neppure tenuto conto di come i genitori si sarebbero influenzati a vicenda e avrebbero finito per condizionare il racconto dei figli, né il parere dei periti che dichiaravano l’inattendibilità di alcuni bambini. <<si è dato più credito - ha sottolineato il giudice Russo – persino a quel vergognoso incidente probatorio

con le bambole che si tenne alla Fiera>>. Per lei sulla responsabilità di suor Soledad, tuttora irreperibile, “non è stata formata la prova certa” e, dunque, ne chiede l’assoluzione per “insussistenza del fatto”. La sentenza di primo grado la definisce “frettolosa, di una superficialità estrema” una sentenza che “se fosse stata impugnata per saltum in Cassazione non avrebbe retto, per tutti i principi che sono stati disattesi”. Eppure , anche secondo il pg, qualcosa in quell’asilo è successo. E dunque torna a puntare l’indice sulla Procura, che “ha seguito una pista investigativa a senso unico”, senza procedere per maltrattamenti e lesioni, “imputazioni alternative che in questa fase non possono più essere formulate”. Alle conclusioni del magistrato faranno da contraltare a luglio e settembre quelle delle parti civili, 12 famiglie che si sono costituite nel processo e che in parte erano in aula ieri. “E’ vergognoso – hanno dichiarato alla fine della requisitoria – sembrava di sentir parlare la difesa degli imputati. Abbiamo avuto dimostrazione di quanto di peggio c’è nel processo penale italiano. ” I legali annunciano battaglia. “Si doveva parlare di fatti non di principi – dichiara l’avvocato Taiani – qui siamo nel giudizio di merito, non in quello di legittimità in Cassazione” .

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...297427052.shtml

vallo della lucania
Abusi sui bimbi dell'asilo,
chiesta assoluzione per la suora
La religiosa era stata condannata a 8 anni in primo grado. Secondo il pg «questo processo è nato male»

SALERNO - Il procuratore generale Maddalena Russo chiede l’assoluzione per la suora condannata in primo grado a 8 anni di reclusione per presunti abusi sui minori in un asilo di Vallo della Lucania, nel Cilento. Secondo il pg «questo processo è nato male». Alle conclusioni del magistrato faranno comunque da contraltare, a luglio e a settembre, quelle delle parti civili, dodici famiglie che si sono costituite nel processo. Un colpo di scena nella vicenda giudiziaria che vede coinvolta suor Soledad e altre due consorelle, De Paola e Cafasso.

A quest’ultime, però, la pena inflitta è di 16 mesi con l’accusa di favoreggiamento. Secondo il procuratore «in quell’asilo qualcosa sarebbe successo», ma il fatto della suore «non sussiste». Nei mesi scorsi i genitori dei bambini coinvolti che all’epoca dei fatti avevano tra i tre e i cinque anni, si sono rivolti con una lettera anche a Papà Francesco. A lui hanno chiesto di porre fine «al silenzio in cui la chiesa si è chiusa» dopo la denuncia di abusi sessuali. La suora peruviana venne arrestata il 17 giugno 2006 mentre era intenta a partire dall’aeroporto di Fiumicino.
28 maggio 2014
 
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