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Don Hansjoerg Rigger, dai processi per pedopornografia alle studentesse visionarie., Venti ragazze in ritiro spirituale: "Abbiamo visto muoversi Gesù Bambino".

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GalileoGalilei
view post Posted on 19/6/2010, 07:09 by: GalileoGalilei
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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...X1PO_AX105.html

Pedopornografia: oggi a Catania processo d appello a don Rigger

Alto Adige — 17 giugno 2010 pagina 23 sezione: PROVINCIA
BOLZANO. Si apre oggi a Catania il processo d’appello a carico di don Hansjoerg Rigger, il sacerdote 51enne altoatesino condannato in primo grado nel novembre del 2007 dal Tribunale di Siracusa ad un anno e mezzo di reclusione per detenzione di materiale pedopornografico che sarebbe stato scaricato da Internet. Il religioso, sospeso nel frattempo dall’incarico di responsabile diocesano per la pastorale biblica e di decano dello studio teologico accademico di Bressanone, era stato coinvolto in un’inchiesta del Nucleo investigativo telematico di Siracusa, che aveva scoperto un sito contenente immagini di bambini e bambine costretti a subire agghiaccianti forme di violenza sessuale. Gli investigatori si erano recati nell’abitazione del religioso a Bressanone e sul suo computer vennero trovate decine di immagini pedopornografiche. Per il procedimento d’appello Rigger si avvarrà della consulenza di alcuni esperti informatici allo scopo di provare che le immagini sarebbero finite sul suo pc a causa di un virus. (ma.be.)

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...X3PO_AX301.html

Foto hard, slitta processo a don Rigger

Alto Adige — 18 giugno 2010 pagina 25 sezione: PROVINCIA
BRESSANONE. Rinviato ancora prima di cominciare, ieri a Catania, il processo d’appello a carico di Hansjoerg Rigger, il sacerdote 51enne, ex decano dello Studio Teologico di Bressanone ed anche ex professore ordinario di “Nuovo Testamento” e “Sacra scrittura”, condannato in primo grado nel novembre 2007 dal Tribunale di Siracusa a un anno e mezzo di reclusione (pena sospesa) per detenzione di materiale pedopornografico che sarebbe stato scaricato da Internet. Il processo, che sarà incentrato sulle consulenze informatiche ordinate dalla Diocesi per tentare di smontare l’accusa, è stato subito rinviato a causa di un impedimento del difensore del sacerdote e inizierà il 24 gennaio 2011. Don Hansjorg Rigger, che in occasione del primo processo non si era neanche difeso, comportandosi come se l’accusa non lo riguardasse, è difeso da Ettore Randazzo di Siracusa mentre l’Associazione Telefono Arcobaleno, che fece scattare le indagini, si è costituita parte civile ed è da anni impegnata nella difesa dei minori da ogni forma di abuso, viene rappresentata dagli avvocati Francesco Favi e Aurora Cataudella di Siracusa. Don Rigger, lo ricordiamo, quattro anni fa fu accusato di possesso di materiale pedopornografico: dopo una segnalazione dell’associazione Telefono Arcobaleno, i carabinieri del nucleo investigativo telematico iniziarono ad indagare e, seguendo la connessione ad un sito proibito che conteneva foto e anche filmati di abusi sessuali, maltrattamenti e torture nei confronti di bambine di età compresa tra i 4 e gli 8 anni, arrivarono a Rigger. Un successivo blitz nella sua abitazione brissinese, portò alla scoperta sul suo computer di decine di immagini pedopornografiche. Ma nonostante ne fosse a conoscenza, il sacerdote non si difese e arrivò ad essere condannato in primo grado con una sentenza che colse di sorpresa soprattutto gli ambienti ecclesiasiastici altoatesini, in particolar modo l’allora vescovo Wilhelm Egger, che sospese don Rigger, facendo in modo che poi ricorresse in Appello. Ieri, dunque, l’inizio del processo d’appello è saltato, ma come ha riferito il presidente di Telefono Arcobaleno, Giovanni Arena, sarà incentrato su consulenze informatiche, visto che la Diocesi si è rivolta ad un consulente di Milano che ora avrà il compito di smontare l’accusa dimostrando che le immagini sarebbero finite sul pc di don Rigger a causa di un virus. «Al centro di questo processo d’Appello ci saranno le consulenze informatiche - afferma Arena - In pratica, come mi è stato notificato, il difensore del sacerdote intende provare che le foto sarebbero finite sul pc del suo cliente a causa di un virus. Il nostro difensore, invece, intende smontare tale tesi». La parola, ora, dunque passa ai periti. - Tiziana Campagnoli

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...X3PO_AX302.html

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Alto Adige — 18 giugno 2010 pagina 25 sezione: PROVINCIA
BRESSANONE. La Curia per ora non si esprime sull’avvio del processo di appello a carico di don Rigger. Martin Pezzei, dell’ufficio stampa della Diocesi, conferma che né il vescovo né altri esponenti della chiesa hanno voluto, per il momento, fare commenti. All’indomani della prima condanna l’allora vescovo Egger lo aveva definito un «momento doloroso». (t.c.)
 
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